Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 41, Aprile 2007 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#366
The story of Bluetongue in Umbria [Italy] from 2001 to 2006
La cronistoria della bluetongue in Umbria dal 2001 al 2006.
Maresca C., Biagetti M., Biasini G., Costarelli S., Faccenda L., Marchi S., Saccoccini R., Scoccia E., Tinaro M., Grelloni V.
Abstract: The Bluetongue is a viral disease of ruminants transmitted by Culicoides. The clinical features are mostly observed in sheep, while bovines are considered a viral amplifier.
The control programme is based on an active surveillance through serological testing of sentinel cattle and entomological testing of Culicoides captured using traps.
In Umbria region, the clinical form of the disease has never been recorded, while the serological positivities have been always linked to the large scale use of vaccine strains.
In addition, Culicoides imicola, the insect demonstrated responsible for the transmission, has never been found in this geographical area.
Introduzione
L'agente eziologico della Bluetongue (BT), è un RNA-virus appartenente alla famiglia Reoviridae, genere Orbivirus, del quale si conoscono 24 sierotipi. La loro patogenicità è variabile e, benché tutte le specie di ruminanti siano recettive, la malattia si manifesta in forma clinica soprattutto negli ovini.
Il virus della BT è trasmesso da insetti appartenenti al genere Culicoides.
Tra le numerose specie di Culicoides alcune sono vettori noti (C. imicola), altre sono considerate vettori sospetti o potenziali.
Gli adulti di Culicoides sono attivi nelle ore notturne (dal tramonto all'alba) e pungono gli animali cibandosi del loro sangue. I Culicoides depongono le uova nelle zone umide anche in raccolte d'acqua di piccole dimensioni.
Tutti i ruminanti sono sensibili all'infezione, la pecora è la specie più sensibile alla malattia e manifesta sintomi tipici, la capra può infettarsi ma non si ammala. Il bovino agisce da amplificatore virale, generalmente in assenza di manifestazioni cliniche. La Bluetongue non è trasmissibile all'uomo.
Situazione epidemiologica focolai clinici in Italia
I primi focolai clinici di malattia in Italia si sono verificati a partire dall'agosto 2000 e la prima epidemia nazionale (2000-2001) ha interessato la Calabria, la Sardegna e la Sicilia per un totale di 6.869 focolai, di cui ben 6.264 solo in Sardegna, gli animali abbattuti sono stati 230.442. L'epidemia successiva (2001-2002) ha interessato la maggior parte delle Regioni meridionali (Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia, Campania) ed anche il Lazio e la Toscana. I focolai di malattia clinica sono stati 6.807 (oltre 600 in Sardegna) e gli animali abbattuti 170.429. Nel 2002-2003 le regioni interessate da focolai di malattia clinica (432) oltre a quelle degli anni precedenti, con esclusione della Toscana, sono state la Puglia ed il Molise. Nel 2003-2004 i 3.709 focolai hanno interessato solo la Sardegna (3.708 focolai) e la Sicilia (1 focolaio). Sono diminuiti i focolai (127) localizzati solo in Sardegna nell'epidemia del 2004-2005. Nel periodo a cavallo tra il 2005 ed il 2006 non sono stati registrati focolai di malattia clinica in Italia mentre nel 2006-2007 ci sono 236 focolai di cui 235 in Sardegna ed 1 in Sicilia (dati del Centro di Referenza Nazionale Centro Studi malattie Esotiche, CESME, situato presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e Molise).
Situazione epidemiologica e Piano di sorveglianza in Umbria
Il piano nazionale di sorveglianza della febbre catarrale degli ovini, è stato ideato per effettuare una sorveglianza epidemiologica su tutto il territorio nazionale il piano prevede una duplice sorveglianza attuata tramite controlli periodici effettuati su bovini sentinella (controllo sierologico) e sulla cattura con trappole fisse di Culicoides (controllo entomologico).
1. Sorveglianza sierologica
In Umbria i controlli sierologici su sieri di bovini sentinella hanno avuto inizio nel novembre 2001 con l'individuazione di 106 allevamenti bovini sentinella (1238 capi) suddivisi in 35 celle di 20 Km di lato (figura 1).
Figura 1. Localizzazione degli allevamenti sentinella attualmente utilizzati e divisione del territorio nelle celle previste dal Piano di Sorveglianza
I controlli sierologici nelle aziende sentinella hanno seguito la periodicità prevista dal Piano che comporta, in assenza di focolai di sieroconversione, due controlli al mese nel periodo maggio-dicembre e un controllo mensile nei restanti mesi dell'anno. In presenza di sieroconversioni, il controllo quindicinale diventa mensile nel territorio della provincia in cui si trova l'azienda con animali sentinella positivi.
Nella tabella 1 sono riportati i dati relativi ai test di screening eseguiti, nell'ambito del Piano di Sorveglianza, su sieri di animali sentinella, di capi "non sentinella" (controlli in seguito a precedente positività, a campione in aree con dimostrata circolazione virale, per il rintraccio di animali) ed i risultati dei test di screening effettuati su sieri di animali non compresi nel campionamento del Piano di Sorveglianza.
Nella tabella 2 sono riassunti i dati relativi ai risultati, distinti per Provincia, dei test di screening realizzati su sieri di animali sentinella a partire dal 2002.
Il numero di controlli eseguiti ha sempre ampiamente superato il tetto minimo al di sotto del quale le province diventano "zone epidemiologicamente sconosciute".
Tabella 1 - Totale esami di screening per Blue Tongue in Umbria |
Anno | Piano di Sorveglianza Nazionale
(animali sentinella) | Altri controlli previsti
dal Piano su animali
non sentinella | Altro* | Totale |
2002 | 22786 | 3406 | 434 | 26626 |
2003 | 18660 | 1412 | 3534 | 23606 |
2004 | 15954 | 1805 | 787 | 18546 |
2005 | 12552 | 136 | 1739 | 14427 |
2006 | 13695 | 1315 | 700 | 15710 |
Totale | 83647 | 8074 | 7194 | 98915 |
* fanno parte di questa categoria tutti i controlli svolti al di fuori del Piano sugli animali movimentati, in compravendita, partecipanti a fiere/esposizioni, nel Centro Genetico e nel Centro di F.A. (situati nel territorio di Perugia). |
Tabella 2 - Esami di screening effettuati sugli animali sentinella |
Anno | Provincia di Perugia | Provincia di Terni |
| Prelievi eseguiti | Campioni positivi al test di screening | % |
Prelievi eseguiti | Campioni positivi al test di screening | % |
2002 | 16492 | 0 | 0 | 6294 | 1 | 0.02 |
2003 | 14243 | 14 | 0.1 | 4417 | 69 | 1.6 |
2004 | 12822 | 54 | 0.4 | 3132 | 60 | 1.9 |
2005 | 8948 | 49 | 0.6 | 3604 | 62 | 1.7 |
2006 | 12052 | 173 | 1.4 | 3658 | 25 | 0.7 |
Totale | 64557 | 290 | 0.4 | 21105 | 217 | 1 |
2. Sorveglianza entomologica
Dal 2001 sono posizionate in punti strategici del territorio umbro 7 trappole fisse per la cattura degli insetti vettori (figura 2), a cui se ne sono aggiunte altre due nel 2003, posizionate presso i mattatoi di Orvieto e Terni.
Figura 2. Localizzazione delle trappole fisse per la cattura di Culicoides spp.
Le catture vengono eseguite settimanalmente dal 18 luglio 2001; nella tabella 3 sono riportate, per ogni trappola fissa, il numero di catture effettuate ogni anno.
Nella tabella 4 sono riportati i risultati delle indagini svolte sugli insetti catturati. La presenza di Culicoides imicola non è mai stata evidenziata, mentre sono alte le percentuali di catture positive per culicoidi con punte massime nella Provincia di Terni (trappola di Stroncone e Mattatoio di Terni). Le specie evidenziate sono Culicoides gruppo pulicaris e gruppo obsoletus, questo ultimo in particolare risulta ubiquitario e permane in attività, sul territorio umbro, per la maggior parte dell'anno.
In effetti, nelle zone a massima concentrazione di culicoidi, l'analisi dei dati in base al mese di cattura indica che il loro periodo di assenza è ridotto a meno di un mese all'anno ed esemplari di culicoidi vengono catturati anche con temperature al di sotto dei 10°C.
Oltre alla cattura effettuata mediante trappole fisse, ogni volta che si è verificata una sieroconversione, presso gli allevamenti coinvolti sono state posizionate, come previsto dal Piano, trappole mobili e sono state eseguite due catture per due giorni consecutivi. Anche in questi casi non si è mai evidenziata la presenza di Culicoides imicola.
Nel 2003 in Provincia di Terni, dai culicoidi catturati in 3 aziende con sieroconversione la prova di laboratorio di Polymerase Chain Reaction (PCR) ha messo in evidenza la presenza di virus vaccinale. Sempre nel corso del medesimo anno, i culicoidi catturati in un'azienda sentinella positiva della provincia di Perugia (comune di Cerreto di Spoleto), sono risultati positivi per il virus della Bluetongue, senza indicazione relativamente alla sua possibile origine (virus di campo o vaccinale). E' comunque significativo che in quello stesso allevamento 10 animali su 12 siano risultati positivi al virus vaccinale.
Tabella 3 - Numero di catture d'insetti effettuate dall'inizio del Piano con le trappole fisse |
Comune sede della trappola | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | TOTALE |
Norcia (PG) | 20 | 51 | 51 | 47 | 43 | 33 | 245 |
Castel Giorgio (PG) | 24 | 51 | 51 | 43 | 32 | 18 | 219 |
Gubbio (PG) | 21 | 51 | 51 | 47 | 45 | 44 | 259 |
Trevi (PG) | 18 | 51 | 51 | 51 | 46 | 35 | 252 |
Città di Castello (PG) | 19 | 51 | 51 | 51 | 48 | 51 | 271 |
Bettona (PG) | Non previste 3 | 8 | 51 | 48 | 39 | 40 | 216 |
Stroncone (TR) | Non previste | 38 | 51 | 44 | 42 | 49 | 224 |
Mattatoio Orvieto (TR) | Non previste | Non previste | 29 | 51 | 44 | 52 | 176 |
Mattatoio Terni | Non previste | Non previste | 36 | 50 | 48 | 51 | 185 |
TOTALE | 102 | 331 | 422 | 432 | 387 | 373 | 2047 |
Tabella 4 - Risultati complessivi catture in trappole fisse |
Comune sede della trappola | Totale catture
effettuate | Positive per
culicoidi | Positive per
C.Imicola |
Norcia (PG) | 245 | 149 (61%) | 0 |
Castel Giorgio (PG) | 219 | 134 (61%) | 0 |
Gubbio (PG) | 259 | 173 (67%) | 0 |
Trevi (PG) | 252 | 150 (60%) | 0 |
Città di Castello (PG) | 271 | 192 (71%) | 0 |
Bettona (PG) | 216 | 152 (70%) | 0 |
Stroncone (TR) | 224 | 176 (79%) | 0 |
Mattatoio Orvieto (TR) | 176 | 104 (59%) | 0 |
Mattatoio Terni | 185 | 142 (77%) | 0 |
TOTALE | 2047 | 1372 (67%) | 0 |
3. Situazione epidemiologica
In Umbria dall'inizio del Piano ad oggi la presenza di circolazione del virus della Bluetongue è stata evidenziata esclusivamente tramite l'evidenziazione di sieroconversioni negli animali sentinella. In nessun caso l'attività di controllo negli allevamenti ha evidenziato forme clinicamente manifeste della malattia.
Anno 2002
Provincia di Terni
La presenza di circolazione virale è stata evidenziata per la prima volta in Umbria nell'autunno del 2002 in Provincia di Terni in un bovino sentinella proveniente da un'azienda sita nel comune di Calvi dell'Umbria, in prossimità del confine con il Lazio. Il sierotipo virale rilevato è stato di tipo 2.
Provincia di Perugia
Nessuna sieropositività è stata riscontrata in questa provincia.
Anno 2003
Provincia di Terni
Tra la fine del 2002 e l'inizio del 2003 negli allevamenti situati nel raggio di 4 Km dell'azienda ternana risultata sieropositiva vengono svolti i controlli sierologici previsti dal Piano con il riscontro del sierotipo 2 in altre 11 aziende bovine ed in una caprina.
Da segnalare inoltre che proprio nel corso del precedente anno (2002) le regioni limitrofe Toscana (province di Grosseto, Massa, Livorno, Pisa e Lucca) e Lazio (province di Roma, Viterbo, Frosinone e Latina), hanno aderito alla prima campagna vaccinale effettuata con il vaccino monovalente attenuato del sierotipo 2. Nella maggior parte delle province risulta raggiunto un tasso di copertura vaccinale dell'80-90%.
Le positività riscontrate nel ternano e la presenza di sieroconversioni anche nelle regioni limitrofe, hanno determinato la campagna di vaccinazione con il monovalente attenuato sierotipo 2, svoltasi nel periodo aprile-giugno 2003, nella provincia di Terni. E' stato vaccinato il 92% della popolazione target.
Verso la fine di giugno, immediatamente dopo la conclusione della campagna vaccinale, in provincia di Terni si sono verificate nuove sieroconversioni. Tra l'estate e l'inizio dell'autunno delle 8 aziende risultate positive al sierotipo 2, 6 risultano positive al virus vaccinale (tabelle 5 e 6).
Sono stati, quindi, adottati i provvedimenti restrittivi previsti (aree di restrizione 20 Km dall'azienda infetta).
Provincia di Perugia
Nell'agosto del 2003 si sono verificate le prime sieroconversioni in provincia di Perugia, nella zona di competenza dell'ASL 3 di Foligno.
Nel periodo compreso tra la fine dell'estate e l'inizio dell'inverno sono state 5 le aziende sentinella con capi sieropositivi. Il sierotipo identificato è di tipo 2, in tre aziende risulta essere di tipo vaccinale in una di campo (tabelle 5 e 6).
In seguito a queste positività, vengono controllate 82 aziende (bovine ed ovi-caprine), 19 delle quali risultano positive (23%). Nella maggior parte dei casi il sierotipo rilevato è stato il 2, ma in due aziende viene identificato per la prima volta in Umbria il sierotipo 9. In tre dei quattro territori soggetti a misure di restrizione viene dimostrata, dopo la revoca dei provvedimenti, l'origine vaccinale del virus.
Nella figura 3, sono mostrate le aziende risultate sieropositive nel 2003, i sierotipi identificati e una delle rotte umbre di transumanza degli ovini.
Nello stesso periodo campagne vaccinali con il vaccino monovalente del sierotipo 2 sono state condotte in Toscana e nelle province di Roma, Rieti e Viterbo, con il vaccino bivalente (sierotipo 2 e 9) invece nelle province di Frosinone e Latina.
Fig. 3 - Localizzazione aziende sentinella sede di sieroconversione nel 2003 e sierotipi riscontrati
Tabella 5 - Sierotipi individuati in aziende sentinella con sieroconversione
anno 2003 |
Provincia | Aziende con
sieroconversione | Sierotipo 2 | Sierotipo 9 | Sierotipo 16 | Sierotipo 2-16 |
PG | 5 5 (3 vacc, 1 vacc e di campo) | 0 | 0 | 0 |
TR | 8 | 8 (6 vacc) | 0 | 0 | 0 |
Regione | 13 | 13 (9 vacc, 1 vacc e di campo) | 0 | 0 | 0 |
Dati forniti dal Centro di referenza Nazionale (CESME)
|
Tabella 6 - Sieroconversioni rilevate nel 2003 ed esiti degli accertamenti effettuati |
Prov | Comune sede di sieroconversione | Mese rilevazione sieroconversione | Sierotipo rilevato con SN | Esiti PCR |
Sierotipo rilevato | Ceppo |
TR | Calvi dell'Umbria | giugno | 2 | 2 | vaccinale |
TR | Otricoli | giugno | 2 | _ | _ |
TR | Calvi dell'Umbria | luglio | 2 | 2 | vaccinale |
TR | Calvi dell'Umbria | agosto | 2 | 2 | vaccinale |
TR | Orvieto | agosto | 2 | 2 | vaccinale |
TR | Orvieto | agosto | 2 | 2 | vaccinale |
TR | Stroncone | agosto | 2 | 2 | vaccinale |
TR | Stroncone | agosto | 2 | _ | _ |
PG | Cerreto di Spoleto | agosto | 2 | 2 | vaccinale |
PG | Cerreto di Spoleto | ottobre | 2 | _ | _ |
PG | Cerreto di Spoleto | ottobre | 2 | 2 | vaccinale |
PG | Sant'Anatolia di Narco | ottobre | 2 | 2 | vaccinale e di campo |
PG | Sellano | dicembre | 2 | 2 | vaccinale |
Dati forniti dal Centro di referenza Nazionale (CESME) |
Anno 2004
Provincia di Terni
Nel 2004 sono aumentate, rispetto all'anno precedente, le sieroconversioni in provincia di Terni con il coinvolgimento di 13 aziende, 5 delle quali però già risultate positive l'anno precedente. Viene confermata la presenza del sierotipo 2 ed individuato, per la prima volta in Umbria, il sierotipo 16 in un allevamento del comune di Calvi dell'Umbria.
Gli accertamenti diagnostici effettuati con tecnica PCR, individuano solo lo stipite vaccinale appartenente al sierotipo 2 e nessuna azienda risulta positiva al virus selvaggio (figura 4).
Complessivamente i provvedimenti restrittivi (aree di restrizione 20 Km dall'azienda con sieroconversione) vengono adottati per 14 volte.
In alcuni allevamenti sentinella sono stati rilevati animali sieropositivi in tempi diversi, con l'adozione ogni volta di provvedimenti restrittivi previsti (tabelle 7 e 8).
Questa situazione, verificatasi solo per il 2004, è riconducibile alla difficoltà di reperire, soprattutto in provincia di Terni, nuove aziende sieronegative da inserire nel Piano in sostituzione di quelle sieropositive.
Provincia di Perugia
Un aumento sensibile del numero di sieroconversioni viene registrato anche in Provincia di Perugia, con 14 aziende positive, la maggior parte (9) al sierotipo 2 di origine vaccinale, 1 al sierotipo 9 e 1 al sierotipo 16 (tabelle 7 e 8).
L'azienda risultata positiva al sierotipo 16 viene trovata positiva tramite PCR anche al virus vaccinale sierotipo 2.
Vengono coinvolte, oltre all'ASL 3 di Foligno (già sede di positività nel 2003), anche le altre due ASL perugine, con interessamento in particolare della zona dei comuni di Città di Castello e di Gubbio, al confine tra Marche, Emilia Romagna e Toscana. In questo territorio è costantemente individuato, tramite PCR, il virus vaccinale. Nessuna azienda risulta positiva al virus di campo.
Le aree di restrizione con provvedimenti restrittivi sono nel complesso 13, 7 delle quali con positività vaccinale al sierotipo 2.
Nel 2004 il sierotipo 16, viene impiegato per vaccinare gli animali movimentati dalla Sardegna e da altre regioni del Sud (ad eccezione della Campania), in formulazioni vaccinali diverse (trivalente per la Sardegna, tetravalente nelle altre).
Fig. 4 - Localizzazione aziende sentinella sede di sieroconversione nel 2004 e sierotipi riscontrati
Tabella 7 - Sierotipi individuati in aziende sentinella con sieroconversione
anno 2004 |
Provincia | Aziende con sieroconversione | Sierotipo 2 | Sierotipo 9 | Sierotipo 16 | Sierotipo 2-16 |
PG | 14 | 12 (9 vacc) | 1 | 1 | 0 |
TR | 13 | 5 | 0 | 5 | 3 |
Regione | 27 | 17 | (9 vacc) 1 | 6 | 3 |
Dati forniti dal Centro di referenza Nazionale (CESME). |
Tabella 8* - Sieroconversioni rilevate nel 2004 ed esiti degli accertamenti effettuati |
Prov | Comune sede di
sieroconversione | Mese rilevazione
sieroconversione | Sierotipo rilevato
con SN | Esiti PCR |
Sierotipo rilevato | Ceppo |
TR | Narni | gennaio | 2 | _ | _ |
TR | Calvi dell'Umbria | gennaio | 2 | _ | _ |
PG | Cerreto di Spoleto | febbraio | 2 | _ | vaccinale |
PG | Sant'Anatolia di Narco | febbraio | 2 | 2 | vaccinale |
TR | Attigliano | giugno | 2 | _ | _ |
PG | Foligno | luglio | 2 | 2 | vaccinale |
TR | Calvi dell'Umbria | agosto | 16 | _ | _ |
TR | Orvieto | settembre | 2 | _ | _ |
TR | Calvi dell'Umbria | settembre | 16 | _ | _ |
TR | Parrano | ottobre | 2 | _ | _ |
TR | Calvi dell'Umbria | ottobre | 16 | _ | _ |
PG | Pietralunga | ottobre | 9 | 2 | vaccinale |
PG | Città di Castello | ottobre | 2 | 2 | vaccinale |
PG | Montone | ottobre | 2 | 2 | vaccinale |
PG | Gubbio | ottobre | 2 | 2 | vaccinale |
PG | Montone | ottobre | 2 | 2 | vaccinale |
PG | Città di Castello | novembre | 2 | 2 | vaccinale |
PG | Collazzone | novembre | 16 | _ | _ |
TR | Orvieto | novembre | 16 | _ | _ |
TR | Orvieto | novembre | 2-16 | _ | _ |
TR | Montecastrilli | novembre | 16 | _ | _ |
TR | Amelia | novembre | 16 | _ | _ |
PG | Città di Castello | dicembre | 2 | _ | _ |
PG | Valfabbrica | dicembre | 2 | _ | _ |
PG | Montone | dicembre | 2 | _ | _ |
PG | Umbertide | dicembre | 2 | _ | _ |
TR | Stroncone | dicembre | 16 | _ | _ |
TR | Otricoli | dicembre | 2 | _ | _ |
TR | Calvi dell'Umbria | dicembre | 16 | _ | _ |
TR | Attigliano | dicembre | 16 | _ | _ |
TR | Orvieto | dicembre | 2 | _ | _ |
Dati forniti dal Centro di referenza Nazionale (CESME). |
*Le sieroconversioni complessive sono in totale 31 (14 nella Provincia di Perugia e 17 in quella di Terni, mentre le aziende risultate positive solo 27. Infatti in 3 comuni della Provincia di Terni (Attigliano, Orvieto e Calvi dell'Umbria) sono situate le aziende risultate positive più volte nel corso del 2004.
Anno 2005
Nel 2005 si riduce notevolmente il numero di aziende con sieroconversione (figura 5 e tabelle 9 e 10)
Questo è dovuto sostanzialmente a tre fattori:
- Molte positività, pur confermate dal CESME, non sono sieroconversioni in quanto si tratta di capi al primo prelievo (senza un prelievo con esito negativo nei 100 giorni precedenti), a causa del turnover elevato dei capi e delle aziende sentinella, tipico di questo periodo.
- Dal gennaio 2005 le positività al sierotipo 16 non determinano più la definizione di aree di restrizione di 20 Km.
- Dal 2005, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, in accordo con la Regione Umbria, le AASSLL umbre ed il centro di referenza nazionale Centro Studi Malattie Esotiche (CESME, situato presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e Molise), svolge direttamente gli esami per identificare il sierotipo virale e per abbreviare ancora di più i tempi di risposta. Gli animali sentinella vengono sottoposti contemporaneamente ad un doppio prelievo, di siero e sangue in EDTA; in questo modo, in caso di positività del siero al test di screening, i campioni di sangue sono già disponibili per gli accertamenti diagnostici del caso. Se viene dimostrata la presenza dell'agente vaccinale, in accordo con il Centro di Referenza, non vengono adottati i provvedimenti restrittivi con la conseguente creazione dell'area di restrizione.
Provincia di Terni
Nella provincia di Terni le sieroconversioni hanno riguardato 5 aziende (figura 5), tutte già risultate positive negli anni 2003-2004. I sierotipi messi in evidenza sono stati il 2 e il 16, come nel 2004. Le due aziende positive al sierotipo 2 lo sono state anche al 16, in entrambi i casi sono state istituite le aree di restrizione nel raggio di 20 Km nei periodi di febbraio-marzo (tabella 11).
Provincia di Perugia
In Provincia di Perugia le aziende con sieroconversione sono 4, (figura 5) tutte positive al sierotipo 2, tre delle quali con positività al virus vaccinale.
Nella quarta azienda non è stato possibile identificare l'origine del virus in quanto il risultato ottenuto in PCR non è stato conclusivo.
Per questa azienda e per altre due dove la dimostrazione della presenza del virus vaccinale è avvenuta o poco prima o decisamente dopo la fine dei provvedimenti restrittivi, non è stato possibile evitare l'istituzione delle aree di restrizione a 20 Km (tabella 13).
Fig. 5 - Localizzazione aziende sentinella sede di sieronversione nel 2005
Tabella 9 - Sierotipi individuati in aziende sentinella con sieroconversione
anno 2005 |
Provincia | Aziende con sieroconversione | Sierotipo 2 | Sierotipo 9 | Sierotipo 16 | Sierotipo 2-16 |
PG | 4 | 4 (3 vacc) | 0 | 0 | 0 |
TR | 5 | 0 | 0 | 3 | 2 |
Regione | 9 | 4 (3 vacc) | 0 | 3 | 2 |
Tabella 10 - Sieroconversioni rilevate nel 2005 ed esiti degli accertamenti effettuati |
Prov | Comune sede di sieroconversione | Mese rilevazione
sieroconversione | Sierotipo rilevato con SN | Esiti PCR |
Sierotipo rilevato | Ceppo |
TR | Orvieto | gennaio | 16 | - | - |
TR | Stroncone | gennaio | 2-16 | - | - |
TR | Orvieto | gennaio | 2-16 | - | - |
TR | Orvieto | febbraio | 16 | - | - |
PG | Umbertide | aprile | 2 | 2 | vaccinale |
PG | Fossato di Vico | maggio | 2 | 2 | vaccinale |
PG | Panicale | agosto | 2 | 2 | vaccinale |
TR | Orvieto | agosto | 16 | - | - |
PG | Passignano | settembre | 2 | - | - |
Anno 2006
In quest'ultimo anno le sieroconversioni sono state pochissime, due le aziende coinvolte. Entrambe le aziende sono situate in provincia di Perugia, una nel comune di Umbertide ed una nel comune di Sant'Anatolia di Narco. Nell'azienda di Umbertide è stato messo in evidenza sia il sierotipo virale 2 che il 16, trovato quest'ultimo su tutti gli animali controllati. Poiché l'azienda di Sant'Anatolia di Narco è stata interessata solo dal sierotipo 16, per cui non è prevista nessuna misura di restrizione, le zone soggette a misure restrittive hanno riguardato solo il territorio circostante l'azienda di Umbertide (tabella 13).
I dati relativi al 2006 sono riassunti nella figura 6 e nelle tabelle 11 e 12.
Per quanto riguarda la sorveglianza entomologica (tabelle 14 e 15) svolta nel 2006, le catture sono state regolari nel tempo, infatti sono state effettuate 373 catture equivalenti a circa l'80% di quelle previste. Nessun Culicoides imicola è stato catturato ma molte catture sono comunque risultate positive per culicoidi (219 pari al 57,7%).
Fig. 6 - Localizzazione aziende sentinella sede di sieronversione nel 2006
Tabella 11 - Sierotipi individuati in aziende sentinella con sieroconversione
anno 2006 |
Provincia | Aziende con
sieroconversione | Sierotipo 2 | Sierotipo 9 | Sierotipo 16 | Sierotipo
2-16 |
PG | 2 | 0 | 0 | 1 | 1 |
TR | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Regione | 2 | 0 | 0 | 1 | 1 |
Tabella 12 - Sieroconversioni rilevate nel 2006 ed esiti degli accertamenti effettuati |
Prov | Comune sede di sieroconversione | Mese rilevazione
sieroconversione | Sierotipo rilevato con SN | Esiti PCR |
Sierotipo rilevato | Ceppo |
PG | Umbertide | Luglio | 2-16 | - | - |
PG | Sant'Anatolia di Narco | Ottobre | 16 | - | - |
Tabella 13 - Aree di restrizione nelle province umbre |
Anno | Provincia di Perugia | Provincia di Terni |
Aree di restrizione | Con positività
vaccinale (sier 2) dimostrata | Aree di restrizione | Con positività
vaccinale (sier 2) dimostrata |
2002 | 0 | 0 | 1 | 0 |
2003 | 4 | 3 | 8 | 6 |
2004 | 13 | 7 | 14 | 0 |
2005 | 3 | 2 | 2 | 0 |
2006 | 1 | 0 | 0 | 0 |
Totale | 21 | 1 1 | 25 | 6 |
Conclusioni
La forma clinica della malattia non è mai stata evidenziata in Umbria nonostante l’attenta sorveglianza clinica effettuata dai veterinari AASSLL. In effetti il piano di sorveglianza sierologica ed entomologica è stato attuato in modo costante e scrupolosamente dal 2001 ad oggi.
Ogni situazione di sospetta emergenza di focolaio, riferibile in realtà esclusivamente a sieroconversioni, è stata approfondita con accertamenti diagnostici, clinici ed epidemiologici.
In particolare, da quando i laboratori dell'IZS Umbria e Marche hanno messo a punto la metodica PCR per la ricerca del virus della Bluetongue (marzo 2005), sono stati decisamente accelerarti i tempi di diagnosi di laboratorio.
Inoltre, assume rilevanza l'indagine epidemiologica, che, anche in assenza di risultati di laboratorio esaustivi, ha potuto fornire importanti informazioni relativamente alla comparsa dell'infezione in allevamento; significativi infatti possono essere i dati relativi all'introduzione di animali vaccinati, alla presenza di aziende con sieropositività nelle vicinanze, alla localizzazione dell'azienda sul territorio.
Gli unici focolai verificatisi sono stati di sieroconversione in aziende sentinella oppure dovuti alla presenza di positività sierologiche in aziende campionate nelle zone di sorveglianza, vale a dire quelle poste in un raggio di 4 km a partire dai focolai di sieroconversione.
D'altro canto, sulla base dei risultati di laboratorio e sulla scorta delle indagini epidemiologiche effettuate, molte delle sieropositività riscontrate nei bovini sentinella sono ascrivibili al virus vaccinale. Infatti su 34 sieroconversioni al sierotipo 2, 21 (62%) sono state di origine vaccinale ed oltre il 40% delle zone di restrizione sono state determinate da positività di origine vaccinale.
Tale percentuale è probabilmente sottostimata, legata soprattutto alla disponibilità delle prove diagnostiche. La PCR per Bluetongue è attualmente in grado di discriminare fra ceppi vaccinali e ceppi selvaggi solo per alcuni sierotipo.
Sulla base, inoltre, dei focolai riscontrati e delle positività evidenziate nelle catture di culicoidi, possiamo affermare che il virus vaccinale, almeno per quanto riguarda i sierotipi 2 e 16, ha circolato in Umbria.
E' interessante poi notare come spesso i focolai abbiano seguito le rotte di transumanza utilizzate dalle greggi ovi-caprine che si spostano dai pascoli invernali, nella zona della maremma, fino a quelli estivi dell'appennino Umbro-Marchigiano (fenomeno estremamente evidente nei focolai verificatesi nel 2003).
Nella valutazione delle origini della circolazione virale sul territorio umbro, si può ipotizzare una relazione temporale tra le vaccinazioni effettuate in regioni confinanti con l'Umbria o collegate ad essa da tradizioni di transumanza e la seguente individuazione di un nuovo sierotipo nel territorio regionale (per esempio nel corso del 2002 e 2003 in Toscana è stato utilizzato il vaccino monovalente 2, così come nelle province laziali di Roma, Rieti e Viterbo, mentre nel territorio di Frosinone e Latina si è passati, nel 2003, al bivalente 2 e 9. Il sierotipo 16, nel 2004, è stato impiegato per gli animali movimentati dalla Sardegna e da altre regioni del Sud, ad eccezione della Campania, in formulazioni vaccinali diverse: trivalente per la Sardegna, tetravalente nelle altre).
Dai risultati delle indagini svolte sugli insetti catturati, si evince che non è mai stata evidenziata la presenza di Culicoides imicola, insetto riconosciuto come sicuro vettore biologico dell'infezione. Le specie di culicoidi evidenziate sono Culicoides gruppo pulicaris e gruppo obsoletus.
I risultati ottenuti dalle trappole mobili posizionate, così come previsto dal Piano, presso gli allevamenti in cui sono state evidenziate sieroconversioni si sovrappongono quasi del tutto a quelli delle trappole fisse, con nessun caso di individuazione di Culicoides imicola.
Dal 2005 le sieroconversione sono diminuite e nel 2006 la quasi totalità di esse è da attribuire al sierotipo 16. Per questo sierotipo il Ministero della Salute il 19 gennaio 2005 ha disposto (DGVA-VIII-1720-PI.8.d./18) che in caso di sieroconversione da sierotipo 16 non vengano istituite zone di protezione in quanto si tratta con elevata probabilità di un ceppo vaccinale.