Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 35, marzo - aprile 2006 [http://www.izsum.it/webzine.html]
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Recensioni dal mondo della Scienza, della Sanità animale, degli alimenti & affini


Il Secondo Cervello



Ciappelloni R.


In questo numero di SPV, segnaliamo un bel libro di Michael Gershon, pubblicato in Italia dalla Casa editrice UTET (http://www.utet.it/), che tratta dell'apparato digerente da un punto di vista piuttosto originale.
Si tratta di "The Second Brain" (HarperCollins, 1999), in italiano "Il secondo cervello", un titolo quanto meno curioso per un lavoro che vuole indagare a fondo sulla principale "cavità unama" (ed animale), cioè quella dell'apparato digerente.


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Scheda bibliografica:

Michael Gershon (2006). UTET Torino; pagine XXIII-424, ISBN: 8802072310.
reperibile su Amazon: "The Second Brain : A Groundbreaking New Understanding of Nervous Disorders of the Stomach and Intestine" (Paperback).

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Il libro.
Il secondo cervello, tratta di un argomento particolarmente interessante, che si situa nello spazio di intersezione fra neurobiologia e fisiologia dell'apparato digerente.
Recentemente infatti si sarebbe compreso come il sistema gastrointestinale sia diretto da una specie di secondo cervello (il cosiddetto "sistema nervoso enterico", in inglese Enteric Nervous System - ENS), un network neurale molto complesso e praticamente indipendente dal sistema nervoso centrale.
L'ENS è una specie di cervello in forma di "rete", che si situa tutto intorno al tubo digerente ed è in grado di utilizzare una complessa trama di neuromediatori,di controllare la motilità, secrezione, assorbimento gastro-intestinale, immagazzinare ricordi, stati d'animo ed influire in modo decisivo sull'umore ed il benessere fisico della persona.

L'uomo è sostanzialmente cavo e in questo spazio, si proietta l'ambiente esterno (o, almeno, un suo sottoinsieme).
L'interfaccia con il mondo che ci circonda, non è quindi rappresentata solo dall'epidermide, ma anche dall'intestino entro cui transita una quantità enorme di materiali, solidi e liquidi, normalmente provvisti di una carica microbica che impegna fortemente (lungo tutta questa superficie di frontiera) il sistema immunitario.

L'approccio di studiosi originali come Gershon fa vedere sotto un'altra luce la funzione digestiva nel suo complesso, una funzione che sarebbe dotata addirittura di intelligenza.
Se l'uomo e gli animali, in un certo senso, ricordano e "pensano anche con la pancia", allora questa componente è particolarmente significativa per il benessere. Inoltre i due "cervelli", avrebbero modalità di funzionamento simili e tenderebbero ad interagire in modo analogo con particolari farmaci.
Ad esempio sembra che la somministrazione di un antidepressivo, oltre che sul "cervello principale" agisca anche sull'ENS producendo in molti soggetti, disturbi gastrici.
L'intera opera si svolge sulla traccia di un racconto che parla di attività ed esperienze vissute personalmente.
È una specie di ricerca "autobiografica" dove compaiono veri e propri personaggi del mondo della ricerca che conducono esperimenti, si arrabbiano, hanno intuizioni e speranze, umanizzando molto la figura del ricercatore e il piacere della lettura.

Gershon tenta così di attrarre ed affabulare, anche se spesso riesce solo a rendere un pochino impervia la lettura.
Molte pagine potrebbero infatti essere ridotte allo scheletrico insieme di dieci righe ben scritte; nonostante ciņ l'Autore riesce comunque a comunicare il valore della sua tesi.

Si può qui fare una piccola critica al modo di scrivere, non solo di Gershon, ma di molti altri studiosi impegnati nella divulgazione scientifica, che riguarda il modo di impostare la copertina e gli indici.
Ormai la titolazione dei capitoli di questi libri, che vanno verso un pubblico vasto, viene effettuata (forse ad opera degli editori) in modo estremamente "fantasioso" (e fastidioso) a tal punto che non è più possibile comprendere, scorrendo l'indice, quali argomenti siano stati effettivamente affrontati e dove si andrà a parare.
Consideriamo i titoli dei capitoli della terza sezione del libro di cui stiamo parlando, troviamo:

- Dietro i denti: il territorio di caccia dalla pirolisi all'ulcera,
- Avanti e in basso,
- La fine non arriva mai,


Scorrendo con l'occhio questi titoletti, che hanno l'evidente scopo di dare colore al testo, sfidiamo chiunque a indovinare l'argomento trattato.

Se poi prendiamo in considerazione il titolo dei testi presenti nelle librerie, a fianco di statement esplicativi come:
I signori della savana - Leopardi e ghepardi o Biomatematica - interazioni tra le scienze della vita e la matematica,

troviamo i più enigmatici:
L'orologiaio cieco, Le pere di pinocchio, A qualcuno piace piccante, Breve storia di (quasi) tutto.

Sono titoli che dovrebbero invogliare a prendere in mano il libro per vedere di cosa tratta, il problema è che ormai moltissimi editor utilizzano questo "mezzuccio" rendendo la visita in libreria una defatigante esperienza di decifrazione.

Nel libro che presentiamo, Ghershon dedica una nota conclusiva su: "Gli animali nella ricerca medica", dove spiega che la sua attività non è mai stata impregnata di "specismo", un termine che, come razzismo e sessismo, viene spesso invocato nelle crociate per i diritti degli animali (ad indicare l'atteggiamento degli scienziati che sacrificano le altre specie a vantaggio della propria).
Lo studioso conclude con una frase piena di buon senso. "...Non c'è ragione di credere che gli esseri umani siano gli unici ad avere un sistema nervoso enterico che funziona male. I Veterinari sono coinvolti e si aspettano che i nuovi farmaci e le procedure siano disponibili per gli animali domestici e di allevamento."

L'Autore.
Michael Gershon M. D.( http://cpmcnet.columbia.edu/dept/gsas/anatomy/Faculty/Gershon/ ), è neurobiologo presso la Columbia-Presbyterian Medical Center di New York. La sua ricerca è incentrata sul "sistema nervoso enterico". Il gruppo di Gershom studia attivamente anche la biologia cellulare e le funzioni della serotonina come iniziatore dei riflessi enterici e come segnale biochimico per il cervello enterico.

M. Gershon

Questi studi comprendono anche l'analisi del comportamento del sistema gastrointestinale in topi transgenici mancanti di particolari tipi di recettori per la serotonina e/o carriers molecolari responsabili per l'inattivazione della serotonina all'interno dell'intestino.
Un settore molto importante curato dal laboratorio di Gershon è infine quello embriologico. Le ricerche intraprese hanno contribuito a chiarire che l'ENS deriva da precursori che migrano dalle creste neurali embrionali alla loro localizzazione definitiva. Particolari sforzi sono stati compiuti per individuare i segnali molecolari che guidano questo processo e definire i microambienti favorevoli all'espressine fenotipica dei precursori neurali e gliali all'interno del sistema nervoso enterico.

Il volume.
L'editore UTET, casa storica nel panorama italiano, non ha bisogno di presentazione.
Il volume è impostato graficamente in modo gradevole ben stampato, utilizzando e un materiale di qualità accettabile.
Buona anche la traduzione, tutt'altro che semplice, data la complessità dell'argomento e lo stile ironico (e come dicevamo, un po' prolisso) di Gershon.
Il prezzo sembra comunque un po' altino (19.50 Euro), trattandosi di una traduzione di un lavoro, pure importante, che non può certo considerarsi una novità.
Peccato per la mancanza di una bibliografia di riferimento che si sarebbe dovuta elaborare ad hoc per l'edizione italiana (ricordiamo che il testo originale è del 1998). Scarsissimi i riferimenti al lavoro di Gershon su Internet.

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