Webzine Sanità Pubblica Veterinaria®

Numero 19 - aprile/maggio 2003
http://www.pg.izs.it/webzine.html
torna indietro

Ruolo dei cani domestici nella diffusione delle dermatofitosi


Cicoletti M., Boncio L., Latini M.*, Agnetti F.*, Papini M.
Università di Perugia, Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche, Sezione di Clinica Dermatologica di Terni
*Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, Sezione di Terni



Negli ultimi anni si è registrato, nella nostra regione, un aumento del numero di casi di Tinea capitis e corporis, sostenute da dermatofiti zoofili.
E’ noto che la più comune fonte di infezione in questi casi è rappresentata dal gatto. Tuttavia, la sempre più frequente presenza dei cani nell’ambiente domestico fa si che anche tali animali possono costituire un importante reservoir di miceti patogeni.
Per meglio comprendere la diffusione dei dermatofiti tra i cani domestici nella nostra città, abbiamo esaminato, in collaborazione con i colleghi dell’Istituto Zooprofilattico, cani di proprietà provenienti dall'area urbana di Terni.
Tutti i cani arruolati nello studio erano giunti all’ambulatorio veterinario per patologie non dermatologiche, o per l’esecuzione di vaccini. Ogni cane è stato sottoposto a visita generale, con particolare attenzione per l’obiettività cutanea. Quindi è stata compilata una scheda identificativa riguardante l’età, il sesso, la razza, etc.
Si è poi proceduto al prelievo di squame cutanee e peli con la tecnica dell’hair-brush.
Sono stati valutati 116 cani, 55 maschi e 61 femmine, prevalentemente meticci. La maggior parte di essi non presentava lesioni cutanee sospette per dermatofitosi; tuttavia, in una percentuale non irrilevante dei casi clinicamente sani, è stata evidenziata una positività all’esame micologico-colturale.
Il micete riscontrato con maggior frequenza è il Microsporum canis.
Dalle tabelle riportate nella diapositiva n.8 invece emerge che né l’habitat (urbano o rurale) né la presenza di altri animali influenzano la diffusione dei dermatofiti.
In conclusione: Auspichiamo maggiore collaborazione tra veterinario e dermatologo, al fine di svolgere una più radicale azione profilattica nei confronti delle infezioni cutanee da dermatofiti zoofili.


Serie di slides:

prima slide introduttiva - cliccare per la successiva




torna all'indice generale della Webzine

tasto su


torna indietro

IZS-UM logo
inviate un commento