Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 56, Ottobre 2009 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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West Nile like encephalomyelitis national surveillance plan in Umbria (Italy). Evaluation of four years of activity (2005 - 2008) - Piano di sorveglianza nazionale per la Encefalomielite di tipo West Nile in Umbria: valutazione di quattro anni di attività (2005 - 2008)

Scoccia E.1, Biasini G.1, Catalano A.2, Faccenda L.1, Sambucari M.3, Grelloni V.1 e Maresca C.1
1 Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
2 ASL2 Umbria
3 ASL1 Umbria
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Abstract. West Nile Disease (WND) is a zoonotic disease caused by West Nile virus (WNV), which is transmitted through the bite of infected mosquitoes belonging mainly to the genus Culex. The number of epidemics, and especially the severity of symptoms showed a steady increase in the Mediterranean basin. For this reason, in Italy, since 2002, has been in place a monitoring plan for the type of West Nile encephalomyelitis.

Riassunto. La West Nile Disease (WND) è una zoonosi, causata dal virus West Nile (WNV) che viene trasmessa attraverso la puntura di zanzare infette appartenenti principalmente al genere Culex. Il numero delle epidemie e soprattutto la gravità della sintomatologia hanno registrato un costante aumento nel bacino del mediterraneo. Per questo motivo, in Italia, dal 2002, è in vigore un piano di sorveglianza per le encefalomielite di tipo West Nile.

Introduzione
La West Nile Disease (WND) è una zoonosi ad eziologia virale, causata dal virus West Nile (WNV) che appartiene alla famiglia Flaviviridae (arbovirus). Viene trasmessa attraverso la puntura di zanzare infette appartenenti principalmente al genere Culex (C. univittatus, C. modestus, C. pipiens, C. restuans).
La malattia causa forme di meningo-encefalite negli uccelli, sia selvatici che domestici, negli equidi e nell'uomo. Gli equidi e l'uomo sono considerati gli ospiti terminali dell'infezione al contrario dei volatili che rappresentano gli ospiti principali del virus.

Il virus è stato isolato per la prima volta nel 1937 nel distretto ugandese West Nile, da cui ha preso il nome. Tra gli anni '60 e gli anni '80 il WNV è stato isolato da zanzare, uccelli e mammiferi in diversi paesi d'Europa (Spagna, Portogallo, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Russia), come in Africa, India e Medio Oriente. Al 1999 risale la prima comparsa del virus West Nile in America. In Italia il primo focolaio viene denunciato nel 1998, in Toscana, nel 2008 la malattia è ricomparsa in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

Il numero delle epidemie e soprattutto la gravità della sintomatologia hanno registrato un costante aumento nel bacino del mediterraneo. In Italia, dal 2002, è in vigore un piano di sorveglianza per le encefalomielite di tipo West Nile.

Lo scopo di questo lavoro è stato quello di illustrare i risultati del piano di sorveglianza effettuato in Umbria dal 2005 al 2008.

Materiali e Metodi
Il piano è stato strutturato in modo da ottenere informazioni sulla diffusione del virus tramite un controllo sierologico da animali sentinella (polli) e da equidi, una sorveglianza passiva ed attiva degli uccelli selvatici e la cattura del vettore in territori definiti a rischio per peculiarità idrogeologiche e climatiche. Per quanto riguarda il territorio umbro il piano ha previsto:
A. La sorveglianza degli animali sentinella
B. La sorveglianza delle cause di mortalità degli uccelli selvatici
C. La sorveglianza entomologica
D. La sorveglianza degli equini

Area a rischio
L'area geografica a rischio, che interessa l'Umbria, è la zona del lago Trasimeno (Figura 1). Si tratta di un'area con un raggio di 20 chilometri che comprende anche i comuni toscani che si affacciano sul lago Trasimeno.

area geografica a rischio dell'Umbria
Figura 1: Area geografica a rischio dell'Umbria


Sorveglianza sugli animali sentinella
All'interno dell'area geografica a rischio sono state scelte due postazioni fisse (una nel comune di Umbertide ed una nel comune di Magione) ognuna costituita da un gruppo di 20 polli sentinella; ogni gruppo è stato suddiviso in 2 sottogruppi di 10 animali ciascuno. Il campione permette di rilevare un'incidenza di infezione pari all' 8% con il 95% di probabilità.

Sorveglianza sull'avifauna selvatica
La sorveglianza dell'avifauna selvatica ha comportato la raccolta di esemplari di uccelli selvatici rinvenuti morti nell'area in studio.

Sistema di sorveglianza entomologica
Per verificare la distribuzione e la dinamica stagionale della fauna culicidica nell'area di studio, nel periodo considerato 2005 - 2008, sono stati censiti 5 siti di riproduzione detti focolai larvali (figura 2); i siti sono stati monitorati nel corso dei quattro anni in maniera non continua:

PG1 - Piccola raccolta di acqua a Tuoro sul Trasimeno (PG)
PG2 - Rigagnolo sul prato dove pascolano cavalli a Tuoro sul Trasimeno (PG)
PG3 - Vasche raccolta liquami e acqua piovana a Pierantonio (PG)
PG4 - Vasche di raccolta acqua piovana a Castiglione del Lago (PG)
PG5 - Vasche di allevamento Sant'Arcangelo (PG)

distribuzione dei focolai larvali in Umbria
Figura 2: Distribuzione dei focolai larvali


Sorveglianza sugli equidi
I cavalli selezionati sono stati controllati sierologicamente per la ricerca di anticorpi nei confronti della WND tramite due prelievi: il primo effettuato nel periodo primaverile (1° febbraio - 30 aprile), il secondo nel periodo invernale (1° novembre - 31dicembre).

I campioni raccolti sono stati inviati al Centro Studi Malattie Esotiche (CESME) presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale G. Caporale di Teramo. I sieri sono stati esaminati tramite prove di screening (ELISA) per la ricerca di anticorpi nei confronti del virus; gli eventuali campioni positivi o dubbi vengono confermati tramite una prova di sieroneutralizzazione.

Risultati
In Umbria la sorveglianza sugli animali sentinella (polli sentinella) è avvenuta in 2 allevamenti rurali situati nel comune di Umbertide (ASL 1) e Magione (ASL 2).
Il numero di campioni esaminati dal 2005 al 2008 sono mostrati nella tabella 1 e nella figura 3 suddivisi per anno e per i due comuni presi in considerazione. Tutti i campioni analizzati sono risultati negativi.

Tab. 1: Distribuzione del numero di campioni effettuati nei polli sentinella
anni Umbertide Magione
2005 48 190
2006 40 130
2007 20 120
2008 - 160



Figura 3: distribuzione del numero di campioni prelevati nei polli sentinella


La distribuzione del mese e dell'anno di prelievo dei campioni sono mostrati nella figura 4.

Numero di campioni per anno nei mesi di prelievo
Figura 4: Distribuzione del numero di campioni per anno nei mesi di prelievo


Per quanto riguarda la sorveglianza sull'avifauna selvatica, in Umbria, non è stato raccolto e fatto pervenire all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche nessun animale morto.

Dai siti monitorati per sorveglianza entomologica sono state catturate 5.416 larve:

Numero di larve per sito di cattura
Figura 5: Distribuzione del numero di larve per sito di cattura


Nella figura 6 viene riportato il numero di larve catturate per specie e per anno, nella figura 7 la distribuzione per mese di cattura e per anno.

Specie di larve catturate per anno
Figura 6: Distribuzione delle specie di larve catturate per anno


Numero di larve catturate per mese e anno
Figura 7: Distribuzione del numero di larve catturate per mese e anno


I cavalli esaminati sono stati 28 (il numero è stato calcolato secondo i parametri descritti e sulla base degli animali presenti). I cavalli provengono da un'unica azienda nel comune di Tuoro sul Trasimeno (ASL 2). I campioni effettuati per il monitoraggio degli equini sono mostrati nella tabella 2 e nella figura 8. Gli animali sono risultati tutti negativi.

Tab. 2: Distribuzione del numero di campioni effettuati nell'azienda sentinella
anno Periodo primaverile Periodo invernale
2005 28 28
2006 28 28
2007 -- 29
2008 29 28


Numero di campioni effettuati per anno
Figura 8: distribuzione del numero di campioni effettuati per anno


Discussione
La WND è una delle zoonosi definite come riemergenti cioè zoonosi già conosciute che si presentano con un aumento di casi insolito e, a volte, con caratteristiche diverse da quelle consuete. Nel caso della WND si tratta di una malattia che è comparsa, in Italia, in aree geografiche in cui prima non era presente quali l'Emilia Romagna, il Veneto e la Lombardia, determinando anche focolai umani.

I campioni esaminati in Umbria sono risultati negativi, questa negatività però non è da intendersi come una qualifica sanitaria di territorio stabilmente acquisita ma semplicemente, purtroppo, come una situazione sanitaria hic et nunc. Fattori che influiscono sulla diffusione della malattia sono ormai acquisiti: il vettore della WND è ubiquitario e fenomeni quali il global warming possono influire sulla stagionalità del vettore aumentando il periodo di presenza dello stesso.
È fondamentale in questo caso continuare ad effettuare la sorveglianza sul territorio adattandola alle situazioni contingenti.


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West Nile like encephalomyelitis national surveillance plan in Umbria (Italy). Evaluation of four years of activity (2005 - 2008) - Piano di sorveglianza nazionale per la Encefalomielite di tipo West Nile in Umbria: valutazione di quattro anni di attività (2005 - 2008). by Maresca C., Bartoccioni S., Bellini S., Costarelli1 S., De Curtis M., Faccenda L., Ferrarini N., Flamini A. R., Pauselli G. B., Scoccia E., Scorcelletti, Cenci T. is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.
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