"Dottore: di cosa è morta la bovina?' Un ferro ! !"
II "ferro", in campagna, è la nota sindrome da corpo estraneo.
In particolare, nella specie bovina, sono corpi metallici vulneranti, appuntiti, rigidi che si infiggono nella parete dei reticolo e dopo, con tragitto fistoloso, giungono al peritoneo, al diaframma o al pericardio causando la morte improvvisa dell'animale.
In passato corpi estranei ingeriti accidentalmente erano una causa di morte molto frequente per l'abitudine di legare le presse di paglia o di fieno con del filo di ferro.
Adesso che il filo di ferro è stato sostituito con materiale plastico la reticolo peritonite è più rara ma si continua ancora a vedere di tanto in tanto.
I casi recentemente capitati e di cui abbiamo preso visione all'Istituto Zooprofilattico di Perugia sono due ed hanno interessato un toro chianino di 4 anni di età e una bovina frisona morta in sala mungitura.
Il toro aveva presentato, venti giorni prima, un malessere intestinale con coliche ricorrenti, temperatura non molto elevata e dopo una settimana di malessere, curato con antibiotici dal Veterinario aziendale, il caso era stato in parte risolto.
All'apertura dell'addome una peritonite icorosa imponente, maglie di fibrina fra le anse intestinale, periepatite e perisplenite icorosa purulenta, diaframma ispessito con grosso tragitto fistoloso che si perdeva nella zona ipocondriaca destra.
Tra queste aderenze sono riconoscibili vecchie raccolte purulente e tragitti fistolosi, le cui pareti presentano una caratteristica colorazione nerastra, dovuta ad esiti di pregresse emorragie (pigmentazioni emosideriniche).
Visitate tutte le raccolte i i tragitti purulenti non è stato ritrovato il corpo metallico.
L'altra, la bovina da latte, era morta improvvisamente mentre usciva dalla sala di mungitura.
L'autopsia ha mostrato il "ferro" riportato nelle foto sottostanti ed il suo dannoso tragitto conclusosi nel pericardio.
