Stiamo per parlarvi del "tallone di Achille" dei vitelli chianini neonati ed ad un mese di età.
Questa malattia enzootica dei vitelli, delle razze da carne in genere, è conosciuta sotto varie denominazioni:
distrofia muscolare enzootica - malattia dei muscoli bianchi - carni bianche - carne di pesce - paraplegia enzootica - miosite enzootica.
La miodistrofia colpisce tutto l'anno, ma in particolare si evidenza nel periodo primaverile, dopo una alimentazione invernale carente e costituita da foraggi scadenti e grossolani.
La lesione fondamentale è una degenerazione cerea (jalina) del muscolo striato.
Può essere interessato qualsiasi muscolo, ma quelli più esposti, perché più attivi sono i muscoli del miocardio, diaframma ed intercostali.
Il fatto degenerativo è molto più grave di quello che l'esame anatomo patologico può evidenziare.
Miopatia cardiaca La miopatia di tipo cardiaco è quella più frequente: il cuore è atrofico, non compensato, con ampie zone ischemiche bianco grigiastre, sia a livello atriale che ventricolare sinistro.
Questa forma cardiaca è caratterizzata da morte improvvisa da edema polmonare ed alle volte, da dispnea da simulare un interessamento polmonare.
Un tale quadro degenerativo del miocardio è a volte associato ad una persistenza del dotto arterioso di Botallo, al foro di Botallo, destra posizione dell'aorta e comunicazione interventricolare bassa (trilogia e pentalogia di Fallot).
La forma degenerativa dei muscoli scheletrici è caratterizzata dall'aspetto concotto delle masse muscolari: tagliati trasversalmente, i muscoli della coscia sono di un colore bianco ambra, esangui, friabili come quelli di una "carcassa dissanguata".
Non posso nascondervi che la miodistrofia è stato il mio "cavallo di battaglia" di trent'anni fa.
Ce n'era tanta nei nostri allevamenti umbri!
Dipendeva dai pascoli e quindi dai foraggi carenti delle nostre colline.
Oggi i tempi sono cambiati, l'alimentazione pure e la miodistrofia è diminuita, ma non scomparsa.
Curarla si può, anche se non sempre si arriva in tempo.
Prevenirla è assai più facile:
bisogna ricordare che dal sesto - settimo mese di gravidanza è opportuno somministrare alle bovine gravide Selenio e Vitamina E integrando la dieta con un'aggiunta di proteine.
La miodistrofia colpisce il feto durante la gestazione, quando comincia ad ingrossare lo scheletro e le masse muscolari (ultimo terzo di gravidanza).
È allora che bisogna intervenire sulla madre, anche perché non sempre si arriverà in tempo a curare l'animale neonato.
Tra le malattie neonatali del vitello, la miodistrofia, è quella più grave, quella che fa piangere l'allevatore:
"era il vitello più bello...Dottore!".