Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 45, Dicembre 2007 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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ISOLAMENTO DI SALMONELLA TYPHIMURIUM VAR. COPENHAGEN NELLA REGIONE MARCHE NEL PERIODO 2003-2006


Staffolani M., Valli M.B., Arena S., Saccardin C., Mancin M. Perugini G.,Fisichella S.

Introduzione
Salmonella Typhimurium var. Copenhagen, formula antigenica 4,12:i:1,2, è una variante che differisce dal sierotipo Typhimurium (formula antigenica 4,5,12:i:1,2) per l’assenza dell’antigene somatico O:5. E’ considerata una variante “adattata” alla specie del piccione, nel quale è responsabile di una grave patologia di tipo setticemico ad esito fatale, sebbene sia stata isolata anche dai mammiferi e dall’uomo. Studi di tipizzazione biomolecolare, mediante elettroforesi pulsata, hanno dimostrano che i ceppi di Salmonella Typhimurium var. Copenhagen isolati dai piccioni risultano differenti dai ceppi provenienti da altre specie (1-4). La prevalenza di questa variante a livello europeo non è facilmente reperibile poiché generalmente nei report risulta inclusa nel sierotipo Typhimurium. Gli unici dati disponibili derivano dai report del CDC (USA) (3). Nel presente lavoro sono analizzati i risultati relativi ai ceppi di S. Typhimurium var. Copenhagen isolati nella Regione Marche dal 2003 al 2006 nell’ambito dell’attività svolta dal Centro di Riferimento regionale per gli Enteropatogeni in attuazione dei sistemi di sorveglianza Enter-net ed Enter-vet.





Materiali e metodi
La sierotipizzazione è stata eseguita utilizzando sieri del commercio (Biogenetics) secondo lo schema di Kauffman-White (5). La fagotipizzazione è stata eseguita presso l’Istituto Superiore di Sanità per i ceppi di origine umana e presso l’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie per i ceppi di origine non umana con il metodo descritto da Anderson e Ward (6) utilizzando i fagi forniti dal Health Protecion Agency di Londra. Il saggio di sensibilità agli antimicrobici è stato effettuato con la tecnica della diffusione in agar secondo le linee guida del CLSI (ex NCCLS) (7). Gli isolati di Salmonella spp. di origine umana sono stati saggiati nei confronti di 13 antibiotici (Oxoid) alle seguenti concentrazioni: Ampicillina (A) 10, Cloramfenicolo (C) 30, Streptomicina (S) 10, Sulfonamidi (Su) 300, Tetraciclina (T) 30, Acido nalidixico (Nal) 30, Cefotaxime (Ctx) 30, Ciprofloxacina (Cip) 5, Gentamicina (Gm) 10, Kanamicina (Kan) 30, Amoxicillina-acido clavulanico (Amc) 30, Trimethoprim-Sulfametossazolo (Sxt) 1.25/23.75 e Cefalotina (Kf) 30. Gli isolati di origine non umana sono stati saggiati in aggiunta con altri 3 antibiotici: Colistina (Cl) 10, Enrofloxacina (Enr) 5 e Ceftazidime (Caz) 30.



Risultati
Nel corso del periodo 2003-2006 sono stati isolati complessivamente 441 ceppi di S. Typhimurium, dei quali 122 appartenenti alla variante Copenhagen. (Fig 1). Tra i ceppi di origine non umana, la prevalenza annuale nel periodo esaminato è pressoché costante, mentre quella dei ceppi in ambito umano è stata molto elevata nel 2003, per poi diminuire fino al 2006 (fig 2). In ordine di frequenza le prime 5 fonti di isolamento da cui sono stati isolati i ceppi di S. Typhimurium var. Copenhagen di origine non umana sono: piccione (40%), coniglio (19%), suino (11%), pollo (11%) e acque superficiali fluviali (8%) (fig. 3). Insolito è l’isolamento di un ceppo da una partita di semi di sesamo stoccata in un silos presso il porto di Ancona. Per ciò che concerne la multiresistenza, i ceppi di origine umana presentano una frequenza molto più elevata rispetto ai ceppi di origine non umana (82% contro 27%). Tra questi ultimi, inoltre, i ceppi che presentano maggiore resistenza sono quelli isolati da coniglio, mentre quelli che risultano più sensibili sembrano essere i ceppi derivati da piccione. I profili di resistenza dei ceppi di S. Typhimurium var. Copenhagen (fig. 4 e 5 ) sono molto simili a quelli riportati in letteratura relativi al sierotipo Typhimurium. Più in dettaglio, il nucleo costituito da 4 (ASSuT) o 5 (ACSSuT) resistenze, caratteristico del sierotipo Typhimurium, risulta ben rappresentato anche nei ceppi della variante Copenhagen. Tuttavia, tra i ceppi di origine non umana, si evidenziano 2 profili con frequenza piuttosto alta poco comuni nel sierotipo Typhimurium: il profilo SSuT+Gm esclusivo dei ceppi isolati da coniglio, e la resistenza singola alla Streptomicina che risulta associata quasi totalmente al piccione.





Conclusioni
I risultati preliminari sulla diffusione della variante Copenhagen nella regione Marche in ambito non umano sembrano essere in linea con i dati riportati in letteratura (3). Le differenze in termini di fagotipo e profilo di resistenza antibiotica riscontrate tra le varie categorie di ceppi di origine non umana e umana, sono meritevoli di un ulteriore approfondimento che includerà, nello specifico, l’utilizzo di tecniche di tipizzazione molecolare, quali la PFGE (Pulsed Field Gel Electrophoresis). In particolare si evidenzia che nel corso dello studio è emerso un dato interessante riguardo l’isolamento della variante Copenhagen nella specie del coniglio, in precedenza mai riportato in letteratura. Infine questo lavoro costituisce un’occasione per sottolineare da un lato, la mancanza di dati ufficiali sulla prevalenza della variante Copenhagen di S. Typhimurium in Europa, e dall’altro l’eliminazione di tale variante dalla ottava ed ultima edizione dello Schema di Kauffman White del 2001, tuttora in vigore. Questo ed altri motivi potrebbero determinare una perdita di dati sulla prevalenza e sulla diffusione della variante Copenhagen, la quale, a nostro avviso, meriterebbe maggiore considerazione nell’applicazione dei protocolli analitici di tipizzazione sierologica, anche in considerazione della semplicità con cui è possibile discriminare le due varianti.

Riferimenti bibliografici
1) F Pasmans, FV Immerseel, M Heyndrickx, A Martel, C Godard, C Wildemauwe, R Ducatelle and F Haesebrouck. 2003. Host adaptation of pigeon isolates of Salmonella enterica subsp. Enterica serovar Typhimurium Variant Copenhagen phage type 99 is associated with enhanced macrophage cytotoxicity. Infection and Immunity, 71, 6068-6074.

2) F Pasmans, FV Immerseel, K Hermans, M Heyndrickx, JM Collard, R Ducatelle and F Haesebrouck. 2004. assessment of virulence of pigeon isolates of Salmonella enterica subsp. Enterica serovar Typhimurium variant Copenhagen for humans. J of Clin Microbiol, 42, 2000-2002.

3) NV Hegde, ML Cook, DR Wolfang, Brenda C Love, Carol C Maddox and BM Jayarao. 2005. Dissemination of Salmonella enterica subsp. Enterica serovar Typhimurium var. Copenhagen clonal types through a contract heifer-raising operation. J of Clin Microbiol, 43, 4208-4211.

4) W. Rabsch, HL Andrews, RA Kingsley, R. Prager, H Tschape, LG Adams and AJ Baumler. 2002. Salmonella enterica Serotype Typhimurium and its Host-adapted Variants. Infection and Immunity, May, 2249-2255. 5) Popoff MY 2001. Antigenic formulas of Salmonella serovars. WHO collaborating Centre for Reference Research on Salmonella. Institut Pasteur, Paris.

6) Anderson ES, et al. Bacteriophage-typing designations of Salmonella Typhimurium. J. Hyg. 1997; 78: 297-300.

7) CLSI (ex NCCLS), 2002. M31-A2. Performance Standards for Antimicrobial Disk and Dilution Susceptibility Tests for Bacteria Isolated from Animals; Approved Standard; CLSI (ex NCCLS), 2004. M100-S14. Performance Standards for Antimicrobial Susceptibility Testing; Fourteenth Informational Supplement).