Webzine Sanità Pubblica Veterinaria®

Numero 3/4 - maggio 2001
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Mario Latini
Dott. Mario Latini
<m.latini@pg.izs.it>

UNA DIAGNOSI DI CARBONCHIO EMATICO


La nostra recente esperienza evidenzia che la diagnosi di Carbonchio Ematico risulta essere agevole anche nel caso in cui le lesioni anatomopatologiche, riportate in letteratura, non siano tutte evidenti in modo chiaro.

Dalla necroscopia di due ovini di razza massese, morti a distanza di ventiquattro ore l'uno dall'altro, pervenuti nel nostro Istituto con sospetto di clostridiosi, si č arrivati a diagnosi di Carbonchio Ematico attraverso i seguenti passaggi. L'anamnesi indicava che i due soggetti erano morti improvvisamente ventiquattro e quarantotto ore prima dell'arrivo nella nostra sala settoria. L'esame autoptico evidenziava una perdita di sangue dalla bocca.

Il sangue non appariva comunque di colore piceo ma ancora conservava una certa tonalitą di colore rosso e una lieve coagulabilitą. Allo scuoiamento si evidenziavano emorragie associate alla presenza di liquido gelatinoso nel sottocute. L'apparato gastroenterico e il fegato non mostravano lesioni.

Erano presenti emorragie puntiformi nel parenchima polmonare, una linfadenite emorragica dei linfonodi mediastinici e una diminuita consistenza dei reni. La lesione che pił faceva sospettare il Carbonchio Ematico era la presenza di una splenomegalia con congestione emorragica della polpa, che si presentava di colore rosso scuro e che defluiva abbondantemente al taglio.

Contrariamente a quanto riportato in bibliografia i soggetti non presentavano uno stato di putrefazione avanzato.

Da uno striscio della milza, colorato con Blu di Loeffler, si potevano evidenziare bacilli a "canna di bambł" con metacromasia appena percettibile. Va sottolineato che dal soggetto morto da ventiquattro ore non si evidenziavano spore mentre queste erano abbondantemente presenti nel soggetto venuto a morte quarantotto ore prima.

All'esame batteriologico, dalla semina della milza su Agar Sangue si evidenziava lo sviluppo di colonie grigie, piatte, grandi, non emolitiche e con margini irregolari. Il germe isolato era un bacillo Gram +, Catalasi + e Ossidasi -, che seminato in purezza su TSA (terreno non selettivo) dava delle colonie ai cui margini si poteva notare la crescita a "Caput Medusae".

L'identificazione, effettuata con l'API 50 CHB confermava il sospetto di Bacillus anthracis. Il tempo trascorso tra l'arrivo degli ovini nel nostro Istituto e l'identificazione del germe č stato di tre giorni.

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