Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 43, Agosto 2007 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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National Civil Service: Lesson learned in Umbria (Italy)
Il Servizio Civile Nazionale: l'esperienza Umbra


Freguglia F.


Abstract: Doctor Freguglia furnished adjourned data about the Umbria region where currently 30 agencies operate with 328 project centers.
The evaluation of the projects submitted in Umbria underlines, as specificity, the predominance of small dimensions subjects.
With the new regional dispositions they have the possibility of submit jointly projects, with a minimum number of two voluntary instead of four.
Finally, various initiatives have been set out by the Umbria Region.
Among these the realization of a website on the Civil National Service, an informative campaign on the SCN for all the citizen of Umbria Region, the organization of meetings and seminars on the Civil National Service, various information campaigns organized at schools.


Vorrei prima di tutto ringraziare l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche per l'invito a partecipare a questo seminario.
Prima di cominciare a descrivere l'esperienza umbra del Servizio Civile Nazionale, mi vorrei soffermare su alcuni concetti presenti nella normativa vigente del Servizio Civile e mi riferisco alla legge 64/2001 in cui vengono stabilite le finalità di come funziona il Servizio Civile nazionale su base volontaria e del successivo decreto legislativo n. 77/2002.

Il Servizio Civile è volontario, non è volontariato: i volontari non sono volontari se ciò rimanda al connotato essenziale della gratuità - requisito contenuto nella finalità della legge n. 266/91 - (in cui vengono definiti volontari quanti, per fini di solidarietà, prestano gratuitamente la propria opera).
Il Servizio Civile; a differenza di quello degli obiettori di coscienza che rispondevano all'obbligo di leva nella modalità non armata, non è volontario perché non ha a monte un obbligo: è volontariamente scelto. Quindi è Servizio Civile volontario per questo motivo.

Il Servizio Civile Nazionale ha la finalità, fra l'altro, di promuovere la solidarietà e la cooperazione a livello nazionale ed internazionale con riguardo alla tutela dei diritti sociali, dei servizi alla persona, all'educazione e alla pace tra i popoli e, ancora, di partecipare alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo al settore storico-artistico, culturale, ambientale e della protezione civile. Potremmo dire per flash che il percepire 433 € al mese non è l'unica motivazione, si pensi che su 15.000 risposte questa motivazione è collocata al 3°- 4° posto (Fonte UNSC).

Inoltre per completare questi flash sul SC possiamo affermare che l'esperienza del SC è significativa: Descrivendo, ora, l'esperienza umbra dobbiamo dire che il primo approccio con il SCN è iniziato nel 2004, avendo avuto l'opportunità di partecipare al gruppo di lavoro interregionale "area Servizio Civile" in cui tutte le regioni e le province autonome hanno iniziato a discutere ed a confrontarsi nella prospettiva del passaggio delle competenze dall'UNSC alle RPA.
Questa fase è stata caratterizzata da momenti di grande difficoltà di sintesi in considerazione delle diverse realtà territoriali ed anche per la presenza del ruolo dominante dell'UNSC.
Alla fine del 2005, comunque, si è raggiunto un accordo tra le RPA e l'UNSC attraverso il Protocollo di intesa per l'avvio delle procedure istitutive degli albi degli enti di Servizio Civile a dimensione regionale, con la contestuale istituzione dell'Albo regionale degli Enti di Servizio Civile Il suddetto Protocollo è stato recepito dalla Regione Umbria con DGR n. 304 del 22/02/2006. Era stato approvato, precedentemente, dalla Conferenza Stato Regioni in data 26.01.2006.
Ad oggi è stato recepito da tutte le RPA.
L'avvio delle attività connesse all'espletamento delle funzioni trasferite è stato preceduto dalla D.G.R. n. 155 del 02/02/2006, con la quale è stato approvato il documento di programmazione per il Servizio Civile, al fine di predisporre strumenti ed azioni per la pianificazione e il coordinamento delle iniziative in materia, come ad esempio la costituzione di un gruppo di coordinamento regionale per i procedimenti connessi alle nuove competenze.
Nei primi mesi del 2006, in attuazione del suddetto Protocollo d'intesa si sono avviate le procedure per l'accreditamento e adeguamento dei soggetti dalla quarta alla seconda classe, i quali successivamente alla approvazione sono stati immessi nell'Albo regionale del Servizio Civile.
Il numero di domande presentate in occasione della riapertura dei termini per la presentazione delle istanze di accreditamento/adeguamento dal 01/02/2006 al 15/03/2006 ha risentito sia della contrazione dei tempi a disposizione degli enti per la presentazione delle relative istanze che della necessità per la Regione di dotarsi degli strumenti necessari per la gestione delle competenze attribuite.

In esito alle istruttorie relative al procedimenti di accreditamento/adeguamento, sono stati accreditati 4 nuovi enti ed eseguiti 2 adeguamenti, con 2 accreditamenti negativi per un totale complessivo di 30 enti accreditati con 238 sedi di attuazione rispetto ai 26 accreditati dall'U.N.S.C. alla data del 31/01/2006.
Risultano, inoltre, accreditate 9 sedi di attuazione appartenenti a 3 enti di competenza di altre regioni. Ne emerge un quadro perfettamente in linea con le caratteristiche dimensionali e demografiche della regione, considerato che la popolazione residente in Umbria al 1° gennaio 2004 è di 848.022 abitanti.
La realtà umbra presenta una prevalenza di enti appartenenti alla IV classe (24 in seguito agli ultimi accreditamenti), a fronte della presenza di soli 4 enti di III classe e 2 di II.
Ne deriva che si tratta di soggetti connotati da una fisionomia non particolarmente articolata, con una capacità organizzativa (minima) rispondente alle caratteristiche della classe prevalente di appartenenza (IV classe appunto) e che, pertanto, necessitano dell'assistenza costante della Regione.
Nel 2006, per la prima volta, abbiamo gestito il bando per la presentazione dei progetti dei soggetti accreditati e pertanto iscritti all'albo regionale.
Nell'ambito delle procedure avviate per l'espletamento delle funzioni trasferite alle RPA, la Regione ha approvato la DGR 1563 del 13/09/06, relativa alla valutazione dei progetti di SC presentati dagli enti accreditati. Con questo atto la Regione non solo ha recepito il D.M. di approvazione del Prontuario, contenente le modalità per la redazione e presentazione dei progetti dei Servizio Civile, ma si è avvalsa della possibilità di emanare ulteriori disposizioni di sua competenza in merito a criteri ulteriori di valutazione dei progetti, scelti su base regionale.

L'adozione dei criteri aggiuntivi per la valutazione dei progetti di Servizio Civile si è basata su alcune peculiarità del Servizio Civile in Umbria, come la prevalenza di soggetti di piccole dimensioni che attraverso le nuove disposizioni regionali hanno la possibilità di presentare congiuntamente i progetti di Servizio Civile (c.d. co-progettazione) oppure di presentare progetti con un numero minimo di 2 volontari piuttosto che 4 e fissando, infine, un tetto massimo di volontari per ente pari al 25%, nel caso in cui i progetti approvati non venissero completamente finanziati. Sulla base delle nuove disposizioni adottate, al 31 ottobre 2006 sono stati presentati 69 progetti per un totale di 560 posti richiesti.
Nella maggior parte dei progetti di Servizio Civile presentati, le attività previste sono sviluppate e inserite in un contesto che si richiama ad atti locali o regionali, creando di fatto un coordinamento con la relativa programmazione, come si riscontra, ad esempio, nei progetti in materia di assistenza, la maggior parte dei quali fanno riferimento al piano sociale regionale, e negli altri progetti che riguardano la cultura, l'ambiente e la Protezione Civile.

Questo primo approccio, ci ha fornito delle indicazioni che, per il futuro, dovranno attivare dei correttivi che rivolgano principalmente i criteri aggiuntivi specificamente ed esclusivamente verso i giovani, puntando pertanto su elementi qualitativi e nel contempo pensare di ponderare il tetto del 25% del n. dei volontari per ente.

Tra la fine del 2006 e i primi mesi del 2007 è stata fatta la valutazione dei progetti. L'ufficio si è attrezzato mandando del personale ad un corso di formazione specifico.

Purtroppo alcuni soggetti accreditati hanno già criticato le procedure.
Forse l'unica colpa, non mettendo in discussione la buona fede, è stata quella di aver valutato i progetti applicando pedissequamente i contenuti del DM del 3 agosto 2006 in cui vengono indicati i criteri per la relativa selezione.
Comunque si può dire che diversi progetti, nei loro contenuti, sono stati presentati in maniera insufficiente e carente.
Per questo motivo necessiterà per il futuro fare interventi di formazione sia ai progettisti che ed ad altre figure presenti nel SC per innalzare il livello qualitativo degli stessi.
Altro problema non ancora risolto riguarda la non definizione di una struttura minima regionale per il SC che ci permetta di seguire tutte le problematiche in maniera esclusiva, puntuale e funzionale.

La Regione Umbria ha avviato, altresì, contatti con le Università degli Studi di Perugia e con l'Università per Stranieri di Perugia per il riconoscimento ai volontari dei crediti e dei tirocini formativi con l'intento di valorizzare l'esperienza di Servizio Civile sistematizzandone e istituzionalizzandone il collegamento con il mondo universitario.
Il gruppo di lavoro interregionale del SC, di cui la Regione Umbria fa parte, essendo scaduto il protocollo d'intesa tra RPA ed UNSC, sta lavorando per una nuova impostazione e articolazione in cui si ribadisca che il rapporto delle RPA e dell'UNSC dovrà essere, come dettato dalla normativa vigente, paritario.
In questo nuovo contesto si sono costituiti tra RPA e UNSC dei sottogruppi di lavoro per la revisione: della legge 64/2001 e del Dlgs. N. 77/2002, delle nuove regole per l'accreditamento, del monitoraggio e quant'altro, segno che con l'entrata nel SCN delle RPA ci siano segni di dinamicità e cambiamento. Certo non dobbiamo illuderci in quanto il percorso sarà lungo ed irto di insidie. Anche per la criticità dovuta alla difficoltà di riuscire a mettere d'accordo 21 soggetti diversi, mi riferisco alle RPA, ed in presenza, a volte, con situazioni ed esigenze diametralmente opposte.

In attesa della legge regionale sul Servizio Civile, sono state intraprese una serie di iniziative a livello regionale per quanto riguarda il rapporto con gli enti di SC e i giovani.
La Regione Umbria, dal mese di Febbraio 2006, ha avviato, presso i propri uffici, un'attività di informazione al fine di promuovere ed accrescere le conoscenze sul Servizio Civile Nazionale, fornendo agli Enti consulenza in materia di accreditamento e progettazione e ai giovani informazioni sulle possibilità di partecipazione ai progetti di Servizio Civile presenti nel territorio regionale.

Contestualmente, la Regione Umbria ha provveduto a definire e avviato le procedure amministrative per l'affidamento delle seguenti attività:
  • realizzazione di un sistema informativo regionale sul Servizio Civile Nazionale attraverso la creazione di una o più pagine web all'interno del portale della Regione Umbria dedicate al Servizio Civile Nazionale e alle varie tematiche (normativa, accreditamento e Albo Regionale, presentazione progetti di Servizio Civile, bandi di selezione, avvio dei progetti, gestione, formazione e informazione, modulistica, link utili, ecc.);
  • - realizzazione di una campagna informativa sul Servizio Civile Nazionale rivolta a tutta la cittadinanza, con la predisposizione da parte della Regione Umbria di materiale informativo e promozionale (manifesti, locandine, brochure, ecc.). Rispetto agli enti di SC è prevista la realizzazione di una specifica attività di informazione tramite l'organizzazione di specifici incontri presso la Regione Umbria, seminari informativi sul SCN (significato del SCN, opportunità per gli Enti, normativa, disciplina dell'accreditamento, progettazione per il SCN, diffusione e scambio di esperienze positive e buone prassi, ecc.); rispetto ai giovani, attraverso la realizzazione di una specifica attività di informazione, promozione e comunicazione da realizzarsi tramite incontri presso le Scuole, le Università, ecc., con il coinvolgimento dei Servizi Informagiovani, dei Centri Giovani e degli altri centri di aggregazione giovanile, delle Associazioni giovanili del territorio regionale e con la predisposizione e utilizzo di materiale informativo e documentario adatto allo specifico target di riferimento (brochure, cd-rom, dvd, documentari in VHS, ecc.).

    In questo quadro, il percorso intrapreso rappresenta il presupposto per l'elaborazione di una proposta di legge regionale sul Servizio Civile nella quale saranno definite le scelte strategiche della Regione in materia. Pertanto si potrà pensare, a breve, di costituire, con tutti i soggetti che operano nel sc, un tavolo per ragionare su quale legge regionale sul Servizio Civile si potrà normare. Grazie.


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