Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria - Febbraio 2005. Numero 28 [http://spvet.it]
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The Scrapie in Umbria - Italy in 2004

La Scrapie in Umbria al 2004

Barizzone F.1, Faccenda L.1, Bonci M. R.2, Migliosi D.3, Savini M. G.4, Giannelli R.5, Maresca M.1.

1Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
2Azienda Sanitaria Locale 1 Umbria
3Azienda Sanitaria Locale 2 Umbria
4Azienda Sanitaria Locale 3 Umbria
5Azienda Sanitaria Locale 4 Umbria


Summary: Scrapie is acquiring increasing interest due to the proved possibility that sheeps and goats may vehiculate to humans the pathogenic agent of BSE (Report of TSE Community Reference Laboratory Export Group on Strains, 28/01/2005).
Since 1991 Scrapie became a disease subject to the obliged report and, with the European Regulation 999/2001, it is also necessary to test the encephalic stem on a representative sample of the national population of sheeps and goats.
The sampling in Italy in 2004 included 25,000 animals with an age higher than 18 months divided into three different categories.
The present work reports the results obtained by the Regional Plan for Scrapie Epidemiological Sourveillance in Umbria for the year 2004.
A total of 429 animals have been tested by the four ASL labs, 207 representing the sheeps reguarly slaughtered, 207 the dead sheeps and 15 the dead goats.
A positive case has been found within the category of dead goats.

INTRODUZIONE


La Scrapie sta acquisendo sempre maggiore importanza dal punto di vista sanitario per la possibilità, ormai provata, che gli ovicaprini possano veicolare l'agente infettante della BSE (Report of TSE Community Reference Laboratory Export Group on Strains, 28/01/2005).
La prima segnalazione di questa malattia in Italia risale al 1976 in Piemonte (Cravero et al., 1977) ed è poi divenuta una malattia soggetta a denuncia obbligatoria a partire dal 1991 (O.M. 10/05/1991).
Con il Regolamento CE. 999/2001 e successive modifiche a questo sistema, di sorveglianza, passiva è stato associato un sistema di sorveglianza attiva che si basa sull'utilizzo di test rapidi su tronchi encefalici di un campione rappresentativo della popolazione ovicaprina del territorio nazionale.
Il piano di sorveglianza così strutturato ha cadenza annuale (da gennaio a dicembre) e prevede un campionamento stratificato per consistenza di patrimonio ovicaprino, su base nazionale e regionale, e per categoria di animali.
Il campionamento assegnato all'Italia per l'anno 2004 (Cap. II dell'Allegato III del Reg.CE. 999/2001 così come modificato dal Reg.CE 2245/2003) era costituito da 25000 animali di età superiore ai 18 mesi di età ripartiti in tre categorie:


Il campione di caprini morti poteva essere integrato, in caso di difficoltà al raggiungimento del numero previsto, da caprini regolarmente macellati per il consumo umano (tre caprini regolarmente macellati per ogni caprino morto non controllato).

Scopo del presente lavoro è quello di valutare i dati scaturiti dal Piano Regionale di Sorveglianza Epidemiologica per la Scrapie ovina e caprina nel 2004, in Umbria.

MATERIALI E METODI

Il campionamento richiesto alla Regione Umbria per il 2004, in base alla consistenza del patrimonio ovicaprino rispetto a quello nazionale, era costituito da: Nella tabella 1 è mostrata la ripartizione dei campioni suddivisi per le ASL umbre.

Tabella 1: Piano di campionamento per la Regione Umbria per il 2004
ASLOVINI CAPRINITOTALE
Regolarmente macellati
(n° campioni)
Morti o Abbattuti
(n° campioni)
Morti o abbattuti
(n° campioni)
1 30 50 3 83
2 30 75 4 109
3 97 42 4 143
4 50 40 4 94
TOTALE 207 207 15 429


I dati riguardanti i campioni di ovicaprini conferiti per diagnosi di TSE all'Istituto Zooprofilattico dell' Umbria e delle Marche dalle ASL umbre sono stati estratti dal sistema di accettazione informatizzata dell'Istituto.

Successivamente i dati sono stati trasferiti su database Microsoft Access 2000 ed analizzati tramite i software Excel 2000 ed Epi Info 3.3 (free software del Centers for Disease Control and Prevention, CDC).

RISULTATI


Sorveglianza attiva

Analizzando l'andamento temporale dei prelievi si evidenzia come esso risenta di una forte stagionalità con una maggiore frequenza di prelievo durante i mesi più freddi (grafico 1 e 2).





I dati suddivisi per ASL di prelievo dimostrano come (cfr. tabella 1), complessivamente, ogni ASL abbia raggiunto il numero di campioni ad essa assegnato (grafico 3):



Disaggregando i dati per ASL e categoria di prelievo e confrontandoli con il piano di campionamento atteso si evidenzia come, per quanto riguarda le categorie degli ovini regolarmente macellati e dei caprini morti, gli obiettivi siano stati raggiunti mentre per la categoria degli ovini morti sia stato raggiunto circa l'80% del campione previsto (tabella 2).


Tabella 2: Andamento dei test rispetto all'atteso
ASLOVINI CAPRINI
Reg. Mac MortiMorti
AttesoEffettuato Differenza Atteso Effettuato Differenza Atteso Effettuato Differenza
1 30 29 -1 50 51 +1 3 2 -1
2 30 131 +101 75 30 -45 4 3 -1
3 97 134 +37 42 40 -2 4 5 +1
4 50 64 +14 40 42 +2 4 6 +2
Tot 207 358 +151 207 163 -44 15 16 +1


Su di un totale di 538 campioni per la sorveglianza attiva conferiti all'Istituto dalle ASL umbre, 491 provengono effettivamente da allevamenti posti in territorio umbro mentre 47 appartengono ad allevamenti situati fuori regione.
La distribuzione dei campioni per provincia di allevamento e specie è mostrata in tabella 3.

Tabella 3: Numero di campioni per provincia di allevamento del capo e specie
Provincia CAPRA PECORA
AP - 14
GR - 6
MC - 3
PG 11* 403
RI - 4
RM - 5
SI - 15
TR 6* 71


*Il totale è di 17 caprini controllati,1 in più rispetto alla tabella 2, perchè tra i campioni prelevati nella provincia di Perugia è compreso un campione proveniente da un animale regolarmente macellato

I campioni provenienti dal territorio extraregionale non dovrebbero essere annoverati fra i test eseguiti per il Piano Regionale di Sorveglianza Epidemiologica della Scrapie perché non rappresentativi della popolazione ovicaprina regionale.

È comunque verosimile ipotizzare che un certo numero di campioni provenienti da allevamenti umbri sia stato analizzato presso altri Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IIZZSS) ma questo dato non è recuperabile per la mancanza di un sistema unico di accettazione fra gli IIZZSS.
In ogni caso, anche ipotizzando uno scenario in cui nessun campione umbro sia stato analizzato presso altri IIZZSS, e non considerando i campioni provenienti dal territorio extraregionale la situazione rimane invariata: gli obiettivi riguardanti gli ovini regolarmente macellati ed i caprini morti continuano ad essere raggiunti, mentre la quota di ovini morti campionata non muta (tabella 4).

Tabella 4: Andamento dei test eseguiti sui soli campioni umbri rispetto all'atteso
ASLOVINI CAPRINI
Reg. Mac MortiMorti
Atteso Effettuato Differenza Atteso Effettuato Differenza Atteso Effettuato Differenza
1 30 29 -1 50 51 +1 3 2 -1
2 30 113 +83 75 30 -45 4 3 -1
3 97 112 +15 42 40 -2 4 5 +1
4 50 57 +7 40 42 +2 4 6 +2
Tot 207 311 +104 207 163 -44 15 16 +1


Sorveglianza passiva

Nel corso del 2004 in Umbria è stato elevato un sospetto clinico di Scrapie, su di una pecora proveniente da un allevamento situato nel comune di Gubbio. Il capo è stato dichiarato sospetto nell'ambito dell'abbattimento di un focolaio di BSE ed è poi risultato negativo al test di screening.

Focolai

Nel 2004 si è avuto un unico focolaio di scrapie a seguito della positività di un caprino morto in stalla esaminato nell'ambito del Piano di Sorveglianza attiva.
L'allevamento, era composto da 202 caprini che sono stati abbattuti; tutti gli animali di età superiore ai 12 mesi, per un totale di 119 capi, sono stati sottoposti a test rapido per TSE e nessuno di essi è risultato positivo.
Il Regolamento CE 2245/2003 prevede che, nel corso delle operazioni di abbattimento di un focolaio, venga testato un campione di animali di età superiore a 12 mesi, in questo caso, sono stati esaminati i tronchi encefalici di tutti gli animali di oltre 12 mesi di età.

La prevalenza è risultata quindi dell'0,8% con intervalli di confidenza (I.C. 95%) che oscillano dallo 0,04% al 4,0%.

DISCUSSIONE


È probabile che l'andamento temporale del prelievo dei campioni non rispecchi un reale incremento del numero di ovicaprini macellati o morti nei mesi più freddi ma risenta piuttosto di un effetto "inizio-fine" Piano (cfr grafico 2).

Infatti, relativamente agli ovini regolarmente macellati, viene raggiunto il numero di campioni richiesto nei primi 5 mesi dell'anno, anche se questo non risulta essere il periodo in cui viene macellata la maggior parte degli ovini adulti.
Per quanto riguarda gli ovini morti, invece, si assiste al fenomeno opposto, per tutto l'anno il campionamento di questa categoria di animali rimane molto basso e tende ad innalzarsi negli ultimi mesi.

Anche in questo caso l'elevato numero di campioni in un breve periodo dell'anno non sembra rispecchiare un reale aumento di mortalità relativo a quell' arco temporale ma piuttosto il tentativo di raggiungere il numero di campioni richiesto.
L'andamento temporale del numero di campioni raccolto pone il problema della rappresentatività del campione stesso.
In effetti, per essere realmente rappresentativo della popolazione ovicaprina umbra, il campione dovrebbe tenere conto non solo della numerosità della stessa ma anche dei relativi tassi di mortalità e macellazione nel corso dell'anno, oppure i prelievi dovrebbero essere costanti nel tempo.

Se confrontato però con il dato nazionale (tabella 5) l'andamento complessivo del Piano di Sorveglianza Attiva Scrapie umbro appare decisamente buono (cfr tabella 4), risultano infatti completamente raggiunti due obiettivi (ovini regolarmente macellati e caprini morti) ed il terzo (ovini morti) è parzialmente realizzato (è stato campionato circa l'80% degli animali richiesti).
A livello italiano invece viene raggiunto solo il campionamento previsto per gli ovini regolarmente macellati mentre le altre due categorie si attestano su valori molto distanti da quelli richiesti.

Tabella 5: Andamento dei test eseguiti sul territorio nazionale rispetto all'atteso
fonte Centro Encefalopatie Animali (CEA) - IZS Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta
Test Ovini Caprini
Reg. Mac. Morti Morti
Test effettuati 16579 5326 1583
Test attesi 10000 10000 5000
Percentuale raggiunta 165,8 53,3 31,7


Per quanto riguarda il focolaio caprino è degno di nota il fatto di non aver trovato altri animali positivi durante le operazioni di abbattimento.
Considerando i dati sugli abbattimenti di caprini per l'eradicazione di focolai di Scrapie in Italia, dal 2002 fino al primo semestre del 2004 la prevalenza di animali positivi si aggira intorno al 3% infatti su 249 animali testati 8 sono risultati positivi con una prevalenza pari al 3,2% (IC 95% 1,4 - 6,2). (http://europa.eu.int/comm/food/food/biosafety/bse/monitoring_en.htm).

In realtà la prevalenza nell'allevamento umbro, anche se apparentemente diversa da quella nazionale, non differisce in maniera statisticamente significativa, infatti gli intervalli di confidenza si sovrappongono parzialmente (I.C. Umbria 0,04 - 4,0%; I.C. Italia 1,4 - 6,2%). La segnalazione di un solo caso sospetto nel 2004 (per di più nel contesto di un focolaio di BSE) pone il problema della sorveglianza passiva che, se ben attuata, è il sistema più efficace per massimizzare la probabilità di rilevazione della malattia.

Se infatti prendiamo in considerazione i dati riguardanti la sorveglianza passiva in Italia e nell'Europa a 15 Stati dal 2002 fino al primo semestre del 2004 (tabella 6) si evidenzia come la percentuale di soggetti positivi sul totale dei sospetti (valore predittivo positivo, VPP) sia decisamente elevata: il 70% circa in Italia ed il 30% circa in Europa (http://europa.eu.int/comm/food/food/biosafety/bse/monitoring_en.htm).
Il VPP su sospetto a livello europeo è inoltre probabilmente sottostimato in quanto la Germania ha dichiarato un elevato numero di sospetti (2149) rilevando solo 4 animali positivi (percentuale di positività 0,2%). E' possibile che la Germania abbia usato un sistema di classificazione dei sospetti diverso da quello degli altri Paesi.
Escludendo la Germania il VPP su sospetto a livello europeo sale oltre il 55% ad ulteriore conferma dell'efficienza della sorveglianza passiva nell'individuare i casi di malattia.

Tabella 6: Percentuale di casi positivi rispetto ai sospetti periodo 01/01/2002 - 30/06/2004
  Sospetti Positivi VPP IC 95%
Italia 42 31 73,8 58,0 - 86,1
EU15 4635 1400 30,2 28,9 - 31,5
Germania 2149 4 0,2 0,05 - 0,5
EU no Ger 2486 1396 56,2 54,2 - 58,1


Per l'anno in corso dovremo cercare di tener conto di queste osservazioni anche se la recente conferma del caso di BSE in un caprino francese ha già prodotto risultati dal punto di vista normativo portando ad un radicale cambiamento del Piano di Sorveglianza previsto per il nostro Paese.

Il Regolamento CE 214/2005 introduce infatti per l'Italia l'obbligo di esaminare nel 2005 un campione di almeno 60000 caprini regolarmente macellati, con un'età uguale o superiore ai 18 mesi, e mantiene invariate rispetto all'anno precedente le quote richieste per ovini regolarmente macellati ed ovini e caprini morti.
Considerate le problematiche emerse a livello nazionale nel 2004 inerenti al campionamento degli ovini e dei caprini morti e quelle prevedibili per l'anno in corso per i caprini regolarmente macellati, il Ministero della Salute - Direzione Generale della Sanità Veterinaria e degli Alimenti ha già diramato una circolare (prot n. DGVA.VIII/6114/P-I.8.d/48) in cui si richiede per il momento il ricorso al test rapido su tutti i caprini regolarmente macellati o morti e su tutti gli ovini morti.

L'anno corrente si apre quindi con una nuova sfida per la sorveglianza delle TSE negli ovicaprini, sta a noi vincerla.

Bibliografia

- Circolare Ministero della Salute - Direzione Generale della Sanità Veterinaria e degli Alimenti prot n. DGVA.VIII/6114/P-I.8.d/48.
- Cravero G,, Guarda F., Dotta U., Guglielmino R. (1977): La scrapie in pecore di razza biellese. Prima segnalazione in Italia. La Clinica Veterinaria n. 100, pag. 1 -14.
- Monthly reports of testing goats 2004, sito internet http://europa.eu.int/comm/food/food/biosafety/bse/mthly_reps_scrapiegoats2004_en.htm.
- Monthly reports of testing sheep 2004, sito internet http://europa.eu.int/comm/food/food/biosafety/bse/mthly_reps_scrapiesheep2004_en.htm.
- Ordinanza Ministeriale 10 maggio 1991 - Norme per la profilassi di malattie animali. - Reg. CE 2245/2001.
- Reg. CE 999/2001.
- Report of TSE Community Reference Laboratory Export Group on Strains, 28/01/2005, sito internet http://europa.eu.int/comm/food/food/biosafety/bse/crl_statement_tse_goats_28-01-05_en.pdf.
- Report on the Monitoring and Testing of Ruminants for the Presence of Transmissible Spongiform Encephalopathy(TSE) in 2002, sito internet http://europa.eu.int/comm/food/food/biosafety/bse/annual_report_2002_en.pdf.
- Report on the Monitoring and Testing of Ruminants for the Presence of Transmissible Spongiform Encephalopathy (TSE) in the EU in 2003, including the results of the Survey of Prion Protein Genotypes in Sheep Breeds, sito internet http://europa.eu.int/comm/food/food/biosafety/bse/annual_report_tse2003_en.pdf.

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