Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 92, Ottobre 2015 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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EDITORIALE:
Farmageddon. Il vero costo della carne a buon mercato
Farmageddon: The true cost of cheap meat

Raoul Ciappelloni




Questo editoriale è dedicato al libro di Philip Lymbery e Isabel Oakeshott, "Farmageddon: Il vero costo della carne a buon mercato" (Farmageddon: The true cost of cheap meat, 2014), pubblicato, in Italia, dall'Editore Nutrimenti (2015).
Nel libro vengono riportate e discusse le principali problematiche ambientali e sanitarie causate degli impianti super-intensivi per la produzione di alimenti di origine animale, soprattutto carni. La forte critica ai metodi produttivi dell'agro-industria caratterizza quest'opera in cui viene posto un accento particolare sulle implicazioni "globali" delle produzioni zootecniche.
Il testo si colloca in continuità con altre opere di denuncia fra cui ricordiamo, "Ecocidio" di Jeremy Rifkin (Mondadori, 2002).
Farmageddon è un libro provocatorio, che ha fatto e farà discutere molto. Proprio per questo lo segnaliamo come lettura stimolante, utile per prendere posizione, qualsiasi essa sia, su una materia tanto delicata ed in evoluzione. Perché, si sia d'accordo o meno con le tesi degli autori, una inchiesta di questo livello non può essere ignorata da quanti si occupano professionalmente di qualità e sicurezza alimentare.

Uno storytelling qualificato
Lymbery e Oakeshott ci accompagnano in uno storytelling di genere che ha modalità, spesso originali, per esprimere una critica radicale al Taylorismo applicato alle produzioni zootecniche. Viene qui particolarmente considerato il tema dello sfruttamento eccessivo degli animali da fattoria per fini alimentari. Sullo sfondo, c'è sempre la questione irrisolta della liceità morale di quest'uso, una sensibilità che emerge anche in altre opere molto note, come: "La vita degli animali" di John Coetzee (Adelphi, 2000) e "Se nulla importa" di Saffran Foer (Guanda 2011),

In Farmageddon la narrazione accompagna una descrizione dei fatti che diventa strumento "ancillare" del giornalismo investigativo. In tal modo viene superato il livello di testimonianza (esposizione di dati derivanti da inchieste e ispezioni in allevamento), proponendo una condivisione, qualificata, di esperienze personali (vedi anche "Il dilemma dell'onnivoro", di Michael Pollan, Adelphi 2013).
Come detto non si tratta di un caso isolato. Sempre in questo alveo possiamo collocare diversi lavori come: "Cowed: The Hidden Impact of 93 Million Cows on America’s Health, Economy, Politics, Culture, and Environment (Editore W. W. Norton & Company, 2015) di Denis Hayes e Gail Boyer Hayes; "The Chain: Farm, Factory, and the Fate of Our Food Hardcover" (Editore Harper, 2014) di Ted Genoways; "The Meat Racket: The Secret Takeover of America's Food Business" (Editore Simon & Schuster, 2014) di Christopher Leonard. Gli autori sono giornalisti, letterati, addirittura poeti con una sensibilità particolare per il mondo animale, come nel caso di Genoways.
Scrittori tanto efficaci da generare perfino una reazione più "integrata", come nel caso di "Defending Beef: The Case for Sustainable Meat Production" (Chelsea Green Publishing 2014) di Nicolette Niman e: "Cows Save the Planet: And Other Improbable Ways of Restoring Soil (Chelsea Green Publishing 2013) di Judith Schwartz.

Intendiamoci. Farmageddon, pur essendo stato descritto dal Fatto Alimentare come "racconto drammatico e appassionato" (http://www.ilfattoalimentare.it/farmageddon-animali-carne.html), è comunque un testo ben documentato anche se ricco di citazioni evocative, cominciando proprio dal titolo che è un chiaro riferimento alla parola Harmaghedon. Nel Nuovo Testamento (Apocalisse), indica il luogo terribile dove avverrà la battaglia finale fra le forze del bene e del male. Lymbery e Oakeshott ci parlano di uno scontro parimenti drammatico trasposto in chiave zootecnica. La scelta si è rivelata efficace, forse anche perché "Farmageddon", come titolo, ha sempre riscosso un certo successo.

C'è stato un altro libro di denuncia sui metodi della zootecnia intensiva, intitolato: Farmageddon-Food and the Culture of Biotechnology (New Society Publishers, 1999), di Brewster Kneen, che però non ha raggiunto una grande notorietà. Farmageddon è stato anche il nome di una strip di fumetti creata nel 2011 da Niel Bushnell e Gordon Fraser (in questo caso il riferimento era a "The Funny Farm" ("il manicomio"). È stato anche il titolo di un film (Farmageddon: The unseen war on american family farms [Kristin Canty Productions, 2011] - http://farmageddonmovie.com/film/) opera inneggiante alla "food freedom", intesa come libertà di scelta alimentare (si parla dei prodotti naturali della campagna, in questo senso "Farm" sarebbe riferito ad "azienda agraria").


Il libro
Nel testo si precisa formalmente che non c'è alcun intento strumentale di cavalcare argomentazioni d'effetto o ideologiche:
"...questo non è un libro sui 'poveri animali' ... e neanche predica il vegetarianesimo. Non è un libro contro la carne o contro gli OGM di per se, né contro le multinazionali" (pag. 19, ed. Nutrimenti, 2015).
L'intento di Lymbery è quindi giornalistico. Con le sue parole:
"Mi preparai a scavare nell'attuale sistema alimentare. Assunsi il ruolo di giornalista d'inchiesta, seguendo indizi ed informazioni, mettendo a nudo la produzione intensiva di cibo" (pagina 16, ed. Nutrimenti, 2015).
L'indagine è di quelle che potremmo considerare di vasta portata. Si tratta del risultato di un viaggio intorno al mondo compiuto in circa tre anni. L'unica critica che personalmente mi sento di fare è che nel testo non ci sono foto e c'è uno scarso corredo iconografico. Il lavoro di documentazione invece traspare nelle note, con le quali si sono contestualizzate molte delle argomentazioni (anche se spesso queste indicano siti Web. È anche un peccato che nella versione italiana sia stato omesso l'indice analitico).
Nel Web il lavoro di Lymbery e Oakeshott ha registrato ampie adesioni senza suscitare, come avviene nella generalità di questi casi, le consuete aspre polemiche pro e contro.


Philip Lymbery co author of Farmageddon (Bloomsbury USA 2015) http://www.ciwf.org.uk/about-us/our-staff/philip-lymbery/ Courtesy of: Compassion in World Farming - [Copyrighted Pictures]

Philip Lymbery

Per cortese concessione di "Compassion in World Farming"
http://www.ciwf.org.uk/ [immagine soggetta a Copyright]
Isabel Oakeshott co author of Farmageddon (Bloomsbury USA 2015). Courtesy of: Isabel Oakeshott - http://www.isabeloakeshott.com/ - [Copyrighted Pictures]

Isabel Oakeshott

Per cortese concessione dell'autore
http://www.isabeloakeshott.com/ [immagine soggetta a Copyright]
Philip Lymbery è CEO (Chief Executive Officer) della organizzazione internazionale per il benessere animale "Compassion in World Farming"
Isabel Oakeshott è Political Editor al Sunday Times e commentatrice al "BBC One's Sunday Politics show"


La tesi del libro, che la produzione di carne (bovini, suini, pollame, ovini, pesce), sia insostenibile se attuata con le modalità dell'agroindustria, è argomentata mettendo in rilievo l'enormità delle risorse, dei rifiuti e delle superfici messe in gioco, presentando dei (quasi) casi di studio localizzati in diverse parti del mondo che lo dimostrano. Tali attività avrebbero prodotto erosione genetica, distruzione del suolo e delle acque oltre che aggravare diversi problemi riguardanti specificamente la salute umana. La questione sanitaria è l'argomento in primo piano in Farmageddon. Si tratta principalmente dell'uso indiscriminato di antibiotici e della diffusione di patologie a causa delle modalità di allevamento estesamente impiegate dall'agroindustria.
Il consenso per le pratiche inappropriate verrebbe ottenuto eliminandone la consapevolezza nell'opinione pubblica, anche grazie alla diffusione di immagini, concetti, riferimenti rassicuranti tratti dalla tradizione rurale e contadina, però assai distanti da ciò che è riscontrabile nel mondo reale.

I capitoli del libro seguono, a modo loro, un filo ideale che lega insieme le questioni zootecniche più importanti attualmente sul tappeto.
Sono spunti utili per procedere, in modo mirato, ad una necessaria verifica nel proprio settore di interesse, preferibilmente attraverso le Biblioteche o con l'autonoma consultazione di fonti informative quali banche dati scientifiche, riviste online, Web.
Fra gli altri, molto interessante il capitolo 3 nel quale si delinea la complessa problematica dell'uso degli antibiotici in zootecnia ed il capitolo 6 in cui viene discusso il ruolo e la figura del veterinario nell'allevamento industriale.


Farmageddon The true cost of cheap meat di Philip Lymbery e Isabel Oakeshott, Bloomsbury, New York (2014) Scheda bibliografica
Titolo: Farmageddon: The true cost of cheap meat
Authore: Philip Lymbery, Isabel Oakeshott
Editore: Bloomsbury, New York
Data pubblicazione: 2014
ISBN: 978-1-40884-644-5
Titolo: Farmageddon: Il vero prezzo della carne economica
Authore: Philip Lymbery, Isabel Oakeshott
Editore: Nutrimenti, Roma
Data pubblicazione: 2015
ISBN: 978-88-6594-367-0


INDICE

I RUDE AWAKENINGS
1 California Girls: a vision of the future?
2 Henpecked: the truth behind the label

II NATURE
3 Silent Spring: the birth of farming's chemical age
4 Wildlife: the great disappearing act
5 Fish: farming rakes to the water
6 Animal Care: what happened to the vet?

III HEALTH
7 Bugs 'n' drugs: the threat to public health
8 Expanding Waistlines: food quality cakes a nose-dive

IV MUCK
9 Happy as a Pig: tales of pollution
10 Southern Discomfort: the rise of the industrial chicken

V SHRINKING PLANET
11 Land: how factor farms use more, not less
12 Thicker than Water: draining rivers, lakes and oil wells
13 Hundred-dollar Hamburger: the illusion of cheap food

VI TOMORROW'S MENU
14 GM: feeding people or factory farms?
15 China: Mao's mega-farm dream comes true
16 Kings, Commoners and Supermarkets: where the power lies
17 New Ingredients: rethinking our food
18 The Solution: how to avert the coming food crisis
19 Consumer Power: what you can do

Epilogue
Acknowledgments
Notes
Index


Conclusioni
Tristram Stuart nella sua recensione del libro su The Guardian (31 Gennaio 2014 - http://www.theguardian.com/books/2014/jan/29/farmageddon-cost-cheap-meat-lymbery-review) esprime alcuni dubbi sulla visione di Lymbery, ma coglie la qualità sostanziale del libro, nel quale: "...Lymbery conferisce a questo tema essenziale la prospettiva propria di un attivista esperto - egli è informato abbastanza da mostrare sgomento ed è abbastanza moderato da riuscire a convincerci ad assumersi la responsabilità per il "sistema" che ci nutre".

Possiamo anche noi essere d'accordo sul fatto che gli animali di fattoria vadano allevati prendendo in considerazione la questione in modo globale e non come se fosse un problema di ottimizzazione della sintesi di tessuti edibili (un approccio simile a quello dei biochimici della British Petroleum, che negli anni '60 del secolo scorso mettevano a punto la produzione industriale di SCP-Single Cell Protein).

Se il mondo stia arrivando o è già arrivato, ad una crisi alimentare globale dagli sviluppi imprevedibili, non possiamo affermarlo con certezza, grave però sarebbe ricondurre ciò che Limberly e Oakeshott dicono dei casi che hanno analizzato a tutto il sistema produttivo degli alimenti di origine animale, come gran parte di quello italiano che è ancora fondamentalmente collegato al proprio ambiente rurale. Per non parlare dell'universo dei "piccoli" allevatori e dei produttori artigianali che seguono logiche completamente differenti da quelle delle beef/cheese company multinazionali.
Il problema della produzione di carni in modo "environmentally sound" comunque rimane. Come suggerisce Lymbery ciò dovrebbe avvenire considerando, nel budget complessivo, il valore dello stock di beni ambientali consumati ed il valore delle operazioni per il loro ripristino. Un tempo si parlava di agroecosistemi, termine che si utilizza ormai davvero poco. Sembra che sotto questo punto di vista ci troviamo di fronte ad un arretramento. Le risorse sono ancora considerate sul piano economico-finanziario, come "giacimenti" di cui bisogna ottimizzare lo sfruttamento. A tal fine vengono impiegate tecnologie che in molti Paesi emergenti si rivelano particolarmente invasive. Come non bastasse, per ciò che riguarda alcuni alimenti di origine animale, ciò avviene sullo sfondo di preoccupanti avvenimenti, come il pronunciamento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla dannosità delle carni per la salute dei consumatori.

Proprio per tali motivi è quanto mai necessario monitorare questo argomento, magari esaminare la documentazione presente nel Web e farsi un'opinione in merito. Ci sono molte risorse online disponibili. Se siete interessati a questo libro vi consigliamo di seguire la scia di commenti e documenti ad esso collegati nella Rete, raccomandandovi di scrivere bene il suo titolo (Farmageddon) nei motori di ricerca. Infatti, aggiungendo una "g" di troppo vi verrà presentato il link relativo ad un gioco di ruolo horror. Inquietante sincronicità?

Letteratura e sitografia

Coetzee M. J. (2000). La vita degli animali. Adelphi, Milano.

Cotignola A. (2015). Farmageddon: un libro spiega cosa c'è dietro la carne supereconomica? Sofferenze, malattie per gli animali ed effetti devastanti sull'ambiente. http://www.ilfattoalimentare.it/farmageddon-animali-carne.html

Farchi S, Lapucci E, Michelozzi P. [Reduction of meat consumption and greenhouse gas emissions associated with health benefits in Italy]. Epidemiol Prev. 2015 Sep-Dec;39(5-6):308-13. Italian. PubMed PMID: 26554680

Lymbery P. (2014). Farm-ageddon: No birds. No bees. Our countryside laid waste. And billions of animals that never see a blade of grass - book warns of terrifying threat from today's mega-farms. http://www.dailymail.co.uk/news/article-2545647/Farm-ageddon-No-birds-No-bees-Our-countryside-laid-waste-And-billions-animals-never-blade-grass-book-warns-terrifying-threat-todays-gram-mega-farms.html

Oakeshott I. (2014).Goodbye birds. Goodbye butterflies. Hello...farmageddon. http://www.thesundaytimes.co.uk/sto/news/focus/article1364836.ece [è richiesta l'iscrizione]

Rohrmann S, Linseisen J. Processed meat: the real villain? Proc Nutr Soc. 2015 Dec 1:1-9. [Epub ahead of print] PubMed PMID: 26621069

Stuart T. (2014). Farmageddon: The True Cost of Cheap Meat by Philip Lymbery - review. The Guardian http://www.theguardian.com/books/2014/jan/29/farmageddon-cost-cheap-meat-lymbery-review

WHO - World Health Organization. Q&A on the carcinogenicity of the consumption of red meat and processed meat. October 2015. http://www.who.int/features/qa/cancer-red-meat/en/



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