Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 43, Agosto 2007 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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Library and the Civil Service
Le Biblioteche ed il Servizio Civile


Fruttini L.


Abstract: The seminary, whose acts have published in this special number of Sanità Pubblica Veterinaria, which concentrates on an important theme: The role of the scientific libraries in the territory and the relationship between these and the young people. The introductory speech of the regional council member for the Culture (S. Rometti), of the Dean of the Veterinary Faculty of Medicine of Perugia (F. Moriconi), of the President (G. Londei) and of the General Director (G. petracca) of the "Zooprofilattico Sperimentale" Institute of the Umbria and of the Marche, emphasise the relationship between research institutes and the activity of the scientific libraries.
The opening communications synthesized the situation of the Civil Service in Italy and particularly in the Umbria Region. Speeches take into consideration the laws (F. Freguglia), the historical evolution of the Civil Service and its perspectives (M. Schiavolini). The discussion of cases of study have concerned the presence of the young people inside the librar (A. Parisi) and the description of single projects such as:
- The project "open Doors 2006" (C. Parmeggiani) of the Municipality of Perugia libraries,
- The communication of the Perugia University on the voluntary experience in a formative stage inside the universities libraries (E. Puccetti).
- Finally has been presented the experience of the "E-Cibus II" project of the "Zooprofilattico Sperimentale" Institute of Umbria and Marche, devoted to the diffusion of information on food (L. Fruttini, R.Ciappelloni). The voluntary engaged in this program (G. Bigazzi, A. Loprevite, F. Melons, M. Monaldi, M. Pela, G. Vicar) has presented their activity, witnessing the value that this experience has had for their own professional and human growth.


Introduzione
Il seminario, i cui atti sono pubblicati in questo numero speciale di Sanità Pubblica Veterinaria, rappresenta un tentativo di avviare una comune riflessione su un tema importante:
Il ruolo delle biblioteche nel territorio ed il rapporto fra queste ed i giovani.
Più precisamente, in questo contesto, quando parliamo di giovani, non ci riferiamo semplicemente ad una categoria anagrafica, che si differenzia per l'età dagli altri componenti della società civile, ma a quei ragazzi che, sostenuti dall'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile - UNSC, decidono di prestare la propria opera in progetti di interesse e valore sociale. E' proprio grazie alle risorse umane messe a disposizione dall'UNSC (una opportunità che comincia ad essere considerata anche nel mondo delle biblioteche), che si è cercato di avviare attività informative per l'utenza nell'ambito del Servizio Bibliografico di un Ente scientifico, quale è l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche. Collaboratori così giovani e motivati hanno creano un contesto lavorativo complesso che ha richiesto ai bibliotecari duttilità nel comportamento e capacità di aggiornarsi.

Questa situazione ci ha portato anche ad affrontare alcuni quesiti:
- come inserire i volontari nelle attività, spesso piuttosto specialistiche di una biblioteca scientifica?
- il connubio fra strutture bibliografiche ed individui che hanno una visione "ingenua" della biblioteconomia potrà contribuire a modificare solo questi ultimi o anche le strutture di accoglienza?
- quali sono state in questo settore le esperienze rilevanti nel territorio Umbro cui fare riferimento?

Per rispondere a queste (e ad altre) domande, nel maggio del 2007 abbiamo cominciato a raccogliere e far raccogliere del materiale informativo ai volontari, che stanno lavorando nell'ambito del progetto di servizio civile E-Cibus II, per realizzare il Seminario "Il volontariato civile ed i servizi bibliografici - potenzialità e limiti". All'inizio temevamo che non sarebbe stato semplice inserire i ragazzi nel contesto lavorativo e adattare la nostra attività alle situazioni che via via andavano creandosi.
Il lavoro una volta impostato è però proseguito quasi da solo, grazie alla partecipazione anche "emotiva" dei volontari che hanno preso a cuore la loro nuova veste di comunicatori di un sapere acquisito sul campo.
I risultati che abbiamo raggiunto sono stati a nostro avviso soddisfacenti consentendoci, tra l'altro, di mettere in luce una dinamica in corso che tende a modificare profondamente la nostra professione: le biblioteche stanno cambiando ruolo e funzione e la proposta di servizi informativi diviene preponderante rispetto alle attività legate alla consueta gestione e diffusione del materiale bibliografico.

Gli interventi
Gli interventi introduttivi hanno messo in luce la volontà di esprimere una attenzione, da parte dell'Assessore alla Cultura della Regione Umbra, del Preside della Facoltà di medicina Veterinaria, del Presidente e del Direttore Generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, alle tematiche legate al mondo delle biblioteche.
Questo interesse rappresenta un fatto abbastanza atipico nell'attuale panorama politico ed un segno che fa ben sperare per il futuro.
Le comunicazioni di apertura hanno sintetizzato la situazione del Servizio Civile in Italia e nella Regione attraverso una puntuale analisi delle normative (F. Freguglia) e dell'evoluzione storica del servizio civile e delle sue prospettive future (M. Schiavolini).
Gli specifici interventi sui casi di studio, che hanno riguardato la presenza dei giovani all'interno delle strutture bibliotecarie, sono stati aperti da una analisi delle aree di possibile inserimento dei volontari nello "spazio della biblioteca" (A. Parisi) e sono quindi proseguiti con la presentazione dei progetti attivi sul territorio.
Il progetto "Porte aperte 2006" (C. Parmeggiani) delle biblioteche del Comune di Perugia è stato presentato con la partecipazione di un gruppo dei ragazzi di servizio civile. Le diverse attività intraprese dalle biblioteche comunali hanno privilegiato temi legati all'incremento della loro presenza sul territorio ed una maggiore attenzione alle richieste dei lettori, curando particolarmente le esigenze informative degli utenti disabili, presenti con una loro rappresentanza al Seminario.
L'intervento dell'Università degli Studi di Perugia (E. Puccetti) ha raccontato l'esperienza di volontari in stage formativo (quindi non facenti parte del Servizio Civile Nazionale) all'interno delle biblioteche universitarie. E' stato messo in risalto l'interesse mostrato dai ragazzi nel conoscere questo mondo anche sotto il profilo della formazione professionale. La "molla" che li ha spinti a voler entrare in biblioteca è stata sicuramente l'esigenza di sentirsi protagonisti di una attività bibliografica, anche se per questo lavoro non hanno avuto alcun compenso di carattere economico.
Da ultimo è stata presentata l'esperienza di "E-Cibus II" (L. Fruttini, R.Ciappelloni) il progetto di Servizio Civile Volontario dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, dedicato alla diffusione di informazioni sull'alimento.
I volontari impegnati in questo programma (G. Bigazzi, A. Loprevite, F. Meloni, M. Monaldi, M. Pela, G. Vicario) hanno presentato in dettaglio la propria attività testimoniando il valore che questa esperienza ha avuto per la propria crescita professionale ed umana.

Il confronto con gli intervenuti, un pubblico professionalmente qualificato, ha dato il via, al termine delle presentazioni, ad un dibattito, dal quale sono emerse alcune indicazioni.
In primo luogo molti partecipanti hanno puntato l'attenzione sulla necessità di una maggiore presenza dell'area bibliotecaria all'interno delle dinamiche decisionali della Regione in materia di Servizio Civile.
Altro aspetto posto in rilievo nel corso del dibattito è stato quello relativo al ruolo stesso del bibliotecario.
Tutti gli intervenuti, per lo più operatori di servizi bibliografici, hanno infatti convenuto che sarebbe urgente attribuire un ruolo di maggiore rilevanza istituzionale a questo professionista, spesso sotto inquadrato e sotto utilizzato. E' proprio grazie ai nuovi impegni che il bibliotecario deve assumere che può emergere una strategia di qualificazione della figura basata sul concetto di continuing education e di interdisciplinarietà riguardante soprattutto gli ambiti biblioteconomico, informatico ed andragogico.
Infine si è ribadita la necessità di disporre di un congruo finanziamento per i progetti regionali in un territorio con forte presenza di giovani provenienti, per motivi di studio, da diverse Regioni italiane.

Conclusioni
Rendendosi disponibile ad avviare i progetti di volontariato il bibliotecario sta di fatto promuovendo la conoscenza della biblioteca nelle famiglie, negli istituti universitari, nei luoghi di lavoro e di svago.
Tutto ciò significa essenzialmente che le attività effettuate grazie al Servizio Civile all'interno di queste strutture hanno un valore sociale, legato prevalentemente al concetto di diffusione della cultura di qualità. Nonostante quello che si sente dire, in Internet l'informazione è spesso carente e non esiste, a differenza di quanto accade nelle biblioteche, nessuno che abbia l'obbligo istituzionale di aiutare l'utente nelle sue ricerche.
Le biblioteche rimangono l'unico luogo attualmente esistente (tendenzialmente a costo zero), dove è possibile accedere ad un prezioso patrimonio informativo e documentale.

Il seminario si è chiuso con l'auspicio di avviare a breve nuovi incontri di approfondimento sui temi legati al mondo della cultura. E' un augurio che spero si traduca in una effettiva maggiore vicinanza dei servizi bibliografici, tra di loro e con l'utenza. E' in questa ottica che verranno elaborati anche i nuovi progetti dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale.

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