Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 126, Agosto 2021 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#edi126

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Intervista a Rebecca Bragadin sull'Associazione delle Donne Medico Veterinario

Interview with Rebecca Bragadin on the italian Veterinarian Women Association

[Ver. 1.0]

Raoul Ciappelloni

Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche "Togo Rosati"


Abstract. In this interview, the Association of Veterinarian Women - ADMV is presented by its President: Rebecca Bragadin. The ADMV mission is the "... promotion and protection of human, civil, social and public rights, promotion of equal opportunities and mutual aid initiatives" of women. The interviewee highlights the importance of personally supporting the positions of women acting through any means against the gap between genders. This gap concerns the remuneration, the poor social security protection of women in private work and their low presence in managerial roles in public and private administration. Despite of the Pandemic, The Women Veterinary Association was able to follow several projects in the field of cultural activities and the protection of the category. Cultural activities focused on the natural medicine, information meetings on food inspection, dealing with issues relating to the physical and mental well-being of veterinarians. On a professional level, relationships have been established with women veterinarians operating abroad, in particular in Afghanistan so that they could leave the country together with their families, staff members and animals. An important activity was aimed at ensuring better interdisciplinary collaboration between human and animal medicine, from a One Health perspective, providing new graduates with adequate guidance.

Riassunto. In questo articolo, l'Associazione delle Donne Medico Veterinario - ADMV è presentata dalla presidentessa Rebecca Bragadin. La mission ADMV si situa nella "... promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e pubblici, promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco". L'intervistata pone in luce l'importanza del sostegno in prima persona delle posizioni delle Donne agendo con qualsiasi mezzo contro il divario tra i Generi. Tale divario riguarda in particolar modo la retribuzione, le scarse tutele previdenziali delle Donne nel lavoro privato e la loro scarsa presenza nei ruoli dirigenziali nell'amministrazione pubblica e privata. Nonostante la Pandemia ADMV è stata capace di essere presente sia sul piano delle attività culturali sia su quello della tutela della categoria. Le attività culturali sono state incentrate sull'apertura verso la medicina naturale, incontri informativi sull'ispezione degli alimenti, trattando temi riguardanti la protezione della salute fisica e mentale dei medici Veterinari. ADMV si è poi attivato per instaurare rapporti con le professioniste Veterinarie operanti all'estero, in particolare in Afghanistan perché potessero uscire dal Paese insieme alle loro famiglie, i membri dello staff e gli animali Un'attività importante è stata volta a garantire una migliore collaborazione interdisciplinare fra medicina umana e animale nell'ottica One Health, fornendo alle neolaureate, un orientamento adeguato.



Data l'attualità degli argomenti affrontati nel presente lavoro, si sollecita l'intervento dei lettori per avviare uno scambio informativo, al fine di portare un ulteriore contributo di idee e osservazioni sui contenuti dell'intervista.
Chi volesse prendere parte alla discussione é pregato di utilizzare il modulo social peer review di SPVet.it o contattare la Redazione della rivista via email all'indirizzo: redazione-spvet@izsum.it; Telefono 075343207; Fax 075343217

Introduzione

In questo editoriale diamo la parola a Rebecca Bragadin, Presidente dell'Associazione delle Donne Medico Veterinario, a lei chiediamo di presentare questa iniziativa professionale, nata a Bologna nel 2019, che intende promuove il lavoro femminile nello specifico ambito della medicina animale e delle applicazioni ad essa collegate.
La mission dell'iniziativa si situa nella “... promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e pubblici, promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco ”. Il progetto prende vita in un momento di particolare difficoltà del mondo femminile, non solo per la situazione lavorativa delle Donne nel nostro Paese; ma anche per recenti accadimenti di politica internazionale che le vede lottare contro poteri che ne minacciano i diritti fondamentali.
In questo scenario, le Donne intervengono, con scarso sostegno della controparte maschile, mettendo in gioco anche la loro stessa vita.
Citiamo per tutte il caso dell'italiana Maria Edgarda Marcucci intervenuta contro le milizie dell'ISIS in Siria nelle "Unità di Protezione delle Donne" (Yekîneyên Parastina Jin - YPJ) nel 2017 insieme ad altre volontarie provenienti da molti Paesi.

È necessaria un'assunzione di responsabilità in prima persona che dovrebbe portare a sostenere le posizioni delle Donne nel proprio ambito di influenza economica, politica e professionale, agire con qualsiasi mezzo disponibile contro: il divario tra i Generi (ad esempio di retribuzione), le scarse tutele previdenziali delle Donne nel lavoro privato o la loro scarsa presenza nei ruoli dirigenziali nell'amministrazione pubblica e privata. Si tratta di una questione di primaria importanza per la Società civile nel suo complesso.


Sito Associazione Donne Medico Veterinario - ADMV
Associazione Donne Medico Veterinario - ADMV (https://www.admv.it/)


Il tema è al centro di una giurisprudenza di indirizzo e raccomandazione in costante crescita.
A tal riguardo la Commissione Europea ha elaborato un corposo documento di programma raccolto nel dossier: Strategia per la parità di genere (2020-2025) che riporta le azioni "...volte a compiere progressi significativi entro il 2025 verso un'Europa garante della parità di genere". Ricordiamo anche che L’Agenda 2030 dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile (sottoscritto nel 2015 dai 193 Paesi membri dell’ONU) all'Obiettivo numero 5 cita espressamente l'importanza di garantire per le Donne una "effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica".
Sono autorevoli prese di posizione che inducono a pensare che vi sia, o stia per aver luogo, una maggiore attenzione per la condizione femminile da parte delle Istituzioni in particolare per ciò che riguarda le condizioni di lavoro delle Donne e l'accesso alle posizioni direttive da parte di queste.

Come fa notare la dottoressa Bragadin, ciò non solo per dare applicazione ad un auspicabile principio di giustizia sociale, ma soprattutto per impiegare proficuamente un potenziale umano di notevole valore creativo, indispensabile per risolvere i problemi che ci troviamo ad affrontare, non solo nell'ordinario ambito medico sanitario, ma anche in settori applicativi diversi collegati ai temi della One Health.



INTERVISTA A REBECCA BRAGADIN [ASSOCIAZIONE DONNE MEDICO VETERINARIO - ADMV]


Rebecca Bragadin
rebecca.bragadin@gmail.com



SPVet] Dottoressa Bragadin, può presentarsi brevemente per i nostri lettori?

RB] Sono una veterinaria e lavoro da più di trent’anni nella mia struttura nel settore dei piccoli animali. Ho anche operato per una grossa ditta farmaceutica e nella mia esperienza professionale ho anche avuto il ruolo di Consulente Tecnico d'Ufficio in dibattimenti che riguardavano argomenti medico veterinari, collaborando a vario titolo con il comune di Bologna.
Durante questi anni mi sono sempre interessata alle problematiche della nostra categoria, facendo parte della segreteria del Sindacato Veterinari Liberi Professionisti - SiVelP della Provincia di Bologna.
La preoccupazione per il futuro della Medicina Veterinaria mi ha spinta ad unirmi ad un gruppo di colleghe per costituire un’associazione, l'ADMV appunto, che potesse essere di riferimento per le Donne Medico Veterinario.

SPVet] Quale è stata la maggiore difficoltà che avete incontrato per l'avviamento dell'Associazione ADMV? I colleghi, sia di sesso maschile che femminile, sono stati sin dall'inizio favorevoli all'iniziativa?

RB] Abbiamo costituito ADMV il 29 settembre 2019. C'è voluto tempo e fatica per la definizione del progetto e la sua implementazione. Nei primi mesi si è dovuto far fronte a problemi di organizzazione interna e risolvere questioni eminentemente pratiche: come la costruzione di un sito Internet, la gestione degli spazi social, informare compiutamente della nascita dell'iniziativa le colleghe e le istituzioni, istituire convenzioni, fino all'apertura del conto corrente su cui far arrivare le quote di iscrizione.
Bisogna dire che l'idea dell'associazione è stata di fatto accolta con entusiasmo e dopo la sua costituzione questo entusiasmo si è rinnovato immediatamente all'interno dei social, anche tra i colleghi uomini.
Le prime difficoltà ci sono state nel passare dall'idea largamente condivisa tra le colleghe di creare un'associazione di Donne veterinarie, all'atto concreto, una volta che l'associazione era costituita, di darne corpo con l'iscrizione, passando da un'adesione di principio a una di fatto.

SPVet] Che tipo di problematiche degli affiliati avete affrontato come Associazione? Può darci qualche esempio?

RB] A causa della Pandemia, il 2020 e il 2021 sono stati anni difficili, lo sappiamo tutti. Ciononostante ADMV è riuscita a essere presente sia sul piano delle attività culturali sia su quello della tutela della categoria.
Sul piano delle attività culturali abbiamo effettuato incontri con le colleghe all'estero, più collegamenti serali su Enpav, Onaosi, Fnovi, e nell'ottica di apertura verso la medicina naturale, un ciclo di webinars gratuiti sulla floriterapia nella pratica clinica, seguiti poi da uno specifico corso.
Abbiamo organizzato incontri sull’importanza della medicina veterinaria nel settore dell’ispezione degli alimenti ed in particolare in quello ittico. Abbiamo anche affrontato il problema della nostra salute di Donne parlando di alimentazione sana e di come affrontare la menopausa in modo sereno, trattando così temi riguardanti la salute mentale, che non è meno importante di quella fisica.
Tutto questo grazie a nostre eminenti associate e a colleghi sostenitori dell'iniziativa ADMV.
Per ciò che riguarda la difesa della categoria, come ADMV abbiamo portato avanti precise richieste di sostegno, visti i tempi difficili, sia per Enpav che Fnovi e SimeVeP.
Abbiamo anche (per prime tra le varie associazioni e istituzioni veterinarie) appoggiato e portato all'autorità competente la petizione per l'ampliamento delle categorie di insegnamento per i Veterinari.
Debbo dire che pur non avendo sempre i risultati sperati, queste attività hanno contribuito a incrementare l'attenzione sulla nostra difficile realtà operativa.

Attualmente ci stiamo occupando della nuova legislazione europea in ambito farmacologico, per sensibilizzare i Deputati italiani sulla proposta di risoluzione votata il 13 Luglio scorso dalla Commissione ENVI (1).
Per questo, a livello nazionale, stiamo informando in merito alla nostra posizione alcune parlamentari italiane per la votazione in plenaria del Parlamento europeo a settembre, che dovrà esprimersi sulla decisione della Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare ENVI.
A riguardo abbiamo predisposto e condiviso, anche con la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, una lettera da inviare ai deputati italiani. Sempre a tale proposito abbiamo condiviso, a livello internazionale, la posizione e la lettera della FVE.
Questa iniziativa ci sta molto a cuore perché la risoluzione suddetta, se confermata, vanificherebbe gli sforzi per una collaborazione interdisciplinare in ottica One Health tra medici e veterinari.
Ricordiamo che nel periodo 2011-2018 si può parlare di una riduzione del 34.6% nella vendita di antimicrobici veterinari, compresi quelli ritenuti critici (colistina, cefalosporine e fluorochinoloni) che dimostra come il settore della sanità animale sia sulla buona strada ed in linea con gli obiettivi seppure ambiziosi della strategia F2F (Farm to Fork), ma allo stesso tempo sottolinea la necessità di un'azione coordinata verso un uso responsabile degli antibiotici sia negli animali che nell'uomo.

SPVet] Fino a qualche decennio fa si pensava che le Donne Veterinario fossero destinate esclusivamente agli ambulatori per i piccoli animali. Dal vostro punto di osservazione, quanto questa visione è cambiata nella realtà e quanto nella percezione del cittadino?

RB] Pur occupando varie colleghe posti dirigenziali o di grandi responsabilità in questo settore, ancora oggi c’è la visione dei medici veterinari di sesso femminile come "dottoresse dei pets".
Ma le studentesse, future colleghe, si stanno rendendo conto che la professione veterinaria è molto più ampia e promuovere la presenza delle Donne impegnate anche in diversi settori della nostra professione è uno dei principali obiettivi che si è prefissa ADMV. Come spiegavo prima, abbiamo organizzato incontri sull’attività di ispezione degli alimenti per la quale i medici veterinari rappresentano un riferimento per quanto riguarda i controlli ufficiali.
Il nostro percorso di laurea e le numerose scuole di specializzazione ad oggi presenti in Italia su questa materia potrebbero offrire alle colleghe, oltre che ai colleghi, uno sbocco professionale importante sia nel settore pubblico che in quello privato.
Il nostro obiettivo come ADMV è anche quello di fornire alle neolaureate, un orientamento adeguato. Ciò per aiutarle ad affrontare il mondo del lavoro facendo tesoro di esperienze e testimonianze di colleghe e colleghi, che si sono distinti nella loro professione. Si consideri che abbiamo tra le nostre associate e relatrici anche docenti universitarie.
La percezione del cittadino nei confronti della professione veterinaria è spesso distante dalla realtà. Devo dire purtroppo che recenti esternazioni di alcuni parlamentari, facevano intuire una scarsa conoscenza del mondo medico veterinario e la sua importanza nella salute pubblica.
Tutto ciò ha posto in evidenza l'importanza del lavoro che l'associazione deve affrontare per informare in modo corretto sul nostro ruolo, particolarmente nell'ambito One Health.

SPVet] Offrire sostegno alle Donne Medico Veterinario, soprattutto in momenti particolari come la maternità o la gestione familiare (rif. articolo 5 dello Statuto), è un aspetto rilevante.
Contate di farvi parte attiva per diffondere consenso sulla necessità di affrontare concretamente queste problematiche?


RB] Come dicevo il problema sta proprio nel fatto che ci deve essere un’organizzazione sociale che aiuti le Donne a gestire al meglio il proprio lavoro anche in relazione a questi aspetti di natura apparentemente "privata", ma di grande impatto sociale. I dati statistici dicono che nel giro di pochi anni la presenza femminile nel mondo della Medicina Veterinaria sorpasserà abbondantemente quella maschile.
È quindi necessario cambiare la mentalità e i ritmi lavorativi della professione e della formazione, oltre che migliorare l'assistenza secondo le esigenze femminili, coinvolgendo i colleghi per creare fattive collaborazioni nel lavoro e nella vita.
È quello che stiamo cercando di fare, portando alla consapevolezza che questa "rivoluzione" sta avvenendo silenziosamente e inesorabilmente, preparando il terreno a quella che sarà la realtà operativa della Medicina Veterinaria del futuro.
Parlarne, studiarne gli sviluppi, creare "rete" per non sentirsi isolate, dare strumenti per diversificare il lavoro, stimolare le istituzioni veterinarie a rappresentare con forza le esigenze delle Donne (che spesso coincidono con quelle dei colleghi uomini, tra l'altro), sono tutte tessere del puzzle che compone la nostra attività.
Per questo è importante dare sostegno ad ADMV attraverso l'iscrizione e la partecipazione personale. Più forti numericamente saremo, più avremo voce in capitolo e più concretamente potremo incidere nella realtà operativa della professione.

SPVet] L'Associazione promuove la collaborazione internazionale. Nel vostro Statuto si parla di scambio professionale tra Donne Medico Veterinario in ambito europeo o l'organizzazione di viaggi finalizzati all’approfondimento di problematiche attinenti la professione medica. Questa affermazione è il presupposto per attività che intendete svolgere con specifici progetti?

RB] In questi anni è stato impossibile viaggiare, ma ci siamo spostate "virtualmente", organizzando incontri in remoto con colleghe, parlando della loro realtà lavorativa all'estero, per capire differenze, vantaggi, opportunità, buone pratiche o difficoltà.
Anche aiutare in caso di necessità e nelle nostre possibilità. Riguardo a ciò ci siamo molto attivate in aiuto concreto alle colleghe afgane perché potessero uscire dal paese insieme alle loro famiglie, i membri dello staff e gli animali(2).
Cerchiamo anche di creare contatti con le altre associazioni internazionali di Donne medico veterinario. Siamo attente ai problemi e cerchiamo di capire come evolvono i vari aspetti legati al lato femminile della professione nel mondo. Da Veterinary Woman, abbiamo ricevuto un’accoglienza calorosa e con loro pensiamo di sviluppare alcune tematiche comuni.

SPVet] In conclusione. C'è un auspicio che vorreste si realizzasse? Magari relativamente ad una problematica che vi sta particolarmente a cuore?

RB] Ci siamo rese conto che c’è davvero tanto da fare in molti ambiti diversi. L’auspicio è che si formi una categoria coesa di Donne Veterinarie che possa portare avanti la rappresentatività del nostro mondo professionale.
Ci stiamo muovendo in modo da aumentare la collaborazione con la medicina umana, in questi anni così difficili per la salute pubblica, per sviluppare in un futuro vicino, progetti ed attività aderenti al vero concetto di One Health. La collaborazione per assicurare la salute umana, animale e ambientale, è certo fondamentale.
Importante comunicare e, ciascuna per le proprie competenze, collaborare con i media e la gente comune per essere più presenti e partecipi su tante tematiche.
ADMV ritiene inoltre essenziale dare le giuste informazioni contrastando fake news che spesso vengono diffuse grazie ad Internet. Riteniamo un nostro dovere intervenire e fare sentire di più la nostra voce sui temi che ci appartengono (es. farmaci, acquacoltura, sicurezza igienico sanitaria, benessere animale, salute ecc) e che sono importanti anche per il lettore non specializzato in modo che possa comprenderli facilmente e soprattutto correttamente per agire poi in modo più consapevole.
Vorremmo riuscire a fare in modo che le Donne possano lavorare con il supporto di servizi a lei e alla famiglia, attuati al momento solo in rarissimi casi.
Infine impossibile non parlare in questo momento storico della situazione internazionale: l'auspicio è che ogni donna del mondo, di qualsiasi età, etnia e religione, venga rispettata e riesca ad esprimere i suoi bisogni, le sue attitudini e le sue aspirazioni. -->


Note

(1) Mozione che si oppone alla proposta di regolamento delegato del 26 Maggio 2021 della Commissione europea che integra il regolamento (UE) 2019/6 sui farmaci veterinari e stabilisce i criteri per la designazione degli antimicrobici riservati al trattamento di alcune infezioni nell'uomo. Il 15 settembre, la maggioranza di deputati ha respinto la proposta di riservata degli antimicrobici di importanza critica al trattamento degli esseri umani, presentata dall'eurodeputato tedesco Martin Häusling (Verdi/Alleanza libera europea).

(2) Associazione delle Donne Medico Veterinario Afghane https://ko-kr.facebook.com/photo/?fbid=105755487922723&set=ecnf.100054648166499



Bibliografia

Camera dei deputati (25 maggio 2021). Documentazione parlamentare. L'agenda globale per lo sviluppo sostenibile. https://temi.camera.it/leg18/agenda.html

Camera dei deputati. Documentazione parlamentare. Parità di Genere. https://temi.camera.it/leg18/temi/tl18_parit__di_genere.html

Capua I. (2019). Salute circolare. Una rivoluzione necessaria. Editore Egea, Milano.

Documentazione e ricerche su Legislazione e politiche di genere, n. 62, 3 marzo 2021. Camera dei deputati XVIII LEGISLATURA. http://documenti.camera.it/leg18/dossier/pdf/ID0007.pdf?_1634717215206

European Commission. Striving for a Union of Equality. The Gender Equality Strategy 2020-2025.
https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/aid_development_cooperation_fundamental_rights/gender_equality_strategy_factsheet_en.pdf

ONU - Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile. https://www.agenziacoesione.gov.it/wp-content/uploads/2020/04/agenda-2030-card-17-goals.pdf

Unioncamere. Il Covid interrompe la crescita di imprese femminili: a fine 2020 sono 4mila in meno rispetto al 2019.
https://www.unioncamere.gov.it/P42A4687C160S123/il-covid-interrompe-la-crescita-di-imprese-femminili--a-fine-2020-sono-4mila-in-meno-rispetto-al-2019.htm



Il presente lavoro č parte delle attivitā diffusive e crowdsourcing del Progetto: Micro Epidemic One Health 2021-2022 (IZSUM 04/20RC - Ministero della Salute); dell'e-Journal Sanitā Pubblica Veterinaria - Istituto Zooprofilattico Sperimentale UM.



OPEN REVIEW - Modulo per la "revisione aperta" di questo articolo, pubblicato sul numero 126/2021 di SPVet.it



Raoul Ciappelloni - Intervista a Rebecca Bragadin sull'Associazione delle Donne Medico Veterinario. (SPVet.it 126/2021)
Raoul Ciappelloni - Intervista a Rebecca Bragadin sull'Associazione delle Donne Medico Veterinario. (SPVet.it 126/2021)



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Intervista a Rebecca Bragadin sull'Associazione delle Donne Medico Veterinario by Ciappelloni, 2021 is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
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