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(A) Fruizione di informazioni selezionate grazie ad ipertesti, repertori e database accessibili via Web

E' difficilissimo gestire le informazioni contenute in Internet.

Per questo motivo, nel tempo, sono stati escogitati diversi sistemi che servivano a contenere e a fornire informazioni. Essi ormai fanno parte della storia di Internet.
Oggi la grande diffusione del World Wide Web (WWW o W3) sta di fatto soppiantando questi sistemi che via via tendono ad essere semplicemente integrati nel Web.

Citiamo brevemente gli strumenti di Information Delivery uno per uno, cominciando da FTP (File Transfer Protocol - Protocollo per il Trasferimento di File), un sistema, ancora molto utilizzato per trasferire files (basato sul modello client/server) ed Archie, sviluppato alla McGill University School of Computer Science da Emtage, Heelan e Deutsch.

Archie è un sistema molto efficiente di reperimento dei file, antesignano dei robot e spider Web, esso interroga i siti FTP aggiornando il contenuto del suo database che riguarda prevalentemente files eseguibili. Per accedere ad un server Archie si può utilizzare Telnet (un apposito programma client con il quale possiamo prendere il controllo del computer remoto) o si può impiegare direttamente la Posta Elettronica.

Un elenco dei server Archie ancora in funzione può essere reperito all'indirizzo (http://archie.emnet.co.uk/services.html).

Sebbene Archie sia un sistema di ricerca ormai superato, esso contiene ancora informazioni importanti. Potete provare voi stessi ad effettuare una ricerca per parole chiave all'indirizzo (http://elfikom.physik.uni-oldenburg.de/Docs/net-serv/archie-gate.html).

Dopo la scelta del server (l'Italia purtroppo non sembra averne di attivi) potete inserire la domanda ed ottenere la risposta dal sistema.

Noi abbiamo provato con foot and mouth disease (afta epizootica), ottenendo una lista di siti FTP contenenti files, presumibilmente documenti di testo, relativi a questo argomento.

Gopher, creato all'Università del Minnesota nel 1991, è in grado di facilitare le ricerche organizzando i dati in una appropriata distribuzione gerarchica.
Il Gopherspazio è quindi rappresentato da menu e sottomenu che contengono le informazioni. Menu e sottomenu possono essere facilmente percorsi "avvicinandosi" sempre di più l'argomento e "segnando" i punti più importanti della ricerca in modo da poterci ritornare successivamente per esaminare con calma il materiale ivi conservato e ripartire con la ricerca verso altre direzioni.

Si può utilizzare Gopher tramite un client apposito o via email. Informazioni piuttosto complete su questo strumento possono essere ottenute all'indirizzo http://dir.yahoo.com/Computers_and_Internet/Internet/Gopher/ , mentre una directory dei server gopher ancora attivi è consultabile all'indirizzo: gopher://gopher.tc.umn.edu/11/Other%20Gopher%20and%20Information%20Servers.

Osserviamo che con Gopher è possibile ottenere informazioni effettuando ricerche sui titoli dei file di testo, delle immagini e dei menu.

Invece con WAIS (Wide Area Information Server), uno strumento inventato da Brevster Kahle che perfezionò il sistema alla Thinking Machine Corporation, si può estendere la ricerca all'interno del testo. Anche in questo caso si può accedere a Wais tramite Telnet, con un client apposito, con Gopher o tramite email (utili informazioni sui server Wais attivi sono reperibili al'indirizzo: http://www.lub.lu.se/auto_new/UDC.html).

(**in questo contesto la posta elettronica o e-mail merita una particolare menzione.
L'email rimane sempre il vero motore della Rete e, come vedremo in seguito, può servire ad interrogare risorse come Archie, Gopher, Wais, motori di ricerca compresi ed anche navigare nel WWW. In molti Paesi con tecnologia limitata, questo sembra essere l'unico sistema per utilizzare le risorse di Rete e rimanere in contatto con il resto del mondo)

Il World Wide Web

Archie, Gopher, Wais sono sistemi ormai in via di abbandono e, come detto, tendono ad essere progressivamente integrati nel World Wide Web, un sistema ipertestuale che consente l'accesso alle informazioni contenute in Internet, ideato da Tim Berners Lee al CERN di Ginevra. Questo sistema dal 1995 in poi ha avuto un successo ed una diffusione crescente, tanto che nell'idea di molti Web è diventato sinonimo di Internet, anche se ciò non è vero.

Il WWW è un ipertesto. Potremo definirlo più specificamente come l'insieme dei documenti codificati in linguaggio HTML (Hyper Text Mark-up Language) raggiungibili tramite Internet. Un ipertesto "funziona" in quanto l'ideatore ha inserito una serie di richiami ipertestuali che possono essere attivati e percorsi dal lettore seguendo le direzioni che gli sono più utili.

Cerchiamo di spiegare meglio la differenza fra testi sequenziali e ipertesti.

Un testo sequenziale, schematizzato nella figura seguente, ha la caratteristica di essere fruibile visionando le informazioni contenute nelle singole pagine in un verso che va dalla prima pagina all'ultima. Ogni pagina (nodo) è disposta in modo da inserirsi in un contesto rigidamente impostato dall'autore. L'informazione è distribuita in modo tale per cui la conoscenza del contenuto della pagine precedenti è necessaria alla comprensione di quelle successive.



Negli ipertesti la situazione è molto diversa.
Essi possono essere creati solo all'interno di un computer. Sono composti da nodi (i corrispettivi delle pagine) e link o salti ipertestuali che collegano i nodi fra loro. La complessa percorribilità dell'ipertesto implica che ogni nodo debba contenere informazioni necessariamente molto più autoconsistenti visto che non si può più presupporre un cammino di lettura unico.

I nodi contengono allora informazioni ridondanti proprio per consentire, anche a chi vi giunga direttamente o seguendo un percorso alternativo qualsiasi fra quelli impostati, di comprendere il loro contenuto. Quindi nell'ipertesto, l'informazione di ogni nodo deve essere contestualizzata e resa in modo molto più accurato per evitare che si perda una parte significativa del messaggio o addirittura si fraintenda il suo senso.

Inoltre gli ipertesti non sono solo testi non sequenziali ma sono anche dotati di strumenti per la loro navigazione ed ogni link è (o dovrebbe essere) un "oggetto" interattivo che può immettere direttamente nel nodo puntato o riportare informazioni suppletive che indicano dove si sta andando e quali sono le alternative di percorso.

Ci possono essere anche "guardie e sbarramenti condizionali" che impediscono l'accesso ad un determinato nodo se non si soddisfano alcune condizioni preliminari.

Inoltre dovrebbe essere sempre possibile visualizzare una visione d'insieme o "mappa dell'ipertesto" che fornisce, ricorrendo ad una metafora grafica, i percorsi possibili per le varie destinazioni.



Da quanto abbiamo detto, il World Wide Web ci appare essere un ipertesto imperfetto perché molto spesso è destrutturato, con nodi non sufficientemente esplicativi ed inoltre non è semplice trattare il cosiddetto salto ipertestuale o link come un oggetto programmabile e multifunzionale (tuttavia gli avanzamenti in questo settore sono stati piuttosto rilevanti e con i linguaggi di scripting client side come Javascript, si sta raggiungendo questo obiettivo).

Il problema più grave che affligge gli ipertesti Web è certamente la destrutturazione. Visitando molti siti è infatti possibile "perdersi" in quanto le pagine richiamate non danno informazioni sufficienti per capire in quale contesto si sia entrati e le finalità del materiale a cui si è avuta la ventura di accedere.

Questo problema viene esasperato dalla tendenza dei motori di ricerca (causata dagli stessi autori degli ipertesti Web) di presentare un sito pagina per pagina, generando un gran numero di richiami sostanzialmente alla stessa destinazione, richiami che non consentono di acquisire dati significativi e che contribuiscono alla formazione di "rumore", informazione degradata, che non può essere utilizzata. Attualmente questi problemi, unitamente alla scarsa efficienza dei motori di ricerca, sono al centro di un dibattito scientifico di notevole portata che coinvolge in pieno il W3C (www.w3.org/), l'ente che emette le specifiche del linguaggio HTML con il quale vengono costruiti i siti Web.

Oggi il World Wide Web circoscrive un Cyberspazio molto colorato e fortemente basato sulla metafora grafica. Ma non è stato sempre così. All'inizio esso si presentava in forma molto spartana, praticamente privo di immagini, seguendo una impostazione unicamente (iper)testuale come si può vedere nella figura seguente che riproduce una tipica schermata di un sito Web del 1996 (The Big Dummy's guide to the Internet, ogni numero fra parentesi quadre è un link).



Attualmente l'eccessiva attenzione per la dotazione grafica del sito sacrifica l'immediatezza della comunicazione e rappresenta un forte handicap che rende lenta ed inefficiente la trasmissione dei dati via Internet.

Molto spesso le immagini con funzione unicamente "cosmetica" ed abbellimenti vari come i frames possono creare addirittura problemi a tutti coloro che hanno la necessità di accedere alle informazioni in tempi rapidi e si trovano invece costretti a selezionare il materiale estraendolo da una quantità di richiami comprendenti, per la maggior parte, siti scarsamente significativi, che, grazie alla grafica ridondante, sono molto lenti da visionare.

La navigazione nel Webspazio

Chi utilizza il Web, parla spesso della navigazione o surf, intendendo con ciò il passaggio da un nodo all'altro della Rete seguendo i link predisposti che segnano vere e proprie rotte nel cyberspazio (sia detto per inciso, anche gli articoli di questo numero della rivista, hanno prevalentemente lo scopo di tracciare le strade per accedere a risorse situate nella Rete).

Il termine si è via via ammantato di significati legati al mondo del viaggio per mare e dell'avventura, ma esso, lungi dal rappresentare alcunché di positivo, è certamente l'indicatore di uno svantaggio che affligge tutti coloro che utilizzano il World Wide Web.

La necessità della navigazione nell'ipertesto deriva infatti dalla non sistematicità delle informazioni e dalla eterogeneità dei formati e dei modi di esporre i contenuti.

C' è infatti una fondamentale differenza fra gli ipertesti e altri strumenti che dispensano dati quali i database on line. I primi, poiché non si può cercare in modo sistematico una determinata informazione, richiedono forzatamente di essere navigati per reperirne i contenuti, i secondi grazie alla loro meticolosa organizzazione e all'indirizzamento univoco per ogni informazione, se interrogati con apposite query, forniscono infallibilmente e in pochi secondi le risposte ricercate.

Questa problematica affligge in modo sensibile il World Wide Web che al momento non è certamente uno strumento particolarmente efficiente nel fornire rapidamente informazioni.

Sul piano della qualità dei contenuti è inoltre evidente che, a differenza dei sistemi più datati come Gopher e WAIS, il Web può non avere la stessa "serietà" e precisione informativa e che le risorse disponibili possono essere di un livello qualsiasi di approfondimento ed affidabilità.

L'aspetto è rilevante.

Navigando nel Web ci si può imbattere in pagine messe in linea dai più svariati autori per le finalità più diverse. È pertanto necessaria una conoscenza approfondita dell'argomento per dare il giusto valore alle informazioni reperite.

Recuperare le pagine Web

Oggi ai server Web si accede utilizzano appositi client detti Browser . Il primo di essie certamente il più amato fu Mosaic, oggi i più utilizzati sono Netscape Navigator® (Netscape Corporation) e Internet Explorer® (Microsoft) (nella pagina http://www.pg.izs.it/browser.html abbiamo inserito i riferimenti ai principali browsers utilizzabili).

Per utilizzare Internet sono stati creati i motori di ricerca, sistemi informatici variamente organizzati che contengono gli indirizzi delle pagine Web esistenti corredati da una sommaria descrizione. Ci sono oltre 300 milioni di pagine Web nella rete di cui oltre un terzo non è indicizzata in alcun motore di ricerca, da cui l'importanza di questi strumenti. Ci sono diversi tipi di motori: C'è attualmente una forte attività dei Webmaster per situare il proprio sito in dozzine e dozzine di motori dio ricerca. Osserviamo che non è importante risultare in molti motori di ricerca ma nei primi due a livello nazionale e nei primi cinque a livello mondiale. Attualmente i motori di ricerca sono continuamente bombardati di segnalazioni di siti (Yahoo riceve quasi 70.000 richieste di inserimento al giorno).

Ogni search Engine prevede ricerche semplici ed avanzate

Nella ricerca semplice si inserisce una parola chiave nell'apposita area e si valutano i risultati. Nella ricerca complessa si debbono utilizzare finestre multiple in cui è possibile specificare varie opzioni che "restringono" il campo di riferimenti.

In primo luogo è bene selezionare la lingua richiesta se questa può discriminare l'esito della ricerca; inoltre è necessario utilizzare gli operatori logici che includono o escludono i termini (keywords) utilizzati: AND; OR; NOT;
e quelli che specificano la prossimità o la distanza fra i termini:
NEAR; FAR; BEFORE.

Tutto ciò deve essere fatto per esplicitare relazioni funzionali fra keywords per facilitare la cernita delle pagine e consentire al motore di ricerca di fornire risultati consistenti.

Principali Motori di Ricerca

Ci sono centinaia di motori di ricerca disponibili in rete. Come indicazione di massima di seguito forniamo l'URL dei principali, come potrete notare collegandovi ai servizi, ognuno è dedicato ad argomenti specifici (altre informazioni su questi strumenti sono reperibili nel sito dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche alla pagina http://www.pg.izs.it/intermedia.html).

NOMEURLNATURATIPO DI RICERCA
Yahoo!http://www.yahoo.comdirectory web
Altavistahttp://www.altavista.comsearch engine web/usenet/immagini
Excitehttp://www.excite.comsearch engine web/usenet/news
Hotbothttp://www.hotbot.comsearch engine web/usenet/news
Go.comhttp://www.go.com/search engine web/usenet/news
Lycoshttp://www.lycos.comsearch engine web/usenet/news
Find Lawhttp://www.findlaw.comdirectoryleggi USA ed internazionali
Healthatozhttp://www.healthatoz.comdirectorymedicina
TargetMatchhttp://www.targetmatch.com directorypubblcità su web


Motori di Ricerca Orientati alla Medicina Veterinaria

Come accennato i motori di ricerca cominciano a specializzarsi e a fornire un servizio orientato in specifici ambiti operativi.

Questa tendenza fa si che chi cerca informazioni specifiche debba rivolgersi a motori specifici. Nell'ambito della Sanità Pubblica Veterinaria è ormai possibile reperire diversi servizi piuttosto accurati che intendono rivolgersi ad un pubblico di specialisti. La tendenza in atto è talmente marcata che ben presto (prevedibilmente) si assisterà all'affermarsi di una settorializzazione della ricerca con effetti positivi sul problema della validazione delle informazioni reperibili via Web.

Riportiamo alcuni servizi particolarmente validi.

Database Online

Oltre ai search engine nel Web sono disponibili diverse basi di dati gratuite grazie alle quali è possibile effettuare ricerche con parole chiave.

Riportiamo le più rilevanti per il settore della Sanità Pubblica Vetrerinaria e la Sicurezza Alimentare.

Reperire Informazioni Attraverso le Webzine nel settore Sanitario in Italia

Le Webzine (termine che deriva dalla contrazione di Web e Magazine - Riviste Web) rappresentano una notevole fonte informativa nel settore Sanitario. Sono in genere pubblicazioni piuttosto specifiche e rappresentano una forma di giornalismo in crescita e di notevole importanza.

Non hanno le stesse caratteristiche delle riviste diffuse a mezzo stampa. A differenza di queste sono certamente più agili e riportano informazioni spesso impubblicabili in altro modo (ad esempio i voluminosi atti di un convegno possono essere messi a disposizione degli interessati senza alcun particolare problema, magari facendoli scaricare in un formato testuale o in formato *.Pdf).

L'attuale legislazione equipara queste pubblicazioni a quelle ordinarie. Quindi tutti gli obblighi (e le garanzie) che valgono per le consuete pubblicazioni sono presenti anche in questo contesto. Pertanto, essendoci un direttore responsabile pubblicista o professionista, con l'obbligo della registrazione della testata presso il Tribunale dove la rivista risiede giuridicamente, la serietà di queste pubblicazioni è di pari livello delle altre.

Presentiamo di seguito le testate italiane nel settore Sanitario, fermo restando che una lista completa delle Webzine italiane a carattere scientifico può essere trovata all'URL http://www.ipse.com/webzit/websci.html; mentre quelle internazionali all'URL http://www.ipse.com/estero/webzes.html (il servizio è curato dalla IPSE.COM (http://www.ipse.com/).





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