Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria - Numero 30, maggio-giugno 2005 [http://spvet.it]Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#277
Indagine ambientale effettuata presso alcuni laboratori dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche.
Vitelli B., Murgia N., Monaco A., Dell'Omo M.
Riassunto: La presente indagine è stata realizzata in adempimento agli obblighi previsti dal D.Lgs 2 febbraio 2002 n. 25 il quale ha integrato il D.Lgs 626/94 con l'aggiunta del titolo VII bis rubricato "protezione da agenti chimici".
Tale titolo ha imposto l'aggiornamento della valutazione del rischio chimico nei luoghi di lavoro secondo i parametri in esso indicati.
Il lavoro ha permesso di censire le sostanze e i preparati pericolosi utilizzati dal personale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche e di individuare per ciascuno di essi la categoria di rischio di appartenenza secondo la bipartizione del rischio come moderato / non moderato.
Per le sostanze pericolose, per le quali la valutazione ha messo in evidenza un rischio non moderato, si è proceduto ad effettuare il monitoraggio ambientale come previsto nel titolo VII bis del D.Lgs. 626/94.
I risultati del monitoraggio consentono di poter affermare che i valori degli inquinanti indagati all'interno dei laboratori considerati sono tutti al di sotto dei valori limite di esposizione professionale.
INTRODUZIONE
Nei mesi di novembre e dicembre 2004 è stata condotta un'indagine ambientale per valutare l'esposizione a sostanze chimiche dei dipendenti presso i laboratori.
Le sostanze chimiche sono state individuate sulla base dei dati emersi dalla valutazione del rischio.
La valutazione del rischio chimico è stata effettuata per tutti gli agenti chimici pericolosi, presenti sul luogo di lavoro.
Si è fatto esplicito riferimento alle normative specifiche di settore ed in particolare al D. Lgs. 25/02.
CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Ai fini della valutazione del rischio chimico si è proceduto preliminarmente alla redazione di un questionario conoscitivo sulle attività lavorative con rischio di esposizione ad agenti chimici realizzato sulla base di una attenta analisi di quanto richiesto dal D. Lgs. n. 25/02 in modo da consentire, per ogni sostanza / preparato, l'acquisizione delle seguenti informazioni:
- proprietà pericolose;
- informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal produttore o dal fornitore tramite la scheda di sicurezza;
- livello, tipo e durata dell'esposizione;
- circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti compresa la quantità degli stessi;
- valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici;
- effetti delle misure preventive e protettive adottate o da adottare;
- se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese.
Il questionario è stato distribuito a tutti i Responsabili dei Laboratori i quali lo hanno compilato per ciascuna sostanza / preparato utilizzati e restituito con la relativa scheda di sicurezza.
Sulla base dei dati raccolti, preso atto della presenza di agenti chimici pericolosi all'interno dei laboratori, si è proceduto alla valutazione del rischio.
In assenza di indirizzi operativi da parte del legislatore (a causa della mancata attuazione dell'art. 60 ter decies D.Lgs 626/94 che prevede l'emanazione di una serie di decreti al fine di determinare il cosiddetto "rischio moderato"), è stato adottato il criterio di valutazione proposto da tre medici dell'Associazione Nazionale Medici D'Azienda e Competenti (ANMA), riportato nel volume "Risch - prevenzione e protezione da agenti chimici pericolosi" - atti dei convegno nazionale Risch, Modena 27/9/2002 ("Il Decreto Legislativo del 2/2/02 n. 25: considerazioni sulla valutazione del rischio per la salute" pag.317).
Vengono considerati i parametri riportati nelle tabelle seguenti.
Parametro Tossicità: alla tossicità vengono attribuiti 4 valori (3/5/8/9), corrispondenti ad altrettanti gradi di pericolosità delle sostanze
TOSSICITA' | VALORE |
Irritanti | 3 |
Corrosivi | 5 |
Nocivi Sensibilizzanti | 8 |
Molto Tossici /Tossici - Tossicità non nota | 9 |
Parametro Frequenza di esposizione: alla frequenza vengono attribuiti 4 valori (1/2/3/4), corrispondenti ad altrettanti periodi di frequenza presunta della esposizione
FREQUENZA DI ESPOSIZIONE | VALORE |
Meno di 1 volta al mese | 1 |
Da 1 a 2 giorni ogni due settimane | 2 |
Da 1 a 2 giorni alla settimana | 3 |
Giornaliera | 4 |
Parametro Grado di esposizione: il grado di esposizione è associato alle modalità di esposizione e/o uso; ad essa sono attribuiti 3 valori (1/2/3), corrispondenti a
GRADO DI ESPOSIZIONE | VALORE |
Bassa
(utilizzo con cappa chimica/ dpi ed eventuali procedure di sicurezza) | 1 |
Media
(utilizzo con cappe di aspirazione localizzata, senza dpi) | 2 |
Alta
(utilizzo in assenza di dispositivi di protezione collettiva o individuali) | 3 |
Nel valutare il rischio si fa riferimento a fattori che incidono sulla riduzione del rischio quali: utilizzo con cappa chimica, utilizzo di dispositivi di protezione individuale (d.p.i), esistenza di procedure operative specifiche. Il grado di esposizione varia pertanto in maniera inversamente proporzionale alle protezioni adottate (bassa esposizione corrisponde ad alto grado di protezione). E' stato introdotto, inoltre, un valore di sottrazione pari a 2 da applicare nei casi in cui l'utilizzo della sostanza/preparato avvenga per pochi secondi o in quantità trascurabili (millilitri o grammi). La valutazione del rischio potenziale viene effettuata per ogni agente chimico e risulta dalla sommatoria dei valori attribuiti a ciascun parametro (tossicità + frequenza + grado di esposizione - eventuale valore di sottrazione nei casi citati), corrispondenti ad altrettanti intervalli riportati nella tabella seguente.
GRADO DI ESPOSIZIONE | VALORE |
Bassa
(utilizzo con cappa chimica/ dpi ed eventuali procedure di sicurezza) | 1 |
Media
(utilizzo con cappe di aspirazione localizzata, senza dpi) | 2 |
Alta
(utilizzo in assenza di dispositivi di protezione collettiva o individuali) | 3 |
RISCHIO POTENZIALE | VALORE |
Non moderato | Superiore a 11 |
Moderato | 8 -11 |
Basso | Inferiore a 8 |
Gli intervalli sono stati stabiliti con il seguente criterio:
- Il valore inferiore a 8 della fascia di rischio moderato risulta dalla somma dei valori attribuiti alla sostanza a tossicità superiore agli irritanti (corrosivi = 5), usata con una frequenza media da un giorno a due giorni ogni quindici giorni (1 - 2 giorni ogni due settimane = 2), in condizioni di massima protezione (grado di esposizione basso = 1); in questo modo rimane automaticamente definito anche il valore limite massimo della fascia bassa: 7.
- Il valore superiore a 11 della fascia di rischio moderato risulta dalla somma dei valori attribuiti alla sostanza a tossicità superiore ai corrosivi (nocivi = 8) usata con una frequenza media da un giorno alla settimana a un giorno ogni quindici giorni (1 - 2 giorni ogni due settimane = 2), in condizioni di massima protezione (grado di esposizione basso = 1); in questo modo rimane automaticamente definito anche il valore limite minimo della fascia di rischio non moderato: superiore a 11.
RISULTATI DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
La valutazione effettuata, considerando le misure di prevenzione e protezione già adottate (dispositivi di protezione collettiva e individuale), ha messo in evidenza un rischio di esposizione "moderato" per la maggior parte delle sostanze utilizzate.
Tuttavia, devono essere messe in evidenza alcune circostanze che possono incidere sulla valutazione di esposizione moderata - non moderata:
- L'utilizzo da parte dell'operatore di più sostanze a rischio moderato nell'arco della giornata lavorativa;
- L'utilizzo da parte di operatori diversi di una stessa sostanza a rischio moderato nello stesso ambiente di lavoro e nella stessa giornata.
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
L'Istituto ha già provveduto da tempo a dotare i laboratori di cappe chimiche e a mettere a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale (maschere con facciale filtrante, visori, occhiali, guanti ecc.) e inoltre, sotto il profilo della formazione e informazione, vengono ripetutamente organizzati corsi relativi al rischio chimico e cancerogeno.
Poiché non è sempre possibile eliminare o ridurre il rischio potenziale mediante la sostituzione con altri agenti o processi che nelle condizioni di uso non sono o sono meno pericolosi per la salute dei lavoratori, si è ritenuto opportuno sottoporre i lavoratori, potenzialmente esposti, a sorveglianza sanitaria ai sensi dell'art. 60 decies del D. L.gs 626/94 ed effettuare la misurazione degli agenti che possono presentare un rischio per la salute, con metodiche standardizzate così come previsto dall'art. 60 sexies comma due dello stesso decreto legislativo.
MONITORAGGIO AMBIENTALE
Sulla base dei dati emersi dalla valutazione del rischio, tenuto conto delle caratteristiche tossicologiche delle varie sostanze utilizzate, il medico competente ha ritenuto opportuno effettuare il monitoraggio ambientale per le seguenti sostanze chimiche: acetonitrile, cloroformio, formaldeide e N-esano.
Tali sostanze vengono utilizzate nei seguenti laboratori:
- Laboratori di Chimica:
- L'acetonitrile viene utilizzato nel laboratorio "HPLC preparativa" (C9)
per l'estrazione di farmaci da tessuti, mangimi, uova, latte, etc.; in media viene eseguita l'estrazione di 1 campione al giorno, utilizzando 50 ml di acetonitrile. Il giorno dell'indagine sono stati preparati 3 campioni.
L'acetonitrile viene utilizzato, inoltre, nel laboratorio "HPLC strumentale" (C7), per il lavaggio ed il funzionamento degli strumenti gascromatografici: viene introdotto attraverso un imbuto nei 3 gascromatografi, nella quantità di circa 1 - 1,5 l al giorno, e recuperato in taniche poste alla base degli strumenti; non sono attivi sistemi di aspirazione durante tale processo.
- l'N-esano viene utilizzato nel laboratorio C1 sia in un sistema a ciclo chiuso (ASE), sia all'interno di una cappa di aspirazione per l'estrazione da tessuti, mangimi, uova, latte, etc. di sostanze lipofile (contaminanti ambientali, farmaci, etc.); generalmente vengono preparati circa 6-7 campioni al giorno utilizzando circa 25-30 ml a campione.
- Laboratorio di Virologia:
- Il cloroformio viene utilizzato per l'estrazione dell'RNA da sospensioni d'organo; l'estrazione viene effettuata 4 volte/settimana, utilizzando 0,2 ml di cloroformio a campione per una media di circa 10-15 campioni al giorno. Il giorno in cui è stata eseguita l'indagine sono stati preparati 30 campioni. Il processo di estrazione avviene sotto cappa.
- Laboratori di Biotecnologie:
- la formaldeide viene utilizzata, diluita al 37%, per fissare materiale istologico, nella quantità di 40 ml a campione; generalmente vengono preparati 20 campioni al giorno per 3 volte/settimana per una durata complessiva di circa 10 minuti al giorno. La fissazione viene eseguita, sotto cappa, all'interno di un piccolo laboratorio (BT4) dove non accede nessun altro operatore; attiguo a questo c'è il laboratorio BT3, dove il personale opera per la maggior parte del turno lavorativo.
METODOLOGIA
Le misurazioni sono state effettuate nelle condizioni peggiori (nei periodi di maggiore utilizzo delle sostanze chimiche), facendo eseguire un maggior numero di estrazioni e in prossimità delle fonti di esposizione.
Il campionamento dell'acetonitrile è stato eseguito utilizzando campionatori attivi statici della ditta SKC mod. Air Chek 2000 e fiale adsorbenti di carbone attivo 200/400 mg al flusso di campionamento di 200 cc/m.
I campionatori sono stati posizionati nel centro ambiente, per la durata di circa 2 ore.
Il campionamento dell'N-esano è stato eseguito utilizzando campionatori attivi fissi della ditta SKC mod. Pocket Pump e fiale adsorbenti di carbone attivo 50/100 mg, al flusso di campionamento di 200 cc/m.
Sono stati eseguiti 2 campionamenti della durata di circa 2 ore, rispettivamente in prossimità dell'ASE e in prossimità della cappa per l'estrazione.
Il campionamento del cloroformio è stato eseguito utilizzando campionatori attivi statici della ditta SKC mod. Pocket Pump e fiale adsorbenti di carbone attivo 50/100 mg, al flusso di campionamento di 200 cc/m.
I campionatori sono stati posizionati nel centro ambiente, per la durata di circa 4 ore.
Il campionamento della formaldeide è stato eseguito utilizzando campionatori attivi statici della ditta SKC mod. Air Chek 2000 e fiale adsorbenti per formaldeide, al flusso di campionamento di 1 l/m. Sono stati eseguiti 2 campionamenti: uno, della durata di 30 min, all'interno del laboratorio BT4, durante la fase di fissazione; l'altro, della durata di circa 2 ore, al centro ambiente nel laboratorio BT3.
L'analisi degli inquinanti chimici è stata eseguita per via gascromatografica.
I risultati dei campionamenti sono stati confrontati con i valori limite individuati per le diverse sostanze.
In particolare:
per quanto riguarda il cloroformio i valori riscontrati sono stati confrontati con il valore limite nazionale di esposizione professionale (D.M. 26 febbraio 2004 -G.U. n. 58 del 10 marzo 2004 - "Definizione di una prima lista di valori limite indicativi di esposizione professionale agli agenti chimici");
per l'acetonitrile e l'N-esano, in assenza di valori limite nazionali, i valori riscontrati sono stati confrontati con il TLV-TWA (Threshold Limit Value - Time Weighed Average) dell'ACGIH (American Conference of Government Industriai Hygienist) del 2004;
per la formaldeide PACGIH non propone un TLV-TWA e si è fatto pertanto riferimento al PEL (Permissibile Exposure Limit)-TWA dell'OSHA (Occupational Safety and Health Administration).
Tali valori limite esprimono la concentrazione ambientale media, ponderata nel tempo, degli inquinanti presenti nell'aria degli ambienti di lavoro, alla quale si ritiene che quasi tutti i lavoratori possano essere esposti per un turno lavorativo di 8 ore al giorno, per 40 ore settimanali, per tutta la durata della vita lavorativa senza che si verifìchino effetti dannosi.
Per la formaldeide l'ACGIH propone invece un TLV - Ceiling ("tetto") che esprime la "concentrazione ambientale di una sostanza che non deve essere mai superata, nemmeno per un istante", pari a 0,3 ppm.
RISULTATI
I risultati del monitoraggio delle sostanze indicate sono esposti nelle tabelle 1, 2, 3, 4 e 5.
CONCLUSIONI
I valori degli inquinanti indagati all'interno del laboratorio di Chimica, Virologia e Biotecnologie (acetonitrile, N-esano, cloroformio e formaldeide) sono risultati tutti inferiori o uguali ad 1/10 del valore limite.
Nel caso della formaldeide, i valori riscontrati sono anche nell'ambito dello standard raccomandato dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per la qualità dell'aria interna per la popolazione generale, pari a 0,08 ppm. (World Health Organization, Regional Office for Europe Copenhagen, Air Quality Guidelines for Europe, Second Edition, Cap. 5, pag. 87-91, WHO Regional Publications European Series N° 91).
Si ritiene pertanto che la situazione all'interno dei laboratori dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche (essendo al di sotto dei limiti, sia ) sia al di sotto dei limiti accettabile.
L'indagine ambientale dovrà essere ripetuta in caso di variazioni relative al tipo ed alla quantità di sostanze utilizzate o alle metodiche di utilizzo.