Webzine Sanità Pubblica Veterinaria®
Numero 12 - febbraio 2002
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L'onfaloflebite del vitello è una endoflebite purulenta della vena ombelicale.
Tanti, troppi vitelli muoiono per questa causa che potrebbe essere benissimo evitata.
In genere nei parti distocici, dopo 2 - 3 giorni dalla nascita, vitelli anche belli e vitali, muoiono dopo aver presentato un collasso cardiocircolatorio e ipotermia.
Il veterinario che è intervenuto al momento del parto, si trova difronte a questo spettacolo: la madre sta bene, il vitello semi-nascosto fra la paglia non dà segni di vita.
Onfalite preagonica del vitello neonato
Alle volte, sospettando una setticemia, il professionista può somministrare antibiotici e chemioterapici, ma il soggetto non reagirà.
La sua fine è già segnata, perché non è la setticemia che lo porta a morte, ma le endotossine dell'E. coli, pyogenes o necrophorus, endotossine ad azione neurotropa ed enterotropa che uccidono il vitello prima di instaurare una setticemia tromboembolica.
Il quadro anatomo-patologico è semplice e chiaro: ipertrofia del cordone ombelicale fortemente emorragico, peritonite, periepatite e maglie di fibrina aderenti alla sierosa del colon, enterite emorragica da contiguità dal peritoneo (e non da contaminazione orofaringea).
Endoflebite purulenta della vena ombelicale con peritonite
Infezione ombelicale dei neonati
La diagnosi è semplice, il quadro anatomo-patologico evidente, la prognosi (purtroppo) quasi sempre infausta.
Eppure basterebbe poco. Dopo il parto, distocico o naturale, spremere il cordone ombelicale e disinfettare con tintura di iodio al 7%.
Una maggiore igiene di stalla salverebbe tanti vitelli e gli allevatori risparmierebbero tanti soldi per medicinali costosi e, a volte, inutili visite mediche.
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