Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Sanità Pubblica Veterinaria [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581

PROGETTO: ZOONOTIC DIAGNOSTIC PROTOCOLS' CONDIVISION

PROGETTO: ZOONOTIC DIAGNOSTIC PROTOCOLS' CONDIVISION - ZOODIAC






IL SISTEMA DI NOTIFICA DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL'UOMO - PROGETTO ZOODIAC

Normativa italiana
Il sistema di notifica delle malattie infettive dell'uomo si basa sul Decreto Ministeriale del 15 dicembre 1990, che prevede l'obbligo di notifica, da parte del medico, di tutti i casi di malattia diffusiva pericolosa per la salute pubblica all'autorità competente, attraverso un sistema informativo (SIMI) che assicura la condivisione dei dati tra i vari servizi interessati.
Il flusso informativo si svolge attraverso il medico, ospedaliero o di base, che diagnostica la malattia infettiva (per alcune basta il sospetto) ed effettua la segnalazione all'Azienda Sanitaria Locale (ASL) di competenza. Le ASL adottano eventuali misure di profilassi a tutela della salute pubblica e trasmettono la segnalazione alla Regione che ha compito di supervisione e coordinamento e agli Organismi Centrali. Il SIMI stabilisce l'obbligo di notifica per 47 malattie infettive classificate in 4 classi in base alla loro rilevanza di sanità pubblica e al loro interesse sul piano nazionale e internazionale; prevede inoltre una quinta classe che comprende le malattie non elencate nei gruppi precedenti e le zoonosi indicate dal regolamento di Polizia Veterinaria.

Le zoonosi ricadono quasi tutte nella classe II che include le malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo; per alcune è prevista la notifica in classe V e in classe IV quando si verificano come focolai. Per una serie di patologie di particolare interesse di sanità pubblica all'interno del SIMI sono state attivate sorveglianze speciali, con modalità di definizione di caso e flusso dei dati dedicati. Ne sono esempio il Sistema Epidemiologico Integrato dell'Epatite Virale Acuta (SEIEVA - http://old.iss.it/seieva/) che include l'epatite E e il Registro Italiano della Sindrome Emolitico-Uremica che raccoglie anche le infezioni da E. coli produttori di verocitotossina.

Tabella 1: classi di notifica previste dal D.M. 152/1990 e modalità di segnalazione
Tabella 1: classi di notifica previste dal D.M. 152/1990 e modalità di segnalazione - CLASSE PRIMA
Tabella 1: classi di notifica previste dal D.M. 152/1990 e modalità di segnalazione - CLASSE SECONDA
Tabella 1: classi di notifica previste dal D.M. 152/1990 e modalità di segnalazione - CLASSE TERZA
Tabella 1: classi di notifica previste dal D.M. 152/1990 e modalità di segnalazione - CLASSE QUARTA
Tabella 1: classi di notifica previste dal D.M. 152/1990 e modalità di segnalazione - CLASSE QUINTA


NORMATIVA EUROPEA SULLA DICHIARAZIONE DELLE MALATTIE TRASMISSIBILI
La normativa europea con la Decisione di Esecuzione 2018/945 Della Commissione del 22 giugno 2018 relativa alle malattie trasmissibili e ai problemi sanitari speciali connessi da incorporare nella sorveglianza epidemiologica, nonché alle pertinenti definizioni di caso, indica le definizioni di caso ai fini della dichiarazione delle malattie trasmissibili elencate nella decisione 2000/96/CE alla rete di sorveglianza comunitaria. Sia l'elenco delle malattie che quello delle definizioni di caso sono allineati alla nomenclatura dell'Organizzazione mondiale della sanità in conformità della classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati, decima revisione (ICD-10). Di seguito, tratta dalla stessa Decisione, la spiegazione delle sezioni utilizzate per la definizione e classificazione dei casi.

Criteri clinici
I criteri clinici comprendono i segni e i sintomi comuni e rilevanti che singolarmente o in associazione costituiscono un quadro clinico chiaro o indicativo della malattia. Essi forniscono un quadro generale della malattia e non indicano necessariamente tutti gli aspetti necessari per ciascuna diagnosi clinica.

Criteri di laboratorio
I criteri di laboratorio consistono in un elenco di metodi di laboratorio utilizzati a conferma di un caso. Solitamente un solo test fra quelli compresi nell'elenco è sufficiente a confermare il caso. Qualora sia necessario combinare più metodi per avere una conferma di laboratorio, questo viene specificato. Il tipo di campioni che occorre raccogliere per i test di laboratorio viene precisato solamente quando si considerano pertinenti per confermare una diagnosi solo determinati tipi di campioni. I criteri di laboratorio per i casi probabili figurano solo per alcuni casi eccezionali concordati. Tali criteri consistono in un elenco di metodi di laboratorio che possono essere utilizzati a sostegno della diagnosi di un caso, ma che non ne costituiscono una conferma.

Criteri epidemiologici e correlazione epidemiologica
I criteri epidemiologici si considerano soddisfatti quando è possibile stabilire una correlazione epidemiologica. Per correlazione epidemiologica, durante il periodo di incubazione, s'intende una delle sei forme seguenti:

Una persona può essere considerata epidemiologicamente correlata a un caso confermato se almeno uno dei casi nella catena di trasmissione è stato confermato in laboratorio. Nel caso di un focolaio di infezioni a trasmissione feco-orale o aerea non è necessario stabilire la catena di trasmissione per considerare un caso come epidemiologicamente correlato.

La trasmissione può avvenire per una o più delle seguenti vie:
Classificazione dei casi
I casi sono classificati come "possibile", "probabile" e "confermato". I periodi di incubazione per le malattie vengono indicati nelle informazioni aggiuntive al fine di agevolare la valutazione della correlazione epidemiologica.

Nota: per quanto riguarda alcune delle malattie oggetto di sorveglianza, la struttura delle definizioni di caso non segue la struttura tipica della definizione dei casi, come per quanto riguarda la malattia di Creutzfeldt-Jakob (MCJ), delle infezioni associate all'assistenza sanitaria e della resistenza antimicrobica.

Normativa
Decreto Ministeriale del 15 dicembre 1990. http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_normativa_1357_allegato.pdf

Decisione di esecuzione (UE) 2018/945 della Commissione, del 22 giugno 2018, relativa alle malattie trasmissibili e ai problemi sanitari speciali connessi da incorporare nella sorveglianza epidemiologica, nonché alle pertinenti definizioni di caso (Testo rilevante ai fini del SEE.) https://eur-lex.europa.eu/legal-content/it/TXT/?uri=CELEX:32018D0945

Link
Ministero della Salute - modalità di segnalazione delle malattie infettive. http://www.salute.gov.it/portale/malattieInfettive/dettaglioContenutiMalattieInfettive.jsp?lingua=italiano&id=650&area=Malattie%20infettive&menu=sorveglianza





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