Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 56, Ottobre 2009 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/arretrati/numero-56/editoriale-dg.html

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The ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), change the Internet. What in the future? - L'ICANN cambia Internet, cosa avverrà nel futuro?


Ciappelloni R.
Redazione SPVet.it

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Abstract. In the editorial a gradual introduction of a new system of Internet naming that uses not Latin alphabets, administered by the ICANN is outlined. The change will cause notable modifications in the World Wide Web. From this a different politics of communication implemented by the Italian research Institutes is suggested. Particularly the importance to introduce a multiethnical cultural approach, in researchers and professionals work, in order to ease the management of the future globalization is affirmed.

Riassunto. Nell'editoriale viene citata la graduale introduzione di un sistema di Internet naming che utilizza gli alfabeti non latini, gestito dall'ICANN. Il cambiamento produrrà notevoli cambiamenti nel World Wide Web. Si trae spunto da questo avvenimento per suggerire una diversa politica di comunicazione da parte degli Istituti di ricerca e servizi dello stato. In particolare si indica l'importanza di creare una base culturale multietnica nei ricercatori e nei professionisti per gestire la futura globalizzazione.

Anche se non se ne parla molto, sta avvenendo una enorme e silenziosa rivoluzione in Internet.
Cosa sta succedendo? Fino ad ora tutti i nomi dei domini sono stati scritti utilizzando i 26 caratteri dell'alfabeto latino più i numeri da 0 a 9 ed il trattino di congiunzione (hyphen), tutto qui. Buon per noi, male per arabi, cinesi, russi. A partire, presumibilmente dalla metà del 2010, i nomi dei domini di primo livello (indirizzi dei siti Web), potranno contenere anche lettere di alfabeti diversi da quello cui siamo abituati.
Ci potranno essere, e di fatto ci saranno, URLs (Uniform Resource Locators) contenenti caratteri cinesi, cirillici o arabi. Per un nome generico (nel nostro esempio "nome-del-sito") potremo trovarci di fronte ad indirizzi come i seguenti (cinese e russo):

URL con caratteri cinesi e con alfabeto cirillico

A gestire questo epocale passaggio è l'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l'authority internazionale, con sede a Marina del Rey ed a Bruxelles, che, assegna gli indirizzi IP gestendo le denominazioni dei domini di primo livello (come: .com, .net, .info) e delle denominazioni dei Paesi (country code Top Level Domain, ad esempio: .it - Italia).

Per ora i cambiamenti sedmbra saranno applicati solo ai domini mantenuti da governi, ad esempio gli indirizzi web contenenti .cn (Cina), .kr (Korea). Gli alfabeti non latini per i suffissi .com, .org, .net non saranno ancora consentiti per un tempo imprecisato (si dice alcuni anni).

ICANN-Internet Corporation for Assigned Names and Numbers - http://www.icann.org/

Sembra che per ora i cambiamenti saranno applicati solo ai domini mantenuti da governi (ad esempio gli indirizzi web contenenti .cn - Cina o .kr - Korea).

Gli alfabeti non latini per i suffissi .com, .org, .net non saranno consentiti per un tempo ancora imprecisato (si dice due o tre anni). In ogni caso, dal 10 dicembre 2009 per i domini con suffisso .eu si potranno utilizzare caratteri appartenenti alle diverse lingue dell'Unione Europea (ad esempio: µ α, Ñ, ç, e caratteri accentati). Naturalmente saranno attivati sistemi automatici di codifica - decodifica per cui gli utenti riusciranno a gestire l'uso di questo nuovo Web polialfabetico senza neppure accorgersene troppo.

Ma ci chiediamo se i motori di ricerca funzioneranno sempre allo stesso modo. Sarà semplice, come oggi, registrare un dominio Web? Pensiamo a cosa accadrebbe se qualcuno volesse rubare una famosa denominazione già esistente (ad esempio parmigiano-reggiano, fiat o altro) utilizzando delle lettere simili nella forma ma appartenenti ad alfabeti (caratteri Unicode) differenti; sarebbe una operazione ammissibile?
Gli sviluppatori di software dovranno fare in modo che le loro applicazioni possano gestire script fatti con alfabeti diversi da quello latino; ci riusciranno sempre? E magari i produttori di tastiere da computer dovranno rapidamente adottare i caratteri Unicode al posto dell'ANSI latin per consentire una scrittura corretta. Sembra proprio una faccenda con aspetti complessi.

Ma questi sono fatti tutto sommato "secondari". La cosa fondamentale è che con i loro alfabeti (e modalità di scrittura) diventeranno sempre più importanti sottoinsiemi della Rete che prima tendevamo a non vedere. Pagine Web contenenti significati appartenenti a culture profondamente diverse da quella europea e nord - americana che ci è familiare. India, Cina, Russia, rappresentano aree geografiche che stanno polarizzando l'economia globale e che reclamano un "posto" di maggiore rilievo.
Questi utenti della Rete vogliono utilizzare le tastiere di computer cui sono abituati e scrivere nelle loro lingue, come noi facciamo da anni. Non ci sono alternative. Sembra infatti che l'ICANN sia intervenuta anche per evitare che gli Stati interessati cominciassero a gestire autonomamente la questione, magari creando authority diverse con un effetto disgregante sulla struttura e coerenza della Rete.

Ora che anche Internet si "arrende ai dialetti", dando spazio addirittura agli idiomi regionali, frammentandosi in sotto-insiemi presumibilmente scarsamente comunicanti (e non, si badi bene, per le caratteristiche delle macchine, ma per difficoltà "culturali" ascrivibili agli umani che le usano) è ancora più importante impegnarsi a realizzare progetti finalizzati ad integrare il nostro Paese con gli altri.
Ciò significa utilizzare i contatti creati nel tempo dagli Enti di ricerca e dalle Università per elaborare uno schema di comunicazione molto più aperto verso le istituzioni guida dei Paesi emergenti.

Conclusioni
Prendiamo atto che i centri nevralgici del commercio e della cultura non sono più localizzati unicamente nei Paesi occidentali. Questo vale anche nel campo della ricerca. C'è probabilmente buona scienza che si discute su riviste cinesi non tradotte in lingua inglese, ci sono studiosi che dibattono argomenti importanti al di fuori della possibilità di qualsiasi interazione, ma che pure hanno effetti sull'economia del nostro Paese.
Allora bisogna essere capaci di muoversi sempre di più in ambiti interculturali. Sarebbe davvero sbagliato fare spallucce e disinteressarsi di tutto questo come se fossimo (ancora) l'asse di riferimento intorno al quale ruota il mondo. Per anni i nostri professionisti e ricercatori hanno guardato per lo più al loro orticello, coltivandolo con cura come se tutti gli altri avessero l'obbligo di adeguarsi a modalità comunicative in gran parte modellate sullo stile di vita occidentale. Ora che tutto ciò sta finendo, c'è bisogno di guardare oltre, prepararsi, studiare. Serve buona informazione, buona comunicazione e monitorare gli eventi internazionali che riguardano i nostri ambiti di interesse istituzionale.

Questo dovrebbe far parte delle priorità di ogni Ente di ricerca per il 2010 e gli anni a seguire. Reagire isolandosi, in questo momento, sarebbe un errore che avrebbe certamente effetti disastrosi. Bisognerà invece stare aggrappati a quel sottile filo, fatto di parole e numeri, che ci tiene ancora legati ai Paesi motori dell'economia.

Sitography
(questi riferimenti sono suscettibili di essere modificati senza preavviso. In caso di malfunzionamennto comunicatelo all'indirizzo: editoria@izsum.it);

Flash News - Normativa - I domini non solo in alfabeto latino (http://www.i-dome.com/flash-news/pagina.phtml?_id_articolo=14401-I-domini-non-solo-in-alfabeto-latino.html);

Rivoluzione nell'alfabeto online non più solo caratteri latini (http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/tecnologia/indirizzi-web/alfabeto-icann/alfabeto-icann.html);

L'Icann decide: non solo alfabeto latino, al via i suffissi in indi, arabo, greco o cirillico (http://quotidianonet.ilsole24ore.com/tecnologia/2009/10/27/253703-icann_decide_solo_alfabeto_latino.shtml);

ICANN Delays Non-English Letters (http://www.wired.com/techbiz/it/news/2005/07/68231);

ICANN Approves Use Of Non-Latin Alphabets In Web Domain Names (http://www.crn.com/software/221400038;jsessionid=ZVTU1Q2QCF2STQE1GHPSKHWATMY32JVN);

Net gets set for alphabet changes (http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/8362195.stm);

ICANN okays Chinese, Hindi, other scripts for URL suffixes (http://star-techcentral.com/tech/story.asp?file=/2009/10/30/technology/20091030125744&sec=technology );

ICANN, Civil Society, and Free Speech (http://www.circleid.com/posts/20090727_icann_civil_society_and_free_speech/);

Icann says ji haan to Hindi domain names (http://timesofindia.indiatimes.com/world/us/Icann-says-ji-haan-to-Hindi-domain-names/articleshow/5182233.cms).


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The ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), change the Internet. What in the future? - L'ICANN cambia Internet, cosa avverrà nel futuro? by Ciappelloni R. is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.Based on a work at spvet.it. Permissions beyond the scope of this license may be available at http://indice.spvet.it/.