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Numero 20 - giugno/luglio 2003
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Workshop "rischio micotossine nella filiera alimentare: un problema da gestire"


Giovanni Pezzotti



Il giorno 19 giugno scorso, nell'ambito del "Progetto Girfalco", si è tenuto, presso la sezione diagnostica di Fermo dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, un Workshop dal titolo "Rischio Micotossine nella filiera alimentare: un problema da gestire", organizzato in collaborazione con l'Associazione Provinciale Allevatori e la Regione Marche.
La finalità dell'incontro è stata quella di sensibilizzare i diversi operatori pubblici e privati che insistono lungo la filiera alimentare. La problematica riconosce serie implicazioni in termini di impatto sullo stato di salute e benessere degli animali, sulla quantità e qualità della produzione zootecnica e sulla salubrità dei prodotti di origine animale.

All'incontro ha partecipato un folto pubblico, in rappresentanza del settore zootecnico, industriale, delle ASL, dell'ASSAM e dell'Università Chairman dell'incontro è stato il dr. Angelo Foglini, Direttore Sanitario dell'IZSUM.



La giornata si è articolata in diversi interventi: la problematica micotossine negli animali e negli alimenti è stata introdotta dal dr. Giovanni Pezzotti (IZSUM), e successivamente, la dr.ssa Marta Paniccià (Sezione di Fermo-IZSUM) ha descritto e commentato i dati relativi all'attività diagnostica svolta dall'IZSUM relativamente alla ricerca di micotossine nelle diverse matrici alimentari, per uso zootecnico o destinate al consumo umano.

Grafico
Trasferimento aflatossina B1
Trasferimento ocratossina A


I dati hanno dimostrato l'esistenza di una intensa attività analitica, che, però, rimane di difficile interpretazione in quanto spesso non integrata in piani di sorveglianza o monitoraggio tesi, specificamente, a definire i contorni della problematica.

L'intervento successivo, del dr. Paolo Dalvit, dell'IZS delle Venezie, ha affrontato il ruolo delle aflatossine e dell'Ocratossina A, rispettivamente nella filiera di produzione del latte ed in quella della carne suina, illustrando le modalità attraverso le quali si può realizzare la contaminazione di questi prodotti.
Ha inoltre descritto l'attività programmata nella Regione Veneto, nell'ambito di un piano triennale di sicurezza alimentare, per il controllo della contaminazione da Aflatossina M1 nel latte e di Ocratossina A nella carne di suino.

Il successivo intervento del dr. Alberto Vallati, dell'APA di Belluno, ha esaminato come la presenza di micotossine delle diverse componenti della razione bovina possa contribuire alla contaminazione finale del latte.
Ho inoltre illustrato come le condizioni climatiche (micro e macro) e le pratiche agronomiche possano influenzare la presenza di micotossine nei raccolti, in particolare in quelli di cereali.

Alle relazioni ha fatto seguito una vivace discussione, che ha ulteriormente evidenziato la rilevanza e la complessivtà della problematica delle micotossine, sottolineando come la soluzione richieda il contributo di molteplici competenze ed interventi di controllo mirati.
Le conclusioni dell'incontro sono state tratte dal dr. Roberto Tomarelli, Responsabile del Servizio Veterinaria, Igiene, Sicurezza, Qualità Nutrizionale degli Alimenti della Regione Marche, che ha raccolto e commentato gli interventi che si sono susseguiti nella giornata, ed ha prospettato la necessita di un intervento integrato da parte di tutte le figure coinvolte nella filiera produttiva per la migliore definizione del problema in ambito regionale, e la individuazione di idonee misure di controllo.

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