Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 65, Aprile 2011 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#518

torna alla copertina della rivista
torna all'indice generale di SPV


EDITORIALE


Continuum narrativo: una poetica per la comunicazione scientifica

di Raoul Ciappelloni


Download articolo, file pdf [Poetica per la comunicazione scientifica 48 KB]


I temi affrontati in questo editoriale sono in parte legati all'esperienza di lettura in biblioteca che si è svolta presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche il 14 Luglio scorso ed è stata caratterizzata da una incoraggiante partecipazione di bibliotecari e di personale dell'Ente.
Con l'accompagnamento di brani musicali, sono stati letti brani di Proust, Nothomb e Lehrer che riguardavano il cibo e, in particolare, la memoria delle sensazioni gustative, il loro affacciarsi alla coscienza per costruire il sé dell'individuo, "in dialogo" con l'ambiente esterno.
Lo scopo era di far emergere l'area di intersezione fra comunicazione "letteraria" e comunicazione "tecnico-scientifica", il tutto riferito alle caratteristiche sensoriali dei cibi (qualità e tipicità alimentare), argomenti che questa rivista ha più volte trattato.

Ci è sembrato che le letture abbiano trovato il consenso del pubblico intervenuto e la riuscita dell'evento ci incoraggia a continuare in questa direzione di ricerca, ponendo un'attenzione tutta particolare sul tema della comunicazione scientifica mediata dalla narrazione (sia in forma di testo che di lettura).

Narrare la scienza
Questo approccio si è maturato nel tempo.
È stato decisivo il lavoro sin qui svolto con altre biblioteche sulla Narrative Medicine (Gruppo di lavoro sulla narrativa biomedica) ed anche un'altra particolarissima esperienza di studio che si è conclusa quest'anno.

Si tratta di una ricerca (gestita in collaborazione con l'Università dei Sapori, la Scuola Secondaria Cocchi Aosta di Todi e la Società Sincro Film di Perugia) nella quale è stata utilizzata una tecnica riferibile allo Storytelling, con l'uso contemporaneo di immagini, versi e musica.
Tutto ciò al fine di insegnare ad un gruppo di studenti i concetti base dell'Hazard Analysis and Critical Control Point, un settore di particolare interesse per l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche.
In un primo tempo questa esperienza era stata pensata per un suo svolgimento nello spazio di biblioteca, ma la complessità del lavoro (elevato numero di persone coinvolte, problemi di allestimento della sala) ha poi determinato un cambiamento di rotta.
L'attività è stata localizzata presso una struttura esterna, l'Università dei Sapori di Perugia, che ha garantito l'organizzazione logistica e selezionato anche il gruppo di studenti per il laboratorio.

I risultati sono stati presentati al Convegno Didamatica (Torino, 2011) ed hanno evidenziato la validità di questo approccio "grafico - poetico - musicale" nella didattica ordinaria, soprattutto se si desidera facilitare la memorizzazione di concetti e creare un ambiente più adatto a stimolare la partecipazione individuale.

Per quanti fossero incuriositi dall'iniziativa, riportiamo di seguito una documentazione di base:
Con la lettura in biblioteca (ma anche con lo Storytelling) ci troviamo di fronte ad una modalità di comunicazione sicuramente efficace, anche se non può essere considerata una novità. Nel passato, neppure recente, si possono infatti rintracciare facilmente altri esempi di attività dedicate all'informazione scientifica che hanno fatto uso di strumenti propri del discorso letterario o poetico, come strumenti facilitativi.
La breve lirica di Alberto Cavaliere sull'alcol etilico (e il vino) rappresenta un esempio di come si può utilizzare la "Poesia Didascalica" per la comunicazione scientifica.
Il componimento è parte di un testo più ampio dal titolo: "H2O Chimica in versi", che venne pubblicato nel 1929 e recentemente riedito [Ugo Mursia Editore (2010); FPE-Franco Pancallo Editore (2006)]
I bibliofili potranno ancora trovare su Ebay copia della prima stampa del libro ("Chimica Organica in versi. Rime bidistillate", di Cavaliere Alberto), Edito da Zanichelli nel 1929.
Curiosamente, nella prefazione di Adriano Tilgher all'edizione del '29, si sminuisce un po' quest'opera che verrebbe da questi considerata poco più che una scherzosa esercitazione poetica. Secondo Tighler "...Che Alberto Cavaliere abbia messo la chimica in versi pel piacere di aggiungere un nome alla lista dei poemi didascalici italiani o per la speranza di passare alla storia in compagnia del Rucellai o dello Spolverini, per chi, come me, ben lo conosce da un pezzo, non c'è da crederlo nemmeno per un minuto. Il primo a non credere alla poesia didascalica è Alberto Cavaliere...".

la Chimica organica in versi, nell'edizione del 1929

Chimica organica in versi, Edizione del 1929


Singolare atteggiamento, forse dovuto alla sconcertante originalità delle "rime didascaliche" o dal timore di svilire la poesia a semplice strumento didattico. Invece noi (i posteri), siamo forse più propensi ad apprezzare questi versi nei quali, oltretutto, la chimica viene comunicata in modo sufficientemente accurato (ricordiamo che sono stati scritti negli anni '30 del secolo scorso). Oltre a ciò, seppure non spetta a noi dirlo, l'autore si rivela essere un uomo piuttosto straordinario. Per convincersene consigliamo di leggere, oltre alle strofe riportate di seguito, anche la sua biografia, rapidamente offerta dalla solita Wikipedia (biografia di Alberto Cavaliere).

ALCOOL ETILICO (Spirito di vino)

È semplice la formula:
C2H5 (etile),
a cui s'attacca - è logico -
il solito ossidrile.

S'ottiene nell'industria
dalla fermentazione
del semplice glucosio,
il quale si scompone

sotto la catalitica
azione di fermenti,
enzimi, che si formano
da cellule viventi.

Gli enzimi son moltissimi;
varian secondo i casi;
quello che forma l'alcool
ha il nome di zimasi.

L'anidride carbonica,
nel corso del processo,
si svolge dal glucosio,
insieme all'alcool stesso:

non è perciò da escludersi
che nelle sue cantine
qualche inesperto enologo
possa trovar la fine.

Poiché s'ottiene d'alcool
acquosa soluzione,
dopo lo si purifica
mercé distillazione;

si può in tal modo giungere
a un alcool concentrato,
non tuttavia purissimo:
dall'acqua è accompagnato.

Per aver l'alcool anidro,
che chiamasi assoluto,
ridistillar necessita
quello testé ottenuto,

con l'ossido di calcio
mettendolo a contatto:
dopo, il calcio metallico
lo disidrata affatto.

D'odor assai gradevole,
senza colorazione,
con l'acqua esso si mescola
in ogni proporzione:

anzi, se a tal proposito
un po' dubbiosi foste,
potreste assicurarvene
chiedendolo ad un oste.

Se come combustibile
s'adopra, lo s'inquina
con certi corpi estranei,
come la piridina,

per renderlo imbevibile;
ma qualche sciagurato
tracanna anche quest'alcool,
così denaturato.

Se puro, è assai venefico,
ma stando un poco accorti
e alquanto diluendolo,
resuscita anche i morti,

onde il liquore bacchico,
dai tempi più remoti,
ha sempre innumerevoli
legioni di devoti.

Di... vino alcool etilico,
magnifico demonio,
materia in cui l'idrogeno,
l'ossigeno e il carbonio

non sono aridi simboli,
ma con sapiente giuoco
son diventati... spirito,
luce, fragranza, fuoco,

tu che abbellisci agli uomini
l'inconcludente vita,
che ardenti sogni susciti
e con bontà squisita

uguagli al ricco il povero
e l'ignorante al dotto,
tu, tu sei dell'organica
il principal prodotto!


Conclusioni
Che nelle scienze si stia assistendo ad una progressiva evoluzione delle modalità comunicative è un fatto innegabile.
Queste nuove modalità traggono frequentemente ispirazione dalla letteratura ed anche dalle arti figurative. Il numero di iniziative "sincretiste", come quelle che propongono una specie di "ibridazione letteraria" in ambito informatico e matematico è molto alto (nel prossimo numero di SPVet parleremo di un recente libro di Gabriele Lolli che traspone in chiave matematica le "Lezioni Americane" di Italo Calvino). Sulla scia dei lavori di Rita Charon "l'inventrice" della Narrative Medicine" si assiste al confortante fiorire di simili iniziative anche in ambiti afferenti alle scienze biomediche compresa la scienza degli alimenti e la sicurezza alimentare. Ci sembra un'ottima cosa e con questa rivista che è soprattutto un Open access repository, stiamo cercando di favorire questa tendenza. I temi che ospitiamo: informazione scientifica controllata sulla sanità animale e sugli alimenti, le biblioteche per l'accesso alle risorse informative, sono di grande interesse anche per i semplici cittadini e sono tutti argomenti che attendono pazientemente di essere narrati, con scienza e (soprattutto) coscienza. Ripetiamo, niente di nuovo se pensiamo che la cara vecchia rivista "Sapere" (Edizioni Dedalo - http://sapere.galileonet.it/) si interrogava proprio su queste modalità di comunicazione per la didattica già alla metà degli anni '80 del secolo scorso.


Creative Commons License
Continuum narrativo: una poetica per la comunicazione scientifica by Ciappelloni R., 2011 is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.Based on a work at spvet.it. Permissions beyond the scope of this license may be available at http://indice.spvet.it/adv.html.