Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 64, Febbraio 2011 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#508

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L'informazione scientifica e i sistemi aperti per l'editoria elettronica

Raoul Ciappelloni


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Si dice: Chiuso un numero di una rivista, se ne fa un altro. È proprio così.
Sanità Pubblica Veterinaria uscendo oggi, segna un limite: quello delle iniziative di giornalismo scientifico basate su una grande (forse anche virtuosa) artigianalità che, prima o poi, necessariamente "cambiano pelle" (in gergo informatico: skin).
Stiamo parlando della prossima implementazione di un nuovo layout e di nuove funzionalità editoriali, che cambieranno ad esempio il peer review e la stessa pubblicazione dei contributi su SPVet.it.

Le formalità amministrative si stanno concludendo ed a breve sarà possibile utilizzare un e-journal basato su un sistema nuovo di zecca, splendidamente Open Source (come è nella filosofia di SPVet.it), che si chiama OJS, un acronimo che sta per Open Journal System (http://pkp.sfu.ca/).
OJS è una iniziativa sviluppata nell'ambito del "Public Knowledge Project (http://pkp.sfu.ca)", un progetto molto prolifico che può fare affidamento su una comunità di sviluppo internazionale.

Nello stesso "contenitore" è stato creato anche un nuovo sistema, l'Open Monograph Press, che consente l'archiviazione, indicizzazione e pubblicazione delle monografie.

Il gruppo promotore comprende biblioteche di importanti istituzioni di ricerca e didattiche.
Gruppo promotore del progetto PKP


Una considerazione estemporanea.

La nostra rivista è ormai visibile come un Open Access repository, che utilizza metodi e strumenti tipici dell'editoria periodica. Questa esperienza innovativa è legata all'evoluzione dell'attività di biblioteca dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale nelle sue espressioni più "user oriented".

Tuttavia, nonostante ciò che si può sentir dire sull'importanza dei prodotti informativi delle library di ricerca, sulle loro particolari caratteristiche, sulla tortuosa storia che spesso le contraddistingue, sembra impossibile che, ancora oggi, pochissimi si siano posti seriamente il problema di "raccontarle".

Dove sono questi cantori?
Ricordiamo allora che abbiamo in corso anche un progetto di Narrative Medicine e che ci porremo, con lo stesso spirito di Anna Sam con il suo ironico libretto "Le tribolazioni di una cassiera" (Edizioni Corbaccio, Milano, 2009), a raccontare la vita delle biblioteche scientifiche, per cambiare un poco la prospettiva con cui, normalmente, si guarda al lavoro degli addetti all'informazione.
Insomma, grazie ai bibliotecari "c'è spazio per dare più spazio" ai nostri utenti, con una particolare e affettuosa attenzione per quelli meno strutturati (veterinari, medici, biologi, chimici, agronomi ed altri) che vivono negli interstizi del Sistema Sanitario, della Ricerca sull'alimento e che si occupano di argomenti oggi legati anche al mondo della medicina umana.

Internet è a disposizione per fornire loro un ulteriore canale di contatto con i loro referenti, a costo quasi-zero, ed è anche un utile strumento per l'(auto)informazione e per trovarsi in rete, come in una grande redazione scientifica.
Cosa si può volere di più (per ora)?

Libri. Immagine di Mirko Bacchiorri. Biblioteca dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche


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