Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 53 Aprile 2009 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#427
Monitoring on the presence of Polychlorobiphenyls (PCBs) in fish species of the Piediluco lake (Terni, Central Italy) - Monitoraggio sulla presenza di policlorobifenili (PCB) in specie ittiche del lago di Piediluco (Terni, italia centrale)
Sola D., Agnetti F., Pecorelli I., Latini M.
Abstract. In nature numerous chemical substances, both of natural or industrial origin, may contaminate the habitat of the different animal species. Fishes can be considered "animals sentinel" for estimating the level of pollution in a certain environment. The results obtained from this research show that the concentrations of PCB-ndl in fishes of Piediluco lake is varying in the time. All this suggests to implement further investigations in order to appraise the degree of contamination in each fish species and so the actual risk for the consumer.
Riassunto: In natura numerose sostanze chimiche, sia di origine naturale che industriale, possono contaminare l'habitat delle diverse specie animali. I pesci, vengono considerati "animali sentinella" per la valutazione dello stato di inquinamento ambientale. I risultati ottenuti da questo studio hanno mostrato che la presenza di PCB-ndl nei pesci del lago di Piediluco varia in concentrazioni medie variabili nel corso del tempo. Ciò suggerisce la necessità di attuare ulteriori indagini per rilevare il grado di contaminazione nelle singole specie ittiche, definendone per ognuna il rischio per il consumatore finale.
Introduzione
In natura numerose sostanze chimiche, sia di origine naturale che industriale, possono contaminare l’habitat delle diverse specie animali. Anche nell’ambito degli organismi acquatici vari composti quali policlorobifenili (PCB), pesticidi e metalli pesanti, possono incidere sulla qualità igienico-sanitaria del pescato e conseguentemente sulla salute del consumatore. I pesci, pertanto, vengono considerati “animali sentinella” per la valutazione dello stato di inquinamento ambientale di un determinato bacino idrografico.
Nello specifico, il controllo dei contaminanti chimici nelle specie ittiche del lago di Piediluco (Fig. 1), rientra in un piano di monitoraggio sanitario del patrimonio ittio–faunistico promosso annualmente dall’Amministrazione Provinciale di Terni.
Figura 1. Visione aerea del lago di Piediluco
Materiali e metodi
Il periodo considerato nel presente lavoro è il trienno 2004 – 2006, durante il quale sono stati analizzati 254 campioni di pesce per la presenza di Policlorobifenili non diossina simile (ndl-PCB). Oggetto di indagine sono stati membri delle famiglie Ciprinidae (Carassius auratus, Scardinius erythrophthalmus, Chondrostoma genei, Fig. 2: a, b, c), Percidae (Perca fluviatilis, Gymnocephalus cernuus, Fig. 2: d, e) e Anguillidae (Anguilla anguilla, Fig. 2: f ). I pesci provenivano da pescate effettuate a scopo commerciale dalle cooperative di pesca locale; da queste sono stati prelevati dei soggetti di taglia commerciale, sottoposti a esame ispettivo nella stessa giornata di pesca ed immediatamente congelati per il successivo invio presso i laboratori di chimica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche. La metodica per l'analisi dei PCB prevede la determinazione quali-quantitativa di 18 congeneri (PCB-28, 52, 95, 101, 99, 110, 151, 149, 118, 146, 153, 105, 138, 187, 183, 177, 180, 170) mediante standardizzazione interna effettuata con PCB-155, per i congeneri tri, tetra, penta ed esa-clorurati e con PCB-198 per i congeneri epta-clorurati. Il grasso dalla matrice è estratto mediante ASE (Accelerated Solvent Extraction), successivamente idrolizzato ed infine purificato con SPE (silice). La determinazione quali-quantitativa viene effettuata tramite GC-ECD su colonna capillare. La conferma di campioni con contenuto di PCB superiore al limite di determinazione del metodo (5 ng/g nel grasso) è effettuata mediante colonna capillare a differente polarità.
Risultati
I risultati ottenuti hanno mostrato una variazione annuale che non permette di identificare in modo univoco un trend, ascendente o discendente, relativamente alla presenza di questi inquinanti.
In particolare le medie di PCB, espresse in ppb nel grasso, rivelate nell’anno 2004, 2005 e 2006, sono riportate nella Tabella
sottostante.
Tabella 1. Medie di PCB: valori espressi in ppb nel grasso
Figura 3. Rappresentazione grafica della Tabella 1
Conclusioni
Attualmente non sono stati fissati limiti normativi per i PCB-ndl. La presenza di questi inquinanti nei pesci del lago in oggetto, rilevata in
concentrazioni medie variabili nel corso del tempo, suggerisce la necessità di indagini ulteriori e mirate al fine di rilevare correttamente il
grado di contaminazione nelle singole specie ittiche, definendone per ognuna il rischio per il consumatore finale.
Bibliografia
1) Various Authors (2008). Fish Diseases, vol.2. Ed. J.C. Eiras, H. Segner, T. Wahli, B.G. Kapoor, Pag. 1219.
2) Shelley A. H., Jennifer L. J. (2008). Fish consumption and PCB-associated healt risks in recreational fishermen on the James River, Virginia Environmental Research, Volume 107, Issue 2, June 2008, Pages 254 – 263.
3) A cura di Colavita G. (2008). Testo di “Igiene e Tecnologie degli Alimenti di Origine Animale” , Pag. 6 – 18 , Prof. Paolo Avellini.
4) A. Giuffrida , A. Panebianco , G. Di Bella , G. Dugo (1994). Ricerche sulla contaminazione da organoclorurati (OC) e bifenilipoliclorurati (PCB) in trote dell’Alcantara: rilievi chimico – analitici, anatomo – istopatologici e considerazioni igienico – sanitarie , Rivista “Il Pesce”, n°4, Agosto 1994, Pag. 75 – 80.
Lavoro presentato al XIX Convegno Nazionale A. I. V. I. - Perugia, 24-26 giugno 2009
