Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Sanità Pubblica Veterinaria [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581

PROGETTO: ZOONOTIC DIAGNOSTIC PROTOCOLS' CONDIVISION

PROGETTO: ZOONOTIC DIAGNOSTIC PROTOCOLS' CONDIVISION - ZOODIAC





IL PROGETTO ZOODIAC E I SUOI OBIETTIVI



Scenario

Le zoonosi costituiscono un importante problema di Sanità Pubblica, rappresentando il 75% delle malattie emergenti (e ri-emergenti) a livello mondiale negli ultimi 10 anni. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) fornisce la seguente definizione di zoonosi: "Malattie naturalmente trasmesse tra gli animali vertebrati e l'uomo". La European Food Safety Authority (EFSA) le definisce come "infezioni o malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra gli animali e l'uomo, attraverso il consumo di alimenti contaminati o il contatto con animali infetti".
Esistono approssimativamente 1500 patogeni in grado di dare infezione nell'uomo e circa il 60% di questi sono di origine animale. Negli ultimi cinquant'anni il numero delle zoonosi riconosciute è passato da circa 80 a oltre 200; questo incremento è dovuto in parte all'insorgenza di nuove malattie, in parte alla classificazione come zoonosi di patologie già note.

Le zoonosi si diffondono comunemente nell'interfaccia uomo-animale-ambiente, nella quale gli uomini e gli animali interagiscono in stretto contatto con l'ambiente che li circonda. Sono caratterizzate da meccanismi di trasmissione differenti:


La diffusione delle zoonosi genera una significativa ripercussione nella maggior parte dei paesi, non solo per il numero di casi e per la gravità che possono assumere, ma anche per le perdite economiche di cui sono responsabili nell'industria alimentare e nel settore zootecnico. Le zoonosi rappresentano, dunque, un problema di sanità pubblica che è fondamentale affrontare a livello globale. Nell'Unione Europea (UE) sono riferiti ogni anno più di 320.000 casi nell'uomo, e il loro numero effettivo è probabilmente di gran lunga più elevato.

Un'efficace prevenzione delle malattie zoonotiche richiede un approccio One Health, ossia "un approccio che si prefissa l'obiettivo di considerare la salute pubblica come il frutto delle interazioni fra ospiti (uomini, animali e piante), patogeni (virus, batteri e protozoi) e l'ambiente in senso lato". L'implementazione e l'attuazione di programmi, politiche, leggi e attività di ricerca nei quali più settori comunicano e collaborano tra loro, sono alla base dell'approccio One Health, che promuove sforzi collaborativi tra discipline distinte attive a livello locale, nazionale e globale. L'applicazione del concetto di One Health al tema zoonosi richiede il coinvolgimento attivo di medici, veterinari, epidemiologi, laboratori, reparti ospedalieri, servizi dei dipartimenti di prevenzione.

La storia

Il progetto ZOODIAC nasce da una collaborazione ormai decennale tra rappresentanti delle Aziende Ospedaliere, dei Dipartimenti di Prevenzione, dell'INRCA, della Regione Marche, dei laboratori ospedalieri, di alcune Università e dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche (IZSUM). Nelle Marche, regione d'origine di questo progetto, il settore della sorveglianza delle zoonosi è stato affrontato in passato con i seguenti progetti:

Progetto CCM 2010: "Sorveglianza Zoonosi: alleanza prevenzione, ospedale, territorio" [scarica pdf] Percorsi integrati tra Dipartimento di Prevenzione, Ospedale e Territorio, per rilevare tempestivamente i potenziali rischi per la salute umana, limitare la diffusione di tali patologie e applicare strategie di prevenzione efficaci.
Linea progettuale del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2010-2012 "Lotta a Chikungunya, West Nile Disease, Dengue e principali zoonosi" [scarica pdf] Stesura di protocolli di collaborazione medico-veterinaria per le zoonosi e previsione di sistemi di sorveglianza atti a valutare patologie emergenti/da importazione, con particolare riguardo alle arbovirosi
Progetto CCM 2013 "Sorveglianza delle zoonosi e delle malattie trasmesse da vettore: razionalizzazione dell'approccio diagnostico di laboratorio e dei flussi informativi per la pianificazione degli interventi in campo medico e veterinario" [scarica pdf] Il laboratorio indicato come elemento fondamentale per garantire l'identificazione rapida della circolazione di agenti zoonotici e del rischio di epidemie. Il potenziamento delle capacità diagnostiche a livello territoriale si è tradotto nella stesura e condivisione di protocolli diagnostici standardizzati.
Linea di intervento 12.10 del Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 "Sorveglianza delle zoonosi: ruolo del laboratorio come elemento strategico della sorveglianza" [scarica pdf] Standardizzazione dei protocolli per la diagnosi di laboratorio delle zoonosi, al fine di produrre informazioni utili per la sorveglianza in campo medico e veterinario, e creazione di un documento di indirizzo per la diagnosi.



Gruppo di Lavoro Regionale - Sorveglianza delle zoonosi e ruolo del laboratorio ospedaliero
Gruppo di Lavoro Regionale "Sorveglianza delle zoonosi e ruolo del laboratorio ospedaliero"


Nel 2017 è stato istituito nella Marche il Gruppo di Lavoro Regionale "Sorveglianza delle zoonosi e ruolo del laboratorio ospedaliero" (Decreto del Dirigente della P.F. Prevenzione e Promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro n. 3 del 24/02/2017), il quale si è occupato di definire un elenco di zoonosi prioritarie per le quali sono state sviluppate le attività previste dalla Linea di intervento 12.10 del Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018.

Sulla base delle zoonosi prioritarie individuate dal gruppo di lavoro è stata effettuata un'indagine sul livello attuale dei laboratori in merito alle capacità diagnostiche, alla raccolta e condivisione dei dati, alle eventuali criticità. I dati raccolti con il questionario, opportunamente elaborati, hanno fornito informazioni strategiche per individuare i protocolli diagnostici più opportuni, dal punto di vista dell'affidabilità diagnostica, ma anche della fattibilità.
Sulla base delle informazioni raccolte, è stato elaborato il documento "Zoonosi e malattie da vettore: documento d'indirizzo per la diagnosi di laboratorio nell'uomo".

Obiettivi

Con il Progetto ZOODIAC si intende creare un tavolo crowdsourcing (cliccando: https://it.wikipedia.org/wiki/Crowdsourcing) con competenze ed esperienze eterogenee, al fine di consentire lo sviluppo collettivo del progetto, attraverso la creazione di un network in grado di scambiare dati e informazioni "validati" e promuoverne la diffusione.

ZOODIAC si prefigge di:



Documento di indirizzo

Il Documento "Zoonosi e malattie da vettore: documento d'indirizzo per la diagnosi di laboratorio nell'uomo"si basa sulla Decisione 2012/506/UE che stabilisce la definizione di caso ai fini della dichiarazione delle malattie trasmissibili alla rete di sorveglianza comunitaria istituita ai sensi della decisione n. 2119/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e sulla Decisione di Esecuzione (UE) 2018/945 della Commissione relativa alle malattie trasmissibili.
Nel documento vengono fornite, per alcune zoonosi e malattie da vettori selezionate, i criteri clinici, epidemiologici e laboratoristici, le definizioni di caso probabile, sospetto e confermato e le metodiche di laboratorio che, secondo la bibliografia, le opinioni degli esperti coinvolti nel progetto, e i contributi degli esperti dei Centri di Referenza Nazionali, rappresentano le più appropriate in termini di sensibilità, specificità, fattibilità.

Il Documento contiene, per alcuni patogeni, la modulistica necessaria per l'invio di ceppi batterici o altri campioni ai laboratori di seconda istanza per la conferma diagnostica o per la segnalazione dell'isolamento al Dipartimento di Prevenzione o al competente ufficio regionale. Il Documento comprende alcune zoonosi che non sono incluse nelle Decisioni 2012/506/UE e 2018/945/UE (epatite E, leishmaniosi, anisakiasi), ma ritenute importanti per il loro impatto sul territorio.
Le informazioni sono state organizzate in schede tecniche.

1. Diagnosi clinica e definizioni di caso Fornisce i criteri clinici, epidemiologici e di laboratorio, le definizioni di caso probabile, sospetto e confermato, utili a indirizzare il medico verso una diagnosi corretta e rapida
2. Campioni per gli accertamenti analitici Fornisce dettagli riguardo il tipo di campioni, le modalità di prelievo, trasporto e conservazione e il tipo di esame che il laboratorio deve effettuare per confermare un sospetto di zoonosi
3. Specifiche tecniche Informazioni tecniche sulla diagnostica di prima e seconda istanza effettuata ai fini della diagnosi
4. Scheda di accompagnamento dei ceppi/campioni di origine umana Modulistica necessaria per l'invio di ceppi batterici o altri campioni ai laboratori di seconda istanza per la conferma diagnostica o per la segnalazione dell'isolamento al Dipartimento di Prevenzione o al competente ufficio regionale.


Il Documento d'indirizzo rappresenta uno strumento in continua evoluzione, tale da essere sempre aggiornato e rispondente alle necessità a cui si prefigge di rispondere. Rappresenta inoltre il prodotto di un'attiva collaborazione tra figure professionali specializzate, in grado di offrire il loro contributo, garantendo la "validazione" dello stesso Documento.

Descrizionedel Sito Web

Il Progetto ZOODIAC ha previsto la creazione di un sito web attraverso cui diffondere il testo "Zoonosi e malattie da vettore: documento d'indirizzo per la diagnosi di laboratorio nell'uomo". Le potenzialità della rete vogliono essere sfruttate al fine di amplificare la diffusione di informazioni dettagliate e aggiornate, consentendo negli addetti ai lavori, e non solo, una sensibilizzazione nei confronti dell'argomento zoonosi. Attraverso il sito internet, ZOODIAC potrebbe raggiungere un target ampio, consentendo inoltre di favorire la creazione di una rete di connessioni tra partners del progetto e targets coinvolti. Potrebbe rappresentare inoltre uno strumento didattico utile alla formazione di studenti e professionisti.

Nato come progetto di crowdsourcing, il sito WEB si avvale per la sua creazione e aggiornamento, dei contributi di numerosi professionisti appartenenti a diversi settori della sanità: veterinari, medici, laboratoristi, ricercatori e professori universitari. Lo spirito dell'idea è quella di allargare la rete di collaborazioni a specialisti in grado di fornire spunti e informazioni di pubblica utilità.

Il sito web lascia spazio per numerosi sviluppi futuri.
E' in corso lo sviluppo del Progetto EpideoGame 2019 per la gamificazione delle zoonosi e l'utilizzazione operativa degli Open Data, che porterà all'elaborazione di un software per smartphone, computer o console dedicata.
Numerosi canali di diffusione e risorse potrebbero essere sfruttati al fine di rendere maggiormente fruibili i contenuti del sito: applicazioni mobili, webinars, podcast, accesso a banche dati Bibliosan, piattaforme di document delivery.



La struttura



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MindMap progetto Zoodiac
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Il modello di business


Zoodiac - Business Model Canvas
Progetto Zoodiac - Business Model Canvas
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LEGENDA

Partners chiave: rete di partner coinvolti nello svolgimento del progetto
Attività chiave: attività strategiche che devono essere compiute per creare e sostenere le proposte del progetto, raggiungere il target, mantenere le relazioni con loro
Risorse chiave: le risorse di cui il progetto si avvale per mettere in atto i suoi propositi
Proposte di valore: il valore aggiunto da proporre ai target del progetto
Relazioni con i target: il tipo di relazione che i partner intendono stabilire con i target
Canali: strumenti attraverso i quali il progetto intende raggiungere i target individuati
Target: i differenti gruppi di persone e/o organizzazioni ai quali il progetto si rivolge
Stima dei costi: i costi che il progetto dovrà sostenere per essere funzionante ed efficace
Stima dei ricavi: stima dei guadagni ottenuti





Licenza Creative Commons
Il materiale documentale del Progetto Zoodiac, diffuso da Sanità Pubblica Veterinaria, è coperto da Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
[Based on a work at http://spvet.it/zodiac.html].


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