Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 47, Aprile 2008 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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Citando la Madeleine di Proust


di Raoul Ciappelloni


Si dice che un classico è tale in quanto lo si cita anche senza averlo mai avuto in mano.
È forse il caso di un famoso passo di un racconto di Marcel Proust, dedicato alla Madeleine (un piccolo biscotto morbido assai simile a quello che oggi definiremmo Plum cake), che evoca un mondo di ricordi allo scrittore. Nel libro Du côté de chez Swann del 1913, reperibile in Italia con il titolo "Un amore di Swann" (Garzanti 2007), il passo in questione si trova nel primo episodio intitolato "Alla ricerca del tempo perduto".

È estremamente probabile che chi recuperi questa onnipresente citazione sulle implicazioni mentali dell'assaggio.
Sia detto per inciso, forse la più antica menzione dell'esistenza di una memoria "gastrica", ancor prima che si scoprisse il plesso neurale intestinale e la sua importanza per la creazione dei ricordi, non riesca a raccapezzarsi sulla sua fonte bibliografica (a tal riguardo segnaliamo la nostra recensione sul lavoro di M. Gershon 2006: Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 35, marzo - aprile 2006).

Sembra una pignoleria invece è solo un piccolo guaio bibliografico, perché non è difficile pensare che un lettore, sia esso studente, gastronomo o alimentarista, possa desiderare sapere da che libro viene questa benedetta Madeleine, magari per acquistarlo o semplicemente menzionare questo passo in qualche pubblicazione.


Raffigurazione delle Madeleines definite "Post-Proustiane" in un blog sulla cucina
http://www.thefoodsection.com/foodsection/dining_in/index.html

Qui le strade sono due: ci si reca in una biblioteca e si spiega ad un addetto il problema. Ciò genererà una ricerca su un catalogo e (forse) una citazione, una casa editrice, un libro.
Altrimenti si accede al Web e utilizzando le parole chiave "Proust" e "Madeleine" si richiama un lungo elenco di pagine che contengono i termini.

Sorpresa. Al momento della pubblicazione di questa rivista, nessuno degli autori che abbiamo reperito grazie ai comuni motori di riceca (alcuni sono professori universitari e ricercatori) dice dove sia stato preso il riferimento. Tutti beninteso ne parlano diffusamente ed affrontano il ricordo dal punto di vista letterario, gastronomico, perfino psicanalitico, ma nessuno si cura di contestualizzare questo pensiero in una citazione bibliografica.

La Madeleine diviene così un "non luogo", simbolo della caducità del testo ai tempi di Internet e della difficoltà di rigradare l'informazione, pura entropia. Verba volant? No, forse sarebbe più saggio dire: scripta volant.

Siamo di fronte ad una coincidenza? No. Questa è purtroppo la norma che la dice lunga su quanto siamo lontani da una corretta gestione dei dati e delle informazioni in Rete. Uno spunto (speriamo non angoscioso) per le meditazioni dei nostri lettori.


Marcel Proust (Parigi 1871-1922)



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