Webzine Sanità Pubblica Veterinaria®

Numero 14 - maggio 2002
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Carmen Maresca
<c.maresca@pg.izs.it>

Elisabetta Manuali
<e.manuali@pg.izs.it>

Presentazione dei dati preliminari sulle neoplasie in campioni istologici canini e felini analizzati nell'anno 2001 dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche




a cura di: Simona Checcarelli

Miriam Tinaro
<m.tinaro@pg.izs.it>

Claudia Eleni
<c.eleni@pg.izs.it>


REGISTRO TUMORI ANIMALI
Nel 2001 è stato attivato, presso questo Istituto, il Registro Tumori Animali (RTA) per le regioni Umbria e Marche, in collaborazione con il Centro di Referenza Nazionale per l'Oncologia Veterinaria e Comparata, che ha sede presso la sezione di Genova dell'IZS del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.

L'attività del RTA, iniziata nel 1985 a Genova come Registro Tumori della Liguria, ha visto negli ultimi anni un coinvolgimento sempre maggiore di altre regioni italiane ed ha come obiettivo di estendersi in un prossimo futuro a tutto il territorio nazionale.
Il registro ha la finalità di rilevare e di elaborare i dati relativi alla patologia neoplastica negli animali che vivono a contatto con l'uomo (cani e gatti in particolare), per confrontarli con i dati disponibili per la popolazione umana residente nelle stesse zone.
Lo studio comparativo sul comportamento dei tumori spontanei e sull'eventuale ruolo giocato dai fattori di rischio ambientale nel determinismo dei tumori stessi, può fornire utili indicazioni per la prevenzione di neoplasie che colpiscono la specie umana. E' infatti oggi riconosciuto il ruolo di "sentinelle" che gli animali possono avere nei confronti dei fattori di rischio ambientale, sia per il ciclo biologico più breve, sia per la minore "dose" richiesta. Da qui si deduce l'efficacia che il RTA può avere nel creare un sistema integrato di sorveglianza epidemiologica permanente.

La raccolta dei dati si avvale dell'utilizzo di una scheda anamnestica che, debitamente compilata in tutte le sue parti, permette di acquisire utili informazioni sia per una diagnosi (ed eventualmente una prognosi) più precisa, sia per uno studio epidemiologico del caso, anche in relazione all'ambiente in cui il soggetto vive ed alle sue abitudini alimentari. Le informazioni raccolte vengono inserite in una banca dati informatizzata, in questa fase di tipo locale, ma che si auspica diventi di tipo nazionale col contributo dei vari RTA regionali.

Per quanto riguarda il gatto, il materiale arrivato durante il 2001 in Istituto è quantitativamente inferiore e accompagnato da scarse informazioni rispetto ai campioni relativi ai cani, per questo l'elaborazione dati è stata solo parziale.

Analisi statistica
É di seguito rappresentata una parziale elaborazione dei dati raccolti durante l'anno 2001 dal laboratorio di Microscopia elettronica ed Istologia dell'Istituto per le regioni Umbria e Marche.
I dati riguardano soltanto le diagnosi istologiche di tumore su cani e gatti.
I campioni pervengono all'Istituto con una scheda che raccoglie alcune informazioni importanti per poter associare l'insorgenza del tumore ad un eventuale fattore di rischio, purtroppo non tutto il materiale è arrivato accompagnato dalle informazioni necessarie per una ampia analisi statistica.
Infatti a causa della carenza di dati si sono potuti valutare statisticamente solo i campioni istologici della specie canina ed i fattori di rischio presi in considerazione sono stati: Per quanto riguarda il sesso femminile come fattore di rischio per lo sviluppo di un tumore, si è visto che non c'è un'associazione statisticamente significativa (p=0,6; chi quadro 0,28) e anche l'OR =1,18 (0,70<OR<1,98) avvalora i risultati ottenuti con i tests statistici sopracitati, ma essendo il suo valore "border-line" si può ipotizzare la necessità di elaborare un numero maggiore di campioni per poter validare questa affermazione (PR=1,04 limite inferiore 0,92, limite superiore 1,18).
La letteratura scientifica cita come statisticamente significativa l'associazione fra sesso maschile e insorgenza di tumori mentre con l'elaborazione dei dati in nostro possesso si ha p=0,6, chi quadro=0,28, OR= 0,85 (0,50<OR<1,43) e quindi lo studio non conferma una associazione statisticamente significativa fra sesso maschile e tumore ma una maggiore numerosità campionaria potrebbe rivoluzionare tale affermazione (PR=0,96 limite inferiore 0,85, limite superiore 1,08). Infatti l'evento "tumore" è stato considerato nella sua totalità senza suddivisioni per tipologia. Risultano quindi numerosi i tumori della mammella, tipicamente femminili, che si aggiungono a quelli dell'apparato riproduttore femminile e fanno oscillare i valori di associazione fra sesso (maschile/femminile) verso una non significatività statistica.
Anche l'associazione fra cani meticci e tumore per p=0,7, chi quadro 0,15 ed un OR=1,17 (0,63<OR<2,16) pur non essendo statisticamente significativa invita ad un ulteriore approfondimento del fenomeno valutando anche le varie fasce di età.

Stesso discorso per l'associazione fra cane di razza pura e insorgenza di un qualsiasi tipo di tumore (p=0,7; chi quadro 0,15, OR= 0,86 con 0,46<OR<1,58, e PR0,96 con limite inferiore =0,84 e limite superiore 1,10). In questo caso, con un maggior numero di dati bisognerebbe stratificare i campioni per tipo di razza.
Si ribadisce inoltre, che la popolazione oggetto di studio risulta costituita solo dal materiale arrivato in Istituto per una diagnosi a seguito di un sospetto clinico e chirurgico accompagnata da informazioni complete; sarebbe molto interessante poter avere le schede compilate in maniera esaustiva per tutti i campioni arrivati in Istituto e fare un confronto almeno con la popolazione canina presente in Umbria e nelle Marche per valutare la dimensione del fenomeno.

Descrizione dei dati
Di seguito vengono illustrati tutti gli esami istologici effettuati nel corso del 2001. I grafici vengono presentati partendo da una analisi generale fino a scendere nel dettaglio dei singoli apparati coinvolti divisi per specie animale ( cane e gatto).

Grafico 1: Esami effettuati su campioni istologici della specie canina nel 2001 in Umbria e nelle Marche

In questo grafico sono rappresentati solo i campioni della specie canina arrivati in Istituto accompagnati dalle schede di raccolta dati compilate in ogni loro parte.

Nel grafico sottostante vengono riportate le diagnosi di tumore (positivi) e le diagnosi di lesioni non tumorali (negativi).

Grafico 2: Diagnosi effettuate su campioni istologici della specie canina nel 2001 in Umbria e Marche


La definizione di negativo e positivo viene intesa come negativo e positivo all'evento tumore, per cui tra le diagnosi positive sono comprese tutti i tumori sia benigni che maligni, mentre fra le diagnosi negative vi sono considerati tutti quei fenomeni che pur essendo patologici, quali per esempio fenomeni infiammatori, sono negativi all'evento tumore.

Grafico 3: Frequenza dei tumori della specie caninaper apparati di cane nel 2001 in Umbria e Marche


I grafici seguenti illustrano le frequenze dei tumori dell'apparato tegumentario distinti per malignità e tipologia.

Grafico 4: Frequenza dei tumori benigni e maligni dell'apparato tegumentario nel cane nel 2001 in Umbria e Marche


Grafico 5: Frequenza dei tumori maligni dell'apparato tegumentario nel cane nel 2001


Nel raggruppamento dei tumori maligni sono state inserite sia le neoplasie con evidenti caratteristiche istologiche di malignità sia altre classificate come potenzialmente maligne.

Grafico 6: Frequenza dei tumori benigni dell'apparato tegumentario nel cane nel 2001


La suddivisione delle frequenze per i tumori dell'apparato mammario segue la classificazione utilizzata per i tumori cutanei.

Grafico 7: Frequenza dei tumori benigni e maligni nell'apparato mammario del cane nel 2001


Grafico 8: Frequenza dei tumori maligni dell'apparato mammario del cane nel 2001


Grafico 9: Frequenza dei tumori benigni dell'apparato mammario del cane nel 2001


Per quanto riguarda i campioni dell'apparato genitale maschile, si sono rivelati tutti confermati come tumore tranne un unico caso di atrofia dei tubuli seminiferi per un testicolo criptorchide.

Grafico 10: frequenza dei tumori dell'apparato genitale maschile del cane nel 2001


Grafico 11: frequenza dei tumori dell'apparato genitale femminile del cane nel 2001


Grafico 12: Grafico 11: frequenza dei tumori dell'apparato gastroenterico del cane nel 2001


Grafico 13: Esami effettuati su campioni istologici della specie felina nel 2001 in Umbria e nelle Marche


Grafico 14: Diagnosi effettuate su campioni istologici della specie felina nel 2001 in Umbria e nelle Marche

La logica della definizione negativo/positivo è la stessa adottata per i tumori del cane. La positività è legata alla presenza del tumore, la negatività alla sua assenza.

Grafico 15: Frequenza dei tumori per apparati di gatto nel 2001 in Umbria e Marche


Le maggiori percentuali di positività per tumore si riscontrano, come nel cane, a livello degli apparati tegumentario e mammario.

Grafico 16: Frequenza dei tumori benigni e maligni dell'apparato tegumentario di gatto nel 2001 in Umbria e Marche


Grafico 17: Frequenza dei tumori maligni dell'apparato tegumentario di gatto nel 2001 in Umbria e Marche


Grafico 18: Frequenza dei tumori dell'apparato gastroenterico di gatto nel 2001 in Umbria e Marche
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