Webzine Sanità Pubblica Veterinaria®

Numero 7 - agosto 2001
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LA BIOSICUREZZA IN SUINICOLTURA STA NEL WEB



[Redazione di Sanità Pubblica Veterinaria]


Lo stretto controllo e monitoraggio dell'ambiente della porcilaia è considerato un sistema di fondamentale importanza per proteggere i suini da gravi patologie quali ad esempio PRV e PRRS. Viene così a delinearsi sempre più nettamente un sistema basato principalmente sul concetto di prevenzione e sull'autocontrollo applicato all' allevamento. Lo scopo è di attenuare la "pressione" dei patogeni sui suini sin dalla più tenera età. Ciò ha l'effetto di migliorare la loro performance produttiva evitando anche problematiche di ordine sanitario causati dal repentino esplodere di patologie che una volta manifestatesi sono difficilmente controllabili.

Gli studi sulla Biosicurezza nascono negli States negli anni '70 quando la produzione suinicola iniziò a specializzarsi, trasformandosi da estensiva a sistema di allevamento altamente tecnologico. All'inizio i consulenti zootecnici ed i veterinari furono costretti a fronteggiare, praticamente senza potersi giovare di un significativo contributo da parte della ricerca, i numerosi problemi dovuti al sovraffollamento degli allevamenti e dovettero escogitare nuove pratiche basate principalmente sull'applicazione di criteri di medicina preventiva basati su uno stretto monitoraggio veterinario degli animali.

Allo stesso tempo furono sviluppati sistemi computerizzati sempre più sofisticati per la gestione degli allevamenti, largamente impiegati, oltre che per il monitoraggio dello stato sanitario dei suini nelle diverse fasi di allevamento e per affrontare i problemi collegati al management della riproduzione. Ed è anche per i notevoli successi conseguiti nella pianificazione ed ottimizzazione delle performance della riproduzione animale, che gli allevamenti sono divenuti sempre più affollati con accresciute problematiche sul piano zoosanitario. Da quella esperienza sono state improntate tecniche ormai pienamente acquisite come il Tutto Vuoto-Tutto Pieno, Sew e Biosecurity che rappresentano strumenti di notevole validità per la gestione degli animali.

Insomma è l'ambiente dove si realizza la produzione che deve essere al centro della attenzione dell'allevatore ed egli deve porre ogni cura per evitare che questo possa divenire un alleato per i patogeni che cerca di combattere. Ma è una concezione allargata dell'ambiente che comprende in se anche fattori diversi che insistono sul benessere dell'animale come l'alimentazione. Infatti il biocontrollo viene realizzato anche attraverso lo sviluppo di opportune strategie per la nutrizione con formulazioni specifiche, ciò che gli americani definiscono "feeding by sex, by genotype and by age - alimentare a seconda del sesso, del genotipo e dell'età".

Questa tendenza ha certamente molte implicazioni sul piano tecnologico e per la salute del consumatore.
Coloro che fossero interessati ad approfondire questi argomenti possono utilizzare il potenziale informativo di Internet, soprattutto il World Wide Web. Diamo di seguito alcune indicazioni.



Possiamo iniziare da un sito che contiene molte informazioni interessanti, pur nella sua veste "castigata", lo Swine Biosecurity (www.antecint.co.uk/main/swine.htm). Il sito aspira a informare compiutamente i produttori sull'evoluzione delle patologie a livello mondiale per la migliore applicazione dei sistemi di allevamento in isolamento che si valgono di programmi avanzati di disinfezione dell'ambiente della porcilaia. La schermata iniziale offre diverse possibilità di approfondimento, dai sistemi di allevamento ai protocolli per la disinfezione dei mezzi di trasporto.

Una interessante risorsa è rappresentata dai video disponibili online. Sono presentati diversi titoli (La necessità della Biosecurity, il programma per le unità di allevamento, il programma per il finissaggio, il controllo dei roditori, ecc.). Tutti questi spezzoni video, veri e propri mini-documentari, sono scaricabili in pochui minuti e visionabili tramite RealPlayer (www.real.com/products/player/index.html) un Plugin per Netscape e Internet Explorer gratuitamente scaricabile da Internet. Oltre al video è disponibile un commento sonoro, per la verità un po' ostico da comprendere per i rallentamenti del flusso di dati causati dall'affollamento della Rete. Vi consigliamo comunque di provare.



Anche in Canada è disponibile una nutrita serie di siti che trattano piuttosto vivacemente queste problematiche. Per constatarlo rechiamoci al sito che potremmo definire delle cinque P, cioè l'Ontario SEW: Program, Problems, Performance and Potential Profits (www.gov.on.ca/OMAFRA/english/livestock/swine/facts/sewprofs.htm) dove troviamo una interessante sintesi storica sui programmi, soprattutto riferiti agli States che hanno riguardato il controllo delle patologie nell'ambiente dell'allevamento, a partire dallo Specific-Pathogen-Free (SPF) Program degli anni '50, ai metodi più recenti definiti Medicated Early Weaning (MEW), Segregated Early Weaning (SEW), l'All-in All-Out, Biosecurity. Ognuno di questi capitoli è corredato da tabelle, note medico-veterinarie ed informazioni storiche che rendono il testo utile per una riflessione approfondita in questo ambito.



Le norme preventive per evitare le contaminazione microbiche sono trattate con molta accuratezza nel documento A Briefing on Biosecurity Procedures - note sulle procedure di biosicurezza della Prairie Swine Center Inc. (adminsrv.usask.ca/psci/visitors.htm). Il rigore delle misure presentate in questa pagina è esemplare. Si centra l'azione principalmente sulla conoscenza delle problematiche e sulla collaborazione fra personale dell'allevamento e visitatori. Tutto ruota intorno alle regolamentazioni volontarie.

Una copia del regolamento di accesso deve essere inviato preventivamente dalla direzione dell'allevamento agli ospiti per informarli delle condizioni in cui deve avvenire l'accesso agli impianti. I visitatori debbono arrivare a bordo di veicoli che non devono essere stati utilizzati recentemente per la visita ad altre porcilaie. I vestiti debbono essere non contaminati e si danno perfino disposizioni sulle corrette modalità di parcheggio degli autoveicoli. Le disposizioni affrontano ogni possibile veicolo di infezione con un rigore notevole, individuando le responsabilità dello staff e degli ospiti in modo chiaro.

Biosicurezza, controllo dell'ecologia microbica degli allevamenti, medicina veterinaria preventiva. Il problema è come applicare questi avanzati criteri di gestione nelle dimensioni aziendali ridotte, che non possono usufruire di economie di scala, come avviene tipicamente nel nostro Paese.

Questo però potrebbe essere un falso problema.

Il Dottor Bruce Lawhorn (BLawhorn@cvm.tamu.edu), professore all'Extension Swine Veterinarian Texas- USA, a tal riguardo ci ha scritto "I criteri della Biosicurezza si adattano ad ogni dimensione aziendale, sia essa grande o piccola….e sono configurabili come tecniche di base che possono essere applicate senza necessariamente richiedere onerosi investimenti,….. come è spiegato alla nostra pagina sulla Biosecurity (agpublications.tamu.edu/catalog/topics/Animal_Health.html)". Pagina a cui rinviamo i nostri lettori per una autonoma esplorazione.


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