Con deliberazione del 7 ottobre u.s. il Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche ha adottato un nuovo Regolamento per l'ordinamento interno dei servizi erogati a livello regionale e nazionale.

A distanza di quattro da quello approvato nel 1999, la rivisitazione del Modello Organizzativo si è resa necessaria per un suo adeguamento alle esigenze operative e gestionali dell'Istituto, soprattutto in relazione ai nuovi compiti e funzioni che allo stesso sono stati assegnati dalle recenti normative.
All'atto dell'approvazione del precedente Regolamento, infatti, non erano esplose con la gravità a tutti nota le emergenze BSE e Blue Tongue, né da parte dell'Unione Europea e del nostro Paese era stata posta alla preminente attenzione delle attività di sanità pubblica le problematiche riguardanti la Sicurezza Alimentare.

Le emergenze richiamate e questo accresciuto interesse per la tutela della salute dei consumatori hanno imposto all'Istituto di attivare e rendere operativi in tempi brevissimi nuovi Laboratori, di acquisire apparecchiature estremamente sofisticate e di formare velocemente il personale tecnico per assolvere alle nuove e gravose incombenze. Ulteriore elemento che ha motivato la necessità di rivedere il Modello Organizzativo dell'Ente è derivato dall'affidamento all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, da parte del Ministero della Salute da un lato e delle due Regioni dall'altro, del Centro Nazionale di Referenza per il controllo chimico e microbiologico dei molluschi bivalvi (attivato presso la Sezione di Ancona con Decreto del Ministro della Salute 13 febbraio 2003) e dei Centri Regionali di Riferimento per gli Enterobatteri Patogeni.

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