Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 68, Ottobre 2011 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#535

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EDITORIALE


Lettura in biblioteca sui "Maestri Pastori", per una nuova valorizzazione delle produzioni casearie in Umbria

di Raoul Ciappelloni


Il tema dell'editoriale
Prima della fine di quest'anno (presso la sala Convegni della Biblioteca dell'Istituto ZooprofilatticoSperimentale dell'Umbria e delle Marche di Perugia), per contribuire al dibattito sul ruolo delle tecnologie 'tradizionali' di caseificazione, proponiamo ai nostri utenti di animare, insieme a noi, un pomeriggio di letture in biblioteca dal titolo:

Maestri Pastori,per una nuova valorizzazione delle produzioni casearie in Umbria, che si terrà Giovedì 15 Dicembre, dalle 15 alle 18, presso la sede di Perugia dell'Istituto.

Interverranno Silvia Faloci, bibliotecaria, Agnese Benedetti, scrittrice e cultrice di tradizioni popolari, Andrea Valiani, veterinario esperto di produzioni casearie e, ultimo ma non ultimo, Riziero Flamini, pastore e poeta; un vero multiforme personaggio.
Saranno presenti anche rappresentanti del mondo della produzione e distribuzione alimentare, delle biblioteche e associazioni dei consumatori.

La Lettura che proponiamo si situa in continuità con l'argomento dell'incontro del 14 Giugno scorso dedicato a Marcel Proust e i cibi della mente - http://www.spvet.it/arretrati/numero-65/00146Sovet65.html), perché anche in questo caso la presentazione e lettura di brani selezionati dalla letteratura è un pretesto per parlare di produzioni tipiche alimentari.
La narrazione è infatti un formidabile strumento per osservare e interpretare la realtà che ci sta di fronte. Nel nostro caso i temi di interesse sono legati alle motivazioni che hanno determinato una "identità" alimentare ed alla presenza nel tempo di un profilo di prodotti, in questo caso, caseari, all'interno di uno specifico sistema agrario e ambientale.

Sono interrogativi quanto mai salutari, soprattutto nel momento che sta vivendo il nostro Paese, in cui stanno venendo meno molti punti di riferimento in ogni settore produttivo (quello agroalimentare non fa eccezione), rendendo così necessario, per chiunque voglia incidere positivamente sulle dinamiche in atto, riferirsi ai valori del passato (gli unici rimasti in piedi) e attualizzarli per organizzare un futuro possibile.

Alcuni punti di forza
Dal nostro punto di vista, dare la parola ai poeti pastori, in questo contesto, significa:

1. rappresentare, come autorevole riferimento, il mondo di valori collegato ai prodotti alimentari tradizionali. Vengono presentati i personaggi che hanno "creato" i formaggi, quelli che ancora oggi si apprezzano e molti considerano vere invenzioni dell'intelletto creativo. Il mondo pastorale viene comunicato in riferimento al registro "alto" della lingua (scrittura, poesia), cui potranno riferirsi le nuove leve del mondo caseario, identificandosi in un modello positivo.

2. recuperare alla modernità un tipo di comunicazione antichissimo, ma che sembra essere perfettamente adeguato ai sintetici modi comunicativi della Rete, definibili attraverso un "modello letterario quantizzato", in cui la" citazione" e il non detto sovrasta l'esplicito, come è evidente se consideriamo la comunicazione nell'ambito di micro blogs come Twitter, e lo stesso discorso, con modalità retoriche e stilistiche solo poco differenti, è estendibile a YouTube e Facebook.

3. definire i limiti e caratteristiche dell'interazione fra piccoli e grandi produttori che operano nella rete estesa dell'alimento. La letteratura, soprattutto quella didascalica, consente di parlare di alimenti, animali, pastori e ambienti, coinvolgendo anche i luoghi fisici e gli attori che agiscono sulle produzioni alimentari, senza soffermarsi unicamente sul manufatto, come soggetto indipendente. In questo modo si può anche mettere in evidenza che i piccoli produttori rimangono i principali depositari della cultura (racconto) legata al prodotto tradizionale, mentre i grandi produttori sono i principali attori della valorizzazione di quel patrimonio. Senza questa necessaria suddivisione la forza evocativa degli alimenti della tradizione (visti come componenti ambientali) andrebbe in breve tempo perduta con risultati indesiderabili.

L'ombra di Czapski compare anche stavolta sulla scena e subito scivola via
Nella scorsa lettura era stata evocata la figura del pittore polacco Jozef Czapski (http://en.wikipedia.org/wiki/J%C3%B3zef_Czapski), al fine di 'drammatizzare' un po' l'incontro, facendo riferimento a un forte concetto di resistenza civile.
Per coloro che non ci hanno seguito o non hanno presente questo riferimento, lo ricordiamo brevemente. Siamo nel 1940, Czapski è un ufficiale dell'esercito polacco finito in un campo di concentramento. È in grandi difficoltà e circondato dal più alto degrado umano pensabile; come reagisce? semplicemente organizza delle "letture", grazie alle quali spera di aiutare i compagni di prigionia a superare quella terribile esperienza. Sono coinvolgenti narrazioni basate sul "ricordo" (non c'erano libri a disposizione) di capolavori della letteratura, fra cui la "Recherche" di Proust ed altri argomenti di carattere storico.

Czapski ebbe successo, così, anche se da allora sono passati più di 70 anni, noi siamo qui ad imitarlo. Nel nostro caso, non si tratta di leggere al pubblico capolavori universali, ma componimenti di una particolarissima poetica, trasmessa grazie alla tradizione orale (quella pastorale), oltretutto con un marcato riferimento alla medicina veterinaria e alla sicurezza alimentare.
Se questo potrà davvero servire a "resistere", trovare nuove motivazioni, a livello personale o di sistema agro-industriale, in grado di spingere gli operatori del settore zootecnico a continuare nella loro attività ed i bibliotecari a escogitare modi nuovi per offrire il loro servizio alla collettività, ognuno potrà giudicarlo partecipando alla lettura in biblioteca del 15 Dicembre. Per questo vi aspettiamo davvero numerosi.

Annessi on line

Modulo on-line per l'iscrizione alla Lettura del 15 Dicembre 2011, presso la Biblioteca dell'IZS UM.

Link a un quesito per le biblioteche: "Una rete immaginaria per unire le biblioteche umbre, attraverso eventi futuribili di Lettura ad alta voce" [11 KB].

Link al "Programma della Lettura in Biblioteca; Izs UM 15 Dicembre 2011" [260 KB].


Bibliografia

Ciappelloni R., (2010). Twitter o la brevità nell'informazione scientifica: un modello letterario quantizzato - Twitter® or the briefness in the scientific information: a quantized literary model. Sanità Pubblica Veterinaria, n. 58, Febbraio, http://indice.spvet.it#461

Alù G., (1998) Leggere Proust - Note a margine e Appunti di lettura. http://www.marcelproust.it/note/czapski.htm


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