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Numero 17 - dicembre 2002
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VALUTAZIONE DELLA ANTIBIOTICO RESISTENZA IN CEPPI DI SALMONELLA ISOLATI DA ANIMALI E DA ALIMENTI NELLE REGIONI UMBRIA E MARCHE





Lavoro presentato al II Workshop Nazionale ENTER-NET Italia
Roma 30 ottobre 2002


INTRODUZIONE
Il problema dell'antibiotico resistenza è un evento preoccupante e sempre più frequente.
L'aumento della resistenza agli antimicrobici è costante nei batteri responsabili di infezioni umane.
La causa principale di tale fenomeno è da imputare ad un inadeguato uso degli antibiotici nel trattamento delle infezioni umane in ambiente ospedaliero e in comunità (1).
Si ritiene però che anche l'abuso dell'impiego di sostanze antimicrobiche negli animali da reddito possa indurre lo sviluppo di resistenze in batteri, che, attraverso la catena alimentare, possono causare infezioni nell'uomo (2); per tale motivo negli USA nel 1997 la FDA ha ritenuto opportuno sospendere l'uso di alcuni antibiotici nei mangimi (3).

La Salmonella rappresenta ancora uno dei maggiori agenti responsabili delle tossinfezioni alimentari. La circolazione nell'ambiente di stipiti di Salmonella resistenti agli antibiotici potrebbe avvalorare l'eventualità del coinvolgimento, nel fenomeno suddetto, delle errate pratiche di somministrazione di antibiotici agli animali.
Abbiamo pertanto voluto presentare e valutare i dati relativi agli antibiogrammi effettuati, nell'ambito dell'attività routinaria, su stipiti di Salmonelle isolate da animali ed alimenti dall'Istituto ZooprofilatticoSperimentale dell'Umbria e delle Marche nel periodo 1997 - 2001.

MATERIALI E METODI
Il saggio di sensibilità agli antibiotici è stato eseguito su colture provenienti da singole colonie, secondo la tecnica di diffusione in agar (Kirby-Bauer), descritta nelle linee guida fornite dalla NCCLS (National Committee for Clinical Laboratory Standards).
Sono stati utilizzati gli antibiotici riportati in tabella 1:

Tabella 1. Antibiotici impiegati
acido nalidixico 30 µgCeftriaxone 30 µgGentamicina 15 µgFuranes 300 µg
Amikacina 30 µgCefotaxime 30 µgCiprofloxacina 5 µgStreptomicina 10 µg
Ampicillina10 µgCefuroxime 30 µgPiperacillina 30 µgTobramicina 10 µg
ceftazidime30 µg *Cloramfenicolo 30 µgTetraciclina 30 µgSulphamethoxazolo 23.75 µg
+ Trimethoprim 1.25 µg
* utilizzato dal 1999.


In tabella 2 è riportato il numero delle determinazioni effettuate nel periodo considerato

Tabella 2: antibiogrammi effettuati nel quinquennio 1997-2001
AnnoSalmonelle isolate da animali Salmonelle isolate da alimenti
1997360 690
19981380 1020
1999 1104 462
20001776 640
20011128 822


L'analisi statistica dei dati è stata effettuata attraverso l'uso di EPIINFO 2000, applicativo software freeware prodotto dal CDC (Centre for Disease Control ) di Atlanta (USA).

RISULTATI E CONCLUSIONI
L'analisi dei singoli anni mostra delle piccole variazioni tra il comportamento agli antibiotici delle Salmonelle isolate dagli animali e dagli alimenti.
Per quanto riguarda le salmonelle isolate da alimenti destinati all'uomo (Grafico 2) si evidenzia fino al 1999 un calo dei microrganismi sensibili agli antibiotici utilizzati; vi è poi un aumento della sensibilità nel 2000 ed un nuovo calo nel 2001.

grafico n. 1
GRAFICO 1

grafico n. 2
GRAFICO 2

Per quanto riguarda la resistenza non vi sono sostanziali cambiamenti nei primi tre anni presi in esame mentre vi è una diminuzione delle resistenze nel 2000 che viene mantenuta nel 2001.

I microrganismi che hanno una "reazione" intermedia presentano un andamento altalenante.
Per quanto riguarda le frequenze di sensibilità, resistenza e reazioni intermedie delle salmonelle isolate dagli animali (Grafico 1) si hanno delle percentuali quasi omogenee nel corso dei 5 anni per quel che riguarda la sensibilità con un picco nel 2000, mentre oscillano maggiormente le percentuali di antibioticoresistenza e di reazioni intermedie.

Andando ulteriormente nel dettaglio si riporta l'andamento della resistenza verso le singole molecole saggiate (Grafico 3, 4, 5, 6) Non sono state prese in considerazione le reazioni intermedie.

grafico n. 3
Grafico 3

La frequenza di resistenza nei confronti delle singole molecole non si discosta significativamente da quella riscontrata a livello nazionale (4), ad eccezione di quella rilevata per il Sulphamethoxazolo + Trimethoprim: per questa associazione non si dispone di dati nazionali, in quanto nel Rapporto annuale sugli isolamenti di Salmonella (4) vengono riportati i valori di resistenza verso i singoli principi attivi, utilizzati a concentrazioni di gran lunga superiori (200 µg e 5 µg rispettivamente) a quelle presenti nell'associazione da noi utilizzata.

In particolare, la frequenza della resistenza alla tetraciclina mostra un andamento piuttosto costante negli anni 1998, 1999 e 2000, mentre nel 2001 subisce un incremento e raggiunge un valore pressochè analogo a quello europeo (53%)(5).
In generale, verso tutti i principi attivi utilizzati, si evidenzia un aumento della resistenza a partire dal 1997, con un decremento nell'anno 2000.

grafico n. 4 e 5
Grafico 4 e Grafico 5

La resistenza alle cefalosporine (Grafico 5) risulta molto bassa; solo nel 2000 è stata osservata una percentuale superiore al 3% per il ceftazidime per il quale non abbiamo peraltro dati di riscontro a livello nazionale ed europeo.

Per la streptomicina (Grafico 6) si osserva un andamento discontinuo, che dal 1999 presenta un incremento costante, fino a raggiungere nel 2001 il 37%, valore ben al di sopra della media nazionale (25.4%).
grafico n. 6
GRAFICO 6

L'andamento del fenomeno dell'antibiotico resistenza nel corso dei 5 anni considerati non mette in evidenza sostanziali differenze tra le Salmonelle isolate dagli alimenti e quelle isolate dagli animali: i due trend sono molto simili e quasi sovrapponibili (grafico 7)
grafico n. 7
Grafico 7

Una stima del rischio di antibiotico resistenza per salmonelle isolate da animali e alimenti, effettuata attraverso l'analisi dell'odds ratio, mette in evidenza piccole variazioni nei singoli anni.
Per quanto riguarda l'antibiotico resistenza (intesa come comportamento resistente o intermedio all'antibiotico da parte dei microrganismi) delle salmonelle isolate da alimenti è crescente negli anni dal 1997 al 1999 (OR>1), si riduce nel 2000 (OR= 0,75) per poi risalire nel 2001 (OR= 1,02).
Il rischio dell'antibiotico resistenza nelle Salmonelle isolate dagli animali è maggiore nei primi tre anni considerati (OR>1), diminuisce poi sensibilmente (OR < 1) nei due anni successivi.

Il calcolo statistico, basato sui dati disponibili, consente di valutare come statisticamente significativo solo l'andamento relativo agli animali (p<0.05), mentre potrebbe essere influenzato da fattori casuali l'andamento che i nostri dati farebbero ipotizzare riguardo ai campioni derivanti da alimenti.

Considerando comunque che il trend dei due tipi di matrici è praticamente sovrapponibile nel periodo considerato, sarà molto interessante valutare i dati dei prossimi anni per avere una misura più completa dell'andamento del fenomeno.


BIBLIOGRAFIA
  1. H. Aubry-Damon et al.: Eurosurveillance Monthly Archives. 2000, 5, 135-138.
  2. H. Therre. Eurosurveillance Monthly Archives. 2001, 6, 5-14.
  3. Federal Register. 1997, 62 (99): 27944-27947.
  4. A.E. Tozzi et al.: Rapporto annuale sugli isolamenti di Salmonella segnalati al sistema di sorveglianza ENTER-NET Italia. Anno 2000
  5. E. van Duijkeren et al.: Vet. Microbiol. 2002, 86(3), 203-212.


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