Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 43, Agosto 2007 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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National Civil Service: critical and turning points
Il Servizio Civile Nazionale: Punti critici e di svolta


Schiavolini M.


Abstract: An experience of voluntary service is discussed. The origin of the National Office for the Civil Service and of her National council for the Civil Service, starting from the law number 230/1998 is traced. This law forms the basis of those structures. A great effort now is the attempt to create an Association of Volunteers and ex-Volunteers. This association would be a starting point for all those people that devoted twelve months of their life in projects for a future work. The speaker believe that the reason for which it is important to introduce Civil Service Projects inside the Libraries is that they represent a great opportunity for the Institute itself. It would have the possibility of employ volunteers for the renovation of bibliographic procedures, often complex and time consuming for inexperienced or young people. In this way it may be possible to improve and optimize the services offered by the scientific Libraries.


Il presente intervento sarà, in primo luogo, di carattere generale su come si è andata evolvendo e sviluppando la storia di questa complessa realtà che è il Servizio Civile Nazionale.
Quindi riporterò brevemente la mia personale esperienza da ex - volontaria di servizio civile affinché possa essere di aiuto per tutti coloro che sono qui oggi per discutere dei limiti e delle potenzialità di progetti di volontariato all'interno delle Biblioteche e di spunto per tutti quei giovani presenti oggi che hanno magari decideranno di avvicinarsi al Servizio Civile Volontario.

Le fasi salienti della storia del Servizio Civile si racchiudono in tre momenti fondamentali:

Legge 230 del 1998.Vengono istituiti due organi che andranno a formare la struttura portante del Servizio Civile nazionale: l'ufficio Nazionale di Servizio Civile e la Consulta Nazionale per il Servizio Civile, organi che andranno però a regolamentare lo svolgimento di quella che ancora era la figura dell'Obiettore di Coscienza.

Una svolta vera e propria verrà con la legge 64 del 2001 che avrà la sua piena attuazione in due diverse fasi: la prima con l'apertura al Servizio Civile ai tutte le ragazze, ma soprattutto ai tutti i ragazzi tra i 18 e i 28 anni e successivamente, dal 1 gennaio 2005, con l'applicazione della sola base volontaria al Servizio Civile Nazionale.

Un altro momento importante si è avuto con il decreto legge 77 del 2002 che sancì una rivisitazione della composizione dei membri della Consulta Nazionale, organo ricordiamo puramente consultivo, con l'entrata in seno ad essa, di alcuni rappresentanti delle Regioni che ottengono così un ruolo più attivo e ufficiale nella struttura del Servizio Civile.

Momento particolarmente significativo ed anche il motivo per cui mi trovo qui oggi è stato lì'incontro del 10-11 marzo 2006, giornate in cui si è tenuta a Roma, la 1° Assemblea Nazionale dei Delegati di Servizio Civile.
Centocinquanta ragazzi (eletti tramite un meccanismo di voto on line), in rappresentanza di tutte le Regioni italiane si sono incontrati per discutere e confrontarsi sui temi più "caldi" che ruotano intorno al Servizio Civile. Hanno eletto i due Rappresentanti Nazionali che siederanno per la prima volta (lo sancisce l'art. 3 della legge 16 del 2003 e successive modifiche) in seno alla Consulta Nazionale del Servizio Civile.

I delegati che hanno avuto la possibilità di incontrarsi in una "due giorni" di intenso lavoro e scambio di idee, proposte, dubbi ed ipotesi per il futuro, hanno compreso l'importanza di dare una continuità a questo loro lavoro e hanno iniziato un intenso lavoro di "rete".
Allo scopo sono stati creati due gruppi di posta Yahoo, uno riservato ai delegati regionali (delegatiserviziocivile@yahoogroups.com) ed uno aperto invece a tutti i volontari italiani(volontariserviziocivile@yahoogroups.com); alcuni ragazzi della Regione Marche hanno poi lavorato intensamente, dimostrando una grande professionalità, per la creazione di una radio web, tutta dedicata al Servizio Civile www.radious.it, che sta dando la possibilità a tanti giovani amanti della radio di avvicinarsi alle tematiche e alla realtà del Servizio Civile attraverso la musica, l'interattività e la partecipazione diretta.

Un altro grande sforzo che si sta tentando di fare è quello della creazione di un'Associazione di Volontari ed ex Volontari che abbia un proprio statuto e possa rappresentare un punto di partenza per tutti coloro che hanno dedicato dodici mesi della propria vita in progetti, che hanno acquisito competenze a capacità spendibili per un futuro lavorativo. L'associazione dovrebbe comprendere una "banca dati" in cui tutti i volontari possano lasciare un proprio curriculum vitae e i propri contatti a disposizione di Enti e privati che magari possano loro offrire un lavoro.

I primi risultati arrivati da questo anno di grande lavoro sia dei delegati che si sono mossi, seppure con grandi difficoltà, nelle loro Regioni, che dei due rappresentanti nazionali che di volta i volta hanno raccolto i contributi di tutti e hanno portato la nostra voce sino ai piani alti della Consulta Nazionale, sono stati molti: in primo luogo la consegna non solo di un attestato "generico" da parte del Ministero, ma il rilascio da parte dell'Ente stesso in cui il volontario ha prestato servizio, di un attestato "specifico" (spendibile nei concorsi pubblici) che metta in luce il lavoro svolto dal volontario, le tecniche, le formazione e gli approfondimenti con cui è venuto a contatto, le capacità e le competenze acquisite.
Prima di parlare in breve della mia personale esperienza vorrei, con l'aiuto di alcuni grafici, mostrare come ad oggi l'ipotesi di dedicare un anno della propria vita al Servizio Civile sia sempre più forte tra i giovani.

Dai 181 "pioneri" del 2001 oggi il Servizio Civile conta più di 50.000 unità, impegnate in progetti in Italia e all'Estero, per un totale di più di 150.000 giovani che nell'arco di questi 5 anni hanno svolto il Servizio Civile Volontario.
La ripartizione dei giovani che prestano Servizio Civile è nettamente superiore al sud, dove sappiamo tutti che il problema della disoccupazione, porta spesso a considerare i 433,80 euro di rimborso spese, come l'unica fonte di guadagno, particolarmente attrattiva nelle zone più disagiate.
La ripartizione dei giovani per aree tematiche di progetto mostra come le attività assistenziali siano rappresentate in modo schiacciante.
Questo com'è anche logico che sia, visto lo slogan del Servizio Civile Nazionale che cita "Un'esperienza che ti cambia la vita " e mai come in questo settore ci si affaccia e si viene a contatto con persone e situazioni "difficili", tanto da lasciare qualcosa di forte dentro ogni volontario che ha partecipato a progetti di questo tipo.
La mia esperienza mi porta comunque ad affermare che anche in quei settori in cui sono impiegati molti meno giovani, come può essere il settore della comunicazione, della promozione culturale, dell'educazione, dell'ambiente e della protezione civile si possa svolgere un'esperienza importante e formativa, che possa avviare i giovani verso il mondo del lavoro, istruendoli da vari punti di vista, insegnando loro a lavorare in un gruppo, portandoli a contatto con ambienti spesso complessi e per niente accessibili come la pubblica amministrazione, gli Istituti culturali, e tanti altri.

Guardando alla mia esperienza di ex - volontaria che ha prestato servizio con il progetto "La Comunicazione nelle sedi periferiche"presso l'URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Perugia (sede distaccata di San Sito) posso dire che questi dodici mesi non solo sono stati importanti dal punto di vista della mia maturazione personale: svolgendo compiti di accoglienza Front - Office e lavoro di Back - Office sono venuta a contatto spesso con cittadini italiani e stranieri in gravi situazioni di disagio, con problemi economici, che si rivolgevano allo sportello per essere informati su quali sussidi venivano offerti dal Comune o semplicemente per un aiuto alla compilazione di carte di difficile comprensione.

Allo stesso modo lavorando quotidianamente nel settore anagrafico, non solo ho avuto modo di formarmi un bagaglio personale che sono certa mi servirà in futuro, ma ho potuto aiutare tante persone a districarsi nel complicato mondo della burocrazia.
Questo è il motivo per cui credo fermamente che inserire Progetti di Servizio Civile all'interno delle Biblioteche possa rappresentare un'occasione importante per l'Istituto stesso che avrebbe la possibilità di impegnare il volontario nel rinnovamento e nella riorganizzazione di tante procedure che spesso risultano ai giovani, i principali fruitori della Biblioteca, "macchinosi" e poco accessibili. Il volontario, oltre ad acquisire delle conoscenze, potrebbe mettere in pratica le proprie capacità per migliorare e ottimizzare i servizi offerti dai servizi bibliografici.
Concludo, rinnovando non solo a tutti i giovani l'invito ad avvicinarsi al Servizio Civile, ma confermando l'assoluta importanza del Servizio civile visto come un'esperienza formativa a trecentosessanta gradi, che dia la possibilità di creare un "interscambio" acquisizione di competenze a capacità tra il volontario e l'Ente in cui presta servizio.


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