La frutta finta di Francesco Garnier Valletti (Giaveno, 1808 – Torino, 1889), maestro della
pomologia artificiale [Foto Pantalissi Roberto 2016. Per cortese concessione dell'Istituto Tecnico Agrario di Todi]
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Il fake food oggi è una attività tecnologicamente avanzata ed interessante per i possibili sviluppi in ambiti diversi. Nella Rete troverete subito molti "cibi finti" realizzati per scopi pubblicitari, didattici o, a volte, come semplici giocattoli. Ci sono anche formaggi per realizzare presepi e diorami (https://www.youtube.com/watch?v=qssieOxC08s). Insomma l'offerta è "sostenuta" e di notevole qualità, sia in Italia che all'Estero. Però, sia concesso dire che, tranne alcune eccezioni, le riproduzioni esposte su siti Web di altri Paesi a guardare bene le immagini, sembrano un po' più artificiose (e dall'apparenza finta). Non c'è che dire; anche se di plastica, la gastronomia italiana appare essere comunque un passo avanti. Ci sono differenze che riflettono le gastronomie di provenienza. Ad esempio, i modelli che riproducono salumi e formaggi sono più comuni da noi. L'offerta internazionale riguarda prevalentemente riproduzioni di zuppe, dolciumi, fritti e polpettine, torte, panini, pizza, in diversi materiali ed in colori shock. Il grande maestro Garnier Valletti Però non siamo di fronte a qualcosa di nuovo, anzi, ci sono stati precedenti famosi. Forse il più grande esperto che ha prodotto copie di prodotti alimentari è l'italiano Francesco Garnier Valletti. Si tratta di un preparatore naturalista, attivo alla fine del 1800, che si cimentò nella riproduzione di fiori e nella "pomologia artificiale". La esercitò a Vienna e San Pietroburgo, distinguendosi con un premio all'Esposizione dell'Accademia di Agricoltura di Torino del 1851. Si attribuiscono a lui circa 1.800 modelli scientifici di frutta. Osservando queste opere, perfette nella forma colore, dimensioni e peso, viene in mente che, come si può constatare visitando il banco frutta di un supermercato, la scomparsa di numerosissime varietà è evidente. Clelio Mario Corradi si inserisce sullo stesso filone con un riferimento non solo alla gastronomia, ma anche alla didattica e alla documentazione. I modelli in materiale plastico di Corradi hanno lo scopo di riempire in modo ineccepibile degli spazi attrezzati per la vendita, con prodotti che riproducono una situazione reale. In questo c'è una ricerca anche di materiali per garantire ai modelli una "consistenza" tale da potersi facilmente inserire fra i prodotti autentici. Guarnitura di un pecorino come si farebbe con un prodotto autentico |