Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 123, Dicembre 2020 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#edi123

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L'agricoltura urbana come connessione fra città e campagne, nell'immaginario di Aleksandr Vasil’evic Chajanov

The Urban agriculture as connection between city and countryside, in the imagination of Aleksandr Vasilyevich Chajanov

[Ver. 1.0]

Raoul Ciappelloni

Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche "Togo Rosati"


Abstract. The editorial is dedicated to the communication between cities, countryside, as it was outlined in Aleksandr Vasil'evic Chajanov's short story: "Journey of my brother Alexej in the country of peasant utopia", written in the period of Russian civil war. This short story talks about a visionary Moscow urban-agrarian organization of the future (1984). Innovative solutions are hypothesized to harmonize food production and farm settlements within inhabited centers. This problem has essentially been ignored in the agronomic and economic debate of our country. Despite this, several models for the inclusion of food production in cities have taken shape in the scientific literature, as in the case of so called urban agriculture, urban farming, urban gardening, with experiences mainly localized in developing countries The Covid-19 pandemic emergency has highlighted how land management must be more advanced not only in terms of health, but also ecological and productive aspects, especially if an approach based on the One Health is to be applied. However, it is necessary to be able to "figure" a new production framework, and the Chajanov's fantastic tale is a tool among others, to simulate imaginary applications in a realistic context. In the imagination of this author, thanks to an ecologically qualified urban planning technology, the peasants are able not only to spread their values, but even to create a new reticular economic organizational model of rurality. So agriculture was able to impose itself on industry. In this way the meaning of urban life has been profoundly altered, the houses are immersed in an endless alternation of trees, parks and crops. Cities become a structured place for meetings, leisure and business as a social hub in a widespread countryside. This incredible reversal of roles may be feasible by referring to the circular economy and the new landscape engineering. All this to counteract dynamics of extreme degradation of which the pandemic, which we are experiencing at the time of writing this editorial, is a direct consequence.

Riassunto. L'editoriale è dedicato alla comunicazione fra città e campagne con le loro attività produttive, così come è stata delineata nel racconto di Aleksandr Vasil’evic Chajanov: Viaggio di mio fratello Aleksej nel paese dell’utopia contadina, del 1920 in Russia. In questo breve racconto in cui si parla dell'assetto urbanistico agrario di Mosca nel futuro (1984) vengono ipotizzate soluzioni agricole utili per armonizzare le produzioni alimentari e gli insediamenti produttivi con i centri abitati come città e villaggi. Questa problematica è stata sostanzialmente ignorata nel dibattito tecnico ed economico nel nostro Paese. Nonostante ciò, nella letteratura scientifica hanno preso corpo modelli di inclusione di produzioni alimentari nelle città come nel caso di applicazioni di urban agriculture, urban farming, urban gardening, con esperienze prevalentemente localizzate nei Paesi in via di sviluppo. L'emergenza pandemica Covid-19 ha posto in evidenza come la gestione del territorio, deve essere più avanzata non solo sul piano sanitario ma anche ecologico e produttivo, soprattutto se si intende applicare un approccio basato sul concetto di One Health Bisogna però essere capaci di inventare un nuovo assetto produttivo e il racconto fantastico è uno strumento fra gli altri per simulare applicazioni immaginarie in un contesto realistico. Nella immaginazione di Chajanov grazie ad una tecnologia urbanistica ecologicamente qualificata la cultura contadina riesce non soltanto a diffondere i suoi valori ma addirittura a creare un modello economico - organizzativo di tipo reticolare della ruralità L'agricoltura ha potuto imporsi sull'industria. In questo modo è stato alterato profondamente il senso della vita urbana e le abitazioni si trovano immerse in una interminabile alternarsi di alberature, parchi e coltivazioni Le città sono un luogo di riunioni, svago ed affari come nodo sociale immerse in una campagna diffusa. Questo rovesciamento di ruoli può essere attuabile riferendosi all'economia circolare ed alla ingegneria del paesaggio. Tutto ciò per contrastare dinamiche di estremo degrado di cui anche la pandemia, che stiamo vivendo al momento della stesura di questo editoriale, è una diretta conseguenza.



Per la delicatezza dell'argomento e la sua suscettibilità allo sviluppo, si è limitata la trattazione ad uno stadio di abbozzo, lasciando alla social peer review dei lettori interessati all'argomento, il compito di dettagliarne i contorni ancora indefiniti.



Introduzione
La comunicazione fra città e campagna, dalle aree metropolitane passando per la cosiddetta "frangia urbana" ed oltre, fino ad arrivare all'agricoltura produttiva, è stata sostanzialmente ignorata nel dibattito economico.
Al contempo, parlare sui media generalisti di inclusione di produzioni alimentari tipiche della campagna nelle città come nel caso di: orti urbani, parchi agricoli, applicazioni di urban agriculture, è diventato di moda. Beninteso, si parla e basta. Non sembra infatti siano state messe in campo grandi progettualità in tal senso, almeno nel nostro Paese. Considerando che l'Organizzazione delle Nazioni Unite stima (nel 2016) che circa il 55% della popolazione mondiale vive in aree urbane, una percentuale che dovrebbe salire al 68% per il 2050 (UN, 2018), il problema delle produzioni, soprattutto quelle zootecniche, in questo contesto è certamente da tenere presente.
L'emergenza pandemica Covid-19 ha posto in evidenza come la gestione del territorio, sul piano dell'interazione salute, ambiente, attività produttive, sia uno dei punti fondamentali per la gestione della salute pubblica, soprattutto se si intende applicare un approccio basato sul concetto di One Health (Capua, 2019). Consideriamo che la Rete ed i device mobili hanno raggiunto nel loro insieme un livello di diffusione tale per cui è oggi possibile sostenere, sul piano informativo, la maggiore interazione fra centri urbani e ambiente rurale e non solo nelle fasce di prossimità.

Anche per le produzioni zootecniche (quelle più difficili da avvicinare ai centri abitati) sarebbero attualmente possibili soluzioni gestionali innovative, percorribili a patto di attenuare ostilità a volte preconcette nell'opinione pubblica.
D'altra parte era prevedibile, in un Paese densamente antropizzato come l'Italia, che le produzioni animali entrassero ben presto in collisione con la frangia urbana che si espande avanzando nel territorio una volta soltanto agricolo. In effetti, la semplice vicinanza di allevamenti alle abitazioni civili, soprattutto per ciò che riguarda suini e pollame, ha generato problemi di coesistenza, a volte dovuti ad inappropriate gestioni degli impianti e dei suoli, ed allo sfruttamento politico di questa frizione per costruire un consenso. L'Urban agriculture (urban farming, urban gardening), è però un capitolo ancora aperto.
Questa tecnologia senza dubbio lascerà presto i contesti attuali, tipici dei Paesi in via di sviluppo, per inserirsi in quelli più avanzati. Bisogna però essere capaci di inventare un nuovo assetto produttivo e il racconto fantastico è uno strumento fra gli altri per simulare applicazioni immaginarie in un contesto realistico. Si tratta in effetti di dar vita ad una specie di "esperimento mentale o concettuale", inventato nell'800 dal chimico Hans Christian Ørsted, che oltre ad essere scienziato era anche scrittore e poeta. Ricordiamo che questo espediente è comune in filosofia (vedi il paradosso di “Achille e la Tartaruga”) ed in fisica; Albert Einstein lo utilizzò ampiamente per elaborare la sua Teoria della Relatività. Siamo autorizzati ad immaginare, seguendo l'inventiva letteraria di scienziati che parlano di mondi possibili, una originale organizzazione produttiva, che passi dolcemente "attraverso" la natura anziché sopra calpestandola.

Alexander V. Chayanov
Figura 1. Alexander V. Chayanov nel 1921.
[17 Gennaio 1888 – 3 Ottobre 1937]
Figure 1. Alexander V. Chayanov in 1921.
[17 January 1888 – 3 October 1937]


Il racconto di Aleksandr Vasil’evic Chajanov1
Una delle prime ipotesi di una società contadina che grazie alla tecnologia riesce non soltanto a diffondere i suoi valori ma addirittura a creare un modello economico - organizzativo di tipo reticolare della ruralità si trova nel breve romanzo di A. V. Chajanov (1920): Viaggio di mio fratello Aleksej nel paese dell’utopia contadina. Qui è descritto un modello di interazione fra le componenti del territorio che coesistevano in un Sistema ibrido, in cui abitazioni, attività produttive, attività ricreative e aree naturali, si compenetravano tra di loro. Naturalmente si parla di una utopia, di una situazione immaginaria. Ciononostante qui troviamo concetti che più che della fantasia, fanno parte del grande mosaico delle idee scientifiche. La storia è questa.

Il giovane Ivan Kremnëv, Il personaggio principale del romanzo, è vittima di un misterioso evento. Viene improvvisamente trasportato nel futuro; precisamente nella Mosca del 1984 (per rimanere nella fiction, potremmo pensare che entra casualmente in un ponte di Einstein Rosen). Ricordiamo che Chajanov scrive il suo romanzo nel 1920, al termine della guerra civile in Russia. Si trova in un periodo di grande precarietà e cambiamenti. Questa situazione lo stimola certamente a vagheggiare un Paese futuro nel quale i problemi produttivi siano finalmente risolti e le questioni sociali appianate. Così nella sua immaginazione, poco più di sessant'anni sarebbero stati sufficienti per far avvenire progressi sostanziali nell'organizzazione urbana (Chajanov era un appassionato di storia dell'urbanistica) ed agraria, del nascente Stato Sovietico.
Questi cambiamenti vengono descritti appassionatamente nel suo libro, ma quali sono esattamente?

Semplicemente i lavoratori della terra e le loro rappresentative hanno preso ovunque il potere e le città con più di ventimila abitanti sono state eliminate, grazie alla "perseveranza ostinata dei dirigenti e la potenza tecnica del genio civile". La ristrutturazione urbanistica ha coinvolto in pieno il territorio con progressi sorprendenti per ciò che riguarda la partecipazione alla vita pubblica ed l'avanzamento economico della società.
La campagna ha potuto imporre i suoi valori. In questo modo è stato alterato profondamente il senso della vita urbana e le abitazioni moscovite sono ora immerse in una interminabile alternarsi di alberature, parchi e coltivazioni, senza quasi interruzioni. In un velocissimo viaggio in auto che è costretto a fare, il giovane Kremnev guarda stupefatto dal finestrino che "...la città sembrava non finire. A destra e a sinistra ...tra le cortine di meli e di gelsi, invece dei fiori si estendevano orti, fertili pascoli e campi di grano già mietuti".

La città si mescola alla campagna, o meglio, con le parole di un abitante di questa utopia rurale: “..non ci sono più città, c’è solo un punto di applicazione di un nodo di relazioni sociali. Ogni nostra città è semplicemente un luogo di riunioni, la piazza centrale del distretto. Non è un posto dove si vive, ma un luogo di divertimento, di riunione e di alcune attività. Un punto, non un’entità sociale”. Più oltre, un villaggio immerso nella campagna moscovita verrà definito come “... piccolo nodo sociale”. Naturalmente in questa comunità rurale ampliata, di cui parla Chajanov2, non poteva ancora esistere qualcosa come le applicazioni Cloud computing ed altre quali l'Internet of Things (IoT). Le comunicazioni e l'interazione si immaginavano assicurate dai mezzi più avanzati allora disponibili come: telefoni, piccoli aerei, strade percorse da macchine velocissime e largamente utilizzate dalla popolazione per partecipare ad eventi culturali, ricreativi e politici.

Si tratta di un significativo rovesciamento di ruoli che appare tanto più rilevante a noi, che abbiamo vissuto una interazione fra città e campagna di segno diametralmente opposto caratterizzato da spopolamento e degrado delle aree rurali, degrado del territorio boscato, dei versanti e dei suoli, con perdita di biodiversità non solo dell'agroecosistema, ma anche in quello naturale. Il mondo immaginato da Chajanov non fa parte delle vere utopie; l’idea di una comunità rurale interconnessa, distribuita nel territorio, è affascinante e certamente realizzabile. Questa trasformazione può essere adesso a portata di mano e comprende tutto: riorganizzazione delle attività produttive, nuovo assetto del verde nelle città ed eliminazione delle aree periferiche socialmente degradate o colpite da calamità naturali (dissesto idrogeologico, terremoti), impiego più equo e razionale della manodopera soprattutto dei lavoratori migranti, presidio del territorio e sorveglianza dei versanti.

SCHEDA BIBLIOGRAFICA

Cajanov, Aleksandr Vasil'evic - Viaggio di mio fratello Aleksej nel paese dell'utopia contadina

Titolo: Viaggio di mio fratello Aleksej nel paese dell'utopia contadina / Ivan Kremnëv.
[presentazione di Vittorio Strada; saggio introduttivo di Leonid Certkov]

Autore: Cajanov, Aleksandr Vasil'evic

Editore: Giulio Einaudi, Torino [1979].

Pagine: 116.

ISBN: --

Il testo non è più reperibile nelle librerie. Può essere attualmente acquistato in alcuni store online che trattano libri usati. È possibile procurarsene una copia per la lettura, utilizzando l'OPAC del Servizio Bibliotecario Nazionale. Nel link seguente sono riportate le Biblioteche alle quali rivolgersi per avere in prestito il volume.


Nodi di relazioni sociali
La rinascita dei piccoli centri dell'Appennino, attualmente in abbandono rappresenta un'opportunità di notevole rilievo. La Pandemia Covid 19 sta già cominciando a farli diventare luoghi di elezione per professionisti che intendono praticarvi varie attività basate su telelavoro in condizioni di sicurezza.
Così viene assecondata la recente tendenza, sostenuta da un nutrito gruppo di sindaci di tutte le Regioni, di utilizzare il rilevante patrimonio immobiliare come elemento attrattivo. Ci riferiamo ad esempio, alla vendita di abitazioni al prezzo simbolico di 1 Euro, in diverse località italiane, per contrastare il forte spopolamento in atto.
Questi piccoli Centri immersi nel verde, se collegati alla Rete in modo appropriato (non apriamo qui la questione irrisolta della "banda larga" italiana), possono essere il "nodo di relazioni sociali" ipotizzato da Chajanov, immerso in un tessuto di piccole e medie imprese non solo agroalimentari.


Figura 2. Napoli, Orto di guerra a Piazza del Municipio.

Figura 2. Napoli, orto di guerra a Piazza del Municipio (1942).

Così veniva implementata una coltivazione urbana venti anni dopo la situazione immaginata da Chajanov. L'orto di guerra serviva non per motivi di razionalizzazione urbanistica, ma come estremo tentativo di alimentare la popolazione civile, alla fine del secondo conflitto mondiale.


Figure 2. Naples, war garden in town hall square (Piazza del Municipio - Italy, 1942).

Thus urban cultivation was implemented twenty years after the situation imagined by Chajanov. War garden were used not for urban rationalization, but as an extreme attempt to feed the civilian population at the end of the Second World War.
Conclusioni
Ad Alma-Ata in Kazakhstan, il 3 Ottobre 1937, un plotone di esecuzione elimina Chajanov dalla scena, facendo di lui una delle vittime illustri del periodo del terrore stalinista. Tuttavia, quel ragionamento interrotto può essere ripreso su un piano meno teorico, appartenente all'economia circolare ed alla ingegneria del paesaggio.
Tutto ciò per contrastare dinamiche divergenti che caratterizzano attività produttive, insediamenti urbani ed ambiente naturale. Ciò ha portato a situazioni di estremo degrado di cui anche la pandemia, che stiamo vivendo al momento della stesura di questo editoriale, è una diretta conseguenza.

Ci sono certamente molti problemi da superare.
Tuttavia il tempo darà ragione a coloro che operano nel senso indicato da Chajanov, anche nella attuale indifferenza per l’applicazione delle risorse di Rete nelle condizioni operative delle aree marginali del Paese. Pensiamo solo che al momento della stesura di questo articolo, in Italia, i cantieri ultimati previsti nel piano strategico banda ultralarga sono, per la fibra, appena l'8% (dati Min. Sviluppo Economico, 2020).




Figura 3. Milano, bosco verticale (2015)

Figura 3. Milano, bosco verticale (2015)

Figure 3. Milan. Vertical Forest (2015)


Note

(1) Aleksandr Caianov (1888-1939) fu un famoso economista agrario Sovietico, oltre a ciò fu anche rappresentante di una classe di intellettuali menscevichi che il regime di Stalin utilizzò e poi successivamente eliminò. Oltre ad essere uno studioso del movimento cooperativo russo, Caianov fu anche scrittore di poesie e di romanzi a sfondo utopico. In questo articolo abbiamo citato il libro: Viaggio di mio fratello Aleksej nel paese dell’utopia contadina - A. V. Cajanov, 1979, Giulio Einaudi Editore- Torino. Vedi anche: Sperotto F., 1988. Aleksandr Vasil’evic Cajanov - L’economia di lavoro. Franco Angeli/Insor. Una sintetica esposizione delle idee di C. è contenuta in Grigg D., 1985 “La dinamica del mutamento in agricoltura”. Il Mulino - Bologna (capitolo settimo: i caratteri delle Società Contadine).

(2) Una Community Network è una comunità composta da individui che risedendo fisicamente in una specifica zona, utilizzano una rete locale, per discutere argomenti interessanti per quel particolare gruppo, con la fiducia che l’uso della rete cambierà positivamente le condizioni individuali o collettive di vita.



Bibliografia

Capua I. (2019). Salute circolare. Una rivoluzione necessaria. Editore Egea, Milano.

Daniels T. (1999). When City and Country Collide: Managing Growth In The Metropolitan Fringe. Island Press, Washington USA.

Il Fatto Quotidiano 30 Marzo 2013. Economia & Lobby. Imprese in fuga dall’Italia +65% in dieci anni: All’estero c’è la certezza del diritto. https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/30/imprese-in-fuga-dallitalia-allestero-ce-certezza-del-diritto/547149/

Ministero Sviluppo Economico. Piano strategico Banda Ultralarga. https://bandaultralarga.italia.it/

Ministero Sviluppo Economico. Stato di avanzamento del piano per Comune fibra ottica.
https://app.powerbi.com/view?r=eyJrIjoiYzY2ZDg0MjEtZWRkMS00OTAwLTlhM2MtNTI2N2ZiYTE5NGQ5IiwidCI6ImFmZDBhNzVjLTg2NzEtNGNjZS05MDYxLTJjYTBkOTJlNDIyZiIsImMiOjh9

Platone R. (1993). A. V. Cajanov: un'utopia contadina tra passato e futuro. Europa Orientalis 12 (151-166). http://www.europaorientalis.it/uploads/files/1993%20n.2/1993%20n.2.8.pdf

Sensi M., Moscati L., Costarelli S., Mariotti C., Ciappelloni R., Battistacci L. (2007). Ideal approach to health management in an outdoor pig breeding farm: a case study on the Umbrian Appennine. Proceedings of 6th International Symposium on the Mediterranean Pig. October 11 – 13, 2007 Messina - Capo d’Orlando (ME), Italy. http://amsacta.unibo.it/2513/3/Proceedings_6th_Symp__Mediterranean__Pig_3v.pdf

UN News (2018). 68% of the world population projected to live in urban areas by 2050, says UN. 16 May 2018, New York (https://www.un.org/development/desa/en/news/population/2018-revision-of-world-urbanization-prospects.html)

Van der Ploeg J. D. (Autore) (2018). I contadini e l'arte dell'agricoltura. Un manifesto chayanoviano. Rosenberg & Sellier, Torino.




Figure:

Figura 1. Alexander V. Chayanov. In Public Domain (1910), https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=76254189

Figura 2. by unknown. Napoli, Piazza Municipio, orto di guerra (1942). Immagine nel Pubblico Dominio. https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Napoli,_Piazza_Municipio,_orto_di_guerra.jpg

Figura 3. by Alessandro Bonvini. Bosco verticale (2015). Creative Commons. Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0). https://flic.kr/p/uQHs3N







OPEN REVIEW - Modulo per la "revisione aperta" di questo articolo, pubblicato sul numero 123/2020 di SPVet.it



The connection between city and countryside, in the imagination of Aleksandr Vasilyevich Chajanov
Ciappelloni, 2020 La connessione fra città e campagne, nell'immaginario di Aleksandr Vasil’evic Chajanov - The connection between city and countryside, in the imagination of Aleksandr Vasilyevich Chajanov (SPVet.it 123/2020)



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