Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 124, Febbraio 2021 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#edi124

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Comunicazione scientifica ampliata sulle zoonosi: storytelling visuale,
multicanalità, Open Data in un progetto di One Health

Expanded scientific communication on zoonosis: multi-channel visual storytelling,
and Open Data for One Health project

[Ver. 1.2]

Raoul Ciappelloni1, Anna Duranti1, Carmen Maresca1, Maria Luisa Marenzoni2, Luca Grilli3,
Elvio Lepri2, Marinella Capuccella1, Maria Paola Torlone1

(1) Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
(2) Dipartimento di Medicina Veterinaria. Università degli Studi di Perugia
(3) Dipartimento di Ingegneria. Università degli Studi di Perugia



Abstract. This work deals with the storytelling as a tool to convey knowledge on the treatment of zoonoses, of professionals who have had direct experience of them. It is a methodological document for collaborators of the Micro Epidemic One Health project (2021). The editorial initiative is devoted to the creation of a collection of stories describing zoonoses cases, these are specially written in order to convey information and Open Datasets deriving from peer reviewed scientific literature. All the stories are covered by open copyright licenses in order to allow their free use, in order to reach (also as derivative editorial products) a large number of readers.The project is entirely based on a collection of interviews with privileged witnesses and their subsequent elaboration by a group that works through computer supported collaborative writing in order to compose an anthology of "zoonoses tales" furnished with scientific annotations. A reading and fruition graphical user interface, provides access to these narratives and their scientific annotations , broken down into: information for the orientation of personal behavior and the scientific information from peer reviewed literature. The publishing activity is experimental. Intends to promote an advanced form of structured Storytelling suitable to be disseminated by different media (transmedia), available through commonly used devices such as: smartphones, tablets, laptop computers. The annotated narratives are then available for teaching, self-updating of health workers, food producers and in general, for the Civil Society information.

Riassunto. Il presente lavoro tratta del racconto come metodo per veicolare conoscenze sul trattamento delle zoonosi, di professionisti che ne hanno avuto una esperienza diretta. L'articolo è un documento metodologico d'ingresso per i collaboratori del progetto Micro Epidemic One Health (2021). L'iniziativa editoriale Micro Epidemic è basata sulla creazione di una raccolta di storie che descrivono casi di zoonosi, redatti appositamente per veicolare informazioni ed Open Dataset derivanti da letteratura scientifica peer reviewed. I racconti sono coperti da particolari licenze di copyright che ne consentono il libero uso, al fine di raggiungere (anche come prodotti editoriali derivati), un vasto numero di lettori. Il progetto si basa su raccolta ed elaborazione delle narrazioni che compongono l'antologia dei "racconti di zoonosi" raccolte tramite interviste a testimoni privilegiati e successivamente elaborate con annotazioni scientifiche da un gruppo di scrittura collaborativa supportata da computer. Una interfaccia di lettura e fruizione fornisce l'accesso al contenuto informativo di queste narrative, ripartito in informazioni per l'orientamento del comportamento personale e acquisizione di informazioni scientifiche da letteratura peer reviewed. L'attività editoriale è sperimentale. Intende promuovere una forma di Storytelling strutturato per essere diffuso da media differenti (transmedia), fruibili prevalentemente tramite device informatici di uso comune come: smartphone, tablet, laptop computer. Il materiale documentale è disponibile per la didattica, l'auto aggiornamento degli Operatori sanitari, dei produttori agro-zootecnici ed in senso generale per l'informazione della Società Civile.



Le zoonosi sono sempre più importanti per la salute pubblica, ma la comunicazione che le riguarda è per molti aspetti carente. Servono sistemi di comunicazione alternativi che facilitino l'acquisizione e la gestione di queste informazioni. Nel presente lavoro si individua il racconto come metodo per veicolare dati derivanti dal patrimonio di esperienze sul trattamento delle zoonosi, di professionisti che ne hanno avuto una esperienza diretta. L'iniziativa in progress è aperta a tutti coloro che vorranno partecipare alla raccolta di queste specifiche narrazioni. L'invito è a proporre commenti ed a partecipare alla revisione dell'articolo Comunicazione scientifica ampliata sulle zoonosi: Storytelling visuale, multicanalità, Open Data in un progetto di One Health [versione 1.1], utilizzando il modulo elettronico per la revisione del lavoro https://forms.gle/L5dLHTb8eQGacc9x6, o inviando una mail a: redazione-spvet@izsum.it. I nominativi e le affiliazioni di chi avrà fornito un contributo, verranno riportati nelle versioni successive del lavoro.


1. Introduzione
Questo articolo è un documento metodologico d'ingresso per i collaboratori del progetto Micro Epidemic One Health (2021) 1 e per tutti coloro che intendono partecipare all'iniziativa di comunicazione e scrittura condivisa sulle zoonosi. L'iniziativa editoriale Micro Epidemic è basata sulla creazione di una raccolta di racconti che descrivono casi di zoonosi, redatti appositamente per veicolare informazioni ed Open Dataset derivanti da letteratura scientifica peer reviewed, in questo ambito.
L'iniziativa editoriale Micro Epidemic è basata sulla creazione di una raccolta di storie che descrivono casi di zoonosi, redatti appositamente per veicolare informazioni ed Open Dataset derivanti da letteratura scientifica peer reviewed, in quest’ambito di studio riferito alla One Health. L'argomento è di attualità in quanto le zoonosi sono malattie emergenti che si diffondono assai velocemente, trasmettendosi in vario modo dagli animali all'uomo o dall’uomo agli animali soprattutto a causa dei fenomeni di globalizzazione e dei mutamenti climatici in atto. Il modello comunicativo qui discusso ha un interesse particolare, in quanto potenzialmente utile al fine di diffondere conoscenze e comportamentali auspicabili per affrontare queste patologie limitandone l'impatto sulla salute umana, animale e dell'ambiente.
Le "storie di zoonosi" del progetto Micro Epidemic One Health, sono una raccolta antologica di narrazioni basate su casi di studio tratti dalla vita reale. Sono scritte in forma di vero racconto (in prima e terza persona), annotato ed aggiornato in continuo da una Comunità ampliata di scrittori. Questa comprende oltre ai ricercatori, diversi stakeholders fra cui: professionisti del Sistema Sanitario, studenti, allevatori, produttori di alimenti di origine animale e citizen scientist interessati a condividere esperienze in questo settore, come pure a partecipare alla discussione dei testi in aree social appropriate.

Ogni racconto redatto in co-authorship 2 dal testimonial e dal gruppo di lavoro impegnato nell'iniziativa, verrà reso disponibile in un repository ad accesso aperto e fornito di metadati per la sua indicizzazione da parte dei motori di ricerca.
I lavori (ove non diversamente disposto dagli autori) saranno coperti da particolari licenze di copyright che ne consentono il libero uso 3, al fine di raggiungere (anche come prodotti editoriali derivati), un vasto numero di lettori, che saranno liberi di utilizzarli per varie finalità: studio, autoaggiornamento, ricreative. I testi, i filmati, i podcast, le infografiche, come anche simulazioni e serious game derivati, veicoleranno dati ed informazioni controllate, strettamente collegati alla letteratura scientifica peer reviewed sulle zoonosi ed argomenti correlati. L'attività editoriale è sperimentale. Intende promuovere una forma di Storytelling strutturato per essere diffuso da media differenti (transmedia), fruibili prevalentemente tramite device informatici di uso comune come: smartphone, tablet, laptop computer.

Questo materiale, disponibile per la didattica, l'auto aggiornamento degli Operatori sanitari, dei produttori agro-zootecnici ha anche un valore più generale per l'informazione della Società Civile. Scopo ultimo del progetto è infatti diffondere conoscenze capaci di orientare i comportamenti per ciò che riguarda la salute e per garantire la sicurezza personale, contribuendo a limitare attivamente la diffusione delle patologie zoonosiche con un approccio "dal basso" gestito dai singoli in modo autonomo.
Viene ora precisato lo schema generale e le caratteristiche dell'intervento, per facilitare la discussione e revisione paritaria del testo.

1.1. Quadro d'insieme delle attività e dei prodotti
Di seguito, in Figura 1, è riportata la Mind Map® del progetto Micro Epidemic One Health, che evidenzia i rapporti fra i soggetti coinvolti.

Figura 1, Mind Map dell'iniziativa Micro Epidemic One Health (2021-2022)

Figura 1. Mind Map® dell'iniziativa Micro Epidemic One Health (2021-2022).


1.2. Stakeholders e sostenibilità
Il Business Model Canvas di Micro Epidemic (Figura 2), individua il target dei lettori e gli stakeholders dell'iniziativa, evidenzia i legami fra soggetti fruitori e partners dell'iniziativa. La sostenibilità dell'intervento è alla base del Business Model Canvas. Lo schema evidenzia la valenza economica della produzione letteraria e dell'offerta informativa, tenendo conto delle sue componenti elementari coordinate (attori, collaboratori, strumenti disponibili, ritorni per le funzioni istituzionali messe in gioco).

Business Model Canvas MEOH Project 2021 - 2022

Figura 2. Business Model Canvas dell'attività editoriale centrata sui casi di zoonosi e la pone
in relazione con le esigenze degli utenti e le caratteristiche dell'ecosistema editoriale associato.
http://spvet.it/archivio/numero-124/immagini/edi124.pdf
Lo schema riporta i punti (1) – (9) di un Business Model Canvas standard. Tenendo conto delle esigenze espresse o implicite degli utenti lettori o "fruitori di contenuti" (customers segments) (1); sono proposti prodotti e servizi (value proposition) che le soddisfano (2). Viene ottenuta la loro partecipazione grazie all'instaurarsi di specifiche relazioni (3) e iniziative che mirano a coinvolgerli (4). Ciò tramite risorse disponibili ed appropriate (5), impiegate nelle key activities messe in campo (6). Tutto questo processo si realizza grazie a un gruppo di partners chiave collaborativi (7). Il flusso sostenibile dei costi relativi alle attività delineate è riportato (8) a fronte dei benefici attesi (9) nel contesto dell'iniziativa editoriale. Lo schema costituisce un business plan semplificato del progetto, che consente di valutare rapidamente le componenti strutturali e le relazioni che legano i soggetti partecipanti all’attività editoriale sulle zoonosi. [licenza CC BY 4.0]


Una questione rilevante sul piano operativo è il riferimento all'intelligenza collettiva (Pierre Lévy, 1994) soprattutto per la raccolta di informazioni e dati difficili da acquisire se non attraverso la messa in comune di esperienze personali per le quali sono reperibili scarse risorse tramite la Rete o la letteratura specifica.
Si consideri che, al momento della scrittura di questo lavoro, in Italia ci sono forum e messaggerie dedicate alle malattie infettive 4, ma non espressamente le zoonosi e soprattutto ai racconti ad esse riferibili, per condividere esperienze e dati fra diversi soggetti interessati. Una strategia di "trailblazing" alternativa è quindi utile per fare uso del docuverso biomedico del Web (Ciappelloni et al., 2020), con nuove modalità di presentazione e visualizzazione di dati, come la narrativa transmediale di cui parleremo più dettagliatamente di seguito.
Questo storytelling è oggi in rapida evoluzione, anche perché accoglie la spinta di editorie alternative che raccolgono le istanze della comunicazione scientifica basata sulla visualizzazione (procedure di laboratorio, protocolli e dati) come modalità comunicativa 5 che fornisce assicurazione sulla riproducibilità ed accuratezza dei metodi applicati, fino ad arrivare ad una visualità interattiva, come nel caso dei serious game.

1.3. Il significato delle narrazioni nella comunicazione basata sulla One Health.
Come anticipato, se si descrivono con racconti e storie tratte dalla vita reale, le specifiche modalità con le quali si manifesta una determinata patologia o evento epidemico, nel nostro caso zoonosico, possiamo fare in modo che tale descrizione sia portatrice di informazioni utilizzabili per comprendere e fronteggiare la situazione sanitaria. Il lettore può essere così informato: del contesto in cui questi fatti si sono verificati in passato, le condizioni ambientali predisponenti o limitanti la trasmissione della patologia in questione, soprattutto le relazioni fra gli attori in gioco; informazioni per lo più omesse nelle trattazioni dei manuali tecnici, o che semplicemente vengono date per scontate. Cosa per noi molto utile è che dai racconti emerge la logica di Sistema (One Health), in cui una particolare zoonosi ha agito; ed è proprio la dimensione narrativa dell’evento che può aiutare a chiarire i nessi fra salute umana, animale e dell'ambiente visti nella loro unità 6.
Ecco quindi che la narrazione entra a pieno titolo nella ricerca biomedica come strumento di analisi. Si consideri che questo approccio non è recente né marginale nella comunità scientifica. Nei Medical Subjects Headings (Thesaurus) di Pubmed/Medline, la keyword "Narration" (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/mesh/?term=narration&report=Full ), fa parte del soggettario medico sotto la voce "Data Collection" ed è relativa al contesto: La collocazione di questo riferimento evidenzia il valore della narrazione sul piano medico e pone in relazione fatti particolari e personali di un individuo con la sua salute 7.

Si delinea così uno specifico ambito editoriale, basato su interazioni caratterizzate da scrittura e scambio informativo come attività condivise (tipico di crowdsourcing e citizen science), adatto a porre in relazione dialettica i soggetti qualificati delle Istituzioni di ricerca con lettori appartenenti alla mondo dei professionisti, produttivo ed in ultimo alla società civile.
Pubblicare aggiornate informazioni sulle manifestazioni di eventi zoonosici, in forma di racconto, anche con valore di intrattenimento, oltre ad un'ampia condivisione di questa letteratura assicura tre obiettivi:
Di seguito è riportata la trattazione dei punti relativi (1) alla raccolta ed elaborazione delle narrazioni che compongono l'antologia dei "racconti di zoonosi" e (2) l’interfaccia di lettura e fruizione che da accesso al contenuto informativo di queste narrative.

2. Materiali e metodi

2.1. La raccolta di narrazioni di base sui casi di zoonosi.
Per l'acquisizione della letteratura in Micro Epidemic, viene avviata una campagna di raccolta di racconti sulle zoonosi, effettuata da rilevatori con diversi sistemi.
Tale rilevamento si basa su collaborazioni attivate nell'ambito del Sistema Sanitario, sulla collaborazione di citizen scientists ed assimilabili. Oltre interviste ordinarie in presenza, vengono utilizzati, anche conversazioni telefoniche, tool di messaggistica istantanea / videoconferenza, moduli elettronici e template narrativi resi disponibili in Rete.
Questa prima fase di ricerca, protratta nel tempo, intende popolare un repository narrativo con una documentazione organizzata per essere incrementata nel tempo in versioni successive.
I racconti da cui prendono origine le storie di zoonosi sono, in questa accezione, veri testi "base", materiale di partenza direttamente derivante da esperienze personali.

Se utile queste interviste possono essere combinate con altre "descrizioni fattuali" e chunks narrativi di diversa provenienza, per dare vita ad una trama composita, massimamente rappresentativa della specifica zoonosi descritta. Disponendo di una raccolta di questa natura è possibile costruire successivamente "veri racconti" in grado di accogliere informazioni scientifiche ed annotazioni sui comportamenti appropriati per contrastarle. Le narrazioni elementari possono così derivare sia da interazione personale con testimoni privilegiati, sia da analisi di altra letteratura del settore sanitario (Figura 3).
Flusso integrato della narrazione e articolazione delle sorgenti primarie

Figura 3. Flusso integrato della narrazione e articolazione delle sorgenti primarie. La sinossi degli eventi
rappresentativi mostra come le narrazioni sono derivate da una combinazione di fatti (chunks informativi) anche
derivanti da interviste e da sorgenti qualificate diverse (pubblicazioni, atti formali, documentazione scientifica).


In Micro Epidemic, per ciò che riguarda le sorgenti narrative primarie viene, ove possibile privilegiata l'intervista a testimone privilegiato. Questa può essere integrata da una documentazione derivata da altre sorgenti informative. Le narrazioni primarie sono evidenziate in Figura 3 - "(1) descrizione zoonosi", In pratica si tratta di:
  1. Interviste. Vengono a tal riguardo interpellati come testimoni, gli Operatori del Sistema Sanitario, produttori ed altri soggetti, con particolare attenzione per coloro che si sono ritirati dal lavoro attivo o sono prossimi al pensionamento. Ciò per valorizzare le esperienze maturate nel tempo e dare valore a questo prezioso repository informativo. L'altro gruppo di testimonial di interesse è costituito da soggetti più giovani (docenti e studenti professionisti, ricercatori, cultori della materia), per la loro facilità di accesso e gestione degli spazi social e familiarità con i tool informatici; Cronache, agenzie e articoli di giornale;
  2. Racconti reperibili nella letteratura sul rapporto con gli animali e la trasmissione di patologie ad essi ascrivibili; Inchieste giornalistiche;
  3. Documentazioni di valore legale;
  4. Descrizioni reperibili nella Letteratura Grigia, riguardanti atti di congressi e convegni, manifestazioni di società scientifiche, attività di Enti territoriali;
  5. Trascrizione di thread rilevati dal monitoraggio di forum, messaggerie elettroniche e assimilabili;
  6. Analisi e discussione del contenuto di Infografiche, videoclip, componenti grafico descrittive statiche ed in movimento, immagini di zoonosi.
Viene così elaborato un flusso descrittivo di riferimento primario per le zoonosi analizzate. Ad ogni punto di questo si sovrappongono eventuali varianti e descrizioni accessorie come è evidenziato in "(2) Sinossi eventi" (Figura 3), dando vita ad una struttura narrativa composita.
La campagna di raccolta delle narrazioni, viene effettuata in prima persona dal Gruppo di Lavoro e da collaboratori diversi fra cui Citizen Scientists, partendo dalla rete di conoscenze disponibili. Su questa letteratura, analizzando la sequenza di eventi singoli e "paralleli", si basa la fase successiva di redazione ed annotazione delle storie di zoonosi.

2.2. I racconti di zoonosi dalle narrazioni di base.
Dopo la trascrizione della narrazione del testimone dell'evento di zoonosi, il testo viene preso in carico da un Editor. Questi elimina dal racconto ogni riferimento a persone fisiche e situazioni contestuali che le rendano riconoscibili, effettuando una prima valutazione dei contenuti soggetti alla normativa sulla privacy (vedi oltre).
L’Editor, insieme ad uno o più partecipanti al Gruppo di lavoro del progetto, opera il primo assemblaggio di testi primari derivanti da interviste (sullo stesso tema) con eventuali inserti descrittivi provenienti da letteratura disponibile. A seconda dei casi e delle preferenze dei partecipanti, la scrittura e commento del racconto derivato, avviene in forma singola o seguendo una procedura collaborativa.

Si specifica che nel progetto Micro Epidemic la redazione collettiva dei racconti dalle narrazioni di base, è un intervento effettuato allo scopo di:
La scrittura dei testi derivati avviene attraverso Computer Supported Collaborative Writing per la scrittura creativa e l'annotazione scientifica (Ciappelloni, 2015).
Si fa riferimento ad una versione semplificata per il Progetto Micro Epidemic del Metodo Scrittura Industriale Collettiva 8 (Magini e Santoni, 2007) adattata per l'interazione su Cloud di co-autori che operano sulla stessa bozza (narrazione primaria - documento Master) 9.
Le bozze acquisite da un Editor che prepara il testo di base (sbobinamento, correzione) sono indirizzate al gruppo di redazione collettiva per le elaborazioni successive.
In questa fase, se giudicato utile allo sviluppo del racconto dal gruppo di lavoro, può essere richiesto al testimonial intervistato o all'autore della narrazione di base recensita, di fornire dati ulteriori per precisare contenuti o di partecipare all'ideazione di nuove versioni di segmenti della narrazione, rispondendo alla domanda: "Per la sua esperienza, cosa sarebbe avvenuto nel caso che ...".

Nella stesura del racconto che descrive un evento riguardante una specifica zoonosi, vengono decisi e inseriti nel flusso della narrazione i "punti di attenzione e commento" (o critical narrative points) 10 come evidenziati in Figura 4.
Queste aree vengono opportunamente distinte nel testo (font, colore dello sfondo, presenza di marcatori grafici, gif animate). I critical narrative points denotano quei "particolari tratti", nella trama del racconto, in cui si palesano: informazioni di contesto significative per la comprensione della dinamica infettiva; concreti pericoli per la salute dei singoli attori che animano l'azione; questioni importanti sul piano della prevenzione; aspetti che caratterizzano il verificarsi di una zoonosi. Tutte queste informazioni sono richiamabili operando su aree sensibili inserite nei punti di attenzione e controllo.

Se esistono (ed è opportuno riportarle), con le sequenze alternative derivanti da altre fonti recensite, come indicato in "(2) sinossi di eventi" (Figura 3), si possono disegnare "biforcazioni della trama".
Queste alterano un determinato segmento del flusso di eventi del racconto, determinando percorsi paralleli nella stessa storia dove accadono cose leggermente o radicalmente diverse. Rappresentano interessanti sviluppi della zoonosi in questione, date le condizioni in cui si è verificata. Nel testo l'accesso a questi snodi avviene tramite "guardie condizionate (si/no)" o checkpoint, che forniscono anche indicazioni per decidere la prosecuzione o meno della lettura o l’orientamento verso argomenti propedeutici o preliminari. Si riallacciano infine all'asse principale del racconto o possono condurre a finali differenti.
Tramite l'heads-up display del sistema testuale elettronico di presentazione del testo, il lettore può selezionare il suo path attraverso queste vie alternative. Un’importante funzione del sistema integrato di Micro Epidemic OH è la possibilità degli utenti di segnalare queste alterazioni del flusso del racconto per inserire esperienze di cui sono a conoscenza o dar conto di nuove acquisizioni sul piano scientifico.

Flusso primario della narrazione derivata con Punti di attenzione e commento e biforcazioni  della trama

Figura 4. Flusso primario della narrazione derivata con "Punti di attenzione e commento" e "biforcazioni della trama" che producono sequenze parallele nel racconto.
[licenza CC BY 4.0]
I link condizionati sia che portino a rami diversi dello stesso testo od a informazioni specifiche (spvet.it, n. 7, Agosto 2001) hanno una meccanica di funzionamento intelligente ed applicabile al contesto di Micro Epidemic per la migliore fruizione del testo scientifico narrativo. Qui, come teorizzato da Theodor Holm Nelson nell'ipertesto (progetto Xanadu, 1967), il link è un oggetto intelligente ed Interagisce con il suo utente: presentando una mappa di strade alternative per l'attraversamento dei nodi disponibili, consigliando risorse informative propedeutiche o di approfondimento e conservando annotazioni". [Ciappelloni, 2016]


2.3. Il livello comportamentale e di descrizione scientifica.
I punti di attenzione e commento conducono a due livelli descrittivi diversi (Figura 5) a volte sovrapposti fra di loro:
Flusso della narrazione derivata con Punti di attenzione e commento

Figura 5. Flusso della narrazione derivata con "Punti di attenzione e commento"
[licenza CC BY 4.0].
Queste annotazioni sono rilevabili nell'interfaccia utente e rappresentano l'opportunità di approfondire temi o curiosità che manifesta il lettore. Sono uno strumento di orientamento nel racconto ed il repository informativo del "data room" sui casi di zoonosi.


Il lettore è spinto a soffermarsi su questi aspetti per accedere ad informazioni preparate allo scopo in vari formati (testuale, audio, video). Potrà così acquisire descrizioni sempre più dettagliatamente una determinata zoonosi, utilizzando questo materiale per l'auto informazione e mettendo alla prova le proprie conoscenze in merito.
Tutti gli elaborati sono sottoposte a trattamento relativamente alle disposizioni sulla Privacy, eliminando i riferimenti sensibili. Sulle narrazioni primarie viene mantenuta l'authorship degli testimoni - autori, che saranno sempre citati anche nel materiale derivato. Per le adempienze editoriali relative al copyright, in assenza di indicazioni diverse degli autori e testimonials, viene applicata prioritariamente una licenza della serie Creative Commons 11 privilegiando ove possibile: CC Attribuzione 4.0 Internazionale (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/) o altre licenze, ascrivibili all'ambito copyleft.

3. L'interfaccia di lettura [discussione avviata il 02/03/2021]. L'approccio descrittivo delle storie di zoonosi qui delineato, è strutturalmente top down: dal generale al particolare; centrato su un lettore che prevalentemente interagisce manualmente con uno screen (eBook reader, tablet, smartphone) o attraverso una tastiera di computer, anche se parte di questa letteratura dovrà necessariamente essere disponibile attraverso superfici a stampa (pubblicazioni su carta, giornali murali, poster) reattive allo smartphone o al tablet.
Il lettore può selezionare una delle zoonosi disponibili nel Progetto, da un elenco in progress che cambia dinamicamente nel tempo a seconda delle patologie che diventano disponibili alla lettura.

3.1. Schede descrittive.
Il Sistema propone come primo step, una scheda sintetica, che spiega le caratteristiche bio ecologiche ed epidemiologiche della patologia in questione. Viene quindi proposto un indice dove sono riportati i racconti disponibili sulla specifica malattia, divisi per ambienti di riferimento o situazioni tipo in una organizzazione simile ad una infografica.
A questo punto può avere inizio la lettura del racconto che può avvenire scorrendo lo screen e soffermandosi sui punti di attenzione e commento o ascoltato come file podcast (in alcuni casi visionando infografiche, filmati o serious game).
Il Sistema registra i dati di ingresso dell'utente. Le richieste di approfondimento e le scelte operate dai lettori sono rilevate e consentono di progettare un'evoluzione del racconto, anche sul piano della organizzazione informativa, del document delivery e l'elaborazione di specifici riassunti informativi su argomenti di particolare interesse, resi disponibili nel Data Room dell'antologia.



Esempio di wireframe heads-up display come strumento facilitatore

Figura 6. Esempio di wireframe heads-up display come strumento facilitatore.
[licenza CC BY 4.0]

L'interfaccia punta a risorse informative e percorsi alternativi della narrazione e consente la scelta fra opzioni diverse, fornisce risposta a domande preimpostate e il download di documentazione e letteratura scientifica.




heads-up display con cornice informativa, snippets, accesso a documentazione o letteratura scientifica, punto di diversione del racconto

Figura 7. heads-up display con cornice informativa, snippets, accesso a documentazione
o letteratura scientifica, punto di diversione del racconto.
[licenza CC BY 4.0]


3.2. GUI e componenti attive.
L'interfaccia interattiva messa a disposizione dell'utente riporta ognuna delle componenti elementari descritte (Figura 6 - 7). Questa Graphic Users Interface ha una importanza fondamentale in quanto è strumento omnicomprensivo utilizzato dal lettore per interrogare il Sistema informativo. Oltre alle funzioni prima descritte (accesso a domande di interesse comune e letteratura scientifica) consentire la lettura a schermo dei testi , l'ascolto di file audio o visionare filmati, l'intervento sulle sue aree attive produce eventi successivi nel Sistema, quali:
Ciò amplifica l'utilità dell'esperienza di lettura e fornisce modalità controllate di interazione fra soggetti interessati alle patologie zoonosiche che partecipano alla costruzione di un corpus letterario, scientifico e genericamente informativo su questo argomento.

4. Discussione dei punti di forza [avviata il 18 Marzo 2021]. Si deve sottolineare che l'obiettivo fondamentale di questo caso di studio sulla narrazione dei casi di zoonosi, è potenziare la comunicazione istituzionale su informazioni e eventi che le riguardano. Questo obiettivo viene perseguito attraverso un'applicazione di editoria elettronica partecipativa, basata su tool informatici di fascia personal (smartphone, tablet, laptop computer), piuttosto diffusi e di costo contenuto.
L'iniziativa, pur essendo attuata grazie a tecnologie considerabili "di basso livello", non rappresenta una semplificazione o banalizzazione delle modalità di elaborazione della letteratura di divulgazione scientifica di una rivista elettronica scientifica ed è strutturata sulla sequenza di fasi canoniche: raccolta dei dati, scrittura, accettazione del manoscritto, revisione paritaria, editing, correzione di bozze, impostazione grafica, stampa e distribuzione. Il progetto costituisce un caso di studio sulla massimizzazione di quattro requisiti editoriali, altamente auspicabili: sostenibilità; diffusibilità; efficacia comunicativa; multicanalità.

4.1. Sostenibilità. Il primo punto di forza dell'iniziativa è che questa, può dirsi attuabile in modo tecnicamente, economicamente e socialmente sostenibile 13. I primi due requisiti sono raggiunti grazie al fatto che l'attività fa affidamento su strumenti informatici a basso costo, semplici ed ampiamente diffusi, legati dalle tecnologie di Rete. Ciò rende l'insieme di attività del progetto editoriale sulle storie di zoonosi, compatibile con il livello di finanziamento e la dotazione informatica degli Enti pubblici di ricerca.
L'accettabilità sociale deriva dall'argomento stesso dell'iniziativa Micro Epidemic OH. Trattando patologie di interesse per la comunità scientifica e la società civile, ricorrendo a funzioni di intelligenza collettiva per computer supported collaborative writing si può arrivare a coinvolgere un ampio numero di interessati.
Oltre a ciò le attività del progetto, protratte per un biennio, collegano l’Istituzione sanitaria di ricerca con i suoi servizi comunicativi (editoriali, Biblioteche) al territorio di influenza anche grazie a iniziative derivate facilmente realizzabili; ad esempio letture in biblioteca, offerta di eventi formativi nelle scuole, manifestazioni letterarie.

4.2. Auto diffusibilità della narrativa sulle zoonosi.
Per la natura del progetto Micro Epidemic OH, questo può valersi, almeno in parte, di una diffusione attiva o "spreadability" delle narrazioni, concetto elaborato nei lavori di Henry Jenkins, che indica la capacità autopropulsiva della letteratura diffusa con media diversi, grazie al coinvolgimento degli stessi lettori.
Questa partecipazione è principalmente dovuta al fatto che essi possono partecipare al processo di revisione dei testi e fruire di versioni alternative fino a proporre aggiornamenti o capitoli aggiuntivi. Tale aspetto, sostanzialmente basato sulla transmedialità, è di notevole importanza e in linea di principio aiuta a raggiungere un maggior numero di stakeholders, almeno rispetto a quanto avverrebbe attuando ordinarie attività di sensibilizzazione e promozione (diffusione pubblicitaria, presenza nei social, webinar).

Si darà così vita ad un "user-circulated content" (Jenkins et al, 2013) simile allo sviluppo di una comunità Fandom 14 centrata sulle zoonosi. Considerando inoltre che il progetto di basa su Open Content, esso si pone in linea con la giurisprudenza della Comunità Europea e Nazionale di indirizzo e raccomandazione, qualificandosi come attività altamente auspicabile e soggetto di finanziamento prioritario del Ministero della Salute e del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR).

4.3. Efficacia comunicativa.
L'aspetto più significativo del progetto Micro Epidemic è l'utilizzazione delle narrazioni come vettori di informazioni verso lettori, che saranno spinti a servirsi di questa letteratura non solo come pubblicazioni scientifiche ma anche prodotto culturale da leggere per fini ricreativi. Questo storytelling si caratterizza per una specifica capacità evocativa, derivante dalle descrizioni di esperienze personali, formatesi nell'affrontare un particolare evento zoonosico.
Per questo i racconti veicolano un certo pathos e suscitano immedesimazione del lettore, il quale si riflette nei personaggi che contrastano gravi malattie, in un contesto di cui anch'egli si sente parte. I racconti di zoonosi, contengono concetti ed immagini capaci di auto propagarsi (memi), nel senso dato a questo termine da Richard Dawkins nel suo lavoro del 1976 "The Selfish Gene". Tutto ciò sostiene la diffusione di questi racconti e facilita la loro memorizzazione e condivisione in un determinato ambito di popolazione che ne rappresenta il bacino culturale e disciplinare di riferimento.

4.4. Multicanalità.
In prospettiva, nel contesto delle storie di zoonosi, è di fondamentale importanza considerare il valore della intrinseca transmedialità di queste narrazioni, dovuto alla complessità del soggetto trattato. In questo caso, la stessa storia non viene semplicemente riflessa tale e quale in canali diversi. Al contrario, un medesimo scenario narrativo in contenitori comunicativi differenti (lettura di un testo, fruizione di un video, ascolto di un podcast, partecipazione ad un serious game) può ospitare molteplici storie o varianti di essa che arricchiscono con informazioni complementari un contenuto narrativo e lo rendono idoneo a soddisfare le esigenze di lettori diversi.
Italo Calvino ne dà l'esempio nella sua quinta conferenza delle "Lezioni americane" (1988) parlando di "molteplicità" e coniando il neologismo di “iper-romanzo”. Nel caso dei racconti di zoonosi si evidenzia un significativo intreccio di relazioni che collegano i fatti, in questo caso epidemici, a soggetti diversi: persone, animali e ambiente, che sono integrati in una letteratura che rispecchia molteplicità di interessi. Punti di vista alternativi aumentano il valore di documentazione dell'iniziativa editoriale, fenomeno ulteriormente favorito dal fatto che gli interessi degli Autori delle narrazioni in questione non sono un ostacolo al dispiegarsi del processo grazie al regime open di copyright adottato.
Tutto ciò evita di trasformare la citata spreadability in pirateria o circolazione illegale di contenuti, cosa frequente nel mercato dei film o della musica d'autore.

5. Conclusioni.
Ci sono racconti, conosciuti solo in ristrette cerchie di colleghi o conoscenti, che parlano di esperienze risolutive per affrontare gran parte delle situazioni legate alla trasmissione di agenti infettivi nell'uomo e negli animali, non recensite né conosciute. Il progetto Micro Epidemic intende far emergere questo repository.
Spesso le narrazioni valorizzano la professionalità di esperti avanti con gli anni e veicolano informazioni preziose, soprattutto per i giovani professionisti che stanno avviando una carriera nell'ambito biomedico. Dare valore a questi racconti e queste persone non è solo un progetto di narrative medicine ma anche di promozione umana.

Nella logica del presente lavoro, tale visione è connaturata ad una comunicazione interdisciplinare che non può essere classicamente one-to-many, tipica della fruizione di libri, giornali e del Web, ma many-to-many come avviene in chat, newsgroup, mailing list. Questo approccio spinge una parte di osservatori - lettori, a partecipare in prima persona all'evoluzione del racconto, cosa che potranno fare in vari modi: animazione di thread social, sistemi di computer supported collaborative writing (cloud GDrive), utilizzazione di form elettronici messi a disposizione del progetto dalla rivista SPVet.it.
La revisione tra pari genera una specie di brainstorming creativo che potrà portare a narrazioni efficaci ed inaspettate, pubblicate come testo in progress in modo da accogliere le evoluzioni successive della materia.
In prospettiva, lo sviluppo futuro dell’antologia, potrà portare a forme ibride di comunicazione scientifica con contenuto multimediale ed interattivo in forma di serious game o quiz game. Come sviluppo della presente attività c’è l’elaborazione di minimum viable products in questa forma, per Formazione professionale / Onboarding, che potranno essere acquistati e portati sul mercato da software house o Start Up bio informatiche.

Note
(1) Progetto di Ricerca Corrente 2020 del Ministero della Salute, n. IZS UM 01/20 RC. Area tematica: Sanità animale, Approccio One Health per lo studio delle zoonosi emergenti,relazione Ambiente - Animale - Uomo. Linea di ricerca: IZS – UM – SA - Creazione di adeguati canali di comunicazione al fine di disseminare i risultati delle ricerche per prevenire il diffondersi delle malattie trasmissibili (anche zoonosi) e sviluppare una elevata cultura di Sanità Pubblica.

(2) A co-author is any person who has made a significant contribution to a journal article. They also share responsibility and accountability for the results (Taylor & Francis Editorial Policies - Defining authorship in your research paper https://authorservices.taylorandfrancis.com/editorial-policies/defining-authorship-research-paper).

(3) Quelle considerate in questo progetto appartengono prevalentemente al set di Creative Commons License, in particolare CC BY 4.0. Per alcuni prodotti editoriali derivati potranno essere riferibili a: GNU Free Documentation License; Apache License; MIT License.

(4) Citiamo a riguardo il Forum sulle Malattie infettive del Corriere della Sera (riferimento: professor Massimo Andreoni dell'Università degli Studi di Roma - Tor Vergata) http://forum.corriere.it/malattie_infettive/ E l'iniziativa di discussione; Giampiero Carosi Università degli Studi di Brescia; Fondazione Malattie Infettive e Salute Internazionale - https://www.fondazionemisi.it/images/banners/FORUM_DI_DISCUSSIONE.pdf.

(5) Un esempio di questa tendenza sono gli Scientific video journal come JoVE (Journal of Visualized Experiments - https://www.jove.com/).

(6) Un aspetto evidenziato in modo efficace nel libro "Salute Circolare" di Ilaria Capua (2019).

(7) "Narration" (introdotta nel 2003, richiama 8,779 risultati) è descritto come: "Act, process, or an instance of narrating, i.e., telling a story. In the context of Medicine or Ethics, narration includes relating the particular and the personal in the life story of an individual". Fra le voci del Thesaurus troviamo anche "Drama" (voce introdotta nel 1991, richiama 1,997 risultati). Termine, collocato in "Humanities / Literature" è descritto come: "A composition in prose or verse presenting in dialogue or pantomime a story involving various characters, usually intended to be acted on a stage and to be regarded as a form of entertainment".

(8) Metodo Scrittura Industriale Collettiva - SIC, un protocollo pubblicato nel 2007 da G. Magini e V. Santoni, liberamente utilizzabile da chiunque per scrivere opere letterarie in gruppi di quattro o più persone (https://www.scritturacollettiva.org/metodo.html). La comunità, SIC ha prodotto un romanzo: "In territorio nemico" (editore Minimum Fax, Aprile 2013), redatto da 230 partecipanti, analizzato e discusso dal collettivo Wú Ming, (http://www.wumingfoundation.com) una Foundation di scrittori legati all'esperienza del Progetto Luther Blissett. Dal colophon del volume, gli scrittori propriamente definibili come tali sarebbero 71 (44 uomini e 27 donne) (Ciappelloni, 2013).

(9) A differenza del metodo SIC standard viene individuato un Editor (nel metodo definito direttore artistico) per ogni progetto di racconto derivato. Per la creazione / revisione del testo si da enfasi ai punti: 2.1.1 – Sinossi; .2.1.4 – Note di produzione; 2.1.5 – Bibliogra?a e Webogra?a; 2.1.6 – Ricerca; 3.4 – Composizione; 4 – Stesura; 5 – Post-produzione; 5.1 – Montaggio; 5.2 – Editing.

(10) Il principio che determina l'individuazione di questi punti nel flusso narrativo si ispira al protocollo Hazard Analysis and Critical Control Points (sistema di analisi dei pericoli e punti di controllo critico) utilizzato per assicurare preventivamente la salubrità degli alimenti.

(11) Creative Commons - CC (Mountain View, California, USA - https://creativecommons.org/ ), è una organizzazione senza finalità di lucro che fornisce disclaimers standard per rendere esplicite le limitazioni all'utilizzo pubblico di opere dell'ingegno. Le licenze CC applicate a un'opera rendono noti quali diritti si riserva l'autore ed a quali rinuncia a beneficio degli utilizzatori.

(12) NILDE è un servizio bibliografico per l'accesso alle pubblicazioni scientifiche che raccolgono biblioteche universitarie, di enti pubblici di ricerca. Sviluppato nell'ambito del progetto infrastrutturale BiblioMIME del Consiglio Nazionale delle Ricerche negli anni 2000 e 2001, e successivamente dal progetto di ricerca finalizzata Bibliosan del Ministero della Salute nel 2005.

(13) Una strategia che approccia al requisito di sostenibilità in modo appropriato è stata riportata e discussa nel lavoro sul management sostenibile dei suoli di Smyth e Dumanski (Food and Agriculture Organization; 1993). In questo lavoro si individua un profilo di condizioni concomitanti che determinano questo requisito, per cui un intervento si definisce sostenibile quando risulta essere: tecnicamente percorribile, economicamente remunerativo e socialmente accettabile.

(14) Fandom è un neologismo che indica una cultura "...formata dalla comunità di appassionati (fan) che condividono un interesse comune in un qualche fenomeno culturale, come un hobby, un libro, una saga, un autore, un genere cinematografico o una moda. (https://it.wikipedia.org/wiki/Fandom).


6. Bibliografia.

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OPEN REVIEW - Modulo per la "revisione aperta" di questo articolo, pubblicato sul numero 124/2021 di SPVet.it



Comunicazione scientifica ampliata sulle zoonosi: storytelling visuale, multicanalita', Open Data in un progetto di One Health
Raoul Ciappelloni et al., - Comunicazione scientifica ampliata sulle zoonosi: storytelling visuale, multicanalità, Open Data in un progetto di One Health. (SPVet.it 123/2020)


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Comunicazione scientifica ampliata sulle zoonosi: storytelling visuale, multicanalità, Open Data in un progetto di One Health by Ciappelloni et al., 2021 is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
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