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Numero 27 - dicembre 2004 - http://www.izsum.it/webzine.html

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Dati Regione Marche - 3° trimestre 2004, sulle infezioni da batteri enteropatogeni


Monica Staffolani



Centro di Riferimento delle regioni Umbria e Marche per la sorveglianza delle infezioni da batteri enteropatogeni

Attività 3° trimestre 2004

Notifiche ricevute dal 01/07/2004 al 30/09/2004 nelle Marche


Da Luglio a Settembre 2004 il numero totale degli isolamenti di Salmonella segnalati al Centro di Riferimento Regionale di Macerata dai Laboratori periferici partecipanti al sistema di sorveglianza è stato di 181. I dati relativi a questi isolamenti sono stati trasmessi all'Istituto Superiore di Sanità e all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie con cadenza mensile.
In Tabella 1 sono indicati i Laboratori che hanno notificato gli isolamenti di Salmonella e il numero totale degli isolamenti secondo l'origine (umana, animale, alimentare, ambientale).
Tutti i laboratori sono contattati periodicamente tramite l'invio delle Newsletters mensili dell'Istituto Superiore di Sanità, questionari e altro materiale informativo.

Tabella n. 1: Numero di isolamenti di Salmonella distinti per origine degli isolati



Distribuzione dei sierotipi
La distribuzione dei sierotipi di Salmonella spp. più frequentemente isolati dall'uomo, dagli animali, dagli alimenti e dall'ambiente è mostrata rispettivamente nelle Tabelle 2, 3, 4 e 4 bis.

Tabella n. 2: Sierotipi di Salmonella di origine umana isolati con maggiore frequenza


In questo trimestre si assiste ad un notevole cambiamento nella frequenza dei sierotipi rispetto al secondo trimestre del 2004 e anche rispetto all'anno scorso. Infatti il primo posto non è più occupato da Salmonella monofasica 4,5,12:i:-, ma di nuovo da S. Typhimurium che ha subito un notevole aumento anche rispetto all'inizio dell'anno. Al contrario S. Enteritidis, che nel trimestre scorso rappresentava il 28% circa, è scesa al 19%. Si ricordi che nell'anno 2003 nel trimestre estivo S. Enteritidis rappresentò nelle Marche e in buona parte dell'Italia il primo sierotipo per frequenza, con una percentuale appena superiore o uguale a quella di S. Typhimurium.
Inoltre, in questo trimestre al terzo posto compare per la prima volta il raro sierotipo di S. Larochelle. Tale ceppo è correlato ad un episodio tossinfettivo estivo che ha interessato un gruppo di 7 persone di Recanati di cui 6 erano adulti portatori sani e uno era un bambino di soli 7 mesi che ha riportato i sintomi dell'infezione acuta il 13 settembre poco tempo dopo un viaggio in Trentino. Nel corso del trimestre un ceppo di S. Larochelle notevolmente resistente agli antibiotici è stato isolato anche dal fiume Metauro. Tutti i ceppi sono stati inviati all'I.S.S., dove i colleghi hanno ritenuto interessante caratterizzare ulteriormente questi stipiti mediante prove di PFGE, al fine di evidenziare eventuali correlazioni epidemiologiche: i risultati dimostrano che si tratta dello stesso clone di Salmonella sierotipo Larochelle.
La Tabella 2 bis riporta la distribuzione degli isolamenti umani di Salmonella per classe d'età. La novità più significativa riguarda la fascia neonatale che ha subito un aumento che, anche se lieve, è degno di nota per un'età considerata a rischio.

Tabella n. 2 bis: Distribuzione degli isolamenti umani di Salmonella per classe d'eta'


Nel grafico seguente è riportata la distribuzione geografica della maggior parte degli isolati di origine umana suddivisa per comune di residenza e per fascia di età. Come si può facilmente desumere gli isolamenti si concentrano in maggioranza di nuovo nei dintorni del comune di Pesaro, ma in questo trimestre un buon numero di ceppi è pervenuto anche dalla costa maceratese e anconetana mentre nella provincia di Ascoli Piceno essi sono meno numerosi e più dispersi. Si ricorda che tale quadro non è il risultato della reale prevalenza di Salmonella sul territorio regionale, ma è il risultato della maggiore attenzione alla segnalazione e all'invio dei ceppi presso il Centro da parte del personale sanitario coinvolto nella gestione delle malattie infettive.

Distribuzione geografica della maggior parte degli isolati di origine umana suddivisa per comune e fascia di eta'

Tabella n. 3: Sierotipi di Salmonella di origine animale isolati con maggiore frequenza


Il numero troppo esiguo dei ceppi di origine animale del trimestre precedente non consente di confrontare i dati. Tuttavia si nota una crescita nel numero degli isolamenti (da 14 a 21) e ancora la presenza di ceppi di S. Pullorum resistenti all'acido nalidixico isolato da pollo e tacchino. Inoltre si evince la presenza di un sierotipo piuttosto raro (S. Lexington) legato ad un focolaio avvenuto intorno alla metá di settembre che ha interessato un allevamento famigliare comprendente polli, struzzi e pavoni.

Tabella n. 4: Sierotipi di Salmonella di origine alimentare isolati con maggiore frequenza


In questo trimestre tra i ceppi di origine alimentare è bene segnalare la ricomparsa del sierotipo Typhimurium che nei trimestri precedenti si era mantenuta a livelli molto bassi. Il sierotipo Enteritidis ha subito un calo notevole mentre al secondo posto compare il sierotipo Anatum. Tuttavia la maggior parte dei sierotipi appartiene alla categoria "altri" a sottolinearne la notevole varietà. All'interno di tale categoria è presente un ceppo di S. Kedougou (il sierotipo che causò un'epidemia tra il 7 e il 9 luglio 2003 nell'ascolano), isolato da un mangime composto per polli da ingrasso.

Tabella n. 4 bis: Sierotipi di Salmonella di origine ambientale isolati con maggiore frequenza


Nessuno dei sierotipi riscontrati in questo trimestre è stato trovato nei trimestri precedenti ad un livello di frequenza che consenta un confronto tra i valori percentuali. Comunque si sottolinea un aumento evidente nel numero dei ceppi, isolati nel 95% dei casi da acque superficiali fluviali dei corsi d'acqua del pesarese. In accordo con i dati nazionali al primo posto si riscontra il sierotipo Veneziana, mentre al secondo posto si rivela la presenza del sierotipo Napoli che soventemente è riscontrabile nelle acque e che ha provocato l'anno scorso nell'Italia settentrionale alcune note epidemie in ambito clinico. Seguono Infantis e Typhimurium che sono notoriamente sierotipi molto frequenti in ambito umano.
Inoltre nella categoria "altri" è presente il sierotipo Larochelle, che è stato rilevato anche tra i ceppi umani legato ad un episodio tossinfettivo e il sierotipo Kedougou già citato nell'ambito dei ceppi di origine alimentare.


Antibioticoresistenza
Tutti i ceppi pervenuti al Centro sono stati saggiati per valutare la sensibilità agli antibiotici.
Nella tabella 5 sono riportati i risultati degli antibiogrammi effettuati, con indicazione delle percentuali di ceppi sensibili (S), intermedi (I) e resistenti (R) a ciascun antibiotico saggiato.

Tabella n. 5: Risultati degli antibiogrammi effettuati

Tabella n. 6: Diffusione della mutliresistenza nei ceppi di Salmonella saggiati


Essenzialmente si nota un discreto aumento dei ceppi multiresistenti (categoria 4 o più) rispetto ai due trimestri precedenti.

Tabella n. 7: Isolamenti di enteropatogeni diversi da <em>Salmonella</em> spp. distinti per origine degli isolati


In questo trimestre estivo sono pervenuti al Centro Regionale numerosi ceppi batterici enterici non appartenenti al genere Salmonella.
Il ceppo di E. coli si riferisce ad un paziente adulto che è stato colpito da un'infezione acuta alla fine di agosto. Esso è stato inviato per la tipizzazione sierologica ancora in corso all'I.S.S. per la ricerca di E. coli VTEC.
I 5 ceppi di Campylobacter jejuni si riferiscono ad altrettanti casi sporadici rilevati nella provincia di Pesaro tra la fine di luglio e l'inizio di agosto, di cui due ceppi isolati da adulti non ospedalizzati, un ceppo isolato da un anziano ricoverato e due ceppi provenienti da due bambini ospedalizzati.
Il ceppo di origine alimentare di Campylobacter coli proviene da un campione di carne fresca di pollo prelevata dagli ispettori veterinari il 5 agosto nella provincia di Ancona.
Infine tra i dieci ceppi di Citrobacter freundii, uno è di origine alimentare e proviene da un piccione di allevamento prelevato il 28 agosto, mentre i restanti nove sono relativi ad un episodio tossinfettivo.
Più in dettaglio, tra il 27 e il 28 giugno, in seguito ad una cena a base di prodotti ittici in un ristorante della costa, si è verificato un episodio di tossinfezione alimentare originariamente attribuito a Salmonella. Tra i 50 convitati circa il 50% ha accusato entro 12 ore febbre, dolori addominali, vomito e diarrea acquosa con leucociti e sangue. La sintomatologia si è conclusa entro 2 giorni. Sono stati notificati 20 casi e da alcuni pazienti sono state eseguite le relative coprocolture presso la locale struttura Ospedaliera. Inoltre nel corso dell'indagine sono stati identificati due portatori sani, di cui uno era un addetto alla cucina del ristorante. Tutti i ceppi isolati sono stati inviati al nostro Centro di Riferimento Regionale con l'identificazione di Salmonella spp.
Dal punto di vista morfologico le colonie batteriche presentavano un aspetto chiaramente rugoso e si sono dimostrare ostinatamente autoagglutinanti. Le prove non hanno consentito di giungere all'identificazione del sierotipo, mentre altri test di identificazione batterica hanno rilevato la possibilità che si trattasse di ceppi diversi da Salmonella spp. Gli stipiti pertanto sono stati inviati immediatamente presso l'I.S.S. per una identificazione più approfondita. Qui l'analisi del RNA ribosomiale 16S ha permesso di identificare i ceppi come appartenenti alla specie Citrobacter freundii. Le analisi condotte sugli alimenti non hanno permesso di isolare lo stesso tipo di battere. Comunque si sospetta fortemente la trasmissione dell'agente patogeno tramite contaminazione degli alimenti provocata dall'addetta alle preparazioni alimentari, rilevatasi portatrice sana.


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