Webzine Sanità Pubblica Veterinaria®

Numero 12 - febbraio 2002
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ANCORA BSE...E DINTORNI

[continua dalla prima pagina]



Quali sono gli elementi di debolezza che vengono imputati al Sistema veterinario pubblico, forse anche al di là degli oggettivi demeriti: Se è vero, come è vero, che la Sicurezza Alimentare è obiettivo prioritario della politica sanitaria comunitaria e che la stessa non può essere lasciata nelle mani dei Carabinieri del NAS, al di là dei meriti indiscutibili che hanno conquistato sul campo con la serietà e la competenza dimostrate, né, in maniera esclusiva, nella competenza del Ministro delle Politiche Agricole, è arrivato il momento che tutta la Veterinaria pubblica faccia un approfondito esame di coscienza e, molto velocemente, cerchi di recuperare il troppo terreno perduto.

Ciò è tanto più importante in una fase storica come è quella che ci apprestiamo a vivere, nella quale, in ragione della devoluzione, le competenze sanitarie vengono trasferite alle singole Regioni, correndo, quindi, il rischio di veder ampliato ancor più il gap esistente tra nord e sud del Paese, in virtù di una diversa organizzazione dei servizi e di livelli molto diversificati di efficienza.

E' poco rilevante che alcune Regioni, sicuramente a ragione, enfatizzano il loro efficientismo e la loro capacità di far fronte alle continue emergenze che stiamo vivendo: questo non basta, perché il giudizio che la Comunità internazionale dà è complessivo e basta un solo episodio negativo per vanificare gli sforzi enormi fatti dalla gran parte degli operatori della sanità pubblica veterinaria. Paradossalmente, nell'Europa dell'Unione di Paesi, che ha già adottato la stessa moneta e che è impegnata a far attuare norme comportamentali atte a garantire livelli omogenei di garanzie per il consumatore, si potrà corre il rischio di veder considerate alcune Regioni italiane come corpi estranei al Sistema e come tali da penalizzare fortemente.

Questo è lo scenario che, forse troppo pessimisticamente, mi pare si stia delineando e che, a mio giudizio, richiede un grosso sforzo da parte di tutta la Veterinaria pubblica per correre ai ripari e riconquistare, in tutto il Paese, la fiducia dei cittadini e dei consumatori.


email Guido Petracca


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