Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 87, Dicembre 2014 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581

torna indietro

La nuova Via della Seta: Golden and green roads to Open Access - The New Silk Road: Golden and green roads to Open Access .

Raoul Ciappelloni



Abstract The last editorial of the year is dedicated to the "reading aloud" in the library, held 18 December 2014, entitled: "The New Silk Road: Golden and green roads to open Acces. A read in memory of Aaron Swartz". The event closed the annual cycle of exercise on scientific databases (PubMed game), in the library of 2014. It is a reflection on the electronic publishing evolution in the Open Access context , and the new responsibilities of researchers that it implies. In this case, it is not just to join a new philosophy for the dissemination and distribution of publications and data. We are facing a broader change, which implies a different way of thinking about the work of the research and its responsibilities. Whereas before it was enough to write a nice article and to be able to have it published by an high impact (IF) journal. Today we need to find money to afford the Golden road, select a right journal with a high IF, but prefer ones that can ensure the right to archive "pre" and "post print", creating the conditions for Open Access. Last but not least, find an Open Access Repository in which to deposit the work. All this to ensure: the maximization of the financing provided by the State, the highest citation level for the author and its Instritute, the future availability of the paper, its re-use by the scientific community.

Riassunto. L'ultimo editoriale dell'anno è dedicato alla lettura ad alta voce in biblioteca che si è tenuta il 18 Dicembre 2014, dal titolo: "La nuova Via della Seta: Golden and green roads to open Acces. Una lettura per Aaron Swartz". L'evento ha chiuso il ciclo annuale di esercitazioni in biblioteca del 2014. Rappresenta un momento di riflessione sull'evoluzione dell'editoria elettronica nel contesto Open Access e le nuove responsabilità dei ricercatori. Non si tratta quindi di aderire o meno a una nuova filosofia per la diffusione e distribuzione dei propri lavori e dati. Siamo di fronte a un cambiamento più ampio, che implica un diverso modo di concepire il lavoro della ricerca e le sue responsabilità. Mentre prima era sufficiente scrivere un buon lavoro e riuscire a farlo pubblicare da una rivista con un alto impatto. Oggi è necessario procurarsi un finanziamento per potersi permettere la Golden road, cercare una rivista con un alto impatto, ma a parità di questo, preferire quella che può garantire pre print e post print, realizzando le condizioni di accesso aperto. Trovare un Open Access Repository nei quali depositare il lavoro. Tutto ciò per garantire: la massima valorizzazione del finanziamento erogato dallo Stato, il massimo livello citazionale per l'autore e l'Istituzione, la reperibilità futura dell'opera, la sua riutilizzazione dalla comunità scientifica.



Come tutti sanno, cresce la diffusione di nuovi modelli editoriali, specialmente quelli che seguono la filosofia Open Access (OA). Si tratta di un processo di grande portata, l'OA renderà più facile l'accesso ai risultati della ricerca e non solo a favore della comunità scientifica, ma anche per la società civile nel suo insieme.
Gli studi (faticosamente) finanziati dallo Stato, dovranno essere sempre più Open. È una esortazione che si rinnova da qualche tempo, particolarmente nell'ambito dei grandi programmi di ricerca e innovazione promossi dalla Comunità Europea, ultimo fra i quali Horizon 2020. Anche normative recenti, come le "Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo (L. n. 112/2013; art. 4), vanno in tal senso. Si delinea, alcuni direbbero finalmente, un quadro condiviso di riferimento temporale e metodologico per la diffusione dei risultati della ricerca pubblica.
Non che non fosse così anche prima, solo che ora l'enfasi su questo aspetto è molto più marcata.

E sull'onda di ciò, non solo cambieranno affermate modalità comportamentali nei team di ricerca e nei laboratori, ma soprattutto i giovani scienziati dovranno cominciare a gestire più consapevolmente i risultati del proprio lavoro. Scientometria, nozioni di copyright e di editoria digitale, dovranno entrare a far parte del loro bagaglio conoscitivo.
Perché oltre all'eccellenza scientifica e al rigore metodologico formale, le pubblicazioni dovranno anche assicurarsi le condizioni che ne garantiscono la massima diffusione possibile; un fatto strettamente legato all'impatto citazionale e, da questo, allo stesso finanziamento del programma di studi. Il rapporto fra coloro che producono le conoscenze, tipicamente i ricercatori, e coloro che le diffondono, tipicamente gli editori, tenderà a divenire molto più articolato. Dovrà comprendere anche le scelte riguardanti in primo luogo dove collocare gli articoli (problema del journal affordability), e le strategie di pubblicazione come la cosiddetta golden road e green road.
Per non parlare dell'annoso problema dei repository deputati a contenere (e rendere disponibili durevolmente) i risultati di queste ricerche. Quali caratteristiche dovranno avere? Saranno accessibili in modo formale o sostanziale? Saranno capaci di affrontare e gestire la questione dei metadati e dei formati editoriali?

È un po' come se i ricercatori fossero spedizionieri. A loro si chiede di allestire containers in grado di arrampicarsi su ripidi protocolli di accesso e navigare fortunosamente fra le rapide della Rete, per arrivare dove qualcuno attende il carico, per utilizzare le informazioni in esso contenute.
Si delinea così una nuova via della seta, attraverso la quale viaggiano dati e articoli scientifici, merci particolari, ben più preziose di quanto non fossero l'avorio, il pepe e l'oro. E come ai tempi di Marco Polo anche qui transitano idee nuove e, almeno in senso figurato, persone ingegnose e intraprendenti.

Per ascoltare questa storia, ricercatori, docenti, studenti e liberi professionisti advanced, sono intervenuti al pomeriggio di letture ad alta voce del 18 Dicembre, presso la biblioteca dell'IZS UM. L'incontro è stato dedicato alla memoria di Aaron Swartz, giovane e fragile hacker dell'informazione scientifica.

Per ascoltare questa storia, ricercatori, docenti, studenti e liberi professionisti advanced, sono intervenuti al pomeriggio di letture ad alta voce del 18 Dicembre, presso la biblioteca dell'IZS UM.
L'incontro è stato dedicato alla memoria di Aaron Swartz, giovane e fragile hacker dell'informazione scientifica.

Poster della Lettura ad alta voce in Biblioteca del 18 Dicembre 2014

Slide guida della Lettura ad alta voce in Biblioteca del 18 Dicembre 2014


Bibliografia

Antelman K. (2004). Do Open-Access Articles Have a Greater Research Impact? College & Research Libraries vol. 65 no. 5 372-382 (http://crl.acrl.org/content/65/5/372.full.pdf+html)

Ciappelloni R. (2014). Per creare i presupposti di base dell'Attività Informativa per i Consumatori - To create the basic conditions for a new informational activity in behalf of consumers. Sanità Pubblica Veterinaria, Giugno, 16(84):1-3.

Ciappelloni R., Nucci D., Benedetti A., Flammini R., Falocci G., Gaggioli N., Montanucci N., Heymann A. J., Fruttini L., Marini C., Tabarrini L. (2014). Per portare la Library 2.0 più vicino alla gente: Storytelling a Teatro, letture scientifiche e buon cibo - Bringing the Library 2.0 closer to the people: theatre storytelling, scientific lectures and nice food . Sanità Pubblica Veterinaria, Giugno, 16(84):7-20.

Eysenbach G. (2006). Citation Advantage of Open Access Articles. Plos Biology, May 16, (http://www.plosbiology.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pbio.0040157#pbio-0040157-t004)

Harnad S, Brody T., (2004). Comparing the Impact of Open Access (OA) vs. Non-OA Articles in the Same Journals. D-Lib Magazine, 10, (6) (http://eprints.soton.ac.uk/260207/1/06harnad.html)

Riferimento normativo. Articolo 4, Testo del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, coordinato con la legge di conversione 7 ottobre 2013, n. 112, recante: Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attivita' culturali e del turismo. [pdf, 156 KB]


Creative Commons License
La nuova Via della Seta: Golden and green roads to Open Access by Raoul Ciappelloni, 2014 is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
Permissions beyond the scope of this license may be available at http://indice.spvet.it/adv.html.