Webzine Sanità Pubblica Veterinaria

Numero 23 - febbraio 2004 - http://spvet.it
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S. Gavaudan

Indagine sulla diffusione di larve di anisakis e hysterothylacium (nematoda, anisakidae) in pesci del mar Adriatico centrale


Fioravanti M.L., Gavaudan S., Vagnini V., Tonucci F.


INTRODUZIONE

L'Anisakiosi ittica è una parassitosi sostenuta da larve di nematodi appartenenti a diversi generi della famiglia Anisakidae, fra cui Anisakis, Pseudoterranova, Contracaecum, Phocascaris e Hysterothylacium.
Gli stadi larvali di Anisakis e Pseudoterranova rappresentano un potenziale rischio per la salute umana in seguito al consumo di pesci marini o molluschi cefalopodi parassitati crudi o poco cotti, mentre il genere Hysterothylacium viene al momento considerato non patogeno per l'uomo. Si è quindi svolta un'indagine parassitologica volta a definire la diffusione di larve dei diversi generi di nematodi Anisakidae in sgombri, suri, sardine ed alici pescati nel mar Adriatico centrale.

MATERIALI E METODI

Nel periodo compreso tra giugno 2001 e giugno 2002 sono stati esaminati complessivamente 906 pesci, di cui 199 sgombri (Scomber scombrus), 98 suri (Trachurus trachurus), 195 sardine (Sardina pilchardus) e 414 alici (Engraulis encrasicholus), prelevati con cadenza quindicinale presso i mercati ittici di Fano e di Ancona.

Tutti i campioni provenivano da areali di pesca del Medio Adriatico compresi tra Cattolica e San Benedetto del Tronto. Su tutti i soggetti è stata condotta ricerca di stadi larvali di nematodi Anisakidae mediante esame visivo ed osservazione allo stereomicroscopio. I parassiti riscontrati sono stati isolati, puliti in soluzione fisiologica e fissati in alcool etilico 70°.

L'identificazione a livello di genere è stata condotta mediante osservazione dei caratteri morfologici al microscoio ottico, previa chiarificazione in lattofenolo di Amman. Per ogni genere parassitario sono state calcolate la percentuale di positività e l'intensità di infestazione in relazione a specie ittica, taglia del pesce, areale di pesca e periodo stagionale, con successiva elaborazione statistica condotta mediante analisi della varianza (ANOVA), test del c2, McNemar e regressione di Spearman.
Il valore di probabilità a due code pari a 0,05 è stato assunto come limite per definire la significatività statistica.

RISULTATI

In 397 (43,8%) dei 906 pesci esaminati è stata riscontrata la presenza di larve di nematodi Anisakidae appartenenti ai generi Anisakis e Hysterothylacium. In particolare, 78 (8,6%) soggetti sono risultati positivi per la presenza di larve di Anisakis e 348 (38,4%) per Hysterothylacium. Nel 3,2% dei soggetti esaminati si è osservata una coinfestazione sostenuta da entrambi i generi parassitari.

I valori di positività più elevati sono stati rilevati in sardine ed alici (rispettivamente 56,9 e 53,1%), mentre nei suri si sono osservati valori del 40,8% e negli sgombri del 13,1%. Per quanto riguarda gli sgombri ed i suri si è evidenziata una maggiore positività per larve di Anisakis rispetto ad Hysterothylacium (rispettivamente 9,5 vs. 2% con 1,5% di coinfestazione e 28,6 vs. 7,1% con 5,1% di coinfestazione).

La situazione rilevata in sardine e alici è apparsa esattamente opposta, in quanto quasi tutti i soggetti positivi hanno presentato larve di Hysterothylacium.
In particolare, le sardine non sono mai risultate positive solo per Anisakis anche se in 6 soggetti si è evidenziata una coinfestazione sostenuta da entrambi i generi, mentre fra le alici 2 soggetti sono risultati parassitati solo da Anisakis e 15 hanno presentato coinfestazione.

In relazione ai valori di intensità di infestazione riscontrati, sono state evidenziate da 1 a 123 larve per soggetto (4,6 parassiti/pesce in media).
In particolare, per quanto concerne le larve di Anisakis si sono registrati i massimi valori di intensità nel suro (123 larve/pesce) e per Hysterothylacium nella sardina (28 larve/pesce).

Nell'arco dei diversi mesi d'indagine i più elevati valori medi d'intensità d'infestazione sono stati evidenziati nel mese di giugno, mentre negli altri periodi dell'anno i valori medi si sono attestati sempre al di sotto di 7 parassiti/pesce.
Con tendenza opposta, i valori di prevalenza da larve anisakidi osservati nei diversi mesi dell'indagine hanno mostrato punte massime del 58,8% in aprile e maggio e valori minimi (18,6%) in giugno, con una differenza significativa tra i valori mensili rilevati.
L'analisi dei dati in relazione alle percentuali di positività per i due diversi generi parassitari ha però messo in evidenza come la significatività sia da correlare ai valori di prevalenza per Hysterothylacium, mentre le positività per Anisakis non hanno mostrato differenze significative nel corso dell'anno.

La correlazione tra le prevalenze complessive osservate e la taglia dei soggetti parassitati ha messo in evidenza una differenza statisticamente significativa tra i soggetti di dimensioni diverse.
In particolare, per quanto riguarda gli sgombri ed i suri i soggetti al di sopra dei 20 cm sono risultati significativamente più parassitati rispetto a quelli di taglia inferiore, così come le sardine di dimensioni superiori a 15 cm e le alici al di sopra di 13 cm.
Scorporando le positività totali in funzione dei diversi generi parassitari riscontrati, si può osservare come la taglia dei soggetti influenzi in modo positivo e statisticamente significativo la percentuale di positività per Anisakis solo in sgombri, suri e alici, mentre per quanto concerne Hysterothylacium solo negli sgombri non si osserva una correlazione di questo genere.
Per quanto concerne la localizzazione, le larve anisakidi sono state osservate quasi sempre in cavità addominale, ad eccezione di 2 larve di Anisakis a localizzazione muscolare in due soggetti di sgombro ed 11 larve di Hysterothylacium reperite sulla superficie corporea di alcune alici.

CONCLUSIONI

Questa indagine ha consentito di verificare come la diffusione di larve di Hysterothylacium sia decisamente superiore rispetto a quella di Anisakis in alici e sardine pescate nel mar Adriatico centrale.
La bassa frequenza del riscontro di larve di Anisakis in sardine era già stata messa in evidenza da altri Autori italiani(5) che le riscontrarono nell'1% dei soggetti esaminati, pur trovando positività superiori in sardine del mar Adriatico. Altri Autori (6) non riscontrarono invece la presenza di alcuna larva di Anisakis nelle sardine provenienti dal mar Tirreno da loro esaminate, come pure dimostrato per sardine provenienti dal mar Ligure(4).

Similmente, nelle alici la presenza di larve di Anisakis è stata spesso non evidenziata (4,6). La prevalenza da larve di Anisakis da noi riscontrata negli sgombri (11,1%) risulta molto inferiore rispetto a quella osservata da altri autori nello stesso ospite (71,55%(5); 68,3%(4); 27,3%(3)) mentre è stata riscontrata una positività inferiore (5,7%) in sgombri pescati nel mar Tirreno centrale(6). Per quanto concerne i risultati da noi ottenuti nei suri (positività per Anisakis pari a 33,7%), questi si situano all'interno dei valori di positività riportati in indagini condotte da altri autori sul territorio nazionale [14,09%(3); 7,3%(6); 83,3%(4); 50%(2)].

Il reperimento di larve di Hysterothylacium nel 3,5% degli sgombri e nel 12,2% dei suri sembra comunque indicare la necessità di porre una maggiore attenzione all'identificazione parassitaria a livello di genere.
Questa indagine, in definitiva, sembra confermare una diffusione piuttosto ampia delle larve Anisakidi nel pescato del mar Adriatico centrale, indicando però in alici e sardine una maggiore diffusione di larve di Hysterothylacium, genere che non viene attualmente considerato patogeno per l'uomo. Risulta comunque ancora da chiarire il ruolo sostenuto dalle larve di Hysterothylacium nel determinismo di sindromi allergiche nell'uomo, così come già ampiamente dimostrato per Anisakis (1).

BIBLIOGRAFIA

1) AUDICANA M.T. et al.: Allergy (2000), 55, 28-33

2) PAGGI L. et al.: Parassitologia (1989), 31, 37-43

3) PANEBIANCO A., LO SCHIAVO A.: Atti S.I.S.Vet. (1984), 28: 662-665

4) POIRÈ G. et al.: Atti S.I.S.Vet. (1988),, 42: 419-421

5) POZZI P. et al.: Veterinaria Italiana (1992), 28: 26-30 - 6) SANDULLI S. et al.: Atti S.I.S.Vet. (1988), 42: 413-415.
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