Webzine Sanità Pubblica Veterinaria®

Numero 17 - dicembre 2002
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Studio finalizzato alla definizione di un protocollo di profilassi, Gestione Igienico - Sanitaria e controllo delle produzioni Zootecniche Biologiche Bovine, Suine e Ovi-Caprine" - IZS Sicilia / IZS Umbria e Marche / Univ. Bologna.

INTRODUZIONE

Le strategie di base per l'avviamento dei lavori in campo e in laboratorio sono state elaborate nel corso dell'incontro del 3 maggio 2002 presso l'Istituto Zooprofilattico della Sicilia e sono esposte ai punti: (a); (b); (c); (d); (e);


(a) INDIVIDUAZIONE AZIENDE
Sarà individuato un congruo numero di aziende tipo non biologico (30) ma situate in aree favorevoli per queste produzioni.
Verranno considerate le aziende vocate per le produzioni di carne e ordinarie sul piano della conduzione, dell'estensione e della quantità di capi allevati.
Delle aziende saranno analizzate le attuali modalità produttive, soprattutto per valutare le problematiche del passaggio di queste unità produttive al sistema biologico.

Tali problematiche saranno considerate dal punto di vista strettamente tecnico ed anche da quello empirico degli stessi allevatori. Alla fine sarà elaborato un documento riguardante: "potenzialità e problematiche del passaggio da zootecnia tradizionale a biologica nelle regioni Sicilia, Umbria, Marche.

(b) ELABORAZIONE DELLE SCHEDE DI RILEVAMENTO
È stata elaborata, da parte del gruppo di lavoro, la prima bozza di "scheda tipo" che riguarda i rilevamenti da effettuare nelle aziende di "scenario" ed in quelle biologiche.

Tale scheda di rilevamento ha lo scopo di raccogliere i dati derivanti dal sopralluogo e dall'intervista a testimoni privilegiati.
Le informazioni salienti potranno riguardare i seguenti punti (da ampliare se necessario): (1) tipo di conduzione dell'azienda, caratteristiche del gruppo familiare, caratteristiche e struttura dell'allevamento, specie allevate; (2) piani di razionamento, alimenti e loro provenienza; (3) produzioni quali/quantitative principali e complementari, canali di commercializzazione; (4) aspetti igienico sanitari: trattamenti profilattici e terapeutici, principali cause di mortalità, patologie riscontrate; (5) bisogni e problemi espressi dall'allevatore.

La bozza di scheda (che potrà subire modifiche con il tempo, è scaricabile presso l'area prelievo files della BBS raggiungibile attraverso il seguente link che vi condurrà alla pagina "materiale_ricerca_zoob.html".

Saranno effettuati rilevamenti preliminari sulle fonti di approvvigionamento, la tipologia delle materie prime, la provenienza delle stesse e la continuità del loro impiego.

Sono infine in corso sopralluoghi, con frequenza variabile secondo le specie animali.

(c) AZIENDE BIOLOGICHE COSTITUENTI I CASI DI STUDIO
Sono in corso di individuazione le aziende zootecniche operanti nel settore biologico che costituiranno il nucleo base della ricerca (casi di studio). Le aziende saranno così assortite:

- 3 aziende allevamento ovi-caprino(IZS S)
- 3 aziende allevamento bovini (IZS UM)
- 3 aziende allevamento suini (IZS UM)
- 3 aziende allevamento api (IZS UM)

È in corso di elaborazione, da parte del gruppo di lavoro, la scheda tipo che riguarda i rilevamenti da effettuare nelle aziende "Biologiche".
Al momento, oltre alle determinazioni previste per le aziende "scenario" sono stati individuati parametri particolari quali la valutazione di Indicatori di Benessere nel bestiame (il laboratorio di riferimento del progetto per tutte le analisi relative alla determinazione degli indicatori fisiologici di benessere sarà l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche), la presenza di residui nelle carni (o nel sangue).
Il rilevamento comprenderà anche l'indicazione delle razze coinvolte e la possibilità di reintroduzione di razze autoctone e tradizionali.

[in questa fase, seppure esulava dalle finalità di questo studio è sembrato opportuno valutare anche il numero e la distribuzione di veterinari omeopati attivi nelle regioni Sicilia, Umbria, Marche per stabilire se sia sufficiente la presenza di operatori opportunamente qualificati nelle pratiche mediche veterinarie alternative]

(d) SCHEMA DI RIFERIMENTO PER L'APPLICAZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO DELLE PRODUZIONI DI CARNE BIOLOGICA
Sin dalla fase di avviamento dovranno essere raccolte informazioni finalizzate alla elaborazione del documento "Prima approssimazione del protocollo finalizzato al controllo e caratterizzazione delle produzioni di carne biologica" che costituirà uno dei documenti fondamentali dell'intero progetto.

A tal riguardo si si intende avviare una raccolta della documentazione relativa all'esistenza di protocolli relativi al controllo e valutazione delle carni di tipo biologico negli altri Paesi UE.
Il Protocollo in questione terrà in considerazione i risultati emersi dallo studio e costituirà una "Prima approssimazione" al problema cui seguiranno altre edizioni con approfondimenti mirati, nel corso di programmi di ricerca specifici.

Questa sezione può rappresentare un modello per la verifica super partes da parte del Servizio Pubblico della filiera biologica a garanzia degli interessi del consumatore.

(e) PUBBLICIZZAZIONE DEI RISULTATI INTERMEDI E FINALI DELLA RICERCA
È stato stabilito di utilizzare la rivista telematica Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche che costituirà un canale di comunicazione ufficiale attraverso il quale, a cadenza preordinata, verranno pubblicati alcuni risultati parziali del programma di ricerca e lo studio finale.
Questo strumento costituirà una via di diffusione e un forum di discussione sulla sperimentazione sulle carni biologiche e sarà considerato fra le attività standard finalizzate alla diffusione dei dati della ricerca.


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