Nuovo impulso all'attività ospedaliera rivolta ai piccoli e grandi animali nel padovano. L'iniziativa è sostenuta dalla Facoltà di Medicina Veterinaria di Legnaro, un'antica istituzione che origina nel 1776 con il nome di "Collegio Zooiatrico" voluto dalla potente Repubblica marinara Serenissima per poi interrompersi sotto il governo austriaco nel 1872. Dalla riapertura dei corsi avvenuta nell'anno accademico 1992-'93 l'attività medica e scientifica ha avuto una notevole affermazione anche a livello internazionale. Attualmente sono circa 500 gli studenti che seguono i corsi quinquennali per il raggiungimento della laurea. La clinica è in grado di accogliere animali provenienti sia dalla regione che dal resto d'Italia con servizi e strutture diagnostiche avanzate.

La Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia è stata impegnata in una "quattro giorni" nel corso dei quali sono stati tenuti incontri con il proposito di sensibilizzare gli studenti sull'evoluzione dell'educazione sanitaria e della legislazione veterinaria. Attraverso un cammino sia iconografico che testuale, si è voluto dimostrare quali atteggiamenti sia opportuno stabilire tra uomo e animale, allo scopo di "risolvere esigenze utilitaristiche ed emozionali". Notevole l'apporto delle raccolta di immagini curate dall'iconologo Franco Ivan Nucciarelli.

La Regione Emilia Romagna è la prima in Italia (escluse le regioni a statuto speciale quali Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige) ad aver proposto un disegno di legge che vieta l'allevamento e il commercio di animali quali cani e gatti per sperimentazioni di laboratorio. Il provvedimento è stato approvato dalla Giunta Regionale all'unanimità. La sensibilità dimostrata dagli organi politici (almeno per questa volta tutti d'accordo) è stata sottolineata da Stella Borghi dell'Ente Nazionale Protezione Animali - ENPA. La speranza è che questa strada sia seguita al più presto a livello nazionale.

Il premio Nobel Rita Levi Montalcini è intervenuta al Convegno Internazionale sulle Biotecnologie organizzato a Milano da Verdi Ambiente e Società, ponendo all'attenzione tutti i possibili pericoli dovuti ai crescenti interessi economici che sono legati alla sperimentazione sugli organismi geneticamente modificati. La prudenza nell'utilizzo dei bio-brevetti, specialmente in agricoltura, è stato sottolineato anche dal Prof. Claudio Malagoli (docente di Economia Agraria all'Università di Bologna). Il Prof. Vittorio Sgaramella (docente di Biologia molecolare all'Università della Calabria) ha sottolineato come spesso "gli scienziati si sono sottratti vergognosamente al controllo scientifico". Nessuno è di principio contrario agli organismi GM, ma bisogna operare perchè gli scienziati siano più sensibili al tema della sicurezza alimentare per una maggiore tutela del consumatore.

Nel cuneese sono stati riscontrati alcuni casi di infezione vescicolare del suino. Sono state prese tutte le misure sanitarie dettate dalle leggi veterinarie vigenti. Tutti i suini presenti in un vasto territorio (comuni di Fossano, Centallo, Vottignasco, Villafalletto) non potranno essere venduti nè spostati ad altro allevamento fino a che i Servizi Veterinari non avranno effettuati gli accertamenti ed eliminato i capi infetti. È la prima volta che in questa regione si presenta un'infezione vescicolare di cui non si conosce l'origine. Secondo stime della ASL di Bergamo, sarebbero circa diecimila i capi interessati dai provvedimenti.

Si è tenuto il 13 giugno a Palazzo Trecchi (Cremona) il Convegno Nazionale dell'A.N.M.V.I.: "ECM per chi?". Il Segretario dell'ANMVI Carlo Scotti ha chiesto al Commissario ECM Gaetano Penocchio di approfondire in sede ministeriale lo sviluppo della formazione obbligatoria dei veterinari, sia pubblici che privati. Per il veterinario pubblico si chiede una specie di patto tra dipendente e direzione per l'acquisizione tramite la formazione di crediti finalizzati alla progressione in carriera; per i privati sgravi fiscali e deduzione dei costi sostenuti per la formazione.

Si protrae il termine per l'attivazione delle "smart card" per l'anagrafe bovina deciso per il 1° luglio. Il ritardo è dovuto alle carenze strutturali, alla inadeguatezza dei sistemi informativi ed ai budget inadeguati. Aldo Grasselli, Segretario nazionale del SIVEMP (Sindacato Italiano dei Medici Veterinari) ha sottolineato questi ed altri problemi in una lettera inviata al Ministro della Salute e alla FNOVI il 27 giugno e che aspetta ora una risposta.

Nel numero 5 di maggio della rivista scientifica ""Professione Veterinaria" il Dott. Diego Tronca racconta la propria esperienza professionale in Canada e in Irlanda. Interessanti le diversità che Tronca pone in evidenza, tra Paesi europei ed extraeuropei e le opportunità di lavoro nel settore veterinario. Sono riportati esempi e considerazioni utili per chi volesse migliorare la propria preparazione scientifica fuori dall'Italia.
Si può contatare il Dott. Tronca all'indirizzo e-mail: diego.tronca@ucd.ie.