Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 33, Dicembre 2005 [http://spvet.it]
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#312

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Conferenza programmatica dei servizi della prevenzione della ASL 2 di Perugia


Ruina A.

Il ruolo della Sanità Pubblica Veterinaria
Il 3 dicembre 2005 si è svolta presso il Grande Hotel di Assisi (PG) la conferenza programmatica dei servizi della prevenzione della ASL 2 di Perugia.
In questo ambito è stata presentata una relazione relativa alle attività e alle criticità inerenti il Programma di Sanità Pubblica Veterinaria.

Tale programma, previsto dal Piano Sanitario Regionale, è stato inserito dalla ASL 2 nell'atto e nel regolamento aziendale. Esso prevede una serie di attività comuni ai Servizi di Sanità Animale, di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche.
Il tutto finalizzato all'ottimizzazione delle risorse e alla armonizzazione delle principali attività sul territorio. In tale contesto, la Sanità Pubblica Veterinaria (SPV) è la "componente dedicata alla applicazione delle competenze, conoscenze e risorse della professione Veterinaria ai fini della protezione e del miglioramento della salute umana".

La SPV, attraverso la propria articolazione in discipline specialistiche, sviluppa attività volte principalmente alla: E' stata evidenziata la necessità di garantire elevati standard di sanità, benessere e alimentazione, requisiti indispensabili da cui consegue la salubrità degli alimenti di origine animale.
La sicurezza di un alimento sarà quindi garantita solo se il sistema, che prevede interventi di prevenzione e di controllo ufficiale nel corso della filiera di produzione, riuscirà a monitorare costantemente ogni fase del processo che va dalla produzione primaria alla tavola del consumatore.

Non si può pensare alla sanità umana, senza collegarla al mondo animale.

Le malattie degli animali, infatti, possono incidere significativamente sia sulla salute delle persone che sulle produzioni agro-alimentari.
Nell'ambito delle azioni di sorveglianza e controllo delle malattie infettive degli animali un particolare ruolo rivestono tutte quelle attività che comunemente vengono raggruppate sotto il nome di Programmi di eradicazione e controllo della brucellosi bovina e bufalina, della tubercolosi bovina e bufalina, della leucosi bovina enzootica e della brucellosi ovina e caprina.

La nostra Regione è stata riconosciuta ufficialmente indenne rispetto alle malattie citate, tale riconoscimento evidenti vantaggi in primo luogo di ordine sanitario, ma con certezza anche di ordine sociale ed economico.

E' stato ribadito che in futuro per mantenere lo stato sanitario raggiunto si dovrà agire secondo le seguenti priorità: Rispetto ai problemi più attuali, si è parlato dell'Influenza Aviare chiarendo che su tutto il territorio nazionale è in atto un sistema di sorveglianza che interessa le varie fasi produttive della filiera avicola (allevamento-macello).
Tale sistema è in grado di identificare in tempi brevi nuove introduzioni di virus influenzali.
In Italia le misure di sorveglianza e di controllo dell'Influenza Aviare messe in atto riguardano sia gli allevamenti avicoli che gli uccelli selvatici.

Sono in corso piani di sorveglianza su tutto il territorio nazionale e controlli più intensi nelle aree in cui si concentrano gli allevamenti avicoli.
Queste attività consentono un livello di sicurezza molto elevato per il cittadino italiano che, nella situazione attuale e con le misure sanitarie attivate dall'Autorità competente, non corre particolari rischi di contrarre l'influenza aviaria dal pollame.
Dal 1 gennaio 2006, per produrre e commercializzare prodotti alimentari secondo regole di sicurezza alimentare riconosciute sul piano internazionale, bisognerà dare piena applicazione ai nuovi regolamenti comunitari sulla produzione igienica di alimenti, requisito indispensabile per poter accedere ai mercati internazionali (quindi non solo comunitari).
Nell'ambito della revisione della legislazione sui prodotti alimentari (" pacchetto igiene "), tali regolamenti riorganizzano i controlli ufficiali dei prodotti alimentari e dei mangimi al fine di integrare i controlli durante tutte le fasi della produzione e in tutti i settori.
I regolamenti fissano i compiti spettanti all'Unione europea per quanto riguarda l'organizzazione dei controlli, nonché le disposizioni che le autorità nazionali responsabili dei controlli ufficiali debbono rispettare, ivi comprese le misure di attuazione da adottare in caso di inottemperanza alla legislazione comunitaria.

E' stata poi evidenziata la tutela e l'ampliamento delle competenze della Sanità Pubblica Veterinaria a settori che hanno dimostrato sempre più la loro importanza (vedi OGM, animali selvatici ed esotici, benessere, monitoraggio ambientale, biotecnologie).
Infine è stato posto il problema della carenza cronica di personale sanitario e non. Infatti pochi si accorgono (o fingono di non accorgersi) che i Servizi di Prevenzione cono "dimagriti" e stanno anche progressivamente "invecchiando". Il blocco del turn over ed i tagli alla spesa pubblica hanno rallentato o addirittura impedito il rinnovamento delle organizzazioni di controllo costituite da operatori che hanno un'età media di 50 anni e che, in alcuni casi, non conoscono o non comprendono le ragioni del cambiamento.
Forse anche perché le ragioni del cambiamento non sono sufficientemente chiare e le motivazioni meramente economiche sembrano prevalere sulle ragioni sanitarie.



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