Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 131, Aprile 2022 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#edi131

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Bombe climatiche e stile di vita sostenibile
Carbon bombs and sustainable living

[Ver. 1.0]

Raoul Ciappelloni

Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche "Togo Rosati"


Abstract. The editorial exposes some reflections on the so-called Carbon Bombs, projects for the extraction of fossil fuels: oil, coal and gas, which will increase the level of CO2 in the atmosphere. These mining activities, if completed to the end, are capable of preventing the reaching of the 1.5 ° C increase limit of global warming, as requested by the Paris agreements of 2015. The subject is of utmost importance, but the public opinion attention is distracted by other topics such as the pandemic and the ongoing war conflict, which pushes to deep exploit the energy sources based on fossil fuels, currently available. Unfortunately, information activities from civil society do not abound in order to guide public opinion towards alternative energy models based on the green economy. The position of the various countries reflects national interests and does not agree to environmentalist requests. In this context, the scientific community has taken a position on the urgency of stopping the carbon bombs, carrying out orientation studies and economic analyzes. Today an approach based on the use of resources promoted by the 2030 Agenda for Sustainable Development is more necessary. Society is required to accept and promote individual lifestyle choices, based on the concept of sustainability

Riassunto. L'editoriale espone alcune riflessioni sulle cosiddette Carbon Bombs, progetti di ricerca ed estrazione di risorse fossili: petrolio, carbone e gas, che incrementeranno il livello di CO2 nell'atmosfera. Queste attività minerarie se condotte a termine sono in grado di impedire il raggiungimento del limite di 1.5 °C di incremento del riscaldamento globale previsto dagli accordi di Parigi del 2015. L'argomento è di estrema importanza. L'attenzione dell'opinione pubblica è tuttavia distratta da altri argomenti quali la pandemia e il conflitto bellico in corso, che spinge a utilizzare le fonti energetiche di combustibili fossili attualmente reperibili. Non abbondano attività informative dal basso per orientare l'opinione pubblica verso modelli energetici alternativi basati sulla green economy che in Italia, mostra ritardi significativi sugli obiettivi preventivati. La posizione dei diversi Paesi riflette gli interessi nazionali e non accoglie le istanze ambientaliste. In tale contesto la comunità scientifica ha preso posizione sull'urgenza di fermare le carbon bombs, effettuando studi di orientamento ed analisi economiche. Oggi è quanto mai necessario passare ad un approccio basato sull'uso delle risorse promosso dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Alla società civile è richiesto di compiere scelte individuali che prevedano l'applicazione del concetto di sostenibilità alle scelte che riguardano il proprio stile di vita.



In questa breve nota parleremo di Carbon Bombs o bombe climatiche. Con questo termine vengono designati 425 progetti di ricerca ed estrazione di risorse fossili: petrolio, carbone e gas, capaci di immettere nell'atmosfera 646 miliardi di tonnellate di CO2 nel corso del loro ciclo di sfruttamento (Carrington e Taylor, 2022). Una lista delle attività estrattive è disponibile alla pagina "List of Carbon Bombs" pubblicata da Kjell et al. (2022) (in LINGO). Queste rilevanti attività minerarie sono programmate o attualmente in corso ed è altamente probabile che, se fossero tutte realizzate nel tempo, impedirebbero il raggiungimento del limite di 1.5 °C di incremento del riscaldamento globale, previsto dagli accordi di Parigi del duemilaquindici (ESG, 2021).

Tuttavia, complice anche il conflitto in corso tra Russia e Ucraina che polarizza l'attenzione dell'opinione pubblica e richiede di reperire velocemente fonti energetiche alternative, non si parla più di fermare o limitare i progetti estrattivi in corso e piuttosto orientarsi verso modelli energetici alternativi basati sulla green economy. Anzi possiamo dire che proprio la crisi riguardante la fornitura di gas causata dalle sanzioni europee alla Russia ha di fatto riavviato la coltivazione dei giacimenti di combustibili fossili anche nel nostro Paese, pure se si era intenzionati ad abbandonarli.
Il settore energetico basato su gas-carbone-petrolio, è ripartito alla grande trainato anche dalla rilevante remunerazione dello sfruttamento dei giacimenti, settore dominato da Medio Oriente, Stati Uniti e Russia.


Gli interessi in gioco hanno fatto sì che le principali company energetiche come: ExxonMobil, Shell, BP, Chevron ed ENI, siano se possibile ancora meno sensibili ai temi ecologici facendo a gara fra di loro per primeggiare come “cash machine” che assicurano grandi dividendi agli azionisti (Carrington e Taylor, 2022).
A poco valgono iniziative e progetti e network "dissuasivi" come: "Leave it in the ground - LINGO e le esortazioni, sia pure informali, di autorevoli personaggi come António Manuel de Oliveira Guterres, attuale segretario generale delle Nazioni Unite, che su Twitter polemicamente ha affermato che:
"I grandi interessi che riguardano i combustibili fanno sì che si usi cinicamente la guerra in Ucraina per cercare di imprigionarci in un futuro ad alto contenuto di carbonio" (Guterres, 2022).


Effetti delle carbon bombs su animali, ambiente e uomo
Figura 1. Effetti delle carbon bombs su animali, ambiente e uomo.


Una crisi ecosistemica
Attualmente c'è un accordo pressoché completo sul fatto che l'Ecosistema Globale sia in piena crisi causata in gran parte dai gas serra, primi fra tutti CO2, CH4, N2O.
La situazione è nota da tempo; da quando si cominciò ad affermare autorevolmente che era impossibile continuare a bruciare le riserve mondiali di combustibili fossili senza causare un riscaldamento globale distruttivo. Già dal 2015 si rilevava come per contenere la temperatura del pianeta al di sotto dei 2°C, dovevano rimanere inestratti: l'80% del carbone, il 50% del petrolio e il 30% delle riserve conosciute di gas (Carrington 2015).

A tal riguardo, la posizione dei diversi Paesi si è fondamentalmente diversificata in funzione degli interessi nazionali. Il gruppo di testa è dominato da Stati Uniti, Emirati Arabi e Russia che hanno programmi importanti in via di attuazione nel settore energetico convenzionale, mentre ad esempio fra le superpotenze, la Cina sarebbe in secondo piano, insieme a Paesi meno impegnati nella partita dei combustibili fossili come Brasile e Canada (Perrone e Bartolini, 2022).
Tutto ciò spiega prese di posizione ed attività diplomatiche apparentemente inusuali come l'invito (16 Luglio scorso) del Presidente Joe Biden al capo di Stato degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Zayed, a visitare gli Stati Uniti, nonostante le tensioni ed i trascorsi burrascosi che hanno caratterizzato i rapporti fra i due Paesi.
In tale contesto la comunità scientifica ha preso una decisa posizione circa l'urgenza di fermare le carbon bombs, effettuando studi di orientamento ed analisi economiche ad esempio, per individuare i progetti energetici ancora "evitabili" da quelli che, essendo ormai ad un notevole stato di avanzamento, non è più possibile fermare, fino a proporre un CO2 "non-proliferation treaty" al pari di quello che riguarda gli ordigni nucleari (Newell e Simms, 2020).

Impatto dell'estrazione di carbone sul territorio
Figura 2. Impatto dell'estrazione di carbone sul territorio
(Estercuel, Spagna, 2008) By J. Woodard Maderazo. CC BY 2.0 https://flic.kr/p/4RmYrX


Tutto ciò non ha tuttavia avuto grande risonanza nell'informazione generalista che apparentemente si sta comportando come un filtro in grado di attenuare o rendere generiche queste istanze. Ciò contribuisce a generare una presa di coscienza ancora relativamente limitata da parte dell'opinione pubblica, consentendo di proseguire nella politica di valorizzazione le risorse fossili oltre ogni aspettativa.
Non sembra ancora esserci una coscienza collettiva su questa situazione, soprattutto per quanto riguarda i ceti medio bassi che verosimilmente ne pagheranno maggiormente i costi. Poche iniziative si accendono ed altre si spengono.
Greta Tunberg, dopo avere avviato il movimento “Fridays for future”, si dice abbia fatto un passo indietro oltre che per le difficoltà di sviluppare argomenti estremamente complessi legati alla tutela dell'ambiente, come equità sociale nell'uso dell'ecosistema e necessità di negoziare la gestione delle risorse fra stakeholders diversi; ma anche per lasciare la scena a nuove iniziative sulla crisi climatica promosse da altri giovani ambientalisti (Tag24, 2022).

La Relazione 2021 sullo stato della Green Economy in Italia, mostra ritardi significativi sugli obiettivi preventivati. Le emissioni di gas serra sono cresciute nel 2021, sono stati installati meno impianti del previsto per le energie rinnovabili, registrato un elevato consumo di acqua dolce pro capite ed un elevato consumo di suolo. Buoni invece i risultati nell’economia circolare, con un posto di rilievo dell'Italia tra i principali Paesi europei (Calzecchi, 2021).

Conclusioni
Sapevamo già dalla teoria della One Health che l'alterazione dell'ambiente gioca un ruolo decisivo anche a determinare per la salute di animali ed esseri umani. I cambiamenti climatici generati dall'uso dei combustibili fossili impattano ormai in modo evidente su produzioni alimentari, disponibilità di acqua, aria, con gravi conseguenze per la sicurezza alimentare (nel senso di "food security") e la biodiversità. Bisogna costruire un nuovo modo di approcciare a questo problema globale.
Oggi è quanto mai necessario passare ad un approccio basato sul concetto di "sviluppo sostenibile" la cui definizione è tuttavia sempre stata piuttosto travagliata. Siamo partiti da una definizione contenuta nel Rapporto Brundtland: “Our common future” (1987), basata su un principio di equità intergenerazionale per cui la sostenibilità è un requisito che consente di: “...assicurare il soddisfacimento dei bisogni della presente generazione senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.
Poi ne abbiamo apprezzata, in spirito integrativo, un'altra più operativa contenuta nel documento della Food and Agriculture Organization FAO: "An international framework for evaluating sustainable land Management" (Smyth e Dumanski 1993). Qui si considera la sostenibilità come il risultato di condizioni concomitanti per cui ogni intervento dovrebbe essere: tecnicamente appropriato, economicamente remunerativo e socialmente accettabile. Tra l'altro viene indicato un orizzonte di sostenibilità per gli interventi che al massimo arriva a 25 anni, introducendo così un concreto principio di "revisione in continuo" degli interventi. Infine siamo arrivati all'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile che individua 17 obiettivi critici. Sono tutti da conseguirsi armonicamente, ma per l'argomento trattato in questo articolo possiamo considerare per noi significativi: 7 - Energia pulita e accessibile; 12 - Consumo e produzione; 13 - Lotta contro il cambiamento climatico.

Bisogna tuttavia abbandonare l'idea che ci sia qualcosa da mettere in atto che può essere realizzata in un certo momento ed aver valore per sempre. C'è bisogno di elaborare un piano di Sistema basato su un complesso di azioni convergenti caratterizzato da azioni concrete, indirizzate verso obiettivi misurabili oggettivamente per un tempo definito e che coinvolga singolarmente le persone.
Si definisce Sustainable Living, cioè l'applicazione della sostenibilità alle scelte ed alle decisioni che riguardano il proprio stile di vita.
Un "mutamento sostanziale dei comportamenti individuali è l'unica vera risorsa strategica per ciò che riguarda il consumo dell'energia da fonti fossili e argomenti correlati. Ciò mette in evidenza l'importanza delle azioni dei singoli per ridurre l'impatto delle attività umane che hanno sin qui caratterizzato l'economia ricercando una maggiore qualità rispetto al mero requisito quantitativo, il vantaggio di un simile approccio va oltre la comunità familiare per abbracciare quella nazionale e sovranazionale.

In questo momento siamo ancora lontani dal mettere in campo una tale prospettiva. Possiamo fare esempi a riguardo. L'utilizzazione dei carburanti per autotrazione sono piuttosto anacronistiche e vengono proposte dalla pubblicità a dispetto della loro evidente insostenibilità. Chiaramente c'è una sostanziale differenza fra percorrere un lungo tragitto con una macchina di piccola cilindrata e un'altra con una potenza notevolmente superiore.
Portare una vettura da zero a cento chilometro orari in meno di tre secondi (una performance che ultimamente riescono a raggiungere anche alcune auto elettriche sperimentali) non è possibile senza ipotizzare un uso insostenibile dell'energia con conseguenze distruttive sulla qualità dell'ecosistema globale. Sono argomenti ancora attrattivi. Potenza e velocità rappresentano concetti che hanno permeato la politica e la filosofia del secolo scorso e vengono perseguiti anche oggi con candore; faremo molto meglio a cercare di tenerci la Terra in condizioni di sostenere la vita.


Bibliografia

Calzecchi Onesti C. (2021). Green economy. Italia in ritardo. Alleanza pubblico-privato. La Discussione, 27 Ottobre 2021.
https://ladiscussione.com/123934/ambiente/green-economy-italia-in-ritardo-alleanza-pubblico-privato/

Carrington D. (2015). Leave fossil fuels buried to prevent climate change, study urges. The Guardian, January 2015.
https://www.theguardian.com/environment/2015/jan/07/much-worlds-fossil-fuel-reserve-must-stay-buried-prevent-climate-change-study-says

Carrington D., d Matthew TaylorM. (2022). Revealed: the ‘carbon bombs’ set to trigger catastrophic climate breakdown. The Guardian 11 May.
https://www.theguardian.com/environment/ng-interactive/2022/may/11/fossil-fuel-carbon-bombs-climate-breakdown-oil-gas

ESG - Environmental, Social, e Governance. (2021). Accordo sul clima di Parigi: che cos’è, cosa chiede, come sta evolvendo.
https://www.esg360.it/normative-e-compliance/accordo-sul-clima-di-parigi-che-cose-cosa-chiede-come-sta-evolvendo/

Guterres A. (2022). Twitter post: https://twitter.com/antonioguterres/status/1520363836435582977

Kühne K., Bartsch N., Driskell Tate R., Higson J., Habet A. (2022). Carbon Bombs - Mapping key fossil fuel projects. Energy Policy, Volume 166, 2022, 112950.
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0301421522001756?via%3Dihub
DOI: 10.1016/j.enpol.2022.112950

Lings. Leave fossil fuels in the ground. List of Carbon Bombs.
https://www.leave-it-in-the-ground.org/wp-content/uploads/2022/05/Global-Carbon-Bombs-list.pdf

Newell P., Simms A. (2020). Towards a fossil fuel non-proliferation treaty, Climate Policy, 20:8, 1043-1054.
https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/14693062.2019.1636759
DOI: 10.1080/14693062.2019.1636759

Perrone T., Barolini A. (2022) Carbon bombs, cosa sono le “bombe climatiche” e chi vuole sganciarle. Lifegate 23 giugno 2022.
https://www.lifegate.it/bombe-climatiche-cosa-sono-eni-total-exxon

Redazione Tag24 (2022). Che fine ha fatto Greta Thunberg? Ecco la nuova strategia comunicativa. Ateneo Niccolò Cusano di Roma.
https://www.tag24.it/315641-che-fine-ha-fatto-greta-thunberg-ecco-la-nuova-strategia-comunicativa/

Report of the World Commission on Environment and Development: Our Common Future.
https://www.are.admin.ch/dam/are/it/dokumente/nachhaltige_entwicklung/dokumente/bericht/our_common_futurebrundtlandreport1987.pdf.download.pdf/our_common_futurebrundtlandreport1987.pdf

Smyth A.J., Dumanski J. (1993). FESLM: An international framework for evaluating sustainable land management. FAO Soil bulletin 73.
https://www.faoswalim.org/resources/Land/FESLM.pdf

United Nations. Sustainable Development Goals. https://www.un.org/sustainabledevelopment/


Bombe climatiche e stile di vita sostenibile - Carbon bombs and sustainable living
Ciappelloni R., Bombe climatiche e stile di vita sostenibile - Carbon bombs and sustainable living. (SPVet.it 131/2022)



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