Modulo per invio al laboratorio di zecche prelevate dall' uomo
per identificazione e ricerca patogeni
[ver. 1.1 - 07 Dicembre 2020, PDF 38 KB]
Informazioni generali
La malattia di Lyme (o Borreliosi di Lyme) è attualmente la patologia da vettore più diffusa a livello mondiale ed è presente in tutte le zone geografiche temperate; per numero di casi è seconda solo alla malaria fra le malattie da vettori nell’uomo. L’infezione è provocata da un batterio e colpisce prevalentemente la pelle, le articolazioni, il sistema nervoso e gli organi interni. Può manifestarsi con sintomi gravi, persistenti e, se non viene curata, assume un decorso cronico.
L’agente patogeno, la Borrelia, è un batterio del gruppo Borrelia burgdorferi sensu lato (appartenenti al Phylum delle Spirochaetes) ed è trasmessa dal morso di zecche del genere Ixodes.
La malattia inizia solitamente in estate e si manifesta inizialmente con una macchia rossa con evidenti bordi rossastri privi di rilievo, con o senza schiarimento centrale che si espande nel corso di giorni o settimane: Eritema Migrante (EM).
L’EM può essere accompagnato da affaticamento, febbre, mal di testa, rigidità nucale artralgia e mialgia. La presenza dell’EM con le caratteristiche descritte è sufficiente per fare una diagnosi e somministrare una terapia. Si consideri però che l’EM è riportato solo dal 50% dei pazienti. In questi casi la sierologia è spesso ancora negativa. Entro qualche settimana (o in alcuni casi entro qualche mese), si possono sviluppare disturbi neurologici precoci come artralgie migranti, mialgie, meningiti, polineuriti, linfocitoma cutaneo, miocardite e disturbi della conduzione atrio-ventricolare.
I sintomi sono fluttuanti e possono durare per mesi e cronicizzare.
L’ultima fase della malattia a distanza di mesi o anni dall’infezione, è caratterizzata da localizzazioni con alterazioni a carico dell’apparato muscolo-scheletrico (artrite cronica), del sistema nervoso centrale e periferico (meningite, encefalomielite, atassia cerebellare, polineuropatie sensitivo–motorie, disturbi del sonno e comportamentali), della cute (acrodermatite cronica atrofica) e dell’apparato cardiovascolare (miopericardite, cardiomegalia).
Aspetti epidemiologici
La malattia è presente a livello mondiale in tutte le zone geografiche a clima temperato. In Europa e in Asia è presente
Borrelia burgdorferi ed è l’unico agente di infezione nel Nord America,
Borrelia afzelii e
Borrelia garinii sono presenti in Europa, Asia e Africa.
Nelle aree endemiche auropee e asiatiche B. burgodorferi circola nelle zecche del complesso
Ixodes ricinus e in ospiti vertebrati come piccolo mammiferi and uccelli selvatici. Le zecche adulte di solito si alimentano su grandi animali come cervi, che non rappresentano ospiti competenti per la
Borrelia, ma contribuiscono a mantenere lo stadio riproduttivo della zecca.
In Italia le regioni maggiormente interessate dall’infezione sono il Friuli Venezia Giulia, la Liguria, il Veneto, l’Emilia Romagna, il Trentino Alto Adige (Provincia autonoma di Trento), mentre nelle Regioni centro meridionali e nelle isole le segnalazioni sono sporadiche.
SCHEDE
Sitografia