Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 99, Dicembre 2016 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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Progetto Regione Umbria 2016: “Sorveglianza delle zoonosi. Ruolo del laboratorio come elemento strategico di sorveglianza”.
Dati preliminari sulla presenza di Eustrongylides sp. nel lago Trasimeno (Umbria)
Umbria Region 2016 Project: "Surveillance of Zoonoses. The role of the laboratory as a strategic surveillance".
Preliminary data on the Eustrongylides sp. presence in the Trasimeno Lake (Umbria - Italy)

Andrea Valentini1, Elisa Sgariglia1, Enrico Di Raimo Marrocchi1, Claudio Ghittino1, Andrea Marsella2, Giovanni Lo Vaglio3, Andrea Gustinelli4, Monica Caffara4, Maria Letizia Fioravanti4, Francesco Agnetti1


1 Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, Centro di Riferimento Regionale per l’Ittiopatologia, Terni
2 Veterinario libero professionista, Roma
3 USL Umbria 1, Igiene degli alimenti di origine animale, Area del Trasimeno, Perugia
4 Dip.to di Scienze Mediche Veterinarie, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Ozzano Emilia (BO)



Abstract. The genus Eustrongylides (Nematoda, Dioctophymatidae), a waterfowl and fish parasite responsible for the “Big Red Worm Disease” includes the species E. tubifex, E. ignotus and E. excisus. The life cycle requires waterfowl as definitive hosts, where the nematode becomes adult in the proventriculus wall and causes mortality in young birds. Aquatic oligochaetes have been recognized as first intermediate hosts while fish represent the second one where the L4 larva develops. Predatory fish, amphibians and reptiles can be paratenic hosts. The present paper shows the preliminary data obtained during 2016 (Umbria Region Project “Zoonosis surveillance: laboratory role as a strategic element”), about the identification of Eustrongylides sp. specimens found in some animal species living in the Trasimeno Lake (Umbria - Italy) area. 300 fish have been examined, 50 perches (Perca fluviatilis) and 250 long sand smelts (Atherina boyeri). At the same time 10 great crested grebes (Podiceps cristatus) and one great cormorant (Phalacrocorax carbo) found dead for trauma underwent necropsy focusing on the gastrointestinal tract and in particular on proventriculus. Larvae found in fish and birds were collected, washed in saline and fixed in ethanol 70°. After clarification with lactophenol of Amman, morphological studies based on present literature were carried out. Data obtained allowed the development of a research project about the same topic, funded by the Italian Ministry of Health, currently in progress.

Riassunto. Il genere Eustrongylides (Nematoda, Dioctophymatidae), parassita di uccelli acquatici e di pesci, responsabile del "Big Red Worm Disease" comprende le specie: E. tubifex, E. ignotus ed E. excisus. Il suo ciclo di vita richiede quale ospite definitivo l'uccello acquatico, dove il nematode diventa adulto nella parete del proventricolo ed è causa di mortalità nei giovani uccelli. Gli oligocheti acquatici sono stati riconosciuti essere i primi ospiti intermedi, mentre i pesci rappresentano i secondi dove la larva L4 si sviluppa. Pesci predatori, anfibi e rettili possono essere ospiti paratenici. Il presente studio espone i dati preliminari ottenuti nel corso del 2016 (Progetto Regione Umbria "Sorveglianza delle zoonosi. Ruolo del laboratorio come elemento strategico di sorveglianza"), sull'identificazione di esemplari di Eustrongylides sp. trovati in alcune specie animali viventi nell'area del Lago Trasimeno (Umbria). Il presente studio espone dei dati preliminari, ottenuti nel corso del 2016 (Progetto Regione Umbria "Sorveglianza delle zoonosi. Ruolo del laboratorio come elemento strategico di sorveglianza"), sull'identificazione di esemplari di Eustrongylides sp. trovati in alcune specie animali viventi nell'area del Lago Trasimeno (Umbria). Sono stati esaminati 300 pesci, 50 esemplari di persico reale (Perca fluviatilis) e 250 di latterino (Atherina boyeri). Allo stesso tempo 10 esemplari di svasso maggiore (Podiceps cristatus) e un cormorano (Phalacrocorax carbo) trovato morto per trauma, sono stati sottoposti a esame necroscopico che ha interessato particolarmente il tratto gastrointestinale ed il proventricolo. Le larve trovate nei pesci e negli ucceli sono state raccolte, lavate in soluzione salina e fissate in etanolo a 70°. Dopo la chiarificazione con lattofenolo di Amman, sono stati condotti studi morfologici basati sulla letteratura aggiornata disponibile. I dati ottenuti hanno consentito lo sviluppo di un progetto di ricerca su questo argomento, finanziato dal Ministero della Salute italiano, attualmente in corso



Introduzione
Il genere Eustrongylides (Nematoda, Dioctophymatidae) è un parassita di uccelli ittiofagi e pesci dulciacquicoli causante un’infestazione nota in USA come Big Red Worm Disease. Sono state descritte numerose specie fra cui E. tubifex, E. ignotus ed E. excisus. Il ciclo biologico prevede come ospiti definitivi diversi uccelli ittiofagi, nei quali il nematode diviene adulto a livello della parete del proventricolo (Moravec 1994; Spalding e Forrester 2008) ed è in grado di causare elevate mortalità dei giovanili.
Oligocheti acquatici sono stati riconosciuti come primi ospiti intermedi a livello sperimentale, mentre pesci bentofagi rappresentano i secondi ospiti intermedi in cui si sviluppa la larva L4 infettante. Pesci predatori, anfibi e rettili possono fungere da ospiti paratenici. Ampiamente descritto in America, Giappone, Australia, Africa, Russia ed in diversi paesi europei (Moravec 1994), in Italia il parassita è stato segnalato per la prima volta in esemplari di pesce persico (Perca fluviatilis), persico trota (Micropterus salmoides) e latterino (Atherina boyeri) del lago Trasimeno (Umbria) (Dezfuli et al., 2015; Branciari et al., 2016).

L’interesse del mondo sanitario per questo parassita si è sviluppato negli ultimi anni sia per la sua elevata patogenicità per gli uccelli ittiofagi sia a seguito di alcune segnalazioni di casi umani che ne hanno evidenziato il potenziale zoonosico (Eberhnard et al., 1989;2014). Nei pesci va quindi considerato che, sebbene raramente associate a mortalità, le infestazioni larvali da Eustrongylides sp. potrebbero rappresentare un rischio sanitario per il consumatore soprattutto quando localizzate a livello muscolare. La presenza delle larve, di grandi dimensioni e di colore rossastro, rende comunque il prodotto non commercializzabile.
Nel presente contributo vengono riportati i dati preliminari ottenuti durante le fasi previste dal Progetto della Regione Umbria “Sorveglianza delle zoonosi: ruolo del laboratorio come elemento strategico di sorveglianza”, svoltosi nel 2016 e che ha visto come partner l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche ed il Servizio Prevenzione, Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione dell’Umbria.
Nell’area del Trasimeno insiste una forte attività di pesca ed i settori della ristorazione e della commercializzazione contemplano preparazioni a base di pesce locale crudo o poco cotto, particolarmente apprezzate dai consumatori ma potenzialmente rischiose per la trasmissione della parassitosi all’uomo, qualora non vengano applicate le misure di bonifica preventiva con congelamento previste dalla normativa vigente.

Materiali e Metodi
Nel corso del 2016 sono stati analizzati 300 pesci, di cui 50 pesci persico (P. fluviatilis), di lunghezza fra 15 e 25 cm, e 250 latterini (Atherina boyeri) di lunghezza fra 4 e 6 cm, pescati da cooperative del Trasimeno e campionati dai Servizi Veterinari territorialmente competenti. I campioni di persico sono stati tutti sottoposti ad esame visivo degli organi interni e della muscolatura previo sfilettamento, mentre i latterini sono stati sottoposti ad esame visivo esterno e, a campione, ad esame visivo degli organi interni previa apertura della cavità celomatica.
Nello stesso anno 10 svassi (Podiceps cristatus) ed un cormorano (Phalacrocorax carbo) rinvenuti morti fra le reti dei pescatori sono stati sottoposti ad esame necroscopico. I parassiti rinvenuti sia nei pesci che negli uccelli sono stati raccolti, lavati in soluzione fisiologica e fissati in alcool etilico 70°.
In particolare, 10 esemplari dei parassiti campionati sono stati sottoposti a studio morfologico, previa chiarificazione in lattofenolo di Amman, seguendo le descrizioni disponibili in letteratura (Lichtenfels e Pilitt 1986; Measures 1988a,b).
Una piccola porzione della parte mediana del corpo è stata prelevata prima della chiarificazione e fissata nuovamente in alcool etilico 70° per successive analisi molecolari.

Risultati e discussione
L’esame visivo dei pesci ha permesso di rilevare stadi larvali di nematodi nella muscolatura di 11 (22%) dei 50 persici (Figura 1) e di 10 (4%) dei 250 latterini, con intensità di infestazione media di 1 e 2 parassiti/ospite rispettivamente. La stessa intensità di infestazione è stata riscontrata negli uccelli: in particolare, sono state rinvenute larve nel proventricolo degli svassi (40%), in alcuni casi penetranti lo spessore della parete (Figura 2); alcuni maschi adulti sono stati invece evidenziati nella parete del proventricolo del cormorano.

Larva L4 di Eustrongylides sp. in filetto di pesce persico
Figura 1. Larva L4 di Eustrongylides sp. in filetto di pesce persico.


Larva L4 di Eustrongylides sp. penetrante la parete del proventricolo di svasso
Figura 2. Larva L4 di Eustrongylides sp. penetrante la parete del proventricolo di svasso


Il quadro anatomopatologico riscontrato nei volatili ha comunque confermato la morte dei soggetti per cause di natura traumatica. I parassiti presentavano colore rossastro e lunghezza variabile fra 30 e 40mm (Figura 3). Nei 10 esemplari sottoposti ad esame morfologico lo studio di alcuni caratteri morfometrici, riferibili in particolare a papille cefaliche (numero, conformazione e posizione), capsula buccale, esofago, estremità cefalica ed estremità posteriore, primordi genitali e stratificazione cuticolare, ha permesso di identificarli come larve L4 di Eustrongylides sp.

Larva L4 di Eustrongylides sp.: particolare dell’esemplare in Figura 1
Figura 3. Larva L4 di Eustrongylides sp.: particolare dell’esemplare in Figura 1


I dati ottenuti, seppur preliminari, hanno confermato la presenza di stadi larvali di Eustrongylides sp. in pesci del lago Trasimeno, come già segnalato recentemente (Dezfuli et al., 2015; Branciari 2016), rilevando inoltre l’infestazione anche in uccelli acquatici presenti nello stesso habitat. Tali dati hanno indotto a sviluppare la proposta di un progetto di ricerca corrente, finanziato dal Ministero della Salute, attualmente in svolgimento e di cui l’IZSUM è capofila, durante il quale saranno perseguite le seguenti finalità: a) dimostrare la presenza del parassita in invertebrati oligocheti acquatici presenti nel medesimo bacino lacustre; b) identificare a livello di specie i parassiti rinvenuti nelle specie ittiche e negli uccelli esaminati, attraverso la contemporanea applicazione di studi morfologici e molecolari; c) implementare le conoscenze epidemiologiche e sanitarie sulla parassitosi, al fine di potenziare le azioni di sorveglianza e di formulare idonee linee guida per il consumatore.

Bibliografia

Branciari R., Ranucci D., Miraglia D., Valiani A., Veronesi F., Urbani E., Lo Vaglio G., Pascucci L., Franceschini R., (2016). Occurrence of parasites of the genus Eustrongylides spp. (Nematoda: Dioctophymatidae) in fish caught in Trasimeno lake, Italy. Italian Journal of Food Safety. 5: 6130.

Dezfuli B.S., Manera M., Lorenzoni M., Pironi F., Shinn A.P., Giari L., (2015). Histopathology and the inflammatory response of European perch, Perca fluviatilis muscle infected with Eustrongylides sp. (Nematoda). Parasites & Vectors. 8: 227.

Eberhard M.L., Hurwitz H., Sun A.M., Coletta D., (1989). Intestinal perforation caused by larval Eustrongylides (Nematoda: Dioctophymatoidae) in New Jersey. The American Journal of Tropical Medicine and Hygiene. 40: 648-650.

Eberhard M.L., Ruiz-Tiben E., (2014). Case Report: Cutaneous Emergence of Eustrongylides in Two Persons from South Sudan. The American Journal of Tropical Medicine and Hygiene. 90: 315-317.

Lichtenfels J.R., Pilitt P.A., (1986). Eustrongylides sp. (Nematoda: Dioctophymatoidea): Differentiation of Third- and Fourth-Stage Larvae from Killifish, Fundulus sp., collected in Chesapeake Bay Area, U.S.A. Proceedings of the Helminthological Society of Washington. 53(1): 144-148.

Measures L.N., (1988a). Revision of the genus Eustrongylides Jagerskhiold, 1909 (Nematoda: Dioctophymatoidea) of piscivorous birds. Canadian Journal of Zoology. 66: 885-895.

Measures L.N., (1988b). Epizootiology, pathology, and description of Eustrongylides tubifex (Nematoda: Dioctophymatoidea) in fish. Canadian Journal of Zoology. 66: 2212-2222.

Moravec F., (1994). Parasitic nematodes of freshwater fishes of Europe. Kluwer Academic Publishers, Dordrecht, NL.

Spalding M.G., Forrester D.J., (2008). Eustrongylidosis. In: Parasitic Diseases of Wild Birds, Eds. Atkinson C.T., Thomas N.J., Hunter D.B., John Wiley & Sons, Inc.: 289-315.



OPEN REVIEW - Modulo per la "revisione aperta" di questo articolo, pubblicato sul numero 99/2016 di SPVet.it



Progetto Regione Umbria 2016 “Sorveglianza delle zoonosi: ruolo del laboratorio come elemento strategico di sorveglianza”: dati preliminari sulla presenza di Eustrongylides sp. nel lago Trasimeno (Umbria)
Valentini et al., 2016. Progetto Regione Umbria 2016 “Sorveglianza delle zoonosi:
ruolo del laboratorio come elemento strategico di sorveglianza”: dati preliminari
sulla presenza di Eustrongylides sp. nel lago Trasimeno (Umbria). (SPVet.it 99/2016)



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