Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 39 Dicembre 2006 [http://www.spvet.it/]
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Animal Welfare: preliminary evaluation of chronic stress in pet dogs - Benessere animale: dati preliminari per la valutazione dello stress cronico nel cane.


Moscati L., Mancini S., Beghelli D., Urbani F., Battistacci L.



Summary: The Italian Law number 281 (August, 14 ,1991) encourage the protection of the pet animals such as cats and dogs. The purpose of this research is to objectively determine and measure parameters to support a clinical and behavioural appraisal of the pets' welfare or chronic stress level. Sera of 15 pet dogs and 15 sera of captured vagrant animals, has been analyzed. The vagrant animals appeared to be in good nutrition conditions. They didn't show clinical symptoms of disease (a few case of ecto and endo-parasitosis), but they were all under an evident serious stress due to the capture and to the new crowded environment. The results of the research highlighted that the serums of the pet animals are statistically differentiated from those of the kennel. From these data, we can hypothesize that, as a consequence of chronic stress, the dogs immunitary system is compromised. A depression of the immunitary specific defenses (also in absence of evident pathologies) is evidenced.

Con la Legge 281 del 14 Agosto 1991 "Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo" lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l'ambiente

Alla luce di quanto previsto dalla Legge risulterebbero utili parametri oggettivi da affiancare ad una valutazione clinica e comportamentale degli animali al fine di valutare lo stato di benessere o, al contrario, il livello di stress cronico al quale sono sottoposti.
Una valutazione basata su parametri laboratoristici e quindi non influenzata da valutazioni soggettive, permetterebbe da un lato di valutare i livelli di benessere nei canili, dall’altro fornirebbe un utile strumento per la valutazione dei casi di maltrattamento.

Sono stati analizzati i sieri di 15 cani di proprietà privata (gruppo controllo) e 15 sieri di animali randagi catturati da pochi giorni (massimo una settimana ) e ricoverati presso il canile sanitario di Collestrada (Perugia) seguito dai servizi veterinari della ASL 2 della provincia di Perugia.
Il gruppo di controllo era costituito da 8 femmine e 7 maschi, meticci di taglia media, aventi un’età compresa tra i 2 ed 5 anni.
Gli animali erano tutti in buone condizioni cliniche e venivano regolarmente sottoposti ai normali protocolli vaccinali e di sverminazione.
Gli animali ricoverati presso il canile presentavano stato di nutrizione da medio a buono, non mostravano sintomi clinici di patologie in atto ad eccezione di qualche caso di ecto ed endoparassitosi, si trovavano comunque tutti in uno stato di grave stress psico fisico dovuto alla recente cattura e alla introduzione in un ambiente nuovo e sovraffollato.

cucciolo sottoposto a test n 421ff


L’ attività battericidica del siero è un parametro molto importante per valutare l’attività del sistema immunitario non specifico.
Viene saggiata la capacità del siero di inibire la crescita batterica, grazie alla presenza di fattori del complemento e di modeste concentrazioni di anticorpi naturali diretti cioè verso i più diffusi agenti batterici ambientali, principalmente Enterobatteriacee.
Valori molto bassi di attività battericidica indicano un impegno del sistema immunitario naturale con conseguente diminuzione delle difese dell’organismo.
La titolazione del complemento fornisce indicazioni sui meccanismi di difesa immunitaria dell’animale nei confronti di patogeni ambientali legati al sistema del complemento. L’evidenziazione di bassi livelli di complemento indica un avvenuto consumo in vivo a seguito di stati flogistici.

Questi primi dati sono da considerarsi un punto di partenza per la determinazione di valori di riferimento atti a valutare lo stato immunitario della specie canina.
Tale approccio si basa su parametri obiettivabili che non richiedono tempi prolungati di osservazione, che risentono scarsamente delle turbative legate alla manualità del prelievo del campione e potrebbero fornire, analogamente a quanto avviene nelle specie di interesse zootecnico, dati predittivi sulla possibile evoluzione di condizioni di scarso benessere verso patologie clinicamente correlate.
Tali parametri, affiancati a valutazioni di tipo comportamentale e fisiologico, possono contribuire a determinare una valutazione integrata del benessere del cane in diverse situazioni ambientali.
Infatti il rapporto uomo – animale oggi costituisce una nuova prospettiva in grado di arricchire significativamente le informazioni nel campo della scienza animale, sia dal punto di vista fisiologico che comportamentale.

Tabella 1: Risultati ottenuti sui due gruppi di cani
Parametri Cani Controllo Cani Canile P
Lisozima µg/ml 4.9 8.9 P<0.001
Battericidia % 58 34 P<0.001
Complemento CH50 75.5 64.1 P<0.05


I risultati riportati in tabella 1 evidenziano come i valori ottenuti dai sieri degli animali del gruppo controllo si differenziano in modo statisticamente significativo da quelli dei cani ricoverati presso il canile. Da questi primi dati si può ipotizzare che, come già visto in altre specie animale (4), il sistema immunitario naturale dei cani a seguito di uno stress cronico mostra un abbattimento delle difese immunitarie aspecifiche pur in assenza di patologie conclamate. Il lisozima è un potente enzima antibatterico in grado di svolgere un’azione sinergica con la risposta immunitaria umorale e con i fattori del complemento. La concentrazione del lisozima nel siero viene mantenuta principalmente dai neutrofili in degenerazione e la sua determinazione ci permette di conoscere l’attività dei granulociti e lo stato di funzionalità del sistema monocitario macrofagico. Un aumento di valore di questo parametro indica la presenza di stati infiammatori in atto.


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