Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 97, Agosto 2016 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche: Ieri, Oggi e Domani

The Zooprofilattico Sperimentale Institute of Umbria and Marche (Italy): Yesterday, today and tomorrow


Silvano Severini





Lo scorso 29 ottobre si sono svolte le Celebrazioni dell'80° Anniversario dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, una giornata di condivisione di storia e del futuro dell'ente, che si è aperta presso l'Aula Magna della Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia con il saluto del Vicesindaco di Perugia, Urbano Barelli e del Presidente dell'Istituto, Paolo Lilli. L'azienda ha celebrato questo prestigioso traguardo alla presenza di numerose autorità, tra queste Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, Franco Moriconi, rettore dell'Università degli studi di Perugia, Flavio Vetrano e Andrea Spaterna, prorettore il primo dell'Università degli studi di Urbino e il secondo dell'Università di Camerino, Francesco Geri della Protezione civile nazionale e per il Ministero della salute, Marco Ianniello e Gaetana Ferri.

Il mio sentito ringraziamento va alle Istituzioni che in tutti questi anni hanno dimostrato forte interesse e attenzione nei confronti del nostro Istituto, ma soprattutto ai dipendenti di oggi e di ieri, perché grazie al loro impegno quotidiano ed al loro appassionato contributo, l'Istituto ha saputo coltivare e diffondere la cultura del servizio pubblico, valore fondante della propria missione.
Presidenti, direttori, dirigenti, personale tecnico sanitario ed amministrativo, in questo lungo arco di tempo si sono impegnati nella crescita di un ente la cui mission è rappresentata dalla tutela della salute dei cittadini, dalla garanzia della sicurezza alimentare, della protezione degli animali dalle malattie, in primis dalle zoonosi, e del rispetto delle condizioni di benessere animale negli allevamenti.
Una storia iniziata con un nucleo di poche persone, aumentate nel tempo fino a contare circa 300 unità, di cui oltre il 70%, oggi, è rappresentato da donne. L'Istituto nasce nel 1936, come idea sviluppatasi in seno al Consiglio dell'Economia ed all'Università degli Studi di Perugia. Negli anni importanti passaggi normativi hanno modificato profondamente l'assetto istituzionale e l'organizzazione dell'ente. Il D.P.R. 29 novembre 1956, n.1657 ha riconosciuto all'Istituto la personalità giuridica di ente morale, con sede a Perugia. Nel 1978, secondo quanto previsto dalla Legge 23 dicembre 1975, n. 745 "Trasferimento di funzioni statali alle regioni e norme di principio per la ristrutturazione regionalizzata degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali", le Regioni Umbria e Marche, con identici provvedimenti legislativi, hanno dettato le norme fondamentali per il riordinamento, l'organizzazione e la gestione dell'Ente, provvedendo alla nomina del Consiglio di Amministrazione. Un altro passaggio fondamentale è avvenuto nel 1970 quando, con la legge del 23 giugno, n. 503 la Stazione Sperimentale Zooprofilattica dell'Umbria diviene Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, ovvero un ente sanitario di diritto pubblico inserito nel contesto del Servizio Sanitario Nazionale, sotto la vigilanza dell'allora Ministero della Sanità. Insieme a quello di Perugia vengono individuati altri 9 Istituti Zooprofilattici, distribuiti in circoscrizioni territoriali a carattere regionale. Nasce, così, la rete degli istituti. Un altro passaggio chiave è legato al Decreto Legislativo 30 giugno 1993, n. 270, la legge di Riordinamento degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, che attribuisce agli istituti autonomia gestionale, amministrativa e tecnica. Viene individuata per la prima volta la figura del Direttore Generale quale organo di gestione ed il CDA come organo di indirizzo politico. Umbria e Marche sono state le prime due regioni ad aver recepito il decreto. Infine, con il decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106, si è attuata l'ultima riorganizzazione che ha disegnato l'assetto attuale degli istituti e dei loro organi di governo. Gli Istituti attraverso la semplificazione dei modelli organizzativi tecnico- amministrativi secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità.

L'Istituto, già dalla sua fondazione si occupava degli aspetti diagnostici delle principali malattie del bestiame, metteva a punto metodi per il loro controllo, produceva vaccini, operava nel campo della riproduzione bovina. Nel tempo si è aggiunto anche il controllo su mangimi, carni e latte, oggi parte fondamentale dell'attività del nostro ente. L'azienda da un lato è ancora fortemente radicata nel territorio e vicina al mondo produttivo delle nostre due regioni, e delle aree interne della dorsale appenninica ma allo stesso tempo si trova ad operare sempre più frequentemente nel contesto nazionale ed internazionale.

Oggi l'istituto è una parte essenziale ed integrante del sistema della prevenzione, attraverso le sue attività analitiche, strumento di supporto fondamentale per la pianificazione e la verifica del sistema dei controlli e delle azioni veterinarie pubbliche. Tali attività per oltre il 70% derivano dal controllo ufficiale (attività provenienti dai servizi della prevenzione delle aziende sanitarie locali, il NAS ed il Corpo Forestale dello Stato), la restante parte da soggetti privati.

Il nostro Ente, nell'ambito della rete di sorveglianza veterinaria, ha promosso sin dalle origini la cultura della prevenzione, consapevole che la gestione delle emergenze incide fortemente nei costi della sanità. Controllare la salute animale significa tutelare la salute dell'uomo. Negli ultimi 20 anni lo scenario è cambiato profondamente: il 70% delle malattie emergenti nell'uomo è legata agli animali. L'interazione uomo, animale, ambiente promuove un approccio multidisciplinare e coordinato, nell'ottica della ONE HEALTH, per la garanzia della salute pubblica. Il controllo delle malattie emergenti, principalmente conseguenti ai cambiamenti climatici ed alla globalizzazione, ha costi sociali elevati. Tra tutte la SARS, l'influenza aviaria e suina, le encefaliti virali "tropicali", veicolate da insetti e artropodi che trovano negli animali domestici e selvatici un serbatoio epidemiologico essenziale. Tra le emergenze vanno sottolineate anche le situazioni legate ad agenti biologici nell'ambito di potenziali azioni di bioterrorismo.

L'aspettativa di salute è fortemente legata al tipo di alimentazione, alla sicurezza dei prodotti e alla loro qualità. L'istituto svolge un ruolo essenziale nella garanzia della sicurezza alimentare. Gli allarmi alimentari non sono semplici fenomeni mediatici. II cibo può effettivamente veicolare all'uomo diversi agenti di malattia e i dati epidemiologici internazionali indicano che le malattie trasmesse dagli alimenti aumentano dell'8% all'anno. I motivi sono tanti, dalla globalizzazione della catena alimentare al cambiamento degli stili di vita alimentari. II risultato è che ogni anno nei paesi industrializzati più di una persona su quattro si ammala di malattie associate al consumo di alimenti. Le attività di controllo alle quali l'istituto partecipa conducono a due obiettivi importanti: la promozione della salute ma anche la valorizzazione del comparto agroalimentare, che è cruciale nelle nostre due Regioni. La sicurezza alimentare è un prerequisito di mercato, pertanto è di fondamentale importanza anche per l'economia del Paese. Gli istituti, con i loro controlli, contribuiscono a garantire l'export alimentare nazionale, per un valore di oltre 32 miliardi di euro all'anno.

Un'altra attività di fondamentale importanza è la ricerca scientifica. L'esigenza dell'Istituto di orientare la propria ricerca verso nuovi scenari ha fatto si che a fianco di quella istituzionale (corrente e finalizzata) fosse sviluppata la ricerca alimentata da fondi europei (fondi strutturali, Horizon 2020, life) ed internazionali. In questo contesto un aspetto importante è rappresentato dalla collaborazione tra il settore pubblico e privato. La possibilità di creare forme di collaborazione e cofinanziamento delle attività favorisce lo sviluppo della ricerca avanzata rispondendo alle necessità del mondo industriale, incentivando la crescita e l'innovazione delle aziende presenti nel nostro territorio. Oggi l'Istituto può vantare una serie di strette collaborazioni con tutte le sedi universitarie nazionali e in Europa con Serbia, Turchia, Albania, Algeria, Montenegro, e Macedonia. In quest'ultimo Paese abbiamo in corso un progetto twinning con il ruolo di Project Leader, e dal prossimo anno uno con il ruolo di Mandated body.

Un'altra attività caratterizzante la mission dell'ente è la formazione di personale specializzato nel campo della zooprofilassi, anche presso istituti e laboratori dei paesi dell'unione europea e di paesi esteri nell'ambito dell'accordo della cooperazione internazionale.

Il nostro Istituto crede nel valore della "qualità" ritenendola strumento utile per qualificare prodotti e servizi ed assicurare equivalenza in un mercato che si sta sempre di più globalizzando. Le circa 400 prove accreditate che spaziano in tutti i settori di competenza ed in ogni sede territoriale, raccontano di un percorso che nasce nel 1998 - avvalendosi dell'allora SINAL - sostituto poi da Accredia, unico Ente governativo di accreditamento che svolge un'attività di interesse pubblico disciplinata dall'Unione Europea con il Regolamento n°. 765 del 2008. Con orgoglio possiamo affermare che gli elevati e costanti livelli di conformità, di affidabilità e di competenza tecnica raggiunti, attestati da Accredia, ci permettono di garantire prestazioni adeguate alle esigenze delle imprese del nostro territorio in continua evoluzione, che si stanno aprendo ai processi di internazionalizzazione, non perdendo mai di vista l'interesse più generale della salute pubblica e il ruolo che l'istituto svolge nell'ambito del SSN. L'evoluzione del sistema qualità deve essere proiettato alla garanzia non solo della singola prova analitica, attraverso le collaudate procedure, ma a tutto il processo della filiera produttiva, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari. Il collegamento necessario tra il sistema qualità dei laboratori con quello delle filiere produttive e commerciali renderà tutto il sistema di certificazione più garantista e competitivo. Questo nuovo sistema di qualità "per processo" ci aiuterà nella futura riorganizzazione, infatti, dovremo avere la capacità di uscire dai classici binari della sanità e della sicurezza alimentare, cercando di trasformare il classico modello verticale, poco integrato, con quello orizzontale dove le varie procedure (già accreditate) si vanno a collegare diventando funzionali all'intero sistema.
La solidità economico finanziaria dell'Istituto, che chiude dal 2009 il proprio bilancio in pareggio o in lieve attivo, ha consentito all'ente di effettuare investimenti strutturali e tecnologici senza dover ricorrere a mutui esterni. Gli investimenti hanno riguardato l'alta tecnologia, beni informatici ed interventi sulle strutture: nel 2013 la nuova sede di Terni e quella di Tolentino; entro il 2016 sarà completata la ristrutturazione della sede Fermo e nei primi mesi del 2017 quella di Ancona. Sono in previsione la ristrutturazione completa della sede di Pesaro ed il trasferimento dell'officina Farmaceutica di Perugia.

L'allestimento di prodotti veterinari ad azione immunologica rappresenta una delle più antiche e importanti attività istituzionali svolte dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche (IZSUM). Infatti fin dalla sua fondazione, nella prima metà del secolo scorso, l'IZSUM si è distinto per l'impegno profuso al servizio della Sanità Pubblica, svolgendo attività di diagnostica e di prevenzione con la preparazione di vaccini specifici per patologie infettive degli animali da reddito. Nel periodo antecedente all'avvento degli antibiotici e allo sviluppo dell'industria farmaceutica, le preparazioni immunologiche di tipo autogeno, in campo veterinario come anche in quello umano, rappresentavano l'unico insostituibile strumento d'intervento per malattie diffusive, spesso a carattere zoonosico e ricorrente, altrimenti intrattabili. La produzione di vaccini stabulogeni da parte del nostro Istituto continua a rappresenta un campo di attività strategico, considerando il valore dei prodotti immunizzanti costituiti da agenti microbici uccisi e privi d'impatto ambientale e quindi impiegabili anche terapeuticamente grazie alla loro azione immunomodulante. Le attrezzature e le competenze professionali dei laboratori degli Istituti Zooprofìlattici Sperimentali consentono oggi di effettuare diagnosi rapide e precise, e la conoscenza di metodiche immunologiche e strumenti d'indagine sempre più mirati permettono di identificare i determinanti antigenici maggiormente coinvolti e il loro ruolo nello sviluppo della risposta immunitaria nell'ospite. Presso l'Officina Farmaceutica dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche vengono prodotti e distribuiti vaccini stabulogeni verso diverse patologie animali, principalmente del comparto ovicaprino, cunicolo e bovino.

Infine voglio ricordare il prezioso contributo fornito dal nostro Istituto in occasione degli eventi sismici dello scorso 24 agosto e 26 ottobre. L'Istituto Zooprofilattico in stretta collaborazione con la Protezione Civile, i Servizi Veterinari Regionali e del territorio, i Dipartimenti di Medicina Veterinaria e gli Ordini Professionali dei Medici Veterinari delle regioni Umbria e Marche, ha fornito un supporto tecnico scientifico in merito alle corrette azioni di mitigazione nell'ambito della sanità pubblica. Le azioni messe in atto sono state definite e legate all'esperienza maturata negli anni relativamente al tema delle emergenze non epidemiche e al personale coinvolto. Gli aspetti curati sono quelli relativi all'applicazione di procedure standardizzate per la corretta prassi igienico sanitaria delle cucine da campo al fine di mantenere l'igiene dei locali, delle attrezzature, del personale, della preparazione degli alimenti, dei rifiuti nonché della gestione della documentazione. Per quanto riguarda la sanità animale, oltre ad un supporto di tipo laboratoristico per i Servizi Veterinari, il personale dell'Istituto si è messo a disposizione per effettuare sopralluoghi per la verifica delle condizioni generali delle strutture zootecniche, dello stato di salute e del benessere degli animali allevati, al fine anche di garantire la continuità operativa delle aziende agro-alimentari nei territori colpiti dal sisma. Inoltre Il Ministero della salute, d'intesa con il Dipartimento della Protezione civile, con il supporto dei Carabinieri NAS, con le Regioni colpite dal terremoto e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS) di Umbria e Marche, Lazio e Toscana e Abruzzo e Molise ha istituito un Coordinamento Tecnico Interregionale (CTI), presso la Sezione di Rieti dell'IZS Lazio e Toscana per le emergenze sanitarie conseguenti al sisma. Oltre a fronteggiare l'emergenza, l'intervento coordinato di Ministero, Regioni e Istituti Zooprofilattici rappresenta un supporto decisivo per le imprese zootecniche e agroalimentari della zona affinché il loro lavoro possa ripartire nel più breve tempo possibile, rilanciando l'economia dei territori e restituendo fiducia alle popolazioni e ai lavoratori colpiti dalla tragedia.


OPEN REVIEW - Modulo per la "revisione aperta" di questo articolo, pubblicato sul numero 97/2016 di SPVet.it



S. Severini. L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche: Ieri, Oggi e Domani. (SPVet.it 97/2016)
S. Severini. L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche: Ieri, Oggi e Domani. (SPVet.it 97/2016)



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