Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 63, Dicembre 2010 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#499
Informazione scientifica: andiamo avanti (c'è posto)
Raoul Ciappelloni
Saremmo forse un po' ipocriti se dicessimo che Sanità Pubblica Veterinaria, con questo numero, chiude un buon anno di attività, un anno positivo, da protagonisti, costellato di successi e segni incoraggianti per il futuro. La crisi economica e politica che sta vivendo il Paese nel suo complesso ha certo qualche ripercussione anche qui, nella nostra piccola redazione - biblioteca.
SPVet.it si occupa di diffondere pubblicazioni scientifiche, un settore che dovrebbe essere sostenuto dedicandogli le risorse migliori, ma che viene, in pratica, promosso limitatamente. Sono infatti assai pochi gli incentivi ed i finanziamenti messi in campo per dare impulso all'editoria scientifica. Niente progetti quadro, niente rilancio delle library a livello nazionale e soprattutto locale, bisogna arrangiarsi con quello che c'è (e c'è davvero poco).
Eppure il binomio informazione - document delivery è altamente strategico per il Sistema Sanitario, che viene continuamente sollecitato a dare celermente risposte su quesiti complessi, spesso legati al "cutting edge" della ricerca biomedica. In tale situazione il sistema editoriale - partecipativo, come quello che abbiamo promosso in questi anni attraverso SPVet, comprendente biblioteche, centri di studio e utenti (operatori sanitari, professionisti, semplici cittadini), può operare solo se fortemente legato alla Rete che rimane, per gli Enti pubblici, l'unico mezzo economicamente sostenibile di cui dispongono per informare ed indirizzare.
Allora l'ornamento deve cedere il passo ai contenuti. Ciò significa, in primo luogo, elaborare strategie di contatto con l'utenza basate sulla semplicità. Tutti debbono poter accedere, il linguaggio deve evitare ambiguità, prolissità, nastrini e orpelli vari. In tempi di crisi le forme sono sobrie. Si va al sodo per non sprecare le scarse risorse umane e finanziarie disponibili.
Per questo SPVet è oggi una "antirivista", forse più simile ad un repository Open Access di pubblicazioni che ad un patinato numero di Focus®, in grado però di offrire ai lettori la massima accessibilità (ed utilizzabilità) delle sue risorse informative. Come? Grazie alla gratuità, alla libera circolazione dei contenuti generata dall'uso delle licenze creative commons, all'introduzione di accorgimenti che favoriscono l'indicizzazione degli articoli da parte dei motori di ricerca e delle basi di dati scientifiche.
Allora esprimiamo, proprio con l'ultimo numero di quest'anno della nostra rivista, un desiderio, un auspicio, o forse più propriamente una frontale richiesta indirizzata ai cosiddetti "decisori politici".
Bisogna capire che è giunto il momento di promuovere l'attività delle biblioteche scientifiche, renderle più indipendenti ed efficaci, potenziare gli strumenti editoriali Web based per la diffusione delle pubblicazioni ed operare per dotare e motivare il personale dedicato a questo scopo.
La ricerca si nutre di informazioni, senza i sistemi che ne gestiscono la diffusione non si va proprio da nessuna parte. E' quindi necessario prendere precisi impegni per l'immediato futuro e (finalmente) voltare pagina. Solo così gli auguri per il prossimo anno, che in questi giorni vengono scambiati frequentemente, avranno un senso e non invece il sapore di un adempimento formale, di un obbligo privo di significato.
Che altro aggiungere?
Buon 2011 a tutti i nostri autori e particolarmente ai nostri lettori.
