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InsNews Mese di Giugno 2013


InsideNEWS di Giugno 2013:



MOLLUSCHI BIVALVI: ENNESIMO SUCCESSO DEL TEAM DI ANCONA

Con il workshop conclusivo del 23 Maggio, svoltosi a Tirana, si è concluso il progetto "Strengthening Food Control Institutions in Albania", finalizzato a sostenere lo sviluppo del sistema di sicurezza alimentare albanese.
Il progetto di cooperazione tra: WHO-CO Albania; IZS dell'Umbrie e delle Marche e il MOAFCP (Ministry of Agriculture, Food and Consumer Protection) ha visto come attore principale il team di Ancona specializzato sui molluschi bivalvi.

Nello specifico l'obiettivo del progetto era quello di formare le autorità competenti albanesi sul controllo dei molluschi bivalvi ed effettuare una sorveglianza sanitaria della zona di produzione di mitili del lago di Butrinti, come modello guida ai fini di una prossima ispezione FVO.
Il progetto ha avuto successo con la produzione di documenti validi e con un riconoscimento del lavoro svolto da parte del direttore dei servizi veterinari albanesi Gani Moka e del Direttore dell'Ufficio per la Cooperazione Italiana allo Sviluppo in Albania dott. Aldo Sicignano.

I risultati raggiunti hanno portato una grande soddisfazione nel team di Ancona che lavora sui molluschi bivalvi in quanto, ancora una volta, ha potuto condividere la propria professionalità di livello internazionale con colleghi validi, interessati e recettivi ai cambiamenti proposti.


Mario Latini



MINISTERO DELLA SALUTE, ISTITUTI ZOOPROFILATTICI E ORGANIZZAZIONE MONDIALE PER LA SANITÀ ANIMALE (OIE) FIRMANO ACCORDO PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DEI SERVIZI VETERINARI DEGLI STATI MEMBRI

Firmato a Parigi, durante l'81ma Sessione Generale dell'OIE (26 - 31 maggio 2013), un Accordo di collaborazione tra il Ministero della salute e l'Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale con la finalità di migliorare la qualità dei Servizi Veterinari dei Paesi considerati strategici per l'Italia.
L'Accordo valorizza il know-how dei nostri 10 Istituti Zooprofilattici Sperimentali in materia di sicurezza degli alimenti e di sanità e benessere animale.

A seguito delle gravi crisi mondiali della BSE (Encefalopatia Spongiforme Bovina) e dell'influenza aviaria ad alta patogenicità l'Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale si è posta l'obiettivo di migliorare la qualità dei Servizi Veterinari dei 178 Paesi Membri dell'OIE, al fine di elevarne il livello di affidabilità a salvaguardia della sanità animale, della sicurezza delle fonti alimentari e della qualità della produzione zootecnica.
Quest'Accordo è un atto importante per il nostro Paese, poiché permetterà ai nostri Istituti Zooprofilattici Sperimentali di svolgere insieme al Ministero ed all'OIE delle attività di cooperazione internazionale con diversi Paesi, in particolare con quelli dell'Europa dell'Est e dell'Area Mediterranea.
Si tratta di un investimento di risorse per una strategia d'azione che si basa sull'assunto che un sistema veterinario solido nei Paesi vicini rappresenta uno strumento importante per garantire la prevenzione dalle malattie e la tutela della salute pubblica umana e veterinaria.

La storia epidemiologica italiana ci insegna, infatti, che la maggior parte delle epizoozie che hanno afflitto il nostro patrimonio zootecnico proveniva proprio da Paesi dell'Est Europa, come la grave epizoozia di afta del 1994, e dalla sponda Sud del Mediterraneo, come la Blue Tongue e la West Nile Desease.
La finalità dell'Accordo è pertanto quella di rafforzare il controllo delle malattie del bestiame e la sicurezza alimentare, potenziando le strutture veterinarie di diagnostica e di controllo, mediante la collaborazione tecnica e la formazione di personale adeguatamente qualificato.
L'Italia fornisce già un contributo significativo alle attività dell'OIE mettendo a disposizione, grazie alla rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, tre Centri di Collaborazione e undici Laboratori di Referenza per diverse malattie animali.

Oggi una delle minacce più gravi è rappresentata dalla Peste Suina Africana, presente in Sardegna ed in numerosi Paesi dell'Est Europa, oltre che nel continente Africano.
l'Istituto Zooprofilatico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche (IZS-UM), dove ha sede il centro di referenza delle Pesti Suine, sta già offrendo il proprio valido contributo tecnico e scientifico, per arginare il gravissimo rischio sanitario ed economico rappresentato da questa malattia infettiva a livello internazionale.
In quest'ottica si inserisce il "Training Course on ASF: Epidemiology and Diagnosis" che a breve avrà luogo presso l'IZS-UM e verrà realizzato nell'ambito delle attività previste nel Global Framework for the progressive control of Transboundary Animal Diseases (GF-TADs), una iniziativa congiunta FAO/OIE.




Redazione SPVet.it



COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE: ACCOGLIENZA, ETICA, TUTELA E PARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI. IL PROGRAMMA DI COMUNICAZIONE DELL'UNITA' 11 - IZS UM

La salute è un diritto fondamentale della persona tutelato dall'articolo 32 della costituzione ed è valido solo perseguendo l'uguaglianza dei cittadini.
La ragion d'essere di un Ente Pubblico Sanitario è basata sull'attuazione di questi principi. Ad essi è necessario correlare i diritti all'informazione e alla comunicazione pubblica nei confronti del cittadino al fine di verificare la qualità e l'adeguatezza utilizzate nel perseguire gli obbiettivi che l'Azienda si era prefissati.

La comunicazione pubblica in sanità ricopre un ruolo strategico e propende allo sviluppo di attività e finalità che consentono: Particolare rilievo riveste la comunicazione di crisi ed emergenze come strumento che permette il controllo di situazioni di allarme improvviso per la salute al fine di dare una risposta corretta ed equilibrata alle richieste dei media e dei cittadini.
Per uno sviluppo giusto e coerente, la comunicazione pubblica deve avvalersi delle strutture previste dalla legge (D.L.150 del 7.6.2000) quali l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) ed analoghe strutture.
Tale sistema di comunicazione è posto, nella struttura organizzativa aziendale, in Staff della Direzione Generale.
Tra le attività classiche dell'URP il reclamo è un'opportunità per migliorare il servizio offerto. La conduzione strategica della comunicazione garantisce imparzialità, trasparenza, e tutela dei diritti. La mancanza di strategia ed organizzazione diventa evidente nei momenti di crisi.
Sia l'emergenza SARS sia la questione dell'Influenza Aviaria hanno dimostrato la necessità di maggiori investimenti nella comunicazione in Sanità.

Esperienze di altri Paesi hanno dimostrato che la comunicazione deve essere considerata una risorsa e non una spesa, per contribuire a migliorare la salute in senso "globale".
L'Istituto orienta la programmazione e le strategie organizzative e gestionali verso la valorizzazione della centralità del cittadino utente, inteso non solo come destinatario dei servizi resi ma anche come interlocutore privilegiato e "stessa ragione d'essere" della sua presenza istituzionale, garantendone l'ascolto, le proposte, il controllo anche con lo scopo di favorire l'adeguamento di strutture e prestazioni alle esigenze dell'utenza.
La Direttiva che sancisce i "Principi sull'erogazione dei servizi pubblici", individua le basi cui devono uniformarsi le amministrazioni che li erogano, e i relativi strumenti: adozione di standard, semplificazione delle procedure, informazioni e rapporti con gli utenti, dovere di valutazione della qualità dei servizi, reclami e rimborsi.

Complessivamente, l'insieme di questi strumenti disegna un vero e proprio sistema, che possiamo chiamare il "sistema-Carta", cioè un sistema di garanzia di qualità del servizio che è attuato con la partecipazione dei cittadini e sotto il controllo dei cittadini.
La Comunicazione e la funzione che consente all'apparato la gestione del servizio in modo da "uscire dal fortino" e di allacciare un dialogo con l'utente per stringere con quest'ultimo un patto sulla qualità dei servizi, di immette nel proprio circuito di progettazione e di gestione delle attività la voce del cittadino, quale portatore di esigenze e valutatore.
L'attenzione al dialogo con gli utenti dei servizi nasce dal fatto che la pubblica amministrazione, e non solo in Italia, soffre di un fenomeno patologico chiamato "autoreferenzialità", del quale vuole liberarsi: essa è sostanzialmente indifferente alle esigenze dei cittadini, non dialoga con chi utilizza i propri servizi.
Si tratta di un fenomeno che danneggia la base fiduciaria delle relazioni tra il cittadino e le istituzioni e che induce tensioni e costi pesantissimi a carico della collettività.
La comunicazione diviene uno strumento essenziale e vuole essere la risposta alla cultura dell'indifferenza ai bisogni, anche informativi, degli utenti: cultura che ancora troppo diffusamente caratterizza il modo di essere dei pubblici servizi.


Carla Marini


VISITA DI STUDIO DI UNA DELEGAZIONE ARGENTINA DELLA MUNICIPALITÀ DI CORDOBA ALL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE E AL TERRITORIO UMBRO

Produzione di latte, tecnologia casearia e collaborazione scientifica internazionale sono stati gli argomenti discussi all’Istituto Zooprofilatico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, il 24 e 25 giugno 2013, in occasione della visita di una delegazione di produttori e trasformatori di latte, di rappresentanti istituzionali e dell’Università della provincia Argentina di Còrdoba.
Nelle due giornate gli ospiti hanno avuto l’occasione di conoscere alcune significative realtà produttive del settore lattiero caseario, presenti nel nostro territorio e visitare i laboratori dell’Istituto, che da sempre si occupa di sicurezza alimentare e supporto alle aziende agroalimentari umbro marchigiane.
Il direttore dell’Istituto, Silvano Severini, ha aperto la visita con un incontro il 24 mattina, presso la sede centrale dell’Ente, al quale hanno preso parte l’Assessore all’Agricoltura Fernanda Cecchini, in rappresentanza della Regione Umbria, e rappresentanti di Umbria Innovazione, del Parco Tecnologico Agroalimentare di Pantalla, dell’Agenzia Umbria Ricerche e della Confindustria di Perugia.
La visita della delegazione Argentina ha rappresentato un segno del crescente interesse internazionale per le produzione alimentari italiane ed un’occasione concreta per porre le basi per possibili sviluppi di collaborazione tra la nostra Regione e la provincia di Còrdoba.



Tavolo dell'incontro. Da sinistra, Paolo Lilli, Siulvano Severini, Fernanda Cecchini, Franco Moriconi

Direzione Generale




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