Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 96, Giugno 2016 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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Differenti tipologie di gestione: quale benessere per gli asini?

Different management types: What welfare may be for donkeys?


Matilde Monaldi1, Eleonora Scoccia2, Carmen Maresca2, Cecilia Righi2, Livia Moscati2

(1) Medico Veterinario libero professionista
(2) Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche



Abstract. Since the early 90 the world population of donkeys is reported to be rapidly shrinking. The fall in population is pronounced in developed countries: in Europe, the total number of donkeys fell from 3 million in 1944 to just over 1 million in 1994. However, in recent years, the growing affirmation of a culture sensitive to environmental protection and to the rediscovery of the traditions has resulted in a renewed interest in the species. The definition of objective parameters for animal welfare in animal science and related guidelines are a fundamental objective of the Veterinary Public Health. In this study we were evaluated some specific immunity parameters (serum lysozyme, the serum bactericidal activity, total haemolytic complement and oxidative stress) executed in two different types of donkeys management. The values obtained from this survey, in addition to asses any differences between the two groups, can be considered a starting point for the determination of the reference baseline levels, to assess the immune status in donkey species

Riassunto. Dall'inizio degli anni '90 si rileva un rapido decremento della popolazione mondiale di asini. Il decremento della popolazione è stato più pronunciato nei Paesi più sviluppati: in Europa, il numero totale di asini è sceso da 3 milioni nel 1944 a poco più di 1 milione nel 1994. Tuttavia, negli ultimi anni, la crescente affermazione di una cultura più sensibile alla tutela dell'ambiente e alla riscoperta delle tradizioni ha portato ad un rinnovato interesse per la specie. La definizione di parametri oggettivi per il benessere nelle scienze animali e le relative linee guida sono un obiettivo fondamentale della Sanità Pubblica Veterinaria. In questo studio sono stati valutati alcuni parametri di immunità specifici (lisozima sierico, l'attività battericida del siero, complemento emolitico totale e lo stress ossidativo), rilevati in due diverse condizioni di gestione degli asini. I risultati dell'indagine, oltre a valutare eventuali differenze tra i due gruppi, possono essere considerati un punto di partenza per la determinazione dei livelli di base di riferimento, al fine di valutare lo stato immunitario nella specie asinus .



Introduzione
Conosciuto da sempre per le sue qualità uniche di resistenza, l'asino è stato un fedele compagno e servitore dell'uomo nelle mansioni più pesanti. Nei primi decenni del Novecento l'Italia censiva quasi un milione di capi asinini e nella graduatoria Europea occupava il secondo posto dopo la Spagna; si è poi assistito ad una lenta ma costante contrazione numerica accompagnata da un decremento di tutto il patrimonio equino, tanto da poter considerare tutte le razze asinine italiane ad alto rischio di estinzione.
Tuttavia, negli ultimi anni, la crescente affermazione di una cultura sensibile alla salvaguardia dell'ambiente e alla riscoperta delle tradizioni ha determinato, anche in campo scientifico, un rinnovato interesse nei confronti della specie valorizzandone l'impiego oltre che nelle produzioni di latte e di carne, anche nella pratica della pet therapy. Il latte di asina ha inoltre destato un notevole interesse scientifico in quanto è risultato ben tollerato da bambini affetti da allergia alle proteine del latte vaccino ed il suo uso può essere indicato anche per la prevenzione dell'aterosclerosi (Tafaro et al., 2007). Nonostante la specie abbia accompagnato l'uomo nella lunga evoluzione economica e sociale da tempi immemori, non esistono conoscenze approfondite e specifiche dei loro bisogni, in particolar modo nel campo del benessere.

Il concetto di benessere animale e la protezione degli stessi in allevamento da sempre rappresentano uno degli obiettivi prioritari del legislatore europeo. Il riconoscimento degli animali, quali esseri senzienti e quindi portatori di diritto, è uno dei capisaldi della politica dell'Unione Europea. Non solo, anche l'opinione pubblica ha maturato la consapevolezza che, oltre ad occuparsi delle condizioni igienico-sanitarie degli animali, sia necessario sviluppare un maggiore rispetto anche delle loro esigenze biologiche, delle loro caratteristiche comportamentali e, in generale, del loro benessere. Quindi la definizione di parametri oggettivi di benessere degli animali di interesse zootecnico e delle relative linee guida rappresentano un obiettivo fondamentale della Sanità Pubblica Veterinaria.
Nel nostro caso sono stati presi in esame solo i fattori immunologici, in quanto questo approccio è stato considerato fondamentalmente "robusto". L'obiettivo di questo lavoro è stato descrivere alcuni parametri di benessere negli asini e valutare le eventuali differenze nell'espressione di questi valori immunologici tra gli animali appartenenti a diverse tipologie di gestione.

Materiali e metodi
Sono stati analizzati, nel 2015, asini allevati nel Centro Italia e per ciascuno è stata compilata una scheda di accompagnamento campioni che riportava le informazioni anagrafiche dell'animale come identificativo dell'animale, tipologia di gestione, sesso e anno di nascita. L'anno di nascita è stato categorizzato in tre fasce di età: da 1 a 5 anni, da 6 a 13 anni e animali di oltre 13 anni. Gli animali provenienti da diverse tipologie di gestione sono stati raggruppati in due categorie: "allevamento", quando appartenenti ad aziende con indirizzo latte o ludico-sportiva, e "compagnia".

Durante la fase di identificazione dell'animale è stato prelevato un campione di sangue sul quale sono state eseguite le seguenti prove di immunità aspecifica: titolazione del lisozima sierico (come descritto da Osserman & Lawlor), determinazione della battericidia sierica (eseguita secondo la metodica di Dorm et al., 1980), titolazione semiquantitativa del complemento sierico (Barta e Barta, 1993) e misurazione dello stress ossidativo (ROMs e PAO, DIACRON, Grosseto, Italia). Tutte le prove sono state effettuate dal Laboratorio di Istopatologia e Chimica Clinica dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche (IZSUM).

Tutti i dati, sia quelli relativi all'anagrafica dell'animale sia quelli relativi ai risultati delle prove di immunità aspecifica, sono stati raccolti in un dataset e analizzati con il software Stata 11.2® dall'Unità Operativa Dipartimentale Osservatorio Epidemiologico Umbria dell'IZSUM. E' stata fatta un'analisi descrittiva delle caratteristiche dell'animale e dei parametri immunologici presi in considerazione in relazione alle tipologie di gestione. Sono stati valutati, tramite il test Tukey, i valori di outlier prima di procedere con l'elaborazione dei dati per i parametri di benessere. Sono state, in seguito, verificate le assunzioni di normalità dei dati con il test di Shapiro-Wilk e di omogeneità delle varianze, al fine di poter valutare l'analisi univariata da effettuare.
Successivamente per verificare l'eventuale differenza tra le due tipologie di gestione (allevamento e compagnia) è stato utilizzato il test di Wilcoxon-Mann-Whitney considerando significativo p-value ± 0,05.

Risultati
Gli asini testati sono stati 59, di questi: 21 erano provenienti da allevamenti da latte, 17 da allevamenti ad attività ludico-sportiva, inseriti entrambi nella categoria "allevamento" e 21 da privati categorizzati come "compagnia", figura 1.

Tipologia di gestione degli asini
Figura 1: Tipologia di gestione degli asini
Figure 1: Typology of donkeys management


In entrambe le tipologie di gestione, la maggior parte degli asini era di sesso femminile (oltre l'85%). Per quanto riguarda l'età, nell'allevamento la classe di animali più numerosa aveva tra i 6 e 13 anni (47%) seguita da quella da 1 a 5 anni (40%), mentre nella tipologia da compagnia nel 43% dei casi non era nota l'età, nel dettaglio le percentuali sono mostrate nella figura 2.

Distribuzione dell'età degli asini testati
Figura 2: Distribuzione dell'età degli asini testati
Figure 2: Age distribution of the tested donkeys


Dall'analisi effettuata con il test di Tukey è stato evidenziato un valore anomalo nel parametro ROMs, che è stato escluso dall'elaborazione. Dopo di che le distribuzioni dei parametri di benessere sono stati sintetizzati con le statistiche descrittive e gli indici di dispersione tramite la rappresentazione di box plot per le due tipologie di gestione prese in considerazione (allevamento e compagnia), figura 3.

Box plot dei parametri immunologici per le due tipologie di gestione
Figura 3: Box plot dei parametri immunologici per le due tipologie di gestione
Figure 3: Box plot of haematological parameters for the two management types


La distribuzione normale dei dati si è verificata solo per il lisozima e ROMs, per questo motivo è stato utilizzato il test non parametrico di Wilcoxon-Mann-Whitney per tutti i parametri di benessere.
Il risultato del test ha messo in evidenza, con un p-value inferiore a 0,05, la significatività dei parametri battericidia e complemento, rilevando una differenza tra il gruppo di asini gestiti in allevamento e quelli da compagnia (tabella 1).
Dall'elaborazione emerge che la probabilità che gli asini allevati abbiano avuto un valore più alto di battericidia rispetto agli asini da compagnia è stata del 33%; invece per il complemento questa probabilità è stata del 79%. Tali risultati sono in accordo con i valori di altre specie zootecniche, come riportato in letteratura (Battistacci et al., 2016) e (Moscati et al., 2006).

Test di Wilcoxon-Mann-Whitney tra allevamento e compagnia per i parametri immunologici
Table 1. Wilcoxon-Mann-Whitney test comparing farm animals
and pet for immunological parameters


Discussione
Il benessere animale inteso come le condizioni di vita e i trattamenti degli animali impiegati nei processi produttivi, ma anche degli animali in quelli da compagnia, è un argomento sempre più al centro degli interessi in contesti di ricerca e istituzionali e che sempre più spesso figura nelle agende degli organismi internazionali.
In questo lavoro sono stati presi in considerazione solo alcuni indicatori immunologici (titolazione del lisozima sierico, attività battericida del siero, titolazione del complemento e valutazione dello stress ossidativo) al fine di descrivere e mettere a confronto due diverse modalità di gestione nella specie asinina.

La valutazione della battericidia sierica indica l'attività del sistema immunitario innato. Viene valutata la capacità del siero di inibire la crescita batterica, grazie alla presenza di fattori del complemento e di modeste concentrazioni di anticorpi naturali diretti verso i più diffusi agenti batterici ambientali, principalmente Enterobatteriacee.
La determinazione del complemento libero fornisce indicazioni sui meccanismi di difesa immunitaria dell'animale nei confronti di patogeni ambientali legati al sistema del complemento. L'evidenziazione di bassi livelli di complemento indica un avvenuto consumo in vivo in seguito a stati flogistici. Questo test, in grado di evidenziare la carenza di complemento, è di notevole aiuto per valutare la gravità di patologie già in atto. Valori accettabili di battericidia e complemento permettono di attestare quindi un buono stato del sistema immunitario innato e probabilmente livelli di stress cronico accettabili. I valori ottenuti da questa indagine preliminare potrebbero essere considerati come un punto di partenza anche per la determinazione dei livelli basali di riferimento, atti a valutare lo stato immunitario nella specie asinina.

L'utilizzo di queste metodiche si basa su dati oggettivi che non richiedono tempi prolungati di osservazione, che risentono scarsamente di alterazioni legate al momento della racconta del campione e che, analogamente a quanto avviene per le altre specie di interesse zootecnico, potrebbero essere di aiuto nella valutazione dello stato di benessere. Tali parametri, affiancati a studi di tipo comportamentale e fisiologico possono contribuire a determinare una valutazione integrata del benessere dell'asino in diverse situazioni ambientali e produttive, alla luce anche della normativa attuale sul benessere animale (Dlsg 146/01).
Per questo motivo appare importante fare chiarezza su quali possano essere i parametri univoci da poter prendere in considerazione per una valutazione oggettiva e quantificabile del benessere della specie asinina nelle diverse produzioni zootecniche.

Bibliografia

Barta V., Barta O., (1993). Testing of Haemolytic Complement and its components. In: Barta O., (ed.) Vet. Cl. Imm. Lab., Bar-Lab, Blacksburg, USA

Battistacci L., Beghelli D., Moscati L., Timi M., Valbonesi A. (2006). Valori di riferimento di alcuni parametri di immunità aspecifica nel cavallo. Atti S.I.S. Vet., LX Convegno Nazionale, Terrasini 27-30 settembre.

Dorn W., Mehlhorn G., Klemm C. (1980). Blood bactericidal activity in calves. Arch Exp Veterinarmed 1980; 34:635-650.

Moscati L., Mancini S., Beghelli D., Urbani F., Battistacci L. (2006). Benessere animale: Dati preliminari per la valutazione dello stress cronico nel cane. Atti VIII Congresso Nazionale S.I.DI.L.V., 181-182.

Tafaro A., Magrone T., Jirillo F., Martemucci G. D'Alessandro A.G., Amati L., Jirillo E., (2007). Immunological properties of donkey's milk: its potential use in the prevention of atherosclerosis. Curr. Pharmac. Des.; 13: 3711-7.



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