Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 31, luglio - ottobre 2005 [http://spvet.it]
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice.html#291

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On the 4th World italian beef cattle congress.
Quarto congresso mondiale sulle razze bovine da carne italiane.



Marino D.


Summary: Anabic and "Ministero delle Politiche Agricole e Forestali" organized 4th World Italian Beef Cattle Congress, held in Gubbio (Pg) from april 29th to may 1st 2005.
It was an important event for university, researchers, tecnichians and breeder to define results of the genetic improvement and the valorization and the promotion of the italian beef.



Riassunto: L’Anabic e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali hanno organizzato il Quarto Congresso Mondiale delle Razze Bovine Italiane da Carne che ha avuto luogo a Gubbio dal 29 aprile al 1 maggio di quest’anno. E’ stata un’importante occasione di incontro tra tecnici, universitari, ricercatori ed allevatori per valutare i risultati raggiunti con il miglioramento genetico e le azioni per la valorizzazione della carne italiana.


Si è svolto a Gubbio, Perugia, nei giorni compresi tra il 29 aprile ed il 1 maggio il IV Congresso Mondiale sulle Razze Bovine da Carne.
Organizzato dall'Anabic, Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani Carne, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, quest'evento ha rappresentato un'interessante occasione d'incontro per tutti coloro che vedono nella valorizzazione e qualificazione dei prodotti tipici italiani un impegno necessario per fronteggiare le difficoltà imposte dalla concorrenza internazionale.

Operatori del settore zootecnico, ricercatori universitari e delegati di associazioni di razza di altri Paesi hanno così avuto modo di confrontarsi sulle problematiche e sugli auspicabili sviluppi che la zootecnia delle razze bovine italiane da carne potranno avere in futuro.
Francesco Lemarangi, presidente dell'Anabic, ha aperto i lavori presentando il positivo scenario zootecnico nazionale che vede attualmente un progressivo incremento numerico di chianina, marchigiana, romagnola, maremmana e podolica. Un successo dovuto anche alle sinergie create tra le attività di miglioramento genetico e l'allevamento sul territorio d'origine.
Nel 2004 le certificazioni IGP di chianina hanno raggiunto il 50%, dei capi allevati sul territorio nazionale, quelle di romagnola il 40% e di marchigiana il 20%.

Gli studi scientifici effettuati sulla carne proveniente da capi IGP hanno dato risultati confortanti sia dal punto di vista della marezzatura che della qualità organolettica, il che fornisce un ulteriore incentivo a praticare le metodologie di allevamento previste dal disciplinare.
L'Anabic e il Dipartimento di Scienze Zootecniche di Padova hanno analizzato l'efficienza dello schema di selezione applicato per le razze chianina, marchigiana e romagnola da oltre 15 anni.
Questo è risultato essere tuttora valido per la linea maschile, con l'intento di ridurre sempre più l'intervallo di generazione, e presenta buone prospettive per il miglioramento della linea femminile.

Il Dipartimento di Scienze Zootecniche dell'Università di Perugia attualmente sta lavorando alla costituzione di una banca del genetica per la razza chianina in Umbria a cui si potrà riferirsi per le esigenze della ricerca e del miglioramento genetico.

Partendo da una ricerca effettuata dall'ISMEA-CRPA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare - Roma e Centro di Ricerche Produzioni Animali - Reggio Emilia) sono stati analizzati i costi di produzione e la redditività di un campione di allevamenti di chianina in Toscana ed in Umbria.
A fronte di un maggior prezzo di vendita, che la carne di chianina spunta rispetto alla carne di altre razze, si rileva la necessità di operare miglioramenti nelle strutture e nell'efficienza tecnica, al fine di rafforzare la competitività aziendale sia nel mercato nazionale che internazionale.

La regione Umbria in collaborazione con ARUSIA (Agenzia Regionale Sviluppo in Agricoltura) ha intenzione di avviare un progetto che veda la ristorazione, opportunamente certificata, come punto fondamentale della promozione della carne chianina IGP: E stata prevista la realizzazione di una "Carta dei servizi per la valorizzazione della carne di razza chianina" che conterrà indicazioni precise sulla frollatura, sui metodi di cottura e sugli abbinamenti eno-gastronomici più adatti a esaltare le qualità della carne stessa.
Anche all'estero le nostre cinque razze vengono diffusamente allevate. Già da qualche tempo la Romagnola viene prodotta con successo in Irlanda e negli Stati Uniti, l'American Romagnola Association sta affrontando costose campagne pubblicitarie per meglio far conoscere la razza italiana.

Grazie anche ai risultati ottenuti dal Frontier Beef System, con studi effettuati sul DNA proveniente da tori italiani, si è dimostrato che l'alta percentuale del "gene della tenerezza", tipico di questa razza, resta in equilibrio con l'indice di accrescimento, contrariamente a quanto avviene in altre razze statunitensi, tra cui la Angus, di gran lunga più diffusa sul territorio.
I risultati comunque non mancherebbero come fa rilevare il presidente dell'Associazione Messicana Allevatori Razze Italiane, A.J. Trevino Garza, secondo il quale, grazie all'introduzione del seme di tori di alta qualità, in Messico si sta registrando un aumento nell'allevamento di razze italiane, con 4079 capi di chianina e 4094 di romagnola.

Il notevole impegno dell'ANABIC nell'organizzare un convegno così ricco di interventi ha ottenuto sicuramente positivi riscontri, suscitando l'interesse sia del mondo scientifico che di quelle aziendale. Due realtà apparentemente separate ma che sempre di più collaborano, partecipando anche ad iniziative comuni, con l'intento di valorizzare e diffondere il prodotto italiano, tenendo nella giusta considerazione le aspettative e le esigenze del consumatore.



La pagina Web dedicata al Congresso dell'ANABIC è disponibile all'URL: http://www.anabic.it/congresso2005/congresso_it.htm
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