Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 57, Dicembre 2009 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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Narrative and library space in biomedical literature: issuing a Manifesto - Lo spazio narrativo e quello della biblioteca per la letteratura biomedica: pubblicazione di un Manifesto

Fruttini L., Cognetti G., Loreti A., Cercato C., Ciappelloni R.



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Abstract. The birth of a Working Group for Biomedical Narrative is given. The association aims to encourage the writing of stories, chronicles and narrations belonging to different literary genres in the field of human health and food quality and safety. In this way it should be possible to achieve some targets of considerable importance: entertaining the patient/consumer with readings of informational value about his health, creating a common ground for the human and animal health, providing a new role for the librarian that may mediate the bibliographic and narrative relationship between patients and medical stakeholders, and finally, giving a new value to the (real and virtual) library space for lectures and storytelling in the biomedical field.

Riassunto. Viene segnalata la nascita di un Gruppo di Lavoro per la Narrativa Biomedica. L'associazione ha lo scopo di favorire la redazione di racconti, cronache e narrazioni appartenenti a diversi generi letterari nel settore della salute umana e della salubrità e sicurezza alimentare. Attraverso l'impiego di questi mezzi di comunicazione si intendono raggiungere alcuni obiettivi di notevole importanza: intrattenere il paziente/consumatore con letture di valore informativo sulla sua salute, creare un terreno comune fra sanità umana ed animale, fornire un ruolo di primo piano al bibliotecario che può mediare la relazione bibliografica e narrativa fra le parti, dare nuovo valore allo spazio (reale e virtuale) della biblioteca scientifica per la lettura ad alta voce e lo storytelling nel settore biomedico.


Introduzione
Il Gruppo di Lavoro per la Narrativa Biomedica (GLNB) nasce per contribuire a produrre narrazioni sulla salute e la sicurezza alimentare all'interno di iniziative editoriali legate alla rete di biblioteche degli Enti di ricerca sanitari, dando a questi elaborati la dignità di letteratura scientifica di valore informativo.
Questo approccio trae la sua principale ispirazione dalle esperienze maturate nell'ambito della "Narrative Medicine", un approccio sviluppato grazie al lavoro di Rachael Niomi Remen e soprattutto di Rita Charon.
Le narrazioni in ambito medico rappresentano un nuovo mezzo di scambio comunicativo tra pazienti-consumatori e personale sanitario che, attraverso l'elaborazionedi racconti, novelle e romanzi (anche in modalità partecipativa), può fornire o acquisire informazioni per rompere l'isolamento dei malati, stabilire rapporti consapevoli tra chi ha problemi di salute e le diverse figure dell'universo medico-veterinario.

I testi di cui il GLNB intende occuparsi rispecchiano e collegano due mondi. Quello della sanità umana (percorsi diagnostici e scelte terapeutiche) e quello della sanità animale (zoonosi, sicurezza alimentare, produzione e manipolazione degli alimenti, conservazione dei cibi). Gli attori di questo scambio con pazienti e consumatori sono medici, veterinari, ricercatori, operatori sanitari, bibliotecari che si interessano di reperire le pubblicazioni scientifiche e spesso di mediare il rapporto informativo fra le parti.
Oggi il malato che si interessa nei dettagli delle terapie che lo riguardano ed il consumatore che vuole conoscere problemi e qualità degli alimenti che acquista, rappresentano soggetti privilegiati per la comunicazione degli Enti del Sistema Sanitario Nazionale (come gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico - IRCCS o gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali), che hanno il mandato specifico di avviare un dialogo informativo e partecipato con i propri utenti.
Racconti che hanno un rilevante valore informativo e che comunicano le esperienze di malati o di consumatori rappresentano strumenti di crescita personale. Non solo. Contenendo informazioni validate ed esatte sul piano scientifico aiutano gli interessati ad operare scelte razionali per quanto riguarda comportamenti e stili di vita anche in situazioni critiche.
In tutti questi casi il "narrare" la malattia o il rischio alimentare significa scrivere testi che creano un ideale ponte fra l'operatore sanitario e il paziente o il consumatore.

La Narrazione come "data collection"
Se andate a curiosare nel browser del MeSH (http://www.nlm.nih.gov/mesh/MBrowser.html) che riporta i descrittori del thesaurus di Medline/PubMed®, rintraccerete facilmente narration, un main heading che ha a disposizione un solo qualifier: history. Nella relativa scheda "narration" viene descritto come: "The act, process, or an instance of narrating, i.e., telling a story. In the context of Medicine or Ethics, narration includes relating the particular and the personal in the life story of an individual - L'atto, processo o un esempio del narrare (come raccontare una storia). Nel contesto della Medicina o dell'Etica, la narrazione include relazionare il particolare ed il personale nella storia della vita di un individuo" (heading introdotto nel 2003).
Gli Entry terms (sinonimi) sono: narrations; narrative medicine; medicine, narrative; narrative ethics; ethics, narrative. Narrative si trova replicato in cinque diversi rami terminali del MeSH:

I catalogatori del thesaurus di PubMed® hanno concepito narration, narrazione, come un particolare sistema di data collection (raccolta dati) in contesti diversi o come strumento comunicativo nelle discipline psicologiche e psichiatriche.
L'impostazione di questa autorevole iniziativa informativa medica (ricordiamo che è prodotta dal National Institute of Health, dalla National Library of Medicine e dal National Center for Biotechnology Information), è molto interessante perché indica un narrare non già come un gesto artistico-letterario (o almeno non solo), ma come strumento eminentemente "tecnico", utilizzato per amministrare uno scambio informativo di valore scientifico.

Storytelling: l'altra gamba della Narrazione nel Library space
La comunicazione di un dato fatto, può essere attuata tramite la parola scritta ma anche attraverso la lettura ad alta voce o la recitazione. Ciò apre un capitolo assai interessante in cui l'evento comunicativo può aver luogo anziché attraverso il Web space della biblioteca (pubblicazione partecipativa tramite wiki), nel library space, cioè nella stessa biblioteca, che diviene un luogo di incontro (anche "fisico") tra soggetti diversi che condividono una narrazione.
La lettura ad alta voce di testi appositamente preparati o selezionati dalla letteratura disponibile, come anche la recitazione di parti di essi, rappresentano certamente un canale di comunicazione in cui la Narrative Medicine, può inserirsi in modo efficace. L'evoluzione tecnologica rappresentata dalla Library 2.0, che utilizza strumenti presi a prestito da esperienze molto avanzate di comunicazione interattiva come Web 2.0 e Business 2.0, attraverso la Rete, definisce uno spazio di biblioteca in cui diviene possibile (a costi irrisori) avviare forme di comunicazione bidirezionale con l'utente basate su Storytelling. Anche in questo caso è possibile una virtualizzazione degli eventi utilizzando modalità altamente interattive (Youtube, Facebook), fino a proporre esperienze che si realizzano in mondi generati dal computer, come avviene in Second Life (http://secondlife.com/), una applicazione sviluppata dai Linden Lab nel 2003, particolarmente adatta per eventi di Storytelling partecipativo via Internet.

la rete di relazioni - spazio narrativo nell'ambito biomedico
Figura 1: la rete di relazioni - spazio narrativo nell'ambito biomedico


Conclusioni
La creazione e diffusione di testi nell'ambito biomedico è uno strumento per veicolare informazioni scientifiche affidabili verso gli interessati. Ma non solo. A proposito di quanto detto possiamo concludere affermando che un punto critico di particolare interesse è pre-narrativo e riguarda il processo di ascolto che consente di comprendere il significato della pratica clinica e della sicurezza alimentare applicata in "quel" caso particolare. Esperienze strutturate di narrazione (Narrative Medicine Storytelling) non sono però solo un modo per ascoltare (davvero) le problematiche di un paziente o le esperienze ed esigenze di un consumatore. Rappresentano uno strumento di crescita per tutte le parti in causa, incoraggiando anche una profonda riflessione sul senso della propria attività professionale per medici, veterinari, operatori sanitari e bibliotecari.



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